Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 21 gennaio 2014

Enrico Rossi: "Ora mi sono rotto le palle di Trenitalia"

Non si tratta di una novità, visto che il Presidente della Toscana Enrico Rossi (PD) è da tempo ai ferri corti con FS e il suo AD Mauro Moretti.
Un braccio di ferro che è sfociato nella disdetta del contratto di servizio con Trenitalia.
In realtà questo non è un caso isolato visto che sono già tre le Regioni che hanno detto addio a Trenitalia. Abruzzo, Toscana e Veneto non rinnoveranno il contratto con la società per i servizi regionali di trasporto ferroviario.
La decisione è arrivata in simultanea, poco prima di Natale. I motivi sono unanimi: troppi disagi, ritardi, sporcizia e sovraffollamento sui treni utilizzati da 3 milioni di cittadini (in tutto il Paese) per percorrere pochi chilometri, trasferte talvolta trasformate in odissee.
Trenitalia non commenta la decisione. Del resto, fanno sapere “quella dell’affidamento per gara è una facoltà che le Regioni hanno da oltre 10 anni". La prima ad avvalersene è stata il Veneto, nel 2003.
Da parte loro gli amministratori regionali toscani, veneti ed abruzzesi hanno deciso che è necessario dare un taglio a cambiare l’andazzo.
«Ora mi sono davvero rotto le palle con Trenitalia e con le politiche del Governo per il trasporto regionale su ferro” questo lo sfogo twittato dal Presidente della Toscana Enrico Rossi.
Fs, rileva Rossi, «ha realizzato nel 2012 utili per 380 milioni» dall'Alta Velocità «e il governo che fa? Anziché chiedere a Moretti di spendere quegli utili sui treni regionali che fanno letteralmente schifo, decide di fare un favore a Ntv, cioè a Della Valle e a Montezemolo, e di ridurre di 80 milioni i costi dell'uso della infrastruttura ferroviaria agli utilizzatori». «Nessuno ne parla, nessuno contesta e ora - prosegue - devo leggere che Moretti e il sottosegretario D'Angelis parlano, addirittura attaccando le Regioni, dopo avere tagliato i treni e dopo che da anni il governo ha abbandonato il trasporto regionale su ferro».
Per Rossi gli utili di Fs devono essere investiti sui regionali per migliorare «infrastrutture e il materiale rotabile e aumentare le corse». E propone che «si metta una tassa progressiva» sui treni Av per chi viaggia «in prima classe, o come diavolo si chiamano business, vip, class e altro ancora con queste parole idiote e classiste». I risultati di questa tassa «che i nostri super super vip, class, business e altro ancora ben incravattati e profumati, sono certo pagherebbero ben volentieri, siano destinati a migliorare il trasporto regionale». «Chi ha un po' di coscienza - conclude - non può provare che imbarazzo vedendo in stazione» i treni AV «moderni puliti, efficienti, con quattro classi», e, accanto, sulla stessa piattaforma i regionali «in ritardo, sporchi, vecchi, da cui scendono i lavoratori e gli studenti. Anche questo è il risultato delle politiche di destra e classiste che si sono fatte in questi anni. Ora si deve cambiare, se no sarà lotta dura. E io so da che parte devo stare».
Ntv precisa: «Nessun favore. Il gestore dell’Infrastruttura Rfi ha proposto al Ministero delle Infrastrutture la modifica del canone di accesso alla rete che è oggi il più caro d’Europa dopo quello francese. La riduzione, del tutto marginale, pari al 15%, riguarda tutte le imprese ferroviarie che operano sull’Alta Velocità. Per Ntv questo provvedimento si traduce in un taglio del pedaggio di circa 15 milioni di euro (su 120 annui). La tematica del costo dell’accesso alla rete in ogni caso potrà essere attentamente esaminata dalla nuova Authority dei Trasporti».
Il Presidente Rossi diiventato vero e proprio "difensore degli utenti" ha parlato anche l'altrra sera dei problemi dei pendolari alla trasmissione televisiva Otto e mezzo, in onda su La 7, condotta da Lilli Gruber.
Vogliamo sollevare una grande questione nazionale – ha detto -. L’Italia ha realizzato l’alta velocità; ha speso 90 miliardi e si dice che se ne spenderanno 110: tutto questo per 100 mila passeggeri, tanti sono quelli che hanno usufruito dei treni ad alta velocità. Tutti i giorni però ci sono tre milioni di passeggeri, di pendolari sui treni regionali, che non hanno treni adeguati e una rete ferroviaria adeguata. Io penso che su questo il parlamento debba discutere, credo che si debbano fare investimenti adeguati. Il parlamento non può ignorare che ogni giorno tre milioni di cittadini per recarsi a scuola e al lavoro vivono enormi difficoltà. Il Paese ha abbandonato il trasporto ferroviario locale e non può andare avanti così”.
Ben detto Presidente, è facile capire il perché Enrico Rossi sia il governatore più amato d’Italia !
Qualcuna a Trieste prenda buona nota, perché per ora le promesse sono tante, le chiacchiere troppe e i risultati pochini per gli utenti del FVG

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