Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

mercoledì 17 luglio 2013

Gemona-Sacile quale futuro ? Tante chiacchiere nessun risultato concreto ...

Pubblichiamo di seguito la lettera inviata al Sindaco di maiago Andrea carli con la quale motiviamo la nostra assenza dal Convegno "Quale futuro per la linea Sacile-Gemona ?", che si svolgerà venerdì 19 luglio a Maniago. 

Egregio Signor Sindaco,
come già anticipato per le vie brevi, il nostro Direttivo ha deciso di declinare gentilmente l’invito per l’incontro del 18 luglio p.v.
La decisione è stata molto sofferta, in primis perché riguarda l’amica Laura Magris, da sempre in prima fila nella battaglia della Gemona-Sacile, e in generale perché proprio il nostro Comitato è stato il primo a sollevare la questione della Gemona-Sacile, organizzando una serie di iniziative a difesa della ferrovia, a partire dalla “Staffetta Trenitaglia ridacci il nostro treno”.
Riteniamo che l’opera di sensibilizzazione pubblica svolta in questi mesi sia perfettamente riuscita e che il territorio della Pedemontana e le Amministrazioni Comunali interessate abbiano sempre risposto in maniera positiva alle iniziative a difesa della linea ferroviaria, come dimostrato dall’Ordine del Giorno votato all’unanimità da tutti i Consigli Comunali.
Manca invece l’assunzione di una precisa responsabilità da parte delle Istituzioni competenti, le quali hanno latitato; a tal riguardo assistiamo alla mancanza di una chiara volontà politica al riguardo.
E’ evidente che RFI ritenga la Gemona-Sacile un ramo secco, foriero solo di costi, ma il maggior rammarico è dato dalla posizione della Regione, la quale ritiene la linea non strategica, visto che la stessa Presidente Serracchiani, nel corso dell’ultimo incontro di lunedì 15 luglio, ha espresso serie riserve in ordine alla continuazione dell’iter di trasferimento della proprietà dallo Stato alla Regione, ritenuto troppo costoso e complicato.
Assistiamo poi al solito gioco dei ruoli, con dichiarazioni scriteriate da parte di alcuni esponenti politici nazionali, interessati più alla ribalta mediatica, che ai problemi quotidiani di studenti e pendolari della Pedemontana, costretti a viaggiare con un servizio sostitutivo di bassa qualità a dir poco vergognoso.
Un quadro d’insieme sconsolante, visto che così procedendo la linea è destinata alla sicura chiusura entro breve; così come successo in Piemonte nello scorso settembre, quando vennero tagliate da RFI ben 11 linee minori.
Siamo perfettamente consci delle difficoltà e delle criticità, ma da sempre sosteniamo che l’unica soluzione di salvezza della linea è legata alla sua acquisizione a titolo gratuito, così come successo nel 2004 con la Udine-Cividale.
Ovviamente se manca la volontà politica al riguardo e soprattutto se manca un progetto, la battaglia è già persa in partenza.
Da mesi riteniamo necessario che la Regione FVG si faccia capofila di un piano di fattibilità, con il quale si possa studiare in maniera seria il rilancio e la valorizzazione della linea, non fermandosi solo all’aspetto della mobilità.
In questi mesi purtroppo si sono susseguiti tanti incontri e tavole rotonde, tutti senza alcun riscontro pratico.
Per questi motivi, riteniamo inutile e una mera perdita di tempo partecipare al dibattito di venerdì, che vedrà relatori le Province di Udine e Pordenone, che sino ad ora hanno disatteso ogni impegno assunto, nonché la Regione FVG, che proprio lunedì sera per bocca del suo Presidente si è attestata sulla linea di RFI, unica responsabile della mala gestio della Gemona-Sacile.
Riteniamo che se veramente si vuole salvare la linea si debba assumere e perseguire una linea decisa e chiara, e non spalleggiare chi fino ad oggi ha gestito in maniera fallimentare la linea e oggi pretende anche di far cassa, richiedendo senza titolo 8,5 milioni di euro non essendo proprietario ma solo il mero concessionario!
La ferrovia rappresenta da sempre per il nostro territorio un patrimonio e una ricchezza, sia sotto il profilo storico-culturale, ma soprattutto economico e sociale.
E’ necessario pertanto che il mondo della politica regionale si responsabilizzi e assuma finalmente le decisioni più opportune volte a rilanciare la ferrovia per una mobilità sostenibile, nonché come mezzo sociale per il rilancio dell’economia della Pedemontana, evitando ulteriori depauperamenti di un Territorio che ha già pagato tagli e scippi di ogni sorta.
La nostra assenza pertanto non deve essere interpretata come una mancanza di rispetto nei suoi confronti o degli altri organizzatori, ma una semplice forma di protesta civile contro le Istituzioni competenti in materia che continuano purtroppo a latitare, lasciando campo libero a RFI.
Siamo certi che da buon Amministratore capirà la nostra scelta. Auguriamo di cuore che l’incontro sia veramente l’occasione per sbloccare la problematica e trovare la soluzione che tutti noi auspichiamo, cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri più cordiali saluti
Comitato Pendolari Alto Friuli

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Vi prego continuate a farvi valere! Non abbandonateci! Non abbandonate la ferrovia Pedemontana! Bisogna che la Serracchiani capisca la questione della cessione a titolo gratuito.

