Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 19 luglio 2013

Tavolo di Lavoro del 15.07.2013: falsa partenza della Serracchiani, ci riproviamo?

Di seguito riportiamo il resoconto dell’incontro svoltosi lo scorso lunedì 15 luglio tra i rappresentanti dei Comitati dei Pendolari, Trenitalia, RFI e la Regione FVG, la quale era rappresentata dalla Presidente Serracchiani, dall’Assessore Santoro e dai funzionari dell’Ufficio Mobilità.
L’incontro come si ricorderà era stato richiesto dal nostro Comitato ancora lo scorso 3 giugno e sollecitato più volte, poi rinviato dalla Presidente per la necessità di reperire le necessarie informazioni visto il recente cambio di Giunta.
Andremo per punti per riassumere l’esito dell’incontro e degli argomenti trattati:

DATI GESTIONE 2012: la Regione non ha fornito alcun dato ufficiale al riguardo, riservandosi di comunicarli in seguito, atteso che tali sarebbero ancora in elaborazione. E’ stato tuttavia anticipato che Trenitalia nel corso del 2012 non è riuscita a raggiungere gli obbiettivi prestazionali previsti dal contratto di servizio, in ordine a puntualità e affidabilità (soppressioni).
Pare tuttavia strano però che la Regione non disponesse dei dati ufficiali tenuto conto che la stessa Trenitalia li ha già pubblicati nella Carta dei Servizi 2013: puntualità entro i 5 minuti 92,72% (obbiettivo 93,10%) // puntualità entro i 15 min. 98% (obbiettivo 98,34%) // affidabilità 98,13% (obbiettivo 99,40%) vedi carta dei servizi ►
E’ stato sottolineato che la maggior parte dei disservizi è imputabile al vetusto materiale rotabile sempre più soggetto a guasti e malfunzionamenti.
Resta ancora insufficiente l’informazione offerta all’utenza sia a bordo treno che in stazione, specie nei casi di traffico perturbato (soppressioni e ritardi).
Vista la mancanza dei dati ufficiali disponibili non è stato comunicato se la Regione applicherà o meno la penale contrattuale. Pare tuttavia ovvio che in considerazione ai dati pubblicati da Trenitalia la sanzione verrà applicata.
La Presidente ha assicurato che la Regione sta raccogliendo tutti i dati, riservandosi di dare maggiori informazioni non appena essi saranno stati opportunamente elaborati.

DATI GESTIONE 2013: nettamente migliore rispetto al 2012 è l’andamento del servizio nei primi sei mesi del 2013. Trenitalia sta rispettando infatti i parametri prestazionali previsti dal contratto: puntualità entro i 5 minuti 93,22% // puntualità entro i 15 min. 98,30% // affidabilità 99,40%.
I nostri dati (limitati alla Udine-Tarvisio) confermano questo trend, anche se è bene sottolineare che peggio del 2012 è ben difficile fare!

NUOVI TRENI: dopo l'entrata in esercizio a marzo di due nuovi treni Vivalto, un terzo complesso entrerà in attività nelle prossime settimane e un quarto sarà consegnato a dicembre. Trenitalia risulta tuttavia inadempiente rispetto al contratto di servizio atteso che l’entrata in esercizio dei nuovi Vivalto doveva avvenire entro la fine del 2011.
Diversa e più complessa è invece la situazione degli otto treni CAF Civity (ETR 563), acquistati dalla Regione, la cui entrata in servizio è condizionata dal mancato avvio delle prove in linea per l'omologazione e l'ammissione tecnica. I treni sono tutti costruiti e già arrivati in Italia. Si tratta di un lungo iter amministrativo legato al rilascio di tutte le autorizzazione da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza. E’ impossibile illuderci, l’entrata in esercizio dei nuovi treni non potrà avvenire prima del 2014.
Nel contempo, sono entrati in produzione gli ulteriori quattro treni CAF ordinati dalla Regione, quelli con azionamento politensione per il servizio transfrontaliero con l’Austria.

