Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

sabato 9 novembre 2019

Servizio fs Italia-Slovenia: si torna all'antico con il trasbordo a Villa Opicina

Da qualche tempo i treni Udine / Trieste - Lubiana non sono più diretti in quanto i passeggeri sono costretti a Villa Opicina a trasbordare dal treno italiano ETR564 a quello sloveno.
La notizia è stata data dalla informatissima rivista Ferrovie.Info , la quale evidenzia che "una buona iniziativa bloccata, probabilmente, da qualche vicissitudine burocratica".
La linea tra l'Italia e la Slovenia è stata ristabilita il 9 settembre 2018 grazie al progetto UE CrossMoby, nell'ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Slovenia, programma coordinato proprio dalla Regione Friuli Venezia Giulia in veste di autorità di gestione e che garantisce il cofinanziamento del fondo europeo di sviluppo regionale.
Attualmente sono due i collegamenti giornalieri previsti lungo l'intero arco della settimana, di cui uno sulla direttrice Udine-Trieste-Lubiana (con sosta anche a Trieste Airport) ed un altro nella sola tratta tra il capoluogo regionale e la capitale slovena. Più nel dettaglio da Trieste per Lubiana si parte il mattino alle 9.01 e la sera alle 19.09. Da Udine per la capitale slovena partenza prevista alle 17.54. Le partenze da Lubiana sono previste alle 5.57, con destinazione Trieste e Udine, e alle 16.10, con stazione di arrivo Trieste. 
Gli ETR 564 che da un anno viaggiavano tra Udine/Trieste e Lubiana sono ora costretti a fermarsi al confine di Villa Opicina: le ferrovie slovene non hanno rivelato la causa, ma informalmente, secondo quanto riferiscono i media locali, l'ETR 564 avrebbe perso la sua licenza operativa per la Slovenia.
Gli elettrotreni CAF, acquistati qualche anno fa dalla Regione Friuli Venezia Giulia effettuano quindi solo la tratta italiana, mentre dall'altra parte del confine un Desiro SZ assicura il resto del percorso. Il tutto con buona pace dei viaggiatori che devono tornare alla rottura di carico, scaricare baracca e burattini e ricaricarli su un altro treno. 
Chiederemo un chiarimento alla Regione FVG e a Trenitalia, impresa ferroviaria che gestisce i treni CAF di proprietà della regione.
I treni sono nuovissimi e anche i certificati lo dovrebbero essere, visto che il materiale ha svolto più volte prove in linea in Slovenia.
Non ci risultano guasti o episodi che possano aver messo in discussione la certificazione.
Qualcuno ha ipotizzato un certo "mal di pancia" delle ferrovie slovene a veder viaggiare materiale italiano lungo le loro linee.
Possibile anche che questo sia solo un pretesto per chiedere un appannaggio economico.
Un vero peccato ! 

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