Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 26 marzo 2013

Bollettino di guerra di Trenitalia

E’ un vero e proprio bollettino di guerra, fatto di soppressioni, ritardi e tanti disagi per i viaggiatori.
Questo è il risultato di una giornata da dimenticare per le persone che hanno viaggiato ieri in treno in FVG.
Le temperature basse, ma soprattutto le forti raffiche di bora (sino a 130 km/h) hanno mandato in tilt il traffico ferroviario tra Monfalcone e Trieste, a causa della formazione di ghiaccio sui cavi di alimentazione elettrica dei treni, bloccando i convogli e migliaia di viaggiatori a Monfalcone, Cervignano, Palmanova, Ronchi dei Legionari Nord.
Scene degne di un girone dantesco, visto che è mancata del tutto l’informazione sia a bordo treno, che in stazione. Inutile pretendere assistenza dal personale FS, anch’esso apparso spaesato e senza notizie.
Le prime avvisaglie si sono avute alle 6.06 col R. 6018 Trieste-Carnia, soppresso. Poi il disastro.
Viste le condizioni meteo, una comunicazione coraggiosa da parte di FS avrebbe potuto mettere in guardia i pendolari che si stavano accingendo a salire a bordo dei treni. Come segnalato dai nostri colleghi del Comitato Pendolari Spontaneo FVG, che hanno vissuto più da vicino la giornata di disagio, bastava dare un messaggio del genere: “oggi la circolazione ferroviaria potrebbe essere perturbata a causa di eventi atmosferici eccezionali: i treni potranno subire anche forti ritardi”.
Un messaggio di questo tipo avrebbe allertato i viaggiatori, qualcuno avrebbe desistito dal salire a bordo, altri avrebbero rischiato, ma il fatto grave è che migliaia di passeggeri sono stati trascinati nel marasma più totale, senza essere in grado di scegliere di che morte morire !
Nella sostanza ha regnato l’arte dell’arrangiarsi: molti passeggeri sono rimasti a bordo treno, o fermi per ore in stazione, altri sono tornati a casa con pullman di linea, altri ancora sono riusciti ad arrivare a Trieste con i treni rimorchiati da locomotori diesel, altri infine hanno sfruttato passaggi di fortuna in macchina …
Una situazione intollerabile e ingiustificabile: RFI e Trenitalia hanno le loro responsabilità e pretenderemo che vengano accertate, vista la mancanza assoluta di coordinamento tra i dirigenti di movimento e il personale a bordo treno.
Sei sono state le soppressioni registrate lungo la linea Udine-Tarvisio: R. 6018 Trieste – Udine – Carnia delle ore 6.06; R. 5983 Carnia-Udine delle ore 8.20; R. 5984 Udine-Gemona del Friuli delle ore 12.57 R. 6027 Gemona-Udine delle ore 13.35 R. 6030 Udine-Tarvisio delle ore 17.36 R. 2837 Tarvisio-Trieste p. 19.11.
Si sono segnalati anche vari ritardi che hanno causato disagi soprattutto alla sera. R. 2843 Tarvisio-Udine-Trieste delle ore 6.06: ritardo 140 minuti R. 5986 Udine-Carnia delle ore 17.05: ritardo 20 min. R. 5988 Udine-Carnia delle ore 18.15: ritardo 10 min. R. 2862 Udine – Tarvisio (è partito da Cervignano invece che da TS) elle ore 18.47: ritardo 61 min.
Oggi è un’altra giornata, ma se il buongiorno si vede dal mattino … la soppressione del R. 6018 Trieste-Carnia delle 6.06 e il ritardo (21 min.) del R. 6019 Tarvisio-Udine danno già l’idea che si avrà un’altra giornata di sofferenza.
Oggi è un’altra giornata, ma se il buongiorno si vede dal mattino … le soppressione del R. 6018 Trieste-Carnia delle 6.06 del R. 5983 Carnia-Udine delle ore 8.20 e il ritardo (21 min.) del R. 6019 Tarvisio-Udine danno già l’idea che sarà un’altra giornata di sofferenza per i pendolari dell'Alto Friuli, gran parte dei quali stanno raggiungendo il posto di lavoro o di studio con grande difficoltà.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Alla faccia di chi osa dire che la qualità del servizio sta migliorando: più di 5 ore di viaggio per arrivare da Gemona a Trieste cambiando treno ben 4 volte!

