Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

sabato 29 luglio 2017

Vittoria ! La ferrovia Pedemontana verrà riattivata interamente da dicembre 2018

Abbiamo voluto far passare alcuni giorni per smaltire la “sbornia” … dopo l’annuncio dato martedì scorso nel corso dell’incontro svolto a Maniago tra Regione FVG, Trenitalia, RFI e Sindaci dei Comuni interessati: entro dicembre 2018, la ferrovia Sacile-Gemona sarà completamente riattivata anche per il trasporto di passeggeri. Obiettivo raggiunto ! 
Dopo la chiusura di luglio 2012 a causa di una frana a Meduno in tanti hanno pensato che la ferrovia finisse nel dimenticatoio, come tanti altri “rami secchi” e che la richiesta di riattivazione pareva una battaglia persa sin dall’inizio. 
Con orgoglio rivendichiamo il merito di non aver mai mollato, di aver creduto in un progetto sostenibile e di aver lavorato con determinazione per il raggiungimento di questo importante risultato per il nostro Territorio. 
Sono stati 5 anni intensi di una mobilitazione senza precedenti per le nostre Comunità, che hanno permesso di mettere in rete tante idee e far sinergia con tante persone e Associazioni, tutte unite per uno scopo comune, far riattivare la ferrovia Pedemontana per dare risposte alle esigenze di mobilità dei nostri Paesi (pendolarismo scolastico e lavorativo), ma soprattutto per sviluppare una nuova forma di turismo sfruttando il treno.
Utilizzando le parole di Andrea Palese, vera locomotiva di questo movimento, "la Pedemontana rappresenta un vero e proprio miracolo ferroviario, nel quale la Gente è stata la protagonista, relegando la politica a spettatrice o mera esecutrice del volere popolare". 
Tante sono state le iniziative organizzate per sensibilizzare le Istituzioni alla riapertura della ferrovia, dalla “Staffetta treni-taglia, ridacci il nostro treno” svoltasi nel novembre-dicembre 2012, alla Mostra fotografica “La Pedemontana, tra storia e turismo" di Gemona, sino alla “Giornata Nazionale delle ferrovie non dimenticate” della scorsa primavera nel corso della quale i ciclotreni realizzati dagli studenti delle scuole superiori di Sacile e Maniago hanno anticipato il ritorno del treno. 
LA SVOLTA: dopo anni di muro contro muro con RFI, con la Regione FVG che temporeggiava e procrastinava ogni tipo di decisione, senza dubbio la svolta è stata l'intuizione di Andrea Palese di contattare Fondazione FS e il suo direttore, l’ing. Luigi Cantamessa, il quale ha avuto un ruolo determinante nella partita della Gemona-Sacile. 
Fondamentale è risultato l'incontro a marzo 2016 lungo i binari della Ferrovia dei Templi di Agrigento tra Palese e Cantamessa; il seguito è solo il risultato dell'unico progetto che si poteva realizzare per recuperare la Gemona-Sacile. 
Una gran soddisfazione, ma il lavoro non è terminato perché ora si deve costruire un vero “progetto di Territorio” che coinvolga tutti i Comuni e che possa promuovere quelle attività turistiche legate alla ferrovia.
LE TEMPISTICHE: la linea verrà riattivata in tre step, il primo a dicembre 2017, con la riattivazione del traffico passeggeri lungo la tratta Sacile-Maniago, poi dalla primavera 2018 verrà avviato il servizio turistico con treni storici a cura della Fondazione Fs lungo tutta la linea Sacile-Gemona e da dicembre 2018 verrà ripristinato anche il trasporto passeggeri lungo tutta la linea 
L' INVESTIMENTO: RFI investirà 17 milioni per la riattivazione della linea e il suo adeguamento. 
L’ing. Giuseppe Albanese, Direttore della Produzione di RFI, ha confermato che sono già in corso interventi che permetteranno la riattivazione degli impianti di segnalamento CTC esistenti, nonché i lavori di rinnovamento parziale dell’armamento con la sostituzione di traverse e binari. Verrà temporaneamente riattivato il DCO a Pinzano sino alla realizzazione del nuovo CTC di governo della linea che entro il 2018 verrà gestita in telecomando dalla sala operativa di Mestre.
I COLLEGAMENTI: il dott. Simone Gorini, Direttore Regionale di Trenitalia, nel presentare il nuovo orario ha annunciato che da dicembre  2017 partiranno i collegamenti da Sacile a Maniago con 22 corse (11 coppie di treni) al giorno nei feriali e 12 corse (6 coppie) nei festivi. Da Maniago a Gemona, via Pinzano, il collegamento continuerà coi bus in orari coordinati con quelli dei treni: 11 bus Maniago-Pinzano e 2 Pinzano-Gemona nei feriali e 6 bus Maniago-Gemona nei festivi. 
Da dicembre del 2018 tutta la linea sarà percorribile col treno, i quali saranno attrezzati per il trasporto di biciclette. 
La Regione garantirà con 2,5 milioni/annui a regime il costo della gestione che verrà inserito nel prossimo contratto di servizio. 
PIANO STAZIONI MINORI: la Regione interverrà per il recupero di stazioni, soprattutto per il loro recupero turistico. Sono già stati finanziati interventi di restyling (80mila euro per stazione) per Gemona, Cavasso Nuovo e Pinzano, mentre sono stati annunciati ulteriori finanziamenti in favore delle stazioni di Maniago e Meduno. 
