Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

mercoledì 4 gennaio 2017

Penali CAF: 4,5 milioni di Euro in ricambi ?

Dopo la nostra presa di posizione in ordine alla questione delle penali per la ritardata consegna dei treni CAF (clicca qui per leggere), non si è fatta attendere la risposta della Regione e in particolare dell’Assessore alla Mobilità, Mariagrazia Santoro, la quale a mezzo stampa (Gazzettino Veneto del 29.12.2016 - clicca sull'immagine) spiega che “la somma di 4,5 milioni è la sostanza di una contestazione e non una sanzione formale. I soldi, in ogni caso, non sono ancora passati di mano. La Regione, di fronte al rischio di innescare un contenzioso lungo e oltretutto internazionale, è invece orientata a mediare nella prospettiva transattiva con la società spagnola, in modo da rinunciare a una parte (da concordare) della cifra contestata in cambio di un “controvalore” della somma rimanente da erogare non sotto forma di denaro contante, bensì di mezzi ulteriori, o pezzi di ricambio o, ancora, interventi di manutenzione, ossia spese che l’Amministrazione regionale dovrebbe comunque affrontare e che invece, in tale evenienza, potrebbe risparmiare".
Riteniamo imbarazzante questa spiegazione, in considerazione di come si è sviluppata la questione dei treni CAF, acquistati nel 2011, la cui consegna era prevista per il 18 dicembre 2012, ma in realtà sono entrati in esercizio solo a giugno 2015 dopo un vergognoso balletto di annunci e cronoprogrammi, tutti disattesi. Tutto al modico prezzo di 45 milioni di Euro.
Ad oggi non si conoscono ancora i motivi di questo ritardo da record e le responsabilità, anche in considerazione del fatto che i mezzi pare abbiano superato brillantemente l'omologazione da parte dell'ANSF.   
Santoro parla di “contestazioni” e non di “sanzioni formali” … dimenticando che è stata lei stessa ad annunciare l’applicazione delle penali contrattuali con un comunicato stampa ufficiale e rispondendo a precise interrogazioni di alcuni consiglieri regionali sia in IV° Commissione (in data 20.03.2014), che in Consiglio Regionale.
E’ sufficiente leggere il comunicato stampa pubblicato sul sito della Regione in data 22.09.2014 (clicca e leggi), quando Santoro ha dichiarato che “la Regione Friuli Venezia Giulia si è già tutelata per i danni causati dalla ritardata consegna dei nuovi elettrotreni della CAF-Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles, applicando le penali previste dal contratto … la Regione, non solo ha applicato la penale di 4,5 milioni di euro, ma ha anche sospeso i pagamenti alla Società spagnola CAF".
La notizia dell’applicazione delle penali contrattuali era peraltro già rimbalzata da mesi sui media a marzo 2014, quando Santoro ha dichiarato “la Regione, a fronte dell'inadempimento della CAF rispetto i tempi di consegna, ha notificato l'applicazione delle penali per l'importo massimo previsto, che si attesta attorno ai 4,5 milioni di euro".
Giuridicamente “le contestazioni” in un contratto di appalto si chiamano penali, visto che non conosciamo altre formule risarcitorie.
Prendiamo atto dell'ennesimo maldestro tentativo di insabbiare la questione.
Santoro parla di una “transazione” con la società spagnola costruttrice per evitare un “lungo contenzioso internazionale”. Ebbene è da 4 anni che si attende la chiusura di questa vertenza e i treni sono entrati in esercizio ormai da oltre un anno e mezzo, è lecito quindi chiedersi cosa si è fatto fino ad oggi?
Santoro parla poi di "contenzioso internazionale", ma è possibile che il contratto d’appalto stipulato dalla Regione FVG non preveda un foro esclusivo in Italia, ad esempio Trieste, sede del committente?
L’intenzione della Regione è quella di trasformare le penali in una datio in solutum, sostituendo il pagamento in denaro con un conferimento di beni (generici pezzi di ricambio o interventi di manutenzione): parliamo di 4,5 milioni di € su un appalto di 45 milioni … quindi il 10% di ricambi?
Si capisce chiaramente che il costruttore spagnolo CAF non intende diventare il capro espiatorio in questa vicenda e non vuole essere l'unico a pagare; di contro la Regione se si ritiene parte lesa, dovrebbe applicare senza se e senza ma le penali per inadempimento contrattuale.
Sul fatto che l'accomodamento con CAF permetterebbe un risparmio sulle manutenzioni, siamo difronte all'ennesimo misfatto, visto che fin dall’acquisto dei treni si prevedeva una manutenzione programmata e una correttiva: la prima svolta dal costruttore CAF per i primi 12 mesi dall'entrata in esercizio e poi da Trenitalia (dal giugno 2016), la seconda svolta sempre dal costruttore CAF per i primi 3 anni (termine della garanzia) e poi da Trenitalia (che quindi subentrerà nel giugno 2018).
Riteniamo che sia impossibile pensare di acquistare treni e non prevedere la loro manutenzione … ma nel magnifico mondo della burocrazia forse tutto è lecito!
Ad oggi si attende ancora la consegna degli ultimi 4 treni ETR 564 politensione in fase di omologazione, di cui però non si sa nulla: importo dell'appalto, tempi di consegna e se hanno iniziato le prove di omologazione in linea?
Per trasparenza riteniamo opportuno che si rendano pubblici i contratti d'appalto, di manutenzione e di nolo dei treni, pubblicandoli sul sito web regionale, visto che non parliamo di noccioline, bensì di milioni di euro dei contribuenti del FVG.
Siamo difronte ad una triste vicenda trattata con una superficialità inaudita che ha visto i Pendolari e i Contribuenti del FVG parti lese e che da 4 anni attendono puntuali risposte.
Al riguardo abbiamo inviato una lunga e articolata lettera all'Ufficio Mobilità della Regione FVG e all'Assessore Santoro, chiedendo i chiarimenti del caso.
Siamo pronti a presentare un esposto alla Corte dei Conti, dove si vocifera peraltro che ci sia già aperto un fascicolo al riguardo, chiedendo all'Organo di Vigilanza di verificare la correttezza delle procedure poste in essere e se vi è riscontrabile un qualche danno erariale.
Trattandosi di soldi dei Contribuenti del FVG ci domandiamo come, nonostante il tempo trascorso e tutto il clamore mediatico che ha avuto la questione, nessuno si sia attivato per accertare i motivi e le responsabilità. E' sempre colpa della burocrazia?

1 commento:

Lucio ha detto...
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