PENALE CONTRATTUALE 2011: non è stato fatto alcun cenno all’utilizzo e alla destinazione della penale pari ad € 498.000, anche se è stato confermato l’investimento di 400.000 € per il Piano stazioni minori, che tratteremo in un post a parte leggi ►

BIGLIETTERIE: quanto alle biglietterie sulla tratta Udine-Tarvisio per l’ennesima volta è stato rilevato che le emettitrici di ultima generazione non consentono l’emissione di biglietti e abbonamenti integrati e a tal proposito è stato richiesto a Trenitalia di adeguare il software e di valutare la riapertura della biglietteria di Gemona.
La Regione ha comunicato che la riapertura della biglietteria di Gemona costerebbe 100.000 €, costo calcolato a catalogo Trenitalia, la quale, senza specificare nulla al proposito, ha rilevato che sono allo studio ulteriori soluzioni, ricordando nel contempo la presenza di punti vendita convenzionati.
Sul punto c’è stata battaglia, anche se la Presidente Serracchiani è rimasta molto vaga e fredda sulla questione.
Il nostro Comitato ha richiesto con fermezza l’immediato adeguamento dei software delle self service (che pare debbano essere ristallati a neppure un anno dall’entrata in funzione delle biglietterie …) oltre ovviamente alla riapertura della biglietteria di Gemona, servizio ritenuto indispensabile ed irrinunciabile per l’utenza dell’Alto Friuli.
Riteniamo una vera e propria "estorsione" la richiesta di Trenitalia di 100.000 € per la riapertura della biglietteria e condanniamo l’atteggiamento troppo remissivo e accondiscendente della Regione al riguardo.
La biglietteria come noto garantiva un fatturato di oltre 550.000 € l’anno, di per sé già sufficiente a renderla economicamente indipendente.
La verità nuda e cruda è che Trenitalia vuole fare la cresta su questo servizio pubblico e la Regione non fa nulla per evitare tutto ciò. Ricordiamo che il precedente gestore della biglietteria (la Cooperativa Servizi Valcanale che aveva in appalt il servizio da Trenitalia) riusciva a garantire la copertrua dei costi fissi e del eprsonale con il solo aggio dei biglietti (10%) … ora Trenitalia ha raddoppiato tali costi !
Sul punto daremo battaglia senza esclusione di colpi ! Potete contarci.

CADENZAMENTO: è solo stato accennato che l’iter di studio dell’orario cadenzato sta facendo piccoli passa avanti. Ciò è dovuto alla valutazione delle ricadute in termini di costi e alla circostanza che il progetto riguarderebbe direttamente anche il Veneto, non potendo essere limitato ai soli confini regionali.

MI.CO.TRA: non è stato detto nulla di quanto non si sapesse già. Servizio prorogato sino al 31.12.2013. Non ci sono ancora rassicurazioni sulla continuazione del servizio dal 01.01.2014, atteso che la Regione è impegnata nel ricercare le risorse necessarie per la copertura dei costi del servizio. In generale è stata rilevata la bontà del servizio offerto da FUC e OBB con un buon utilizzo da parte dell’utenza, soprattutto in prospettiva turistica. E’ stato evidenziata la insufficiente campagna di marketing necessaria per promuovere e pubblicizzare al meglio il servizio.

NUOVO COLLEGAMENTO VENEZIA-VIENNA: è stato confermato che Trenitalia e OBB, con la variazione dell’orario del 15 dicembre 2013, riprenderanno due collegamenti diurni tra Vienna e Venezia, passando per Villach. Per ora sarà istituita una coppia di treni ÖBB IC al giorno che sarà rinforzata da un ulteriore coppia a partire da dicembre 2014. A medio termine è previsto l'utilizzo di treni ÖBB-premium railjet per Venezia.
I treni saranno composti con vagoni a lunga percorrenza dotati di aria condizionata. Nuovo anche l'utilizzo della motrice politensione ÖBB Taurus 3 ad alta prestazione su tutto il percorso, che elimina così la necessità di cambiare la locomotiva a Tarvisio Boscoverde e fa risparmiare tempo e risorse preziose. In parallelo, OBB prevede di istituire una seconda coppia di treni a partire dal cambiamento d'orario 2014/2015.
Anche in questo caso la Regione non ha fornito nessuna informazione rispetto a quanto già noto e ufficializzato da OBB e dal Ministero dei Trasporti austriaco.

GEMONA-SACILE: è apparso l’argomento più delicato ove manca ogni tipo di idea e progettualità al riguardo.
La Regione, anche alla luce delle recenti quantificazioni dei costi effettuate in maniera unilaterale e arbitraria da RFI, sembra aver modificato il proprio orientamento, fino ad oggi volto all’acquisizione della proprietà della linea.
La Presidente ha dichiarato che l’iter di acquisto della linea appare oneroso e complesso e che allo stato la questione verrà trattata da uno specifico tavolo di lavoro a livello ministeriale, che ne valuterà la riattivazione, almeno nella tratta Maniago-Sacile.
Ci sembra che la Regione, così facendo, sia tornata sui suoi passi, bloccando l'iter di trasferimento della proprietà della linea e assestandosi sulla linea di RFI; in definitiva si continua a procrastinare ogni decisione al riguardo.

