Risolta nel peggiore dei modi la questione della soppressione dei due IC 734 e 735 Mestre/Trieste e viceversa.
I due treni IC, a partire dal prossimo 23 gennaio, verranno sostituiti con due treni regionali veloci, così è stato deciso a seguito dell'intervenuto accordo tra la Presidente del FVG, Debora Serracchiani e gli AD di Trenitalia, Barbara Morgante e di FS, Renato Mazzoncini.
La questione della soppressione dei due IC era stata sollevata da alcuni utenti e dal nostro Comitato ad inizio dicembre, quando la notizia del taglio era diventata di fatto ufficiale vista che Trenitalia aveva tagliato i treni non prevedendoli più nell'orario pubblicato sul proprio portale on line.
La Regione FVG, nonostante le richieste dell'Utenza, è letteralmente caduta dalle nuvole e solo a gennaio, quando la frittata era già stata fatta ha iniziato a preoccuparsi e ad attivarsi.
L'accordo con Trenitalia prevede quindi la sostituzione dei due treni IC con due regionali, che rispetterano i medesimi orari e fermate degli IC; i due treni regionali rientreranno nell'ambito del contratto di servizio regionale Trenitalia / Regione FVG.
Qui iniziano le note dolenti, visto che dal comunicato stampa della Regione si dice che "è importane che il ripristino avvenga senza costi aggiuntivi sia per i cittadini che per la Regione in quanto il collegamento farà parte del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia".
Ci domandiamo però: chi pagherà questi treni? Trenitalia?
Non ci pare che Trenitalia abbia mai lavorato gratis e pertanto qualcuno questi treni dovrà pagarli.
Ricordiamo che l'attuale contratto di servizio tra Regione FVG e Trenitalia è scaduto e attualmente la proroga tecnica scadrà a dicembre 2017; ci auguriamo che il costo dei due nuovi treni regionali non venga addebitato al FVG col prossimo contratto di servizio che verrà stipuato con Trenialia.
Se così fosse, oltre al danno la beffa, visto che proprio il 19 gennaio il Ministero dei Trasporti ha sottoscritto con Trenitalia il nuovo contratto di servizio nazionale per gli Intercity (CLICCA E LEGGI).
Il nuovo contratto prevede una durata decennale (2017-2016) e ha impedito di fatto il taglio di oltre il 40% degli IC (eccetto quelli del FVG!).
Oltre a salvaguardare l’odierna offerta degli Intercity, che ogni anno trasportano circa 12 milioni di passeggeri, punta a migliorare attrattività, qualità ed efficacia del servizio. E’ previsto infatti un progressivo rinnovo dell’intera flotta con treni più moderni, performanti, confortevoli), l’introduzione del pulitore viaggiante e l’attivazione su alcune rotte di un servizio di ristoro minibar; sul fronte dell’offerta, una capillarità di corse e fermate tale da coprire oltre il 90% del territorio nazionale, toccando tutti i capoluoghi di provincia e svolgendo anche un ruolo di efficace adduzione al network Alta Velocità, oltre a una rinnovata attenzione ad aree meno infrastrutturate, come la ionica.
Il contratto 2017–2026 prevede, infatti, l’effettuazione di 118 corse complessive di cui 108 quotidiane, 88 Intercity giorno e 20 Intercity Notte, alle quali si aggiungono 10 corse nei fine settimana, di cui sei Intercity giorno e quattro notte.
Il perimetro dei servizi universali, come detto, include anche gli Intercity fino ad oggi svolti da Trenitalia a proprio rischio d’impresa, preservandone quindi la continuità.
Non ci pare che Trenitalia abbia mai lavorato gratis e pertanto qualcuno questi treni dovrà pagarli.
Ricordiamo che l'attuale contratto di servizio tra Regione FVG e Trenitalia è scaduto e attualmente la proroga tecnica scadrà a dicembre 2017; ci auguriamo che il costo dei due nuovi treni regionali non venga addebitato al FVG col prossimo contratto di servizio che verrà stipuato con Trenialia.
Se così fosse, oltre al danno la beffa, visto che proprio il 19 gennaio il Ministero dei Trasporti ha sottoscritto con Trenitalia il nuovo contratto di servizio nazionale per gli Intercity (CLICCA E LEGGI).
Il nuovo contratto prevede una durata decennale (2017-2016) e ha impedito di fatto il taglio di oltre il 40% degli IC (eccetto quelli del FVG!).
Oltre a salvaguardare l’odierna offerta degli Intercity, che ogni anno trasportano circa 12 milioni di passeggeri, punta a migliorare attrattività, qualità ed efficacia del servizio. E’ previsto infatti un progressivo rinnovo dell’intera flotta con treni più moderni, performanti, confortevoli), l’introduzione del pulitore viaggiante e l’attivazione su alcune rotte di un servizio di ristoro minibar; sul fronte dell’offerta, una capillarità di corse e fermate tale da coprire oltre il 90% del territorio nazionale, toccando tutti i capoluoghi di provincia e svolgendo anche un ruolo di efficace adduzione al network Alta Velocità, oltre a una rinnovata attenzione ad aree meno infrastrutturate, come la ionica.
