Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

giovedì 21 febbraio 2013

Lunedì 25 febbraio Tavolo di Lavoro Regione FVG, Trenitalia, Comitati dei Pendolari

Lunedì 25 febbraio alle ore 17.00, presso la sede di Udine della Regione FVG, si terrà la riunione del Tavolo di Lavoro dei Pendolari; l’incontro è stato convocato dall’Assessore ai Trasporti, Riccardo Riccardi, su richiesta espressa dei Comitati.
Sarà l’occasione per fare il punto della situazione del servizio ferroviario in FVG.
Tanti gli argomenti all’ordine del giorno: dalla situazione contrattuale, alla questione delle penali contrattuali 2011 e 2012, alla tempistica prevista per la messa in esercizio dei nuovi treni Civity acquistati dalla Regione FVG, alle spinose questioni delle biglietterie di Gemona e Tarvisio e della linea Gemona-Sacile.
Le penali contrattuali relative agli inadempimenti accertati nel corso del 2011 ammontano a complessivi Euro 498.000, così come comunicatoci con la nota dell’11 febbraio scorso dalla Regione FVG. Tale importo si legge, verrà destinato “per interventi di miglioramento del servizio ferroviario regionale, che saranno individuati nel dettaglio nel corso del corrente anno. Si rileva a tal proposito che sarà preso in considerazione, oltre all’utilizzo per interventi pilota nelle stazioni, anche un eventuale utilizzo per il mantenimento dei servizi esistenti a fronte delle minori risorse a disposizione per il 2013”.
E per gli inadempimenti contrattuali del 2012, la Regione FVG cosa intende fare?
Applicare o meno la penale prevista dal contratto?
I dati in nostro possesso (sicuramente parziali) indicano che il 2012 si è chiuso con un sensibile peggioramento degli indici di puntualità e delle soppressioni lungo la Udine-Tarvisio.
Le soppressioni accertate dai ns rilevatori sono state 100 contro le 70 del 2011 (+43%), una media di 8,33 soppressioni al mese.
I ritardi superiori ai 10 minuti rilevati sono stati 78 contro i 41 del 2011 (+90%), una media di 6,5 al mese. Il ritardo medio è stato pari a 18 min. e 30 sec. (nel 2011 era di 30 minuti).
Analizzando in maniera più dettagliata e per periodi i risultati del monitoraggio, si evince come gran parte delle soppressioni (pari al 64%) si sono verificate nel primo trimestre 2012, mentre il 24% tra luglio e settembre.
Molto positivi sono stati i mesi primaverili e quelli autunnali: maggio, ottobre e dicembre non registrano soppressioni, mentre dal 1 ottobre al 31 dicembre 2012 le soppressioni accertate sono state soltanto 2.
Attendiamo ora i risultati ufficiali di Trenitalia e Regione FVG, in base ai quali si saprà se sono stati rispettati o meno gli indici contrattuali, anche se pare difficile crederlo.
Indice di Puntualità: ritardi entro i 5 minuti
Periodo
Obiettivo contrattuale
Risultato conseguito
Anno 2010
91,40%
92,81%
Anno 2011
92,13%
92,88%
Anno 2012
93,10%
???
Quindi se penale sarà, è inevitabile che l’importo debba essere maggiore rispetto ai 498.000 euro del 2011.
Entro la fine del mese di marzo la Regione dovrà anticipare a Trenitalia il 90% del corrispettivo contrattuale previsto per l’anno 2013, pari a circa 32 milioni di euro, entro luglio invece il saldo al netto delle eventuali penali accertate per l’anno precedente.
Lunedì verrà consegnato all’Assessore Riccardi il dossier svolto dal ns. Comitato, con tutti i risultati del monitoraggio 2012: un puntuale report in ordine a soppressioni, ritardi e disservizi accertati lungo la Udine-Tarvisio.

5 commenti:

Claudio ha detto...

Perdonatemi se dico una stupidaggine, ma non sarebbe una buona idea, proporre di attivare al servizio viaggiatori la stazione di Udine Vat? Sarebbe molto comoda per servire la zona nord della città. Si potrebbe cominciare semplicemente facendovi fermare almeno i MICOTRA. Se ci pensate, si trova a poche centinaia di metri dal centro commerciale Terminal Nord, e potrebbe servire tutti gli abitanti della zona Paderno - Beivars.
Non so cosa ne pensiate voi, ma Udine ormai è una delle poche città con un unico impianto ferroviario (se non contiamo la micro-fermata di San Gottardo della FUC). In Trentino-Alto Adige ci sono cittadine minuscole che hanno il triplo di stazioni. Perchè non si può fare anche in Friuli?