CONCLUSIONI: è stato un lungo confronto, pacato, ma dall’esito interlocutorio.
In generale l’impressione che abbiamo avuto della Presidente, titolare delle deleghe di mobilità ed infrastrutture, non è stata del tutto positiva.
La Serracchiani, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale è apparsa vaga e con scarsa cognizione di causa sui temi specifici. Ha parlato infatti tanto della questione delle infrastrutture ferroviarie (es nodo di Uidne, raddoppio della Udine-Cervignano, potenziamento del Bivio di San Polo a Monfalcone e della sistemazione dei raccordi ferroviari di Trieste-Campo Marzio) per le quali ha confermato che sono stati richiesti i necessari finanziamenti allo Stato. Un libro dei sogni per ora, visto che per la realizzazione di queste opere servirebbero oltre 380 milioni di euro.
Pur non contestando la realizzazione di queste opere (fatto salvo la questione del Nodo di Udine, dove riteniamo che la spesa di 70 milioni per l'adeguamento della linea di cintura sia eccessiva e completamente sbagliata nell'impostanzione tecnica), vogliamo essere più pratici: ci basterebbe poter acquistare in maniera più facile e veloce il biglietto/abbonamneto e viaggiare in mnaiera più comoda. pretendiamo troppo ?
Ci spiace inoltre l'atteggiamento tenuto dalla Presidente nei nostri confronti, un atteggiamento prevenuto, preoccupata maggiormente per le dichiarazioni che abbiamo rilasciato alla stampa, rispetto al reperimento delle informazioni che non ha fornito durante l’incontro.
Per ora non intendiamo giudicare, lasceremo alla Presidente e alla sua Giunta tutto il tempo necessario per prendere confidenza con la materia, anche se questo approccio non ci sembra molto efficacie e pratico, troppo remissivo e tollerante nei confronti di Trenitalia e RFI che continuano quotidianamente a causare disservizi agli utenti.

19 commenti:

Matteo ha detto...

E triste vedere che i pendolari sono molto piu informati sulla realtà della situazione attuale .E triste pensare che la notizia del Nuovo treno è stata trasmessa in italia da Ferroamatori / Pendolari e non dalla regione o trenitalia . Carissima presidente .. speriamo sia stata solo una falsa partenza perchè e moooolto triste vedere tutto il lavoro fatto sparire nel CESSO !

Giorç ha detto...

Dopo la prima riunione tenutasi con la Presidente va rilevato che il metodo, con il quale è stato impostato il tavolo di lavoro, è risultato estremamente diverso dai precedenti. Confrontarsi, infatti, con Trenitalia, RFI ed Amministrazione Regionale è sempre stata l’occasione per stabilire se il servizio, nel suo complesso, sia ritenuto dai comitati in linea o necessario di migliorie stante che si dà voce a non meno di 40000 persone tra pendolari e viaggiatori che quotidianamente utilizzano la rete ferroviaria del FVG. A tutti gli effetti è solo il fruitore che può indicare, a differenza delle statistiche e dei sondaggi, se la qualità riscontrata rientra “nei canoni previsti” oppure necessita di accorgimenti.
Quanto preventivamente riportato sulla mail, inviata alla Presidente, relativamente alle tematiche più scottanti del trasporto su rotaia non pare sia stato recepito con la dovuta considerazione.
Gli argomenti scottanti quali le condizioni dei servizi igienici nelle stazioni (nelle piccole realtà risultano vergognosamente chiusi da oltre un anno e mezzo), la vetustità di molteplici mezzi circolanti (ci attendevamo una seria presa di posizione per far sì che l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza rilasci con sollecitudine i permessi dei nuovi Ci.Vi.Ti.) ed anche le incongruenze tra i diversi sistemi di informazione (era presente la responsabile della sala operativa del centro di Mestre) dovevano trovare delle immediate tempistiche nella loro soluzione.
Non è sembrato che si volesse disturbare la tranquillità del mondo Fs nonostante che, questi ultimi, ricevano annualmente dal FVG una cifra vicina ai 40 milioni di Euro per la fornitura del servizio.
Ci possono essere diverse attenuanti, che giustificano una dovuta cautela nei confronti dei pendolari, ma una certa delusione alla fine dell’incontro credo si stata percepita da tutti i partecipanti nonostante la “promettente” campagna elettorale tnutasi in primavera (tratta Gemona-Sacile e servizio biglietteria Gemona in primis !!!).
Mandi dal Giorç

Anonimo ha detto...