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Non intendiamo abbandonare la battaglia.
Anzi, pretenderemo che la politica prenda cognizione seria della problematica. Ci domandiamo come è possibile fidarsi di RFI dopo il disastro che ha combinato?
La Serracchiani cosa dirà venerdì al convegno dinanzi a tutti i Sindaci?
Con noi è stata molto vaga e fredda dinanzi alla problematica, molto scettica dinanzia all'idea di prendersi in carico la linea.
Vedremo se venerdì sera cambierà idea.
E' bene sottolineare che la nostra assenza non vuole mancare di rispetto a nessuno e in particolare verso i Sindaci che si stanno impegnando per riaprire e rilanciare la linea.

Federico ha detto...

La Serracchiani sta volta mi ha davvero deluso. Sembrava una persona di cui potersi fidare, ma invece le sue promesse si sono rivelate solo false.
E' necessario riportare l'esempio della cessione gratuita della Udine-Cividale. Davanti a una simile evidenza, non potranno continuare con le loro scuse assurde e con le loro cifre che non stanno ne in cielo ne in terra.

Anonimo ha detto...

Ho partecipato al convegno - dibattito tra candidati organizzato da voi prima delle elezioni. Se non sbaglio la Serracchiani aveva supportato l'idea di acquistare la linea e regionalizzarla. Ma quella forse era campagna elettorale, si vede che la dura realtà del lavoro è un'altra cosa ...
Cmq concordo con Federico è una delusione. Vonde cjacaris e movi di pui il polear !
Mauro

Anonimo ha detto...

Non ci voleva tanto a capire che tipa è sta Serracchiani! Parole parole parole!!! Nel frattempo a fine mese si porta a casa il suo bel stipendio! Siamo già a Luglio e non ha ancora fatto un bel niente per la nostra regione! E sono sicuro che sul piano ferroviario si riuscirà ad ottenere ben poco!

Aldo

Andrea Palese ha detto...

Sono passati solo tre mesi dall’insediamento della nuova giunta e credo che sia ancora presto per dare giudizi.
Tuttavia non mi è piaciuto l’approccio della Serracchiani alla materia, un approccio per nulla pratico e meramente politico, che a mio parere non porterà a risultati concreti ma solo a tante belle parole e promesse infinite.
Servo coerenza e assumere decisioni, ricordo che la Serracchiani nel corso dell’incontro del 4 novembre scorso a Gemona, si era dichiarata favorevole all’acquisto della linea Gemona-Sacile, ora invece ha cambiato idea …
In campagna elettorale e in particolare nel corso del convegno-dibattito organizzato dai Comitati Pendolari lo scorso 9 aprile la Presidente aveva promesso determinante cose
http://www.comitatopendolarialtofriuli.blogspot.it/2013/04/quale-futuro-per-il-trasporto.html
che ora sembrano poste in secondo ordine.
La campagna elettorale è terminata, ora è tempo di lavorare e ottenere risultati, attività ben più difficile dalle chiacchiere e dalle facili promesse.
Sorvolerei sull’atteggiamento molto prevenuto tenuto dalla Presidente nel corso dell’ultimo incontro del 15 luglio nei confronti del ns. Comitato e in particolare nei confronti della mia persona. E’ evidente che diamo fastidio un po’ a tutti perché siamo “cani sciolti”, senza padrone che non hanno timore di denunciare le inefficienze del sistema ferroviario che non è né di destra né di sinistra, ma è un servizio pubblico di tutti !
Un incontro, quello di lunedì, che a mio parere, non è servito a molto, visto che non sono state date risposte specifiche … e per fortuna che la Presidente ha avuto 1 mese di tempo per informarsi al riguardo, come dalla stessa richiesto.
Imbarazzante è poi che per la prima volta la regione non abbia fornito il report dei dati gestionali relativi al servizio ferroviario anno 2012, giustificandosi che sono ancora in elaborazione … peccato che qs dati siano già stati pubblicati da Trenitalia con la carta dei servizi 2013 !
E’ sembrato che l'unica preoccupazione della Presidente sia stata quella di raccomandare ai responsabili dei Comitati dei Pendolari a non dialogare a mezzo stampa … credo che questo non debba essere l’unico timore della Serracchiani, bensì semmai realizzare tutto ciò che ha promesso !
I mesi passano ma i disservizi restano e le parole volano sempre più in alto …
Andrea Palese

Anonimo ha detto...

Se hanno paura dei giornali allora hanno sbagliato mestiere perché ogni giorno siamo costretti a leggere le loro storie ...
@Andrea vai avanti come al solito, non avrai mica paura di una "piccola" politicante chiacchierona? Tu sei una persona pratica, dedita al lavoro con idee chiare che badi alla sostanza. Hai fatto tanto per i pendolari e se questa non lo ha capito, vedrai che lo capirà col tempo. Il lavoro vince sempre sulle chiacchiere.
Mauro

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Segnaliamo larticolo di Giulia Sacchi del 17 luglio pubblicato sul Messaggero Veneto - pagine di Pordenone.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2013/07/17/news/linea-ferroviaria-sacile-gemona-nessuna-volonta-di-riattivarla-1.7438447