Il Sindaco di Cavasso Nuovo, Emanuele Zanon |
La questione della ferrovia Gemona-Sacile e in particolare il progetto turistico legato alla riattivazione della linea continua a tener banco.
Tante sono le novità intervenute nell’ultimo mese, dalla firma del 22 novembre scorso a Roma del Protocollo d'Intesa tra la Regione FVG e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) che prevede la riattivazione della linea entro il 2018, alla notizia dell’inserimento della ferrovia Gemona-Sacile nell’elenco nazionale delle linee turistiche della proposta di legge n. 1178 sull’istituzione delle ferrovie turistiche, approvato dalla IX Commissione della Camera dei Deputati, all’approvazione all’unanimità dell’Ordine del Giorno da parte del Consiglio Regionale, con il quale si impegna la Giunta a reperire i dovuti finanziamenti e ad attuare, gli interventi necessari per dare avvio ad un "Progetto economico Territoriale", che sappia sfruttare al meglio la riattivazione della ferrovia in ambito turistico.
In questo contesto, ieri sera il Comune di Cavasso Nuovo ha approvato un Ordine del Giorno che riconosce la necessità di avviare da subito sul Territorio una serie di attività legate al progetto turistico e in particolare la necessità di potenziare la ciclabile FVG3 nell’ottica del servizio treno+bici, migliorare l’accessibilità e la funzionalità delle stazioni, individuando specifici spazi non utilizzati per l’esercizio della funzione ferroviaria, destinandoli per uso turistico, favorire l’avvio di nuove attività commerciali legate allo sfruttamento della ferrovia turistica (es. B&B, spacci di prodotti locali, attività legate al cicloturismo), nonché di realizzare specifiche e mirate iniziative di marketing e promozione turistica a supporto del progetto “Binari senza tempo” della Fondazione FS.
Il Sindaco Emanuele Zanon, fin dal primo giorno in trincea per chiedere il ripristino della ferrovia, in sintonia con il nostro pensiero, ha ribadito "la necessità di arrivare preparati ed organizzati alla riapertura della linea nel 2018 supportando il progetto della Fondazione FS".
Per Zanon è prioritario che i Comuni assumano il comodato delle stazioni, "a condizioni tali da favorire il loro recupero funzionale, in modo da garantire la creazione di spazi ricreativi/culturali e commerciali a supporto della ferrovia, coinvolgendo le tante Associazioni presenti sul Territorio, così come già successo in altre realtà italiane che hanno sposato il progetto. Non possiamo infatti pensare che la ferrovia venga ripristinata e di ritrovarci con stazioni decadenti e desolatamente vuote, con un’offerta turistica deficitaria e mal organizzata. Questo sarebbe un autogol clamoroso per le nostre Comunità, che perderebbero la più grande occasione per sviluppare sul Territorio le nuove e redditive forme di “turismo lento” legato al treno".
Cavasso Nuovo, unitamente a Gemona del Friuli si sono già mosse in questa direzione, ottenendo dalla Regione FVG un finanziamento di 80mila € nell’ambito del Piano Piccole Stazioni; risorse che verranno utilizzate nel corso del 2017 per realizzare un restyling degli immobili ferroviari.
L’Odg approvato dal Consiglio Comunale di Cavasso Nuovo verrà inviato a tutti i Comuni della tratta, i quali saranno invitati a lor volta ad approvarlo, nonché alla Regione FVG, a RFI, a Fondazione FS e al GAL - Montagna Leader, quest'ultimo individuato dalla Regione come Ente competente a svolgere la progettualità degli interventi richiesti.
Ora si tratta di realizzare sul campo gli interventi e le infrastrutture necessarie per dar avvio al progetto turistico; indispensabile sarà trovare una sinergia tra tutti gli attori coinvolti e una progettazione unitaria, oltre al basilare supporto degli operatori privati.
Anche Maniago, Comune rimasto fino ad oggi sempre alla finestra sulla questione ferrovia, sembra muoversi in questa direzione, visto che è recente la notizia che il consigliere comunale di opposizione, Francesco Busetto, ha depositato un Ordine del Giorno similare a quello di Cavasso Nuovo.
L'unione fa la forza, il tempo però stringe !
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