Per la Gemona-Sacile: Se vogliono riattivare solo il tratto Sacile-Maniago a causa dell'instabilità del punto dell'incidente a Meduno, perchè non riattivare anche la tratta Gemona-Pinzano/Travesio ? E fare così FINALMENTE in modo che pendolari e studenti della zona possano raggiungere Gemona e avere anche coincidenze per Udine?

Anonimo ha detto...

Se questo resoconto è puntuale e fedele, ma sembra molto simile a quello pubblicato da Strade Ferrate FVG, sembra che la Serracchiani si sia impegnata pochino per i pendolari.
Sarà presto per giudicare, ma sembrate fin troppo tolleranti per persone che guadagnano oltre 10mila euro/mese e che fino ad oggi non hanno dimostrato nulla, salvo fare proclami sui giornali. Servono soldi e progetti da realizzare in tempo zero ... la loro disinformazione è imbarazzante

Anonimo ha detto...

si ma a luglio avete provato a prendere il R. 5988 ? Soppresso o sempre in ritardo ...

Anonimo ha detto...

Come mai tempo fa quando si parlava dei nuovi treni Civity voi stessi del Comitato Pendolari avete detto che vi era stato assicurato che sarebbero entrati in servizio entro la fine dell'estate? Allora era una bugia quello che avevate scritto?
Un'altra domanda sorge spontanea: chi c'era a capo della regione quando è stata chiusa la biglietteria di Gemona, quando sono stati chiusi i bagni della stazione, quando è stata chiusa la Gemona-Sacile e nel 2012 quando c'è stato il record di disservizi? Renzo Tondo o Debora Serracchiani?

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Caro Anonimo, noi al contrario di Lei, che non ha neppure il coraggio di firmarsi, abbiamo piena responsabilità di quanto è successo in questi anni perché siamo sempre stati presenti e protagonisti in prima linea.
Le sue domande sono volte unicamente a strumentalizzare politicamente la questione ferrovie, probabilmente Lei non utilizza nemmeno il treno e utilizza qs. blog solo per farsi amico qualcuno a cui noi probabilmente diamo fastidio … ma non c’è problema, siamo in democrazia e rispondiamo.
Ci permettiamo però di farle una semplice domanda: se in questi anni non ci fosse stato il Comitato Pendolari come sarebbe oggi il servizio ferroviario?
Se lei crede che noi facciamo il “tifo” politico si sbaglia di brutto, vada a rileggersi i post e gli articoli sui giornali del 2010, 2011 e 2012 e capirà che non siamo mai stati teneri nei confronti della giunta Tondo e dell’Assessore Riccardi, il cui impatto con noi è stato molto duro, rispetto a quello della Serracchiani.
Per onestà intellettuale riconosciamo a Riccardi il gran lavoro svolto: di risultati ce ne sono stati eccome … la riapertura della biglietteria di Gemona nel 2010, l’allineamento delle tariffe del biglietto integrato Trenitalia-Saf, con un risparmio per i pendolari gemonesi di quasi 100 euro l’anno, risparmio che si vede ancora oggi, visto che si paga un abbonamento pari a quello che si pagava nel 2009, nonostante tutti gli aumenti tariffari successivi.
Una politica tariffaria attenta, visto che in tre anni si è avuto un aumento del 18% medio, contro aumenti in altre Regioni del 20-30% nel solo primo semestre 2012 e senza tagli di corse al servizio.
Non abbiamo condiviso tutto, anzi, come detto si è litigato spesso con Riccardi, ma si era avviato un buon metodo di lavoro, intelligente che aveva garantito a piccoli passi un miglioramento a livello regionale del servizio.
Non dimentichi i 3 milioni fatti spendere a RFI a Udine per il rifacimento delle pensiline e dei tabelloni informativi in stazione. Il tutto è nato da un ns. esposto all’ASL, mentre il Sindaco Honsell, più volte sollecitato sul punto, dormiva sonni tranquilli nonostante i quintali di eternit presenti sotto le pensiline …