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

@Claudio: Sfondi una porta aperta. Qs è una delle proposte che da mesi portiamo avanti. Purtroppo la cecità di alcuni Amministratori, ma è bene fare nomi e cognomi (Furio Honsell) avversano ogni tipo di proposta che non sia di favore per Udine e i suoi residenti.
Il Sindaco di Udine di perle in materia ferroviarie ne ha sparate in qs anni dalla metropolitana leggera Udine-Magnano in Riviera all’eliminazione della ferrovia a Udine Est.
BV. Vat riteniamo abbia un potenziale incredibile a livello urbano, utilissimo a decongestionare il traffico proveniente da nord, ma non solo. Basterebbe favorire in maniera intelligente l’intermodalità treno-bus e Udine Nord avrebbe così il suo hub strategico, in grado da collegare facilmente e velocemente Università, Ospedale, Stadio e Terminal Nord, solo per fare alcuni esempi.
Invece gli “illuminati” amministratori udinesi preferiscono seguire, come al solito indirizzi elettoralistici e chiedono a gran voce l’eliminazione del tratto Vat-Stazione e l’apertura della linea di cintura, che aumenterebbe il tragitto e il tempo di percorrenza, oltre che creare un collo di bottiglia all’altezza della stazione, dove le due linee (Pontebbana e GO-TS) utilizzerebbero per quasi 1 km il medesimo binario con le ovvie criticità in caso di traffico perturbato.
Tutto però per far contenti un centinaio di persone, cercare consensi e risolvere - secondo loro - il problema dei passaggi a livello e fare una bella pista ciclabile, che non si sa da chi poi verrà utilizzata … Tutto al modico costo di 70 milioni di euro!
In realtà un’Amministrazione seria, dovrebbe a nostro parere chiedere il completamento del raddoppio della Pontebbana da Vat alla stazione mediante l’interramento in galleria (come era previsto nel progetto originario degli anni ’90), progetto boicottato da Udine per questioni di piano regolatore (!), e la creazione di una o più stazioni metropolitane da sfruttare con il cadenzamento degli orari dei treni. Costo 100 milioni circa….
Qs secondo noi sarebbe un’opera lungimirante, non sposterebbe su altri i problemi e anzi li risolverebbe alla radice, visto che le metropolitane sono ormai il simbolo della mobilità sostenibile in ogni città che si rispetti.
I progetti ci sono già, non ne servono di nuovi, servono solo le persone competenti per poterli realizzare. Udine in qs è molto lontana purtroppo...

Comitato ha detto...

@Comitato
Non avreste potuto descrivere i miei pensieri in modo migliore! Mi raccomando, portate queste idee nelle sedi competenti. Bisogna assolutamente farsi sentire.
Come al solito, complimenti.

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Grazie dei complimenti :)
Per evitare le solite malizie di taluni, teniamo a precisare che il Comitato è apolitico e non parteggia per alcuno.
Qs è bene sottolinearlo a chiare lettere visto che i soliti mal informati ci hanno accusato di essere sponsor dell’assessore Riccardi o di certe formazioni politiche.
Si vede che non hanno mai assistito alle riuinioni del Tavolo di lavoro dove la ns voce è sempre stata terza e in certi momenti molto critica vs la Regione come facilmente provato dagli articoli apparsi in qs anni sulla stampa locale.
In qs anni di attività, e di risultati (seppur ci sia tanto lavoro da fare ancora!), abbiamo conosciuto tante persone, tanti amministratori e tanti politici. Alcuni competenti, altri decisamente meno, altri invece solo alla ricerca del consenso e parolai.
Honsell fa parte di qs ultima categoria, visto che non ha fatto nulla per la mobilità della sua città, salvo non monopolizzare le pagine dei giornali con faraonici, quanto irrealizzabili progetti. Siamo stati noi a far risolvere la questione della stazione di Udine, costringendo >RFI a investire 2 mln di euro per riqualificare la stazione e rifare le coperture delle pensiline, dove c’era l’eternit !
Lunedì chiederemo all’Assessore Riccardi di creare un fondo dove destinare le penali contrattuali comminate a Trenitalia e incominciare a programmare gli interventi al cd “piano stazioni minori”. Le idee noi le abbiamo chiarissime, con le aree di intervento ove investire le penali.
Le risorse ci sono, e ci pare che la volontà della Regione pure. Ora è tempo di mettere in pratica i buoni propositi perché il trasporto pubblico non è né di destra, né di centro, né di sinistra, ma è un servizio pubblico essenziale.

Anonimo ha detto...

Com'è andata?

Dal comunicato stampa di Riccardi sembra vada tutto alla grande, ma io continuo a leggere di treni soppressi... E' questo il frutto della proficua collaborazione di Trenitalia?