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mercoledì 13 novembre 2019

In Veneto arrivano i nuovi treni Pop e Rock di Trenitalia. Viaggeranno anche in Friuli ?

Presentazione dei treni a Venezia
Sono stati presentati l'altro ieri a Venezia i nuovi treni Pop e Rock targati Trenitalia. I treni destinati alla Direzione Regionale Veneto saranno in totale 78 e «sono stati costruiti con l'idea di dare la priorità ai pendolari», ha detto l'AD di Trenitalia Orazio Iacono, aggiungendo che sono «i treni più scattanti d'Europa». 
A oggi, i Pop e Rock sono già in esercizio in Emilia Romagna e da ieri anche in Liguria, tutte regioni che al pari del Veneto hanno già stipulato il nuovo contratto di servizio con Trenitalia, la quale si è impegnata ad investire importanti cifre per il rinnovo del parco rotabile.
In Veneto quindi il parco rotabile verrà integralmente rinnovato con l'arrivo di 78 nuovi treni (47 Rock e 31 Pop), entro la fine del 2023. Entro la fine del 2020 sui binari ce ne saranno però già 24 in esercizio. 
I TRENI: i Rock sono a due piani, e hanno una capacità fino a 700 posti a sedere, con 15 posti biciclette in configurazione invernale e 24/30 posti in configurazione estiva. I treni raggiungono i 160 km/h di velocità massima con un’accelerazione di 1,10 m/sec2.
I Pop sono invece monopiano con una capacità massima di 300 posti a sedere, con 6 posti bici. Possono viaggiare ad una velocità massima di 160 km/h con un’accelerazione maggiore di 1 m/sec2. 
In ogni convoglio ci sono fino a 50 telecamere di videosorveglianza, prese per ricarica bici elettriche, WiFi con portale di bordo, 2 posti per clienti diversamente abili con carrozzina rigida (normalmente presente un solo posto per treno), prese elettriche + USB.
I nuovi treni sono riciclabili fino al 97% con una riduzione del 30% dei consumi energetici rispetto ai treni precedenti.
DOVE CIRCOLERANNO: in base a quanto scritto nel comunicato stampa ufficiale di FS, i Rock saranno utilizzabili da Venezia a Verona, Bologna, Conegliano, Udine, Belluno e Bassano, ma anche tra Belluno e Padova e tra Bassano e Padova; i Pop invece saranno impiegati nelle tratte Venezia-Rovigo/Ferrara, Venezia-Portogruaro/Trieste e Venezia-Vicenza, oltre che tra Monselice e Mantova e tra Mantova e Verona. 
Questo significa che Trenitalia metterà a disposizione i nuovi treni anche lungo i binari friulani, della Venezia-Udine e della Venezia-Portogruaro-Trieste.
NOMI E BRAND: i treni saranno battezzati con i nomi delle città Venete e sono brandizzati con la bandiera del Leone di San Marco. Un'iniziativa identica a quella che ha già fatto il Friuli con i suoi treni CAF.
FUTURO CONTRATTO IN FVG: la situazione del servizio in FVG è legata al nuovo contratto, che slitterà al 2020. Una situazione che sta paralizzando ogni tipo di investimento, sia legato al parco rotabile che all'offerta del servizio.
Purtroppo la Regione FVG dopo aver comprato nel 2011 (Giunta Tondo), con proprie risorse (70 milioni) i 12 treni CAF, quando Trenitalia non acquistava treni in proprio, non ha saputo successivamente essere lungimirante e leggere correttamente lo sviluppo della politica nazionale in tema di trasporto pubblico locale.
Non si è stati capaci di approfittare delle risorse messe a in campo dalla cosiddetta "cura del ferro" del Ministro Graziano Del Rio, la quale tra il 2015 e il 2018, ha dato avvio al nuovo corso delle FS, con un ambizioso piano di investimenti dedicato al servizio ferroviario regionale dei pendolari.
E così mentre le altre Regioni italiane stipulavano nuovi accordi con Trenitalia, beneficiano dei nuovi treni senza spendere un euro per il parco rotabile, in 5 anni la Giunta Serracchiani è stata immobile. Oggi così ci troviamo con una situazione assolutamente precaria e un contratto di servizio risalente alla preistoria , scaduto e prorogato più volte.
Se l'acquisto dei treni CAF fatto nel 2011 è stato fatto con lungimiranza dall'allora Assessore Riccardo Riccardi, (Giunta Tondo), in quanto non vi erano le condizioni che vi sono ora, per tutta la legislatura targata Deborah Serracchiani si è dormito, perdendo il treno giusto!
I CAF hanno rinnovato parzialmente il nostro parco rotabile, garantendo un salto di qualità del servizio; tuttavia ora il gap con le altre regioni si è assottigliato se non del tutto venuto meno, proprio perché gli altri con maggior lungimiranza hanno saputo leggere quali sarebbero stati gli sviluppi futuri del settore. Veneto, Emilia Romagna e Lazio hanno migliorato sensibilmente le performance del loro servizio sfruttando l'occasione.
A parziale giustificazione di questo immobilismo vi è stato il pesante contenzioso che ha caratterizzato il bando del tpl gomma e che ha visto la Regione contrapposta a Busitalia, società del Gruppo FS.
Basilare sarà pertanto il nuovo contratto di servizio (un piatto ricco che vale oltre 40 milioni/anno) che dovrà necessariamente prevedere da parte dell'Impresa ferroviaria investimenti al parco rotabile, oltre che una rinnovata offerta di corse, con orari più competitivi e una riduzione dei tempi di percorrenza
Ci sarà da pensare, sicuramente sino al 2021, nel mentre grazie ai nuovi treni della Direzione regionale Veneto di Trenitalia alcuni servizi lungo la Venezia-Udine beneficeranno del nuovo materiale Rock milgiorando la qualità del servizio dei pendolari friulani.
Che dire ... W il Veneto e W la politica coraggiosa e lungimirante ! 

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