Il contratto 2017–2026 prevede, infatti, l’effettuazione di 118 corse complessive di cui 108 quotidiane, 88 Intercity giorno e 20 Intercity Notte, alle quali si aggiungono 10 corse nei fine settimana, di cui sei Intercity giorno e quattro notte.
Il perimetro dei servizi universali, come detto, include anche gli Intercity fino ad oggi svolti da Trenitalia a proprio rischio d’impresa, preservandone quindi la continuità.
Solo in FVG saranno quindi tagliati gli IC e sostituiti con dei treni regionali, ennesima dimostrazione di come è lontana la nostra Regione da una seria politica sul trasporto ferroviario.
Mentre nel resto del Paese si manterrà
il servizio IC per altri 10 anni grazie all'accordoTrenitalia/Ministero dei Trasporti,
il FVG li declassa a servizio regionale: di fatto saremo sempre più isolati dal resto del Paese e costretti a pagarci tutto da soli (così come per il servizio Frecce!).
Vedremo se nel prossimo contratto di servizio regionale, Trenitalia addebiterà questa spesa ai friulani!
Purroppo questa è la riprova dell'assenza di peso politico della nostra Regione a Roma, nonostante la Giunta sia guidata da un'esponente politico di spicco a livello nazionale.
Siamo l'unica regione d'Italia che perde servizi ferroviari: mentre le altre lottano e mantengono servizi noi accettiamo di buon grado le decisioni "romane".
In ogni caso la questione del costo degli IC trasformati in treni regionali sarà l'ennesimo "osso ferroviario" da risovere per la prossima amministrazione del FVG.
3 commenti:
Ciao a tutti! Veramente non sono così allibito, in quanto è sempre stato detto che questi treni IC sono a servizio dei pendolari. Ora a parità di traccia oraria, il costo/km per l'utente tra IC e Regionale è diverso (il secondo è più economico). Questi servizi IC mi sono sempre apparsi come "tappabuchi" in una fascia oraria non coperta dal servizio regionale. Mi sembra quindi ora che il contratto di servizio vada a coprire questa lacuna. Detto tra noi, l'utente viaggerà anche molto più comodo considerando il livello di comfort dei servizi IC attuali (!) e probabilmente anche ad un costo minore. Ed infine non mi sembra strano che sia la Regione a pagare questo tipo di servizio, come paga tutti gli altri regionali veloci cadenzati tra Trieste e Venezia nell'arco della giornata.
Il dubbio su chi si accollerà il costo di questo treno è lecito (verosimilmente il Ministero). Ma la polemica che avete lanciato mi pare pretestuosa, solo per alimentare polemiche su polemiche.
"Risolta nel peggiore dei modi" , "di fatto saremo sempre più isolati dal resto del Paese" , "l'unica regione d'Italia che perde servizi ferroviari" non sono affermazioni serie.
Da lunedì al posto degli Intercity ci sarà un regionale. Dove sta la tragedia? Medesima relazione, medesimi orari, ma in più accessibile con biglietto regionale.
@Claudia: forse ti è fuggito un passaggio, se non si protestava questa Amministrazione regionale non si sarebbe nemmeno accorta della cancellazione dei due Ic.
Abbiamo segnalato il pericolo ad inizio dicembre, senza ottenere risposta. Poi solo quando si è denunciato a mezzo stampa qualcuno si è degnato di attivarsi, cadendo dalle nuvole.
Altro aspetto, quello economico, mentre tutte le altre Regioni italiane si sono viste salvare il servizio Ic, noi no, perché?
Chi pagherà per i prossimi 10 anni quei due treni?
Le altre regioni non spenderanno un euro e noi? Lo si dica chiaramente e con atti.
Certo il biglietto ora costerà meno per gli utenti, ma per raggiungere tale risultato si poteva seguire l'esemmpio di altre regioni, dove il servizio Ic è a carico dello Stato e la Regione paga a Trenitalia il solo costo delle diffenza tra tariffa ordinaria e Ic per gli abbonati, così facendo i pendolari viaggiano sempre pagando la tariffa regionale.
Il Fvg ha scelto di pagarsi tutto da solo, servizio freccia incluso (3milionni/anno), ma siamo i più ricchi d'Italia o forse i più scemi?
Chi pensa che facciamo solo polemiche strumentali rispondiamo semplicemente è forse merito di chi questi signori che ci criticano se il problema è stato in qualche maniera risolto oppure i soliti lamentoni del Comitato Pendari sono riusciti per l'ennesima volta a combinate qualcosa in favore degli utenti Fvg?
Permetteci questa battuta, perché ormai tanti credono che le cose si risolvano da sole ... purtroppo invece serve rimboccarsi le maniche espesso a muso duro protestare.
Per la cronaca anche noi avevamo proposto alla regione di sostituire i due Ic con dei regionali, ma non sapevamo che nel medesimo giorno lo Stato avrebbe stipulato l'accordo con Trenitalia per salvare gli Ic ...
Oggi giorno conta solo il taccuino e purtroppo quello del Fvg sarà sempre più povero!
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