Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 24 gennaio 2017

Gemona-Sacile per ora solo speculazioni politiche

In queste ultime settimane è tornata all'onore delle cronache la questione della ferrovia Gemona-Sacile.
Da un lato l'Assessore regionale alla Mobilita, Mariagrazia Santoro, ha incontrato il Presidente del CdA del Gruppo di Azione Locale (GAL) Montagna Leader, Gino Martinuzzo, per presentare l'avvio del piano di lavoro per la stesura del Progetto di Territorio, che dovrebbe coinvolgere tutti i Comuni. L'intento della Regione è quello di individuare tramite il GAL una serie di proposte per ottenere in ambito europeo finanziamenti a sostegno del progetto della ferrovia (LEGGI).
Successivamente è intervenuto anche il senatore Ludovico Sonego, il quale non ha risparmiato critiche alla Giunta Regionale Fvg in ordine all'immobilismo contrattuale ferroviario LEGGI).
Da ultimo sono intervenuti anche i Sindacati, che hanno fortemente messo in dubbio la realizzazione del progetto di riattivazione della linea atteso che parte dei binari risultano ancora ricoperti da una folta vegetazione (Leggi). 
Non possiamo che prendere atto di questi interventi e rilevare che ormai in tanti si cimentano sul tema della Gemona-Sacile, per ricercare spazi di visibilità, per fare propaganda o peggio ancora per mere speculazioni politiche. 

PROGETTO DI TERRITORIO: l'unico punto fermo oggi è l'impegno di Rfi e Fondazione Fs a riattivare la linea, investendo 17 milioni per la sistemazione dell'infrastruttura ferroviaria entro il 2018.
La Gemona-Sacile grazie all'impegno di Fondazione Fs diventerà la prima linea d'Italia ad utilizzo promiscuo sia per il servizio passeggeri regionale, sia per quello turistico, che farà parte del progetto nazionale della Fondazione Fs "Binari senza tempo".
La linea è stata recentemente inserita nell'elenco delle 17 ferrovie turistiche previsto dal progetto di legge in fase di approvazione al Parlamento. Ed è proprio sul progetto turistico della Fondazione Fs che si dovrà puntare, visto che in altre realtà italiane sta funzionando, creando una microeconomia sul territorio, sfruttandone le potenzialità turistiche. 
Per dare sostanza al progetto di rilancio è necessario però realizzare sul territorio una serie di interventi.
Per questo si sta pensando ad elaborare un "progetto di territorio", che stenta pero' a decollare, e che nonostante le parole e i titoli dei giornali non vede i Comuni come primi attori
Purtroppo la Regione ad oggi non ha previsto neanche un euro di investimenti per le attività a supporto del progetto turistico (es. miglioramento segnaletica ciclabile Fvg3, sistemazione delle stazioni e loro destinazione per attività turistiche quali b&b, infopoint o altre attività commerciali).
Nulla di tutto questo è stato neanche pensato e per ora siamo fermi alle parole e alle belle fotografie di incontri su un fantomatico "progetto di territorio" che non esiste e che probabilmente si trasformerà in un altro studio di fattibilità con belle ma inutili slides... 
Lo diciamo da tempo che per realizzare le opere sul territorio servono denari veri ed un soggetto capofila dotato di conoscenze in materia.
Se non si comincerà adesso, si arriverà impreparati al 2018, quando verrà riattivata la ferrovia rischiando di perdere una grande occasione.
La soluzione prospettata dalla Regione di utilizzare il GAL non pare convincente, visto che molti dubbi restano sulle capacità in materia dell'Ente individuato, sui tempi e soprattutto sui fondi utilizzabili a breve termine per gli investimenti.
Più che altro ci pare l'ennesima decisione politica assunta sulla falsariga di quella dello studio di fattibilità di FUC, volta più a procrastinare che a fare veremante qualcosa, visto che la Regione non prevede di investire proprie risorse bensì puntare unicamente sui bandi UE.

SONEGO PENSIERO: la presa di posizione critica del senatore verso l'operato della Regione pare più una "resa dei conti" all'interno del Pd che un contributo fattivo al rilancio della ferrovia. 
E l'ennesima dimostrazione che alla politica non interessano le sorti della ferrovia, la quale sta diventando solo un pretesto per ingaggiare polemiche e speculazioni.
Per questo è bene sottolineare che se la Gemona-Sacile verrà riattivata, il merito sarà tutto da attribuirlo ai Comitati dei Pendolari e ad alcuni Amministratori Locali che con caparbietà si sono spesi per questa causa, pressando e sollecitando costantemente Regione e Gruppo Fs, proponendo peraltro prima di tutti, l'inserimento della linea all'interno del progetto turistico di Fondazione Fs "Binari senza Tempo".
La politica nulla ha invece prodotto se non il solito squallido teatrino.
Il futuro contrattuale della linea è sicuramente nelle mani della Regione, la quale tuttavia si sta già accollando i costi del servizio bus sostitutivo.
E' bene rilevare che la linea non è chiusa, ma sospesa solo la circolazione fs e sostituita con autobus. 
Pertanto tale servizio bus rientra già nell'attuale contratto di servizio Trenitalia/Regione Fvg (in scadenza a dicembre 2017).
Non vi sono quindi dubbi che spetti alla Regione prevedere nel nuovo contratto di servizio che stipulerà con Trenitalia le risorse necessarie per sostenete il nuovo programma d'esercizio della Gemona Sacile, non solo quello relativo alle corse del tpl, ma anche quello del servizio turistico, il quale ha tutte le potenzialità per diventare un'eccellenza nazionale. 

SINDACATI: restiamo infine stupiti dalla presa di posizione di alcuni sindacalisti, che forse per ritagliarsi uno spazio sulla stampa dicono qualcosa, anzi qualsiasi cosa al riguardo della ferrovia. 
Dal tenore delle loro dichiarazioni è chiaro solo il fine strumentale, atteso che nulla sanno sulle modalità di riattivazione della ferrovia, non avendo letto il Protocollo d'Intesa sottoscritto a novembre tra Regione e Rfi. 
Ci domandiamo cosa hanno fatto questi Signori sindacalisti fino ad oggi per riattivare la ferrovia?
Non ci pare di averli mai visti né protestare in piazza al fianco dei Pendolari e dei Comitati, né mai presenti alle varie iniziative/dibattitie che in questi anni sono state organizzate per richiedere la riattivazione della linea. 
Purtroppo ancora solo mere speculazioni più che un vero e concreto interessamento per la nostra ferrovia.

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