Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 16 ottobre 2012

Tavolo di Lavoro 08.10.2012: verbale dell'incontro

Data: 8 ottobre 2012
Sede: Palazzo della Regione FVG di Udine
Ora inizio incontro: 18.15
Ora fine incontro: 21.00
Sono presenti rispettivamente:
·        Regione FVG: Assessore regionale alle infrastrutture Riccardo Riccardi
·        Trenitalia Spa l’ing. Maria Giaconia, responsabile della direzione regionale FVG e del Veneto
·         RFI Spa: l’ing. Esposito
·        Comitato Pendolari Alto Friuli: Giorgio Picco e Andrea Palese
·        Comitato Spontaneo Pendolari FVG: Marco Chiandoni, Simone Sesta, Alessandro Agostino, Enrico Bianchet, Massimiliano Verdini
·        Gruppo spontaneo utenti linea Gemona-Sacile: Laura Magris e Rudi Borghese
OdG: come di seguito specificato

Sono stati affrontati numerosi argomenti, posti all’OdG., iniziati da un’analisi dei dati dell’andamento del servizio da parte della direttrice regionale di Trenitalia ing. Maria Giaconia.
1).- Analisi andamento del servizio
I dati rilevano che la puntualità tra gennaio e agosto 2012 è stata del 93.10%, mentre nel mese di settembre essa è scesa al 91,46%, a causa di 4 giornate particolari: 4 settembre 2012 svio di un treno della Cargo; 7 settembre 2012 black out alla stazione di Venezia Santa Lucia; 10 settembre guasti alla rete imputabili a RFI; 26 settembre 2012 un materiale ha chiesto riserva. Secondo l’analisi dell’ing. Giaconia in Friuli Venezia Giulia non esistono treni “malati” costanti, salvo il regionale 2838, di cui sono consapevoli essere un problema. Nel particolare la Direzione Regionale di Trenitalia si sta concentrando sui ritardi di 5-7’. Da una loro analisi pare che alcuni agenti perdano, in buona sostanza, dei minuti in fase di sosta e ripartenza e questo problema, sostiene la Giaconia va risolto con maggiore formazione dedicata al personale.
Nel mese di settembre le cause di ritardo dovute a fattori non controllabili (es.: l’incendio in costiera) sono pari al 19%, mentre tra gennaio e agosto sono state pari al 27%.
Per quanto riguarda il numero di soppressioni, il periodo di gennaio marzo, è stato catastrofico, mentre da aprile 2012 il numero di cancellazioni è calato rispetto al 2011. La causa delle cancellazioni è dovuto principalmente al materiale ALE 801 (che sarà sostituito a breve da materiale Vivalto e dagli 8 elettrotreni CAF acquistati dalla Regione, in consegna tra gennaio e aprile 2013).
L’analisi dei guasti al materiale rotabile in servizio in FVG ha dimostrato che nel periodo gennaio-febbraio 2012 le ALe 801 hanno avuto un peso del 35% mentre a settembre questo valore è cresciuto al 50%, segno che queste macchine stanno cedendo definitivamente. Per ovviare a questo problema Trenitalia ha deciso di manutenere il materiale anche il sabato e si cerca di contrattare per mantenere aperte le officine anche alla domenica.
Andrea Palese e Simone Sesta hanno commentato che questi dati non riflettono il percepito del viaggiatore: una persona che subisce una cancellazione e aspetta un’ora e mezza il treno successivo certamente subisce un danno e un ritardo effettivo che non vengono quantificati da nessuna rilevazione; inoltre calcolare il tasso di puntualità sui treni circolanti è un’ovvietà, ma dal totale dei treni pagati dalla regione non si tiene conto di circa 1500 soppressioni che hanno un loro peso nel calcolo statistico sull’indice di puntualità.
L’ing. Giaconia ha risposto con asprezza a queste osservazioni confermando inoltre che l’ultima analisi di customer satisfaction ha dato un buon esito, ma Marco Chiandoni ha provveduto subito a chiarire che bisogna analizzare chi sono gli intervistati.
I rappresentanti dei Pendolari hanno opposto il loro disappunto in ordine a questa valutazione basata su un’analisi di customer satisfaction commissionata da Trenitalia e non da un terzo soggetto super partes. Simone Sesta ha sottolineato che sotto il profilo pratico è evidente che una persona intervistata - che ha viaggiato una sola volta e tutto è filato liscio - darà tutto un’altra impressione rispetto ad un viaggiatore abituale che subisce quotidianamente disservizi e ritardi.
Per i Comitati questi dati si lasciano interpretare e sono fini solo a se stessi. In considerazione del fatto che Trenitalia ha illustrato i dati andamentali del servizio con la proiezione di alcune slide, i Comitati hanno richiesto di disporre di tali dati almeno il giorno prima dell'incontro del Tavolo di Lavoro per poterli valutare e confrontarli con quelli in loro possesso.

