Dopo la nostra presa di posizione in ordine alla questione della cancellazione degli IC 734 e 735 Mestre-Trieste e viceversa, la vicenda è salita all’onore delle cronache.
La reazione della Regione FVG è stata timida ed è avvenuta solo a parole. Qui il comunicato stampa dell’Assessore alla Mobilità Mariagrazia Santoro.
Fa specie in particolare lo stupore dell’Assessore Santoro, la quale sembra sia caduta dalle nuvole, nonostante la notizia della cancellazione dei due IC era già trapelata a fine novembre e agli inizi di dicembre era stata ampiamente pubblicizzata dalla stampa locale.
L’allarme lanciato ai primi di dicembre dagli Utenti, che hanno segnalato più volte per iscritto alla Regione la soppressione dei due treni, è purtroppo caduto nel vuoto.
A fatica crediamo che Trenitalia prenda queste decisioni senza avvisare nessuno e soprattutto non ci capacitiamo di come i funzionari regionali non siano in grado di dialogare con l’Impresa Ferroviaria e come difronte ad una situazione del genere, nessuno sia stato in grado di alzare il telefono e/o convocare un incontro con i dirigenti di Trenitalia per chiedere le spiegazioni del caso.
L’Assessore Santoro ha fatto sapere che continuerà “il pressing” sulla Direzione Nazionale di Trenitalia e sul Ministero dei Trasporti, nel mentre domani i due IC saranno soppressi.
I due IC rientrano infatti nel cosiddetto “servizio universale”, ovvero nel servizio pagato direttamente dallo Stato a Trenitalia, ma ovviamente risultano complementari al nostro servizio di trasporto regionale.
Nei giorni scorsi abbiamo auspicato una decisa presa di posizione da parte della Presidente del FVG, Debora Serracchiani, vicesegretaria del PD, nonché responsabile nazionale ai trasporti del partito, affinché faccia pesare la sua influenza con il Ministero dei Trasporti e la Direzione Nazionale di Trenitalia.
Purtroppo la reazione della Serracchiani è giunta "fuori tempo massimo" visto che la Presidente ha reso noto di aver formalizzato solo giovedì 12 gennaio la richiesta di ripristino dei due IC con una lettera inviata al Ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio, all'AD di FS, Renato Mazzoncini e all'AD di Trenitalia, Michela Morgante, dando quindi già per scontata la loro soppressione.
La cancellazione di due treni è l’ennesimo impoverimento ferroviario per il FVG e in particolare per il Capoluogo regionale, sempre più isolato dal resto del Paese.
Purtroppo la reazione della Serracchiani è giunta "fuori tempo massimo" visto che la Presidente ha reso noto di aver formalizzato solo giovedì 12 gennaio la richiesta di ripristino dei due IC con una lettera inviata al Ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio, all'AD di FS, Renato Mazzoncini e all'AD di Trenitalia, Michela Morgante, dando quindi già per scontata la loro soppressione.
La cancellazione di due treni è l’ennesimo impoverimento ferroviario per il FVG e in particolare per il Capoluogo regionale, sempre più isolato dal resto del Paese.
E’ inaccettabile pensare di controbilanciare la cancellazione degli IC con la diminuzione di una manciata di minuti della percorrenza delle Frecce (servizio peraltro pagato dalla Regione con oltre 3 milioni di euro l’anno), togliendo corse che servono soprattutto a chi si sposta per recarsi al lavoro.
La sostituzione dei due IC con bus non serve a nulla, salvo a non prendere in giro l’utenza, costretta ad utilizzare mezzi meno efficienti e più inquinanti, con aumento del traffico su strada.
Il taglio dei due IC rientra tra le misure previste nel nuovo Contratto di programma tra RFI e il Ministero dei Trasporti, in discussione al Parlamento nelle prossime settimane. A rischio ci sono altre 13 corse di treni da Nord al Sud.
Qualcosa tuttavia sembra muoversi sul fronte politico, visto che l’on. Arianna Spessotto, Capogruppo del M5S in Commissione Trasporti, ha preannunciato la richiesta “che venga mantenuto il servizio assicurato dagli Intercity, senza toccare un servizio che resta essenziale per i cittadini, e che si trovi quanto prima una soluzione che non sia dettata esclusivamente da conti economici, anche attraverso la convocazione di un tavolo di concertazione tra Ministero, vertici nazionali di Trenitalia e le Regioni Veneto e Friuli”.
Nel mentre che la politica dimostra ancora una volta tutto il suo disinteresse per il trasporto ferroviario, domani alle ore 5.50 i pendolari e gli utenti dell’IC 735 dovranno arrangiarsi con mezzi alternativi o sobbarcarsi un assurdo viaggio in bus. Complimenti !
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