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Sui nuovi treni Civity la questione è meramente amministrativa-burocratica.
I treni sono stati acquistati dalla giunta Tondo: uno dei pochi esempi in Italia di ammodernamento del parco rotabile fatto con risorse proprie da una Regione.
Se aspettiamo che Trenitalia acquisti i treni, come pensa qualcuno, può star tranquillo che continueremo a viaggiare sulle vecchie Ale 801 a vita … basti pensare ai 4 nuovi Vivalto che Trenitalia doveva acquistarli entro il 2011: 2 sono entrati in esercizio a marzo 2013 (2 anni dopo!), uno forse entrerà in esercizio entro la fine dell’estate e l’ultimo, dicono, forse entro la fine del 2013, forse ! Poi vedremo se resteranno in Friuli…
I Civity invece sono impantanati tra prove tecniche in linea e l’ottenimento della certificazione da parte dell’Agenzia Nazionale della Sicurezza, ma al contrario dei Vivalto, sappiamo che i treni esistono e sono già tutti in Friuli (Trieste, Cervignano).
Siamo certi che i Civity faranno fare il salto di qualkità al servizio.
Visto che Lei pone la questione sul piano politico (sbagliando ovviamente), le chiediamo: non pensa che politici navigati come Riccardi & Tondo non fossero stati interessati a fare campagna elettorale con l’inaugurazione dei nuovi treni? Sicuramente si, ma forse hanno sbagliato i tempi, non tenendo presente la burocrazia …
Vedremo a fine anno, quando si spera questi treni entreranno in esercizio chi si prenderà il merito, la Serracchiani forse che li ha già trovati pronti ?
Questione biglietteria: anche in qs. caso il suo intervento dimostra solo l'interesse politico e non pratico alla questione.
Il servizio di biglietteria di Gemona è stato riaperto nel 2010 grazie a un cavillo giuridico e soprattutto all’intervento di Riccardi, che da noi sollecitato (!!!), era riuscito a far collegare il servizio di Gemona con quello di Tarvisio, ove vigeva un contratto tra Trenitalia e la locale Coop. Servizi Valcanale.
Con il recesso da parte di Trenitalia dall’accordo con la Coop. Servizi Valcanale è ovvio che chiudendo Tarvisio è stata chiusa anche Gemona.
E’ bene ricordare, ma basterebbe leggere il contratto di servizio, che Gemona non rientra tra i servizi di biglietteria contrattualizzati da Trenitalia.
Non solo, la chiusura della biglietteria è avvenuta a inizio 2013 in periodo di scadenza elettorale, quando la regione ha le armi spuntate … Trenitalia non opera mai a caso, ed è conscia che in questi periodi è più facile operare con più libertà per ovvi motivi.
Il fatto che la Direttrice Regionale di Trenitalia non abbia partecipato da gennaio ad oggi al Tavolo di Lavoro dei Pendolari, delegando sempre funzionari senza poteri, è un chiaro segnale che si salvano le apparenze ma nella sostanza “facciamo ciò che vogliamo !!!”
Ed è quello che sta succedendo, visto che dopo l’avvicendamento tra la giunta Tondo e quella Serracchiani, Trenitalia ha avuto sempre le mani libere per gestire in proprio il servizio, mancando la necessaria vigilanza della nuova Giunta, la quale sta annaspando e sta cercando di comprendere come gira il sistema.
Qs. contestiamo alla Serracchiani, un atteggiamento troppo tollerante verso il gestore che manifesta ogni giorno il suo disinteresse verso l’Utenza con disservizi e soppressioni ormai all’ordine del giorno.
Non si può più dire che la nuova giunta sia appena arrivata, sono passati ormai tre mesi … tempo regalato a Trenitalia e ovviamente perso in chiacchiere.
Basti pensare ai dati gestionali del servizio 2012, che la Serracchiani nel corso dell’ultimo incontro ha riferito essere ancora in elaborazione… peccato che erano già stati pubblicati sulla Carta dei Servizi 2013 di Trenitalia.
Caro Anonimo, La pensi pure come vuole, noi continueremo con qs. linea, perché si ricordi che il servizio ferroviario non è né di destra, né di sinistra, ma appartiene a tutti noi !

Mauro ha detto...

Rispndo io all'Anonimo, se non ci fosse stato il Comitato Pendolari Alto Friuli la questione dei pendolari sarebbe morta e sepolta, salvo non sfruttarla di tanto in tanto per la mera propaganda elettorale!
I politici devono utilizzare il treno per comprendere i veri problemi e smetterla di ragionare per massimi sistemi, masturbandosi la testa in iper progetti che mai si faranno (es. nodo di Udine dove si parla da almeno 30 anni e ora si vogliono sperperare 70 milioni in un'opera inutile, solo per far contenti due onorevoli.
Il treno deve arrivare puntuale, essere pulito e garantire un viaggio comodo e preferibilmente risultare economico. BASTA!
Il resto a noi utenti non interessa.