PROGETTO BINARI SENZA TEMPO: come già anticipato la Ferrovia Pedemontana diventerà la prima linea d'Italia ad essere utilizzata sia per il trasporto passeggeri (tpl) che per fini turistici, sfruttando il progetto nazionale di Fondazione FS "Binari senza tempo", di cui diventerà l'ottava linea.
La Gemona-Sacile figura inoltre nel disegno di legge (Ddl Iacono) con cui si istituiscono a livello nazionale le ferrovie turistiche, in fase di approvazione al Senato.
PROGETTO DI TERRITORIO: se ottima risulta l'offerta ferroviaria di Trenitalia (forse anche esagerata per il numero di corse programmate, noi avevamo proposto la metà delle corse - clicca qui e vedi la nostra proposta), purtroppo risulta inconsistente e nebuloso, da "libro dei sogni", il progetto di Territorio di Montagna Leader, ente delegato dalla Regione alle proposte turistiche. 
Più volte abbiamo denunciato che mancano al riguardo le sinergie con gli operatori commerciali privati che saranno i veri attori del progetto economico e soprattutto i finanziamenti adeguati per la sistemazione delle stazioni, e la loro destinazione ad attività non solo no profit (InfoPoint), ma soprattutto commerciali per la valorizzazione dei nostri prodotti tipici. 
Tutti i progetti delle piccole stazioni sono al palo, tranne quello gemonese, che entro la fine dell’anno dovrebbe essere realizzato come anticipato dal Sindaco Paolo Urbani
Le polemiche: nel corso dell’incontro di Maniago non sono mancate le scintille tra amministratori comunali che hanno accusato la Regione FVG e alcuni Sindaci di aver voluto calare dall'alto un progetto non condiviso con il Territorio e di aver voluto delegare un Ente, come Montagna Leader, non rappresentativo di tutti i Comuni della linea, ente che risulta peraltro sfornito delle risorse umane e professionali per realizzare un progetto economico di area vasta come quello legato alla riattivazione della ferrovia.
Le relazioni del Presidente di Montagna Leader, Gino Martinuzzo, e di Promoturismo FVG, Marco Tullio Pietrangelo, sono risultate quasi imbarazzanti vista la mancanza assoluta di contenuti e la chiara dimostrazione della mancanza di un progetto turistico d'insieme. Si è fatto riferimento a due bandi UE Interreg Italia-Austria aventi ad oggetto l'attività di promozione, ma non è stato comunicato nessun contenuto specifico e soprattutto quando questi progetti verranno (se verranno) finanziati e le tempistiche per la loro realizzazione. 
Sugli scudi molti amministratori che non hanno digerito la mancanza di una condivisione d'insieme nel progetto di Territorio: il Sindaco di Forgaria, Pierluigi Molinaro ha tuonato contro il collega di Maniago, Andrea Carli, nonché Presidente dell'Uti delle Dolomiti Friulane, reo di voler accentrare sull'Uti tutte le scelte che riguardano il progetto turistico della ferrovia.
Sulla stessa lunghezza d'onda, il Sindaco di Cavasso Nuovo, Emanuele Zanon, che ha rilevato che non è ammissibile tagliare fuori dalle decisioni i Comuni che hanno già vari progetti legati al rilancio della ferrovia solo perché non hanno aderito alle Uti e soprattutto tagliare fuori tutti quelli che non gravitano nell'orbita di Montagna Leader: Sacile, Aviano e tutti i Comuni della Provincia di Udine, San Daniele, Forgaria, Majano, Osoppo e Gemona, di gran lunga la maggioranza della popolazione interessata.
Duro anche il consigliere con delega alla mobilità di Gemona, Andrea Palese, primo promotore del rilancio della linea e del servizio turistico: "sono soddisfatto per la riapertura dell'intera linea e soprattutto per l'intuizione avuta, in tempi non sospetti, di puntare sul progetto della Fondazione Fs, ma resta inconsistente il progetto turistico. C'è molto da lavorare, serve un cambio di mentalità e trovare un altro metodo, queste non scelte rischiano di vanificare tutti gli sforzi fatti fino ad oggi".
L'incontro di Maniago è parso ai più una "sfilata" da campagna elettorale (le elezioni regionali ormai sono prossime) dove alcuni Amministratori, disinteressati fino a ieri alla materia, non solo hanno cercato di salire sul carro dei vincitori, ma persino di prendersi meriti altrui.
Il Territorio ne esce spaccato soprattutto per la mancanza di un soggetto in grado di coordinare: ora si dovrà recuperare quella necessaria visione d'insieme e mutare l'impostazione perché il progetto così come presentato da Montagna Leader, senza una condivisione tra tutti i Sindaci e un'adeguata campagna di promozione non porterà ad alcun risultato pratico e si rischia di riavere i treni (tanti e magari vuoti) che corrono lungo la linea, ma con stazioni decadenti e senza servizi turistici già attivati.
Sarebbe un peccato perdere l'occasione perché il treno della vita passa una sola volta! 

1 commento:

Fabio Lamanna ha detto...

Complimenti a tutto il Comitato Pendolari Alto Friuli, il vero artefice di questo "miracolo". Tenetevi stretti i vostri meriti!!! Orgoglioso di avere militato qualche anno con voi! Chapeau!