2).- Chiarimenti su notizie apparse a mezzo stampa
L’incontro è proseguito con un chiarimento da parte di Andrea Palese sulle notizie fornite dalla stampa in merito a disservizi occorsi recentemente tra Pordenone e Venezia. Il rappresentante dei Pendolari ha confermato che i Comitati si dissociano da ogni comunicazione effettuata a mezzo stampa che rechi notizie non corrette o parziali, come quelle apparse sul Messaggero Veneto in data 02.10.2012 dal titolo “Utenti sul piede di guerra, salta il confronto con la Regione”.
L’articolo in questione senza citare nessuna fonte evidenziava un lungo virgolettato di 4 colonne e recava un titolo che maliziosamente faceva intendere uno scontro con la Regione. A tal fine il rappresentante dei pendolari ha chiarito che i Comitati si dissociano da ogni notizia giornalistica che non riporti fedelmente le fonti, in quanto è facile che l’opinione pubblica possa mal interpretare una dichiarazione di un singolo e anonimo utente o presunto tale, riferendola altresì ai Comitati organizzati.

3).- Nuovo materiale rotabile
Andrea Palese ha interrogato l’ing. Giaconia sull’arrivo del materiale rotabile promesso da Trenitalia per il FVG, la cui consegna è stata già posticipata di quasi un anno rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio.
L’ing. Giaconia ha risposto che i Vivalto saranno consegnati entro la fine di ottobre-inizi di novembre, e saranno 4 con composizione di 5 vetture (per la verità l’ing. Giaconia ha riferito che le composizioni saranno di quattro vetture) (così ha confermato il dottor Volponi dell’ufficio tpl della Regione); i nuovi Vivalto sostituiranno alcune carrozze media distanza.
A tal fine i rappresentanti dei Pendolari hanno richiesto chiarimenti in ordine a tale dichiarazione dell’ing. Giaconia, atteso che sino ad oggi si è parlato dell’arrivo dei Vivalto non in sostituzione delle carrozze di media distanza, ma in aggiunta al materiale rotabile già presente in FVG; nella riunione del 07.12.2011 del Tavolo di Lavoro, Trenitalia ha diffuso un report nel quale alla slide n° 16 si evince a chiare lettere che i Vivalto sostituiranno le composizioni ALe 801/940 (dirette a Venezia) e non le carrozze media distanza.
A parere dei rappresentanti dei pendolari sembra alquanto imprecisa la dichiarazione della responsabile di Trenitalia che ora sostiene che le nuove composizioni andranno a sostituire esclusivamente le vetture adibite alla media percorrenza.