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

@Anonimo: il suo commento è ingeneroso visto che i dati del 2013 provano senza dubbi un trend migliore rispetto al medesimo periodo del 2012. Gennaio e febbraio 2012 hanno avuto 50 soppressioni e 19 ritardi superiori ai 10 min. (media ritardo 27 min.) lungo la linea Udine-Tarvisio. Quest’anno nel medesimo periodo si sono verificate 10 soppressioni (-40 rispetto al 2012) e 38 ritardi superiori ai 10 min. (media ritardo 28 min.).
Marzo fino a ieri stava andando benino con sole 2 soppressioni (contro le 14 del 2012) e una decina di ritardi superiori a 10 min.
Il vero problema è che i disservizi si sono verificati in concomitanza delle giornate di maltempo: nevicate del 14.01, del 12 e 13.02 e ieri. La verità è che Trenitalia e RFI si fanno trovare sempre impreparate in caso di maltempo, nonostante le previsioni meteo.
E’ una questione organizzativa, visto che FS non riesce purtroppo a trovare le soluzioni più idonee e soprattutto tempestive nei casi di traffico perturbato.
Poi è chiaro che chi subisce un disservizio si incazza … ma è ingeneroso definire che il servizio non sia migliorato visti tutti gli sforzi che si sono fatti e si continuano a fare.
Quello che è successo ieri a Ts è un evento naturale eccezionale, visto che oltre ai treni sono andati in tilt anche strade, autostrade e persino l’aeroporto di Ronchi.
Quello che da fastidio è la mancanza di informazioni fornite all’utenza: se uno è avvisato sa di che morte deve morite e può prendere una scelta, o cercare un’alternativa di viaggio. Pretendere invece di vincere “madre natura” è invece un’impresa più ardua.

Anonimo ha detto...

In questo periodo del 2012 solo riuscire a prendere il treno era un'utopia, quindi è chiaro che anche il semplice fatto di essere riuscito ad arrivare sano e salvo a Trieste pur impiegando una mattinata intera a confronto è un risultato eccellente! Ma è tollerabile che nel 2013 per colpa del freddo (neanche della neve!)venga paralizzata per giorni un'intera linea?!
Le informazioni sul treno comunque sono arrivate: a Palmanova ci è stato detto che non si sapeva quando e se saremmo ripartiti e quindi ci è stato consigliato di fare oltre 1 km a piedi sotto la pioggia alla ricerca di una fermata della Saf a controllare se per caso ci fosse una corriera che poteva riportarci a Udine

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Non è tollerabile che la ferrovia chiuda per freddo ... e non è tollerabile che Trenitalia non riesca a dare assistenza ai passeggeri.
Abbiamo già ribadito varie volte che non serve a nulla l'arrivo dei nuovi treni se poi il modo di lavorare di FS è sempre lo stesso.
La questione delle informazioni è fondamentale: esiste un centro operativo dotato di tutte le apparecchiature più sofisticate e tutti i capotreno sono dotati di un palmare e di un telefono e nel 2013 non possono non sapere cosa succede 20 km avanti a loro ...
Teniamo duro, non serve solo lamentarci, cerchiamo di dare maggior collaborazione possibile e suggerimenti a chi di competenza, segnalando a INTRENO@REGIONE.FVG.IT

Anonimo ha detto...

Se tutti sono consapevoli che Trenitalia non è all'altezza, perchè non si decidono a fare una gara aperta ad altri operatori, stipulando poi un contratto di servizio più severo?

Saluti
Luca

Anonimo ha detto...

"Se tutti sono consapevoli che Trenitalia non è all'altezza, perchè non si decidono a fare una gara aperta ad altri operatori, stipulando poi un contratto di servizio più severo?"
certamente in caso di ghiaccio sui fili della corrente i privati dispiegano le ali e volano con i loro convogli portando tutti a destino puntuali come orologi svizzeri ma per favore.........

Anonimo ha detto...

Anche i telefoni per avvisare il personale a bordo dei treni erano ghiacciati?
O forse anche chi ha gestiva l'emergenza ha preferito l'ibernazione visto come sono andate le cose :-)