Stazione Sacile S.Liberale |
Verrà completata così la prima fase prevista dal Protocollo d’Intesa siglato a novembre 2016 tra RFI e Regione FVG.
Nel 2018 verrà avviato invece il servizio turistico lungo l’intera linea a cura della Fondazione Fs, con l’inserimento della Gemona-Sacile nel progetto nazionale “Binari senza tempo”.
Nel 2018 verrà avviato invece il servizio turistico lungo l’intera linea a cura della Fondazione Fs, con l’inserimento della Gemona-Sacile nel progetto nazionale “Binari senza tempo”.
RFI è già impegnata in un lungo e meticoloso lavoro che porterà ad adeguare l’infrastruttura ferroviaria garantendo così il ritorno del treno, un investimento da 17 milioni di €.
A fine marzo è stato portato a termine l’intervento di pulizia, liberando completamente la ferrovia da erbacce e rovi, nonché è stato ripristinato il tratto di binario a Meduno, dove si era verificata la frana che causò la chiusura.
A fine marzo è stato portato a termine l’intervento di pulizia, liberando completamente la ferrovia da erbacce e rovi, nonché è stato ripristinato il tratto di binario a Meduno, dove si era verificata la frana che causò la chiusura.
L’anticipazione della riapertura della ferrovia ha spiazzato un po’ tutti, soprattutto gli scettici, che continuavano a sostenere che la Gemona-Sacile fosse una battaglia persa.
Non sono mancate le notizie volte a fomentare inutili speculazioni e strumentalizzazioni, enfatizzando ad esempio il degrado della stazione di Sacile San Liberale, dove si legge che "le erbacce si rimangiano la strada ferrata” o i vandali “hanno distrutto il sistema dei fili elettrici interni”. Senza pensare ad alcuni commenti “solo tre settimane fa la gloriosa pedalata del ciclotreno creato dagli studenti dell’Ipsia Della Valentina ha rilanciato la stazione … ora passato il Santo finito il miracolo”.
Vorremmo rassicurare queste "Cassandre" che a San Liberale i binari sono puliti, la stazione non è devastata dai vandali (vedi foto) e che il sistema elettrico - salvo un filo staccato di una lampada - è perfettamente funzionale.
Non condividiamo questo modo di far notizia, volto a far scalpore per una lattina buttata sui binari, piuttosto invece che elevarsi a raccontare la cronaca di un vero "miracolo".
La riattivazione della ferrovia è senza dubbio una riconquista storica per il nostro Territorio, senza precedenti, ottenuta grazie alla perseveranza e alla determinazione.
Purtroppo ad ogni buona notizia per la linea, susseguono “voci” contrarie, senza il minimo controllo delle “fonti ferroviarie”, accreditando altresì quali fonti studenti e bidelli (!) che di ferrovia nulla o poco sanno.
Senza pensare ai numeri citati, spesso inventati, confondendo i risultati dello studio di fattibilità di FUC (ormai superato) con il Protocollo d’Intesa RFI/Regione FVG o con semplici voci da bar.
Ora la Pedemontana diventerà un cantiere aperto e lungo i binari correranno carrelli e operai, impegnati nei lavori di adeguamento dell’infrastruttura
Chissà quali scoop ci regalerà il futuro: siamo certi che la polemica dei detrattori non si fermerà. anzi si concentrerà su altre banalità.
Un esempio: non appena le sbarre dei passaggi a livello verranno riposizionate scatterà la protesta degli automobilisti; ovviamente sarà un falso problema visto che i treni che transiteranno lungo la linea saranno 12 al giorno limitando il disagio in considerazione che tutti i PL saranno automatizzati e gestiti in telecomando dalla sala controllo di Mestre che sostituirà il DCO di Pinzano.
Quelle sbarre oggi sono custodite nel magazzino merci di Budoja (vedi foto), all’interno dell’immobile dove varie Associazioni sognano la realizzazione del progetto della Green Station, per il quale lavora da tempo l’Associazione Ciampore.
Se la partita della “Gemona-Sacile” è stata vinta è grazie alla mobilitazione di tante Associazioni e dei Comitati dei Pendolari e anche al supporto della stampa, quella che ha svolto una cronaca oggettiva e seria della vertenza, basandola sulla ricerca delle fonti, approfondendo gli aspetti ferroviari e non certamente riducendosi a raccontare l’esistenza di una lattina buttata sui binari o di un filo di una lampada staccato …
Ora che la ferrovia verrà riaperta forse bisognerebbe approfondire e concentrarsi su altre tematiche.
Domandarsi ad esempio quanti collegamenti saranno previsti? Quali orari e coincidenze? Cosa stanno facendo le Istituzioni per promuovere l’utilizzo del treno? Se è prevista l’intermodalità del servizio treno-bus? Come verrà riorganizzato il servizio bus sostitutivo da Maniago a Gemona. A che punto è la realizzazione del Progetto di Territorio a supporto della ferrovia turistica?
Dalle risposte a queste domande dipenderà il futuro della nuova Pedemontana, non certamente da una lattina di coca cola buttata sui binari.
Senza pensare ai numeri citati, spesso inventati, confondendo i risultati dello studio di fattibilità di FUC (ormai superato) con il Protocollo d’Intesa RFI/Regione FVG o con semplici voci da bar.
Magazzino merci di Budoja |
Chissà quali scoop ci regalerà il futuro: siamo certi che la polemica dei detrattori non si fermerà. anzi si concentrerà su altre banalità.
Un esempio: non appena le sbarre dei passaggi a livello verranno riposizionate scatterà la protesta degli automobilisti; ovviamente sarà un falso problema visto che i treni che transiteranno lungo la linea saranno 12 al giorno limitando il disagio in considerazione che tutti i PL saranno automatizzati e gestiti in telecomando dalla sala controllo di Mestre che sostituirà il DCO di Pinzano.
Quelle sbarre oggi sono custodite nel magazzino merci di Budoja (vedi foto), all’interno dell’immobile dove varie Associazioni sognano la realizzazione del progetto della Green Station, per il quale lavora da tempo l’Associazione Ciampore.
Se la partita della “Gemona-Sacile” è stata vinta è grazie alla mobilitazione di tante Associazioni e dei Comitati dei Pendolari e anche al supporto della stampa, quella che ha svolto una cronaca oggettiva e seria della vertenza, basandola sulla ricerca delle fonti, approfondendo gli aspetti ferroviari e non certamente riducendosi a raccontare l’esistenza di una lattina buttata sui binari o di un filo di una lampada staccato …
Ora che la ferrovia verrà riaperta forse bisognerebbe approfondire e concentrarsi su altre tematiche.
Domandarsi ad esempio quanti collegamenti saranno previsti? Quali orari e coincidenze? Cosa stanno facendo le Istituzioni per promuovere l’utilizzo del treno? Se è prevista l’intermodalità del servizio treno-bus? Come verrà riorganizzato il servizio bus sostitutivo da Maniago a Gemona. A che punto è la realizzazione del Progetto di Territorio a supporto della ferrovia turistica?
Dalle risposte a queste domande dipenderà il futuro della nuova Pedemontana, non certamente da una lattina di coca cola buttata sui binari.
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