Andrea P. ha detto...

Io non capisco perché dovete fare commenti così stupidi e in forma anonima.
Unitamente a Giorgio Picco, a Marco Chiandoni, Simone Sesta, Cristina Sartor, Laura Magris e altri ancora, da anni seguiamo con continuità e “passione” la situazione del servizio ferroviario in FVG.
Un’attività importante che ci ha permesso e ci permette tutt’oggi di acquisire nozioni e una certa preparazione in una materia difficile da comprendere e per nulla banale.
Sinceramente non mi interessa di sentirmi dire bravo, non mi ritengo in guerra con nessuno in quanto sono un pendolare – contribuente di questa regione e pretendo unicamente che il servizio venga offerto nella maniera pattuita.
Se qualcuno con malizia intende invece interpretare ogni azione o articolo che viene pubblicato sotto il profilo politico, chiedo soltanto che abbia almeno il coraggio di firmarsi.
Nessuno di noi - e lo stesso vale sull’altro blog dei Pendolari FVG “Strade Ferrate” - si permetterà di censurare le idee altrui. Serve però dimostrare rispetto per tutti coloro che lavorano GRATUITAMENTE per migliorare il servizio.
A tal fine colgo l’occasione per invitare gli anonimi a partecipare alle iniziative del Comitato, apportando il proprio contributo. E’ facile, basta mandare una mail o contattarci. E’ molto semplice lamentarsi o criticare sempre, più difficile invece mettersi in gioco e lavorare gratis per la collettività.
Quindi per cortesia finiamola di cercare di far polemica su questo blog; la politica lasciamola fare in altre sedi. Qui si parla solo di treni e dei problemi correlati.
A me interessa sapere se il R. 5988 Udine-Carnia delle 18.15 stasera ci sarà oppure verrà cancellato come successo negli ultimi due giorni!
Andrea

Mauro ha detto...

@@Andrea, comprendo quello che dici, però ricordati che gli Anonimi che scrivono su questo blog lo fanno solo con un intento, ovvero quello di indebolire il Comitato, che lo vedono come un avversario o una voce fuori campo.
Il gruppo “casinaro” del Comitato che prende il treno delle 7.30 non finge come certi politicanti, è un gruppo di persone perbene che è riuscito ad ottenere rispetto e migliorare il servizio in questi anni. Come ? Rompendo i c…. un po’ a tutti.
La politica invece, quella degli Anonimi, è sempre nell’alea della finzione. Dovrebbe essere concretezza, oggi più che mai, invece è solo teoria e tante chiacchiere. C’è da rispondere ai problemi degli utenti e non rinviare sempre decisioni e risposte.
Se la politica finge e si auto distrugge, voi siete un esempio di come invece si dovrebbe approcciare un problema. Quindi lascia perdere questi Anonimi chiacchieroni, capaci solo di farsi grandi dietro a un pc.
Mandi
Mauro – Pendolare Tarcento-Udine

Anonimo ha detto...

anche oggi ci sono pesanti disagi sulla linea UD-Tarvisio.
soppresso r. 5986 e r. 6033 gli altri in forte ritardo
Lucio

Anonimo ha detto...

ANCHE OGGI PER FARE 30 MIN. DI VIAGGIO CI ABBIAMO MESSO 90 ... BASTAAAAA
PER FAVORE FATE QUALCOSA SE POTETE, QUI SERVE PIANTARE UN BEL CASINO, NON E' POSSIBILE CHE OGNI GIORNO SI RESTA A PIEDI O SI FA RITARDO
CIAO
ALEX

Giorç ha detto...

@Anonimo luglio 23, 2013 9:03 PM
Chi ha sfruttato i Comitati (e non solo i nostri) per la propaganda elettorale è stato Renzo Tondo o Deborah Serracchiani? Le promesse, una volta ottenuta la sedia, vanno mantenute o buttate nel WC? In questo momento cosa c'è di concreto a parte la richiesta (non nostra e nemmeno degli altri Comitati) di trasferire la linea tra Udine e Vat in trincea? Attendo risposte. Mandi dal Giorç

Anonimo ha detto...