4).- Informazione a bordo treno e in stazione
Si è poi parlato di comunicazione a bordo treno e in stazione e di un problema segnalato da un pendolare del regionale 6020 (Trieste – Udine).
Andrea Palese ha evidenziato l’insufficienza dello standard qualitativo del servizio informativo. Ogni miglioramento al servizio è stato dato non dall’organizzazione aziendale di Trenitalia, ma dalla buona volontà dei singoli capitreno. Secondo Palese effettuare un annuncio a bordo treno o in stazione rientra tra le mansioni ordinarie dei capotreni – capistazione e non è certo una condotta che richieda competenze specifiche.
L’ing. Giaconia dopo un duro confronto ha ribadito che si tratta di un problema determinato dalla mancanza di adeguata formazione del personale e che l’azienda sta operando in tal senso per risolverlo. Palese si è dichiarato insoddisfatto della risposta data.
Anche Marco Chiandoni ha espresso un giudizio insufficiente sulla comunicazione a bordo treno e, supportato da Simone Sesta, ha chiesto che vengano sospese le comunicazioni automatizzate relative ai controlli a bordo (ad esempio, quelle in cui si chiede di verificare di essere in possesso di regolare biglietto) che disturbano frequentemente il viaggio e offendono anche i passeggeri della nostra regione, che sono decisamente meno “portoghesi” di altre.
E’ stato sottolineato che la comunicazione deve essere pensata per essere funzionale ai viaggiatori, quindi deve essere chiara, pratica e attenta soprattutto in situazioni dove il viaggiatore si sente spaesato (es. non ho il treno al binario e l’altoparlante mi comunica che il treno è in partenza da quel binario) e allorquando si verificano effettivamente disservizi. E’ stato rilevato che il sistema OBoE a bordo treno non è funzionante su tutti i convogli e che quindi tutto dipende dalla buona volontà del capotreno, che sarebbe opportuno capisse l’importanza di comunicare direttamente con i passeggeri.
I rappresentanti dei Pendolari hanno denunciato altresì la scandalosa NON segnalazione sui tele indicatori, eccetto la stazione di Udine, della destinazione finale del treno Udine – Villach cogestito da Ferrovie Udine Cividale e Ferrovie Austriache ÖBB.

5).- Segnalazione utilizzo materiale diesel e conseguente ritardo del R. 6020
Si è infine segnalato il caso del treno 6020 che veniva effettuato col materiale 2841 in arrivo da Udine alle 7.48, mentre da un mese a questa parte è effettuato con materiale diesel e sono stati registrati ritardi da 5 a 30 minuti. La risposta dell’ing. Giaconia è stata che il “giro del materiale” è disposto da Roma ed eventuali “disturbi” nella circolazione possono essere rilevati solo dopo qualche tempo: l’auspicio è che la situazione torni ad essere normalizzata utilizzando il 2841 per il servizio.

6).- Problema dell’integrazione Trenitalia-Saf lungo la linea Udine-Tarvisio
Andrea Palese ha sottolineato la mancanza di un vero e proprio coordinamento tra il vettore su ferro e quello su gomma lungo la Udine-Tarvisio. Tutto ciò determina spesso disservizio all’utenza, specie ai viaggiatori con destinazione stazioni a nord di Carnia, visto che a fronte dei ritardi dei treni il servizio su gomma integrativo SAF non attende le coincidenze e di fatto lascia appiedati i viaggiatori.
La questione è stato oggetto anche di un incontro nel luglio scorso, peraltro senza esiti positivi, tra Comitato Pendolari Alto Friuli, Provincia di Udine (Ente concedente il servizio TPL su gomma), SAF e Trenitalia. SAF ha recentemente inviato una missiva a Regione, Trenitalia e Comitato Pendolari Alto Friuli, con la quale ha comunicato che a fronte dei ritardi del servizio su ferro, i bus (specie quelli serali inerenti l’ultima corsa) potranno aspettare solo 10 minuti. Pertanto se il ritardo del treno sarà superiore, i bus della SAF non attenderanno il treno, di fatto facendo saltare la coincidenza e appiedando i viaggiatori diretti a nord di Carnia.
A detta di Palese vigendo l’obbligatorietà della tariffa integrata lungo la linea, il viaggiatore ha il diritto di poter usufruire del servizio completo. L’ing. Giaconia ha dichiarato che lungo la linea non esiste un servizio vettoriale integrato ma unicamente un sistema tariffario integrato tra SAF e Trenitalia. Palese ha altresì richiesto come vengono ripartiti i proventi della vendita dei titoli di viaggio lungo tale linea; l’ing. Giaconia ha risposto che Trenitalia subisce una perdita su tale linea, atteso che il 70% del ricavato dei biglietti viene incamerato da SAF, mentre il residuo 30% da Trenitalia, a prescindere dal vettore utilizzato dall’utente. L’ing. Giaconia ha ribadito che la questione è nata male ancora al tempo dell’entrata in esercizio della nuova ferrata Pontebbana e che vi è l’interesse di Trenitalia a risolverla, con un accordo che preveda una vera e propria integrazione modale tra vettori.
Anche l’Assessore Riccardi ha chiarito che la questione dovrà essere oggetto di una attenta valutazione affinché si possa garantire agli utenti il proprio diritto di mobilità e spostamento.

