Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

domenica 19 gennaio 2014

Nuovo orario cadenzato: un disastro. Lo avevamo detto ma qualcuno non ci vuol sentire …

In attesa della convocazione del Tavolo di Lavoro tra Comitati dei Pendolari, Trenitalia e Regione (fine gennaio), che dovrebbe fare il punto della situazione sulle problematiche emerse dall’avvio del nuovo orario, cerchiamo di dare alcuni numeri di questo “primo mese cadenzato” lungo la Trieste-Cervignano-Udine-Tarvisio.
Parola d’ordine: disservizi e tanti !
Un numero di ritardi > 10 min. impressionate, mai visto prima.
Dal 16 dicembre 2013 al 16 gennaio 2014, su 472 treni programmati (dal lunedì al sabato, festivi esclusi) si sono rilevati 4 soppressioni e 52 ritardi > 10 min.
L’indice di disservizio (soppressioni+ ritardi >10 min./ num. treni programmati) nei 25 giorni monitorati è stato pari al 11,86%, contro una media del 4,87% fatta registrare nel corso di tutto il 2013.
In sostanza oltre un treno su 10 ha fatto maturare un ritardo > 10 min. e quando questo si è verificato il ritardo medio è stato pari a 18 min. 48 sec.
Nella seguente tabella i dati specifici per mese.
Mese
Soppressioni
Ritardi
Ritardo
medio
Num. treni
programmati
Indice
disservizio
Dicembre
13 giorni
4
34
17 min. 26 sec.
234
16,23%
Gennaio
 12 giorni
0
18
17 min. 30 sec.
238
7,56%
Totale
4
52
17 min. 27 sec.
472
11,86%
Dicembre nero, nerissimo, fortuna che ci sono state le feste (con uffici e scuole chiuse) che hanno in parte lenito i disservizi per i pendolari.
Anche a gennaio il livello dei ritardi resta elevato, anche se fino ad oggi non si registrano soppressioni.
Disagi dati soprattutto dall’utilizzo di materiale rotabile inadeguato, che non è in grado di garantire la puntualità e il rispetto delle nuove tracce orarie.
L’esempio più lampante è dato dall’affollatissimo R. 6015 Tarvisio.-Udine-Trieste delle ore 6.10, che fino al 15 dicembre veniva effettuato con delle composizioni MDVE, in grado di garantire un sufficiente confort di viaggio, ma soprattutto il treno risultava affidabile e puntuale. Con l’avvio del cadenzato il treno viene effettuato con una vecchia composizione Ale801, nota per la sua scomodità, ma soprattutto per la sua poca puntualità, visto che su 17 giorni, solo nel 70,6% dei casi è stato puntuale, nel 23,5% ha rilevato ritardi fra i 5 e i 15 min. e nel 5,9% ha maturato ritardo tra 15 e 30 min. (fonte www.trenitardo.org).
Il nuovo orario sta facendo emergere anche il problema delle coincidenze: da mesi chiediamo che a Udine vengano garantite quelle per Venezia, in particolare quelle dei R. 11015 e 2445 in partenza rispettivamente alle 7.31 e 8.07. Purtroppo troppo spesso i ritardi dei R. 6015 e 6017, provenienti da Tarvisio alle ore 7.25 e 7.59 mettono a rischio le coincidenze.
Il “tallone d’Achille” resta sempre l’informazione, sia a bordo treno, che in stazione: specie a Udine: ennesima dimostrando dell’evidente disorganizzazione esistente tra la Divisione Passeggeri di Trenitalia (che gestisce la stazione) e quella della Divisione Regionale di Trenitalia (che gestisce il servizio sui treni).
Male. Il giudizio sul nuovo orario non cambia rispetto alle sensazioni a caldo manifestate nei primi giorni.
Un orario fatto “da dilettanti”, non condiviso con gli utenti, che non tiene conto delle esigenze di tanti utenti (uffici pubblici, scuole), costretti a ora a lunghe attese per far ritorno a casa, o a fare dei salti mortali per raggiungere il posto di lavoro o studio.
E la Regione? Ha minacciato Trenitalia, comunicando che verranno applicate le penali contrattuali.
Nonostante ciò i problemi permangano: 30 giorni ci pare un periodo di tempo più che ragionevole per assumere le contromisure. Se non si riesce ad entrare a regime probabilmente è il caso di fare un passo indietro.
Se fino al 15 dicembre certi treni garantivano un sufficiente standard di puntualità e confort di viaggio, non si capisce perché oggi invece si debba viaggiare con treni che sembrano scappati da un bombardamento ?
Senza pensare poi alle voci di corridoio in base alle quali ci sarebbe l’intenzione - a partire dal 2016 - di procedere ad ulteriori tagli di fermate (stazioni di Venzone, Artegna e Tricesimo ?).
Ci attendiamo pertanto riscontri concreti alle proposte di modifica d’orario, in quanto fino ad oggi ci sono state tante promesse, troppe chiacchiere e pochi risultati.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

semplicemente un DISASTRO
Lucio

Anonimo ha detto...

mi domando: bene o male fino a dicembre i ritardi c'erano ma non come ora. Perché col nuovo orario i treni sono sempre in ritardo?
Dove sono andate le carrozze mediedistanze?
Coincidenze: è vergognoso che un capotreno o un capostazione non siano in grado di fare un semplicissimo annuncio.
Sono tutti colpevoli di questa situazione, nessuno escluso, dai dirigenti all'ultima ruota del carro. Tutti che se ne fregano, sindacati inclusi.
L'importante è prendere il 27, tanto nessuno è responsabile, nessuno va in cassa integrazione e soprattutto è il contribuente a pagare !
Cari ferrovieri che leggete questo blog (e siete in tanti sicuramente) fate un esame di coscienza e pensate solo agli annunci e a cosa potete fare per migliorare il servizio in treno.
Così non va e non andrà bene a lungo e prima o poi l'andazzo terminerà e poi vi lamenterete che quando vi manderanno via a calci perchè costate troppo o perché il vostro rendimento è troppo basso.
Se un servizio è efficiente e di qualità il sistema funziona, altrimenti collassa. E' solo questione di tempo visto che i quattrini sono terminati.
Bepi

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
ieri sera su Sky c'era un interessante servizio sulla "tragedia" dei pendolari milanesi (Mantova - Milano) e romani (Nettuno-Roma), note per essere le linee peggiori d'Italia.
Se i nostri governanti non si sveglieranno e non investiranno sul trasporto ferroviario anche le nostre linee si ridurranno a questi livelli.
Maria