Nel momento in cui scrivete il nome "Serracchiani" nel titolo di un articolo la gente ovviamente lo associa alla politica. Comunque io volevo semplicemente capire il motivo di questa forte presa di posizione nei confronti di chi è al governo della regione da così poco tempo. Credo che nessuno di noi abbia una bacchetta magica per fare miracoli (al di là del fatto che si chiami Renzo o Debora che a me non interessa affatto visto che sono apartitico), quindi ritengo che sia più opportuno aspettare più tempo per vedere se le sue erano solo chiacchiere oppure no. La mia voleva semplicemente essere una critica costruttiva perché io stesso sono il primo a sperare in un miglioramento generale del servizio. Non penso affatto di essere uno stupido come voi mi avete definito e per questo sono rimasto profondamente amareggiato e deluso dall'arroganza e dalla maleducazione delle vostre rispsote. Se le cose stanno così credo che da ora in poi avrete sicuramente un sostenitore in meno, nonchè anche un membro in meno visto che avevo pure la vostra tessera.
P.s: per la cronaca io prendo il treno ogni settimana e mi faccio oltre 2 ore di viaggio visto che devo andare fino a Trieste, non 10 minuti e quindi oltre ai disservizi della linea Tarvisio-Udine mi devo sorbire anche quelli della linea Trieste-Udine (come ad esempio è successo oggi 26/7) non penso perciò di essere uno che scrive così tanto per sentito dire.
Saluti

Mauro ha detto...

@Anonimo: piantala di fare il permaloso, se vuoi fare qualcosa di serio mettiti in gioco e smettila di piagnucolare.
Io quando rilevo un disservizio mando una email al servizio intreno oppure un sms alla regione e per conoscenza al comitato, soggetto riconosciuto dalla regione. Solo unendo le forze e dando voce autorevole ai pendolari riusciremo a farci sentire. Senza il Comitato sarebbe un dramma visto che ai politici non interessa il servizio ferroviario. Almeno qs Comitato è una spina nel fianco di questo sistema malato. Tuscè !!!
Eppoi per cortesia firmati perché quella si è vera educazione !
Mauro - Tarcento

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

@Anonimo, sinceramente non è che ci interessi molto se abbiamo un sostenitore in meno o una tessera in più, atteso che non siamo un sindacato o un partito e quella tessera è gratis e a noi non ci viene in tasca proprio nulla.
Il lavoro che abbiamo fatto e stiamo facendo è puro volontariato, utile – si spera - per tutti i pendolari e quindi anche per Lei.
Ci sembra che in questi anni qualcosa di buono sia stato fatto oppure no ?
Non ci pare di essere stati maleducati, anche perché l’educazione richiede in primis di firmarsi con proprio nome e cognome … cmq non ci interessa polemizzare per queste banalità, ognuno è libero di pensarla come meglio vuole.
Questo è uno spazio libero di discussione e di informazione ferroviaria, anche se ultimamente ci sono alcuni troll che scrivono cose fuori tema cercando di fomentare gli animi.
@Mauro, condividiamo al 100% e ti ringraziamo per le tue mail, le quali vengono elaborate unitamente ai ns. rilievi e poi girate all’ufficio mobilità della regione e all’assessore competente con i ns. report.
@Tutti: ultima volta poi non torneremo sul tema. Non facciamo politica, però da contribuenti e da utenti possiamo giudicare l’operato dei ns. amministratori in ordine alla questione ferrovie.
Bazzichiamo le sedi regionali da vari anni e quindi siamo in grado di fare dei paragoni.
Domanda meglio Riccardi o la Serracchiani? Troppo presto per dirlo, ma di certo Riccardi, uomo tosto e pratico, è stato un politico capace di ascoltare gli utenti e poi di fare, controllando per la prima volta l'operato di Trenitalia che non ha avuto buon gioco come al solito.
Chi pensa che parteggiamo per Riccardi si sbaglia,perché di tensioni e litigate ce ne sono state parecchie, basta leggere i giornali del 2010, 211 e 2012. Ma diamo atto di come si è comportato e di cosa ha fatto.
La Presidente Serracchiani è arrivata da poco, ma si è presentata male, quasi come una maestrina, disinteressandosi al confronto e parlando di massimi sistemi (secondo lei dovrebbero arrivare in Friuli da Roma milioni e milioni di euro per migliorare i nodi ferroviari), non badando invece a ciò che interessa chi prende ogni giorno il treno. Una visione del tutto diversa dal suo predecessore, sicuramente meno amministrativa e più politica.
Qs è la sensazione dai primi approcci, ma ci auguriamo di sbagliare, perché alla gente basterebbe che i treni arrivassero in orario, che fossero puliti, e garantissero un minimo di confort (aria condizionata / riscaldamento) e ovviamente che il biglietto sia conveniente e concorrenziale rispetto al costo dell’auto.
I disservizi di luglio danno invece l’idea che in questo momento manchi il controllo e la vigilanza della Regione su Trenitalia, la quale si permette perfino di chiudere per ferie certi collegamenti, soppressi per mancanza di personale. Il trend positivo di inizio anno sembra finito, perché ?
La nuova Giunta è in carica da soli tre mesi certo, ma in tre mesi non sono stati nemmeno in grado di presentare i dati contrattuali del 2012, che sono già pubblici in quanto pubblicati sulla Carta dei Servizi di Trenitalia. Ricordiamo che il contratto di servizio Regione-Trenitalia costa ai Cittadini del FVG circa 40 milioni all’anno … e non sapere neppure se il contratto è stato rispettato o meno ci pare una deficienza grave.
Abbiamo chiesto a più riprese se la Regione applicherà (cosa scontata visti i numeri) o meno le sanzioni a Trenitalia per il servizio offerto nel 2012, silenzio assoluto … penale che nel 2011 è stata di 498.000 €.
Certe decisioni non possono pertanto attendere, perché ogni giorno chi prende il treno subisce le vessazioni di un gestore inaffidabile, che pensa solo a risparmiare per far bilancio, sulla pelle di oltre 20.000 cittadini-utenti del FVG.
Cmq attenderemo di verificare se le promesse fatte in campagna elettorale verranno almeno in parte rispettate, anche se il repentino dietrofront fatto sulla questione della Gemona-Sacile ci pare già un pessimo segnale.

