Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 28 settembre 2012

Il 1 ottobre torna il Tavolo di Lavoro Regione-Comitati Pendolari

Si terrà lunedì 1 ottobre alle ore 18.00 presso la sede della Regione FVG di Udine l’incontro del Tavolo di Lavoro tra Regione FVG, Comitati dei Pendolari regionali, Trenitalia e per la prima volta anche RFI.
L’incontro è stato richiesto dai Comitati alcune settimane fa, a fronte del peggioramento della condizioni del servizio, che dai primi di settembre ha visto nuovamente accentuarsi l’indice delle soppressioni e dei ritardi.
L’ordine del giorno è di quelli corposi I Comitati compatti chiederanno all’Assessore Riccardi chiarimenti in ordine alla vertenza della linea Gemona-Sacile, sul futuro della quale si stanno addensando sempre più dense nubi di tempesta.
Ma sarà soprattutto l’occasione per “alzare la voce” e richiedere a Trenitalia di tener fede alle promesse, per ora da marinaio, in ordine all’arrivo del nuovo materiale rotabile (4 treni Vivalto), la cui entrata era prevista contrattualmente entro il 2011, poi posticipata ad aprile 2012 e successivamente a luglio 2012.
E’ di tutta evidenza che in questi anni si è lavorato, e bene, visto che grazie alla compattezza delle parti si sono realizzate o sono in corso di realizzazione vari interventi migliorativi del servizio: a partire dall’ingente investimento per l’acquisto dei 8 nuovi treni CAF, che entreranno in esercizio ad inizio 2013, all’avvio del servizio transfrontaliero Mi.Co.Tra o al completamento della riqualificazione delle pensiline della stazione di Udine, ma soprattutto al mantenimento invariato delle tariffe (aumentate solo per quanto concerne l’indice di Legge Istat).
La nostra attenzione in questo momento però sarà incentrata sull’utilizzo delle penali contrattuali del 2011, delle quali ad oggi non si conosce ancora né la precisa quantificazione, né la loro destinazione. In passato avevamo proposto la possibilità di riconoscere un bonus in favore dei pendolari, riconoscendo una riduzione di prezzo sull’acquisto dell’abbonamento anche alla luce dell’esito del sondaggio svolto. Vista l’impossibilità giuridica di addivenire a questa soluzione, non prevista dal contratto, si era proposto di utilizzare le penali per l’acquisto di materiale rotabile (un vagone); ad oggi purtroppo nulla si sa.
A tal fine proporremo all’Assessore Riccardi una nuova idea, legata a un intervento concreto, sicuramente realizzabile in tempi più stretti, rispetto a quello dell’acquisito del vagone ferroviario. La nostra idea è quella di dotare con nuovi tabelloni partenze/arrivi alcune stazioni minori della regione. Gemona, Carnia, sono ad esempio dei centri intermodali utilizzati anche dagli utenti del servizio integrato treno-bus; Cervignano, Sacile e Monfalcone sono altre realtà in cui si registra un significativo flusso di passeggeri.
Chiederemo pertanto “cose concrete”, soluzioni non più procrastinabili, necessarie per risolvere disservizi che non trovano nessuna giustificazione plausibile: come ad esempio la questione dei servizi igienici ancora chiusi “sulla base di un’inesistente normativa europea”, o la necessità di adeguare il software delle nuove biglietterie self-service, le quali non funzionano mediante l’utilizzo di denaro contante ma solo con carta di credito, ovvero non sono in grado di emettere tutte le tipologie dei titoli di viaggio.
Un’ulteriore questione che verrà messa sul piatto sarà quella della creazione di un vero coordinamento tra i vettori che gestiscono il servizio integrato Trenitalia-Saf lungo la linea Udine-Tarvisio.
Il problema è stato più volte sollevato e trattato in varie sedi, non ultima a luglio con la Provincia di Udine, Ente erogatore del servizio TPL gomma. I risultati però in favore dell’utenza sono a tutt’oggi molto modesti, se non inesistenti, vista la difficoltà cronica di coordinamento tra i vari soggetti interessati.
Non nascondiamo il nostro disappunto al riguardo, soprattutto nei confronti della Provincia di Udine e del gestore Saf, i quali continuano a far finta che il problema non esista, scaricando ogni responsabilità su altri.
Come la Regione FVG ha dato prova di saper affrontare le problematiche relative alla delega del servizio ferroviario, è necessario che anche gli altri interlocutori Istituzionali incomincino "a remare nella stessa direzione", dando prova di dar risposte concrete ai Cittadini in ordine ai servizi pubblici di loro competenza.
Oggi purtroppo il trasporto pubblico locale soffre di criticità e ostruzionismi che non sempre permettono un’offerta adeguata alle necessità dell’Utenza.
Si parla tanto di razionalizzazione, di spending review, ma forse si dimentica di quanti doppioni esistono tutt’ora, tra le corse di treni e bus; si pensi a quanti bus viaggiano vuoti perché presentano orari non coincidentI con quelli dei treni o non coordinati con gli altri servizi pubblici. Tutto perché le competenze del servizio TPL risultano spezzettate tra Regione e Provincia, mancando DI un vero e proprio coordinamento.
Come si dice la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra …
Se questi sono i risultati di una cogestione del servizi su gomma e ferroviario da taluni ritenuta “virtuosa”, forse è bene fare un passo indietro e decidere senza tentennamenti di sorta di conferire tutte le competenze sul TPL ad un unico soggetto istituzionale, il quale sia in grado di avere la più ampia visione della situazione.

1 commento:

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Con una scarna lettera la Regione FVG ha comunicato che la riunione del Tavolo di Lavoro prevista per lunedì 1 ottobre alle ore 18.00 presso il palazzo della regione di Udine è stata rinviata a lunedì 8 ottobre stesso orario, stessa sede.