Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 1 novembre 2019

E' in libreria "Un gioiello sui binari", il libro di Sara Palluello e Romano Vecchiet dedicato alla ferrovia Sacile Gemona

Dallo scorso 3 ottobre è disponibile in tutte le librerie d’Italia e nei circuiti online il libro "Un gioiello sui binari. Storia della ferrovia Pedemontana Sacile-Gemona tra emigrazione e promozione turistica” di Romano Vecchiet, storico e grande appassionato di ferrovie e Sara Palluello, giovane e rampante giornalista friulana.
Il libro, presentato in anteprima nazionale al festival di Pordenonelegge, è stato pubblicato da Gaspari Editore con il patrocinio della Fondazione FS Italiane e dalla Fondazione Friuli.
L'opera rappresenta la ciliegina sulla torta di un lungo racconto, avvincente e curato nei dettagli, che ripercorre la storia a lieto fine della ferrovia Pedemontana del Friuli.
Inaugurata il 28 ottobre 1930 e chiusa il 6 luglio 2012, la ferrovia Sacile-Gemona sembrava destinata a morte certa, come tanti altri “rami secchi” dei tracciati ferroviari italiani. Invece, grazie a una mobilitazione unica nel suo genere, la popolazione, i pendolari, i sindaci, le associazioni e i comitati si sono uniti per difendere la loro ferrovia, e così la Pedemontana è tornata a vivere.
Il libro, realizzato con una spasmodica ricerca di notizie e fonti da parte degli autori, racconta con dovizia di particolari, episodi e storie, molte inedite, della prima vita e della resurrezione di questa ferrata, i cui binari per decenni hanno trasportato lavoratori, studenti, militari, emigranti (che andavano all’estero in cerca di fortuna) e i volontari soccorritori delle genti terremotate nel sisma del 1976.
Proprio lo spirito e la tenacia di quel Friuli orgoglioso, modello della ricostruzione, che ha saputo rialzarsi da un‘immane tragedia è incarnato nella determinazione del territorio per difendere la sua ferrovia. La “battaglia” per salvare ad ogni costo quei 74 km+114 metri che uniscono Sacile a Gemona (una delle più belle ferrovie italiane per i paesaggi, il fascino delle stazioni, dei ponti, dei viadotti, delle trincee, dei rilevati e delle gallerie) è durata oltre 5 anni e mezzo; anni che sono sembrati interminabili.
Il libro di Vecchiet e Palluello non parla però solo di ferrovia, ma fotografa in maniera egregia uno spaccato di quasi 90 anni della società friulana e la tenacia di queste popolazioni, caratteristica che ha permesso di superare gli eventi travagliati che hanno segnato quei luoghi. Con l'estate del 2012 la vita di questa strada ferrata sembrò definitivamente arrestarsi: una piccola frana ne compromise l'esercizio e il traffico venne sospeso.
La speranza non morì mai e poi, quando qualcuno bussò alla porta di Fondazione FS, questa aprì e credette in questo importante progetto di territorio sostenuto dai Sindaci e dalla Regione, che seppero sfruttare al meglio l’occasione tanto che oggi la Pedemontana è l’unica linea in Italia ad essere utilizzata sia per il servizio passeggeri che per quello turistico.
Oggi la Sacile-Gemona è diventata da "ferrovia dell’emigrazione a ferrovia delle emozioni". Grazie a un articolato programma di treni storici oggi la Sacile Gemona è diventata la ferrovia dei turisti, che grazie al treno possono scoprire le bellezze di un territorio ricco di storia, arte e natura incontaminata.
Il libro, curato dal Presidente dell'Associazione Museo Stazione di Trieste Campo Marzio, Alessandro Puhali, è introdotto dalla prefazione di Luigi Cantamessa, direttore della Fondazione Fs e dall’introduzione di Giuseppe Morandini, Presidente della Fondazione Friuli e Andrea Palese, coordinatore del Team Treni Storici FVG e nostro storico portavoce.
A completare l’opera una ricca selezione di fotografie storiche e moderne realizzate da tanti appassionati, che con i loro scatti d’autore testimoniano la grande valenza che ha avuto ed avrà la Sacile-Gemona.
Un grande orgoglio anche da parte nostra, aver contribuito alla realizzazione di questo sogno. Sembra lontano quel novembre 2012 quando organizzammo la "Staffetta Treni-taglia ridacci il nostro treno", la quale viene oggi ricordata come l'evento che diede il via alla mobilitazione popolare per salvare la ferrovia.
Il libro è la ciliegina sulla torta di questa storia a lieto fine.
Lunga vita alla Pedemontana del Friuli e buona lettura di questo splendido libro.

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