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

@Tutti: visto che ogni post che pubblichiamo viene sempre mal interpretato ci preme sottolineare l’approccio malizioso di certi utenti, che si lamentano e basta.
Noi, come gli altri Comitati dei Pendolari, non siamo un custumer care o un ufficio reclami, sia chiaro, ma un’associazione di volontariato, dove chiunque può portare il suo contributo.
Tutti gli utenti possono segnalare disservizi e problematiche direttamente a Trenitalia o alla regione (al servizio intreno@regione.fvg.com, oppure direttamente via sms)
Ha ragione @Mauro, serve “mettersi in gioco”, perché il servizio ferroviario appartiene a tutti noi. Purtroppo però non ci sembra che ci siano tanti utenti disposti a fare quello che qs gruppo sta facendo da ormai 5 anni.
Il Comitato è aperto a tutti, basta scrivere una mail a comitatopendolarialtofriuli@gmail.com per conoscere come svolgiamo la ns. attività e cosa facciamo. Il Direttivo si incontra praticamente ogni settimana oppure ci vediamo in treno; ci conoscono ormai in tanti e quindi i modi per confrontarsi ci sono eccome …
Invitiamo quindi tutti gli utenti a fornirci il loro contributo, che può essere dato in vari modi, dalle semplici segnalazioni, ad osservazioni oppure entrando nel Direttivo. L’unione fa la forza !
Serve quindi collaborazione e non vogliamo che vada a finire come agli amici del Comitato Spontaneo FVG, che opera sulla TS-UD, ora in grande difficoltà per l’abbandono del timone da parte dell’amico Marco Chiandoni. Per ora non c’è nessuno in grado di continuare il suo egregio lavoro, nonostante quella linea sia battuta da migliaia di pendolari, che subiscono ogni giorno i più vari disservizi.
Comprendiamo che il nostro modo di fare non può piacere a tutti, perché siamo diretti e schietti, ma non mettiamo i tasca nulla e soprattutto non siamo pilotati o comandati da nessuno. Forse è questo che da fastidio a taluni perché da “cani sciolti” non riescono a metterci il bavaglio.
Come tutti, ogni tanto sbagliamo, ma sempre nella speranza però di migliorare le condizioni di viaggio dei tanti pendolari dell’Alto Friuli.
A noi interessa solo che il servizio ferroviario migliori, diventi moderno e di qualità, non solo con le parole o le promesse, ma coi fatti.
Il treno che vorrei è un sogno che secondo noi può realizzarsi con il contribuito di tutti .
Noi ci crediamo ! W il treno e tutti i Pendolari !

Anonimo ha detto...

le penali perché non vengono ridistribuite sotto forma di bonus agli abbonati così come succede in Veneto ?
Cristina