7).- Nuove biglietterie self service
Si è parlato poi delle biglietterie self service che non consentono l’utilizzo di moneta o contanti, ma solo il pagamento con carta di debito bancomat o carta di credito.
Andrea Palese ha evidenziato che lungo la linea Udine-Tarvisio il software installato sulle nuove biglietterie (installate per ora a Tricesimo S.Pelagio e a Tarvisio BV nel maggio scorso e a Gemona agli inizi di settembre) non prevede la possibilità di acquistare il titolo di viaggio integrato Trenitalia-Saf; titolo peraltro obbligatorio per viaggiare lungo la Udine-Tarvisio. Palese ha concluso che è inutile acquistare nuove biglietterie self service quando queste non sono in grado di emettere i biglietti, specie nelle stazioni sfornite di biglietteria con operatore e dove i punti vendita autorizzati sono distanti alcuni kilometri dalla stazione (es. Tarcento o Tricesimo). Secondo Trenitalia, le 55 nuove emettitrici automatiche saranno installate con la sola funzionalità carta credito o bancomat nei posti dove è più facile la vandalizzazione, mentre l’utilizzo della moneta sarà previsto nei posti ritenuti più sicuri.
Il software di queste macchine attualmente non è stato concepito per l’emissione di tariffe integrate.

8).- Chiusura dei bagni nelle stazioni
Sono state denunciate dai Comitati dei Pendolari con asprezza le chiusure in 5 stazioni dei wc (tra cui Gemona, Carnia e Tarvisio), ritenendo una questione di civiltà la loro riapertura. Andrea Palese ha segnalato che la giustificazione addotta da RFI in ordine alla chiusura dei bagni nelle stazioni con meno di 500 viaggiatori giornalieri è assolutamente falsa e pretestuosa, atteso non esiste alcuna normativa comunitaria al riguardo. La chiusura a detta del rappresentante è stata effettuata da RFI unicamente per motivi di costi, atteso che la pulizia dei bagni in questione era affidata a una cooperativa di servizi. L’ingegner Esposito ha preso nota della segnalazione, ha parlato della possibilità di affidare in comodato gratuito le stazioni minori ad associazioni locali a patto che si occupino del decoro e permettendo quindi anche la riapertura dei bagni.
L’assessore Riccardi ha sottolineato che decisioni unilaterali da parte di RFI sulla chiusura dei bagni a partire dal primo gennaio 2012 non sono certo un comportamento corretto da tenere.

9).- Questione Gemona Sacile
RFI ha detto chiaramente che non sono interessati a mantenere aperta la linea e che la frana è stata in sostanza un’occasione d’oro per procedere. L’ingegnere Esposito ha quantificato in circa un milione e 700 mila € il costo dei lavori di messa in sicurezza della linea necessari per il consolidamento del versante dove è occorsa la frana.
La dottoressa Laura Magris pendolare su quella tratta, ha chiesto di riaprire la linea, o almeno per ora per il tratto da Maniago a Sacile, ma l’ing. Esposito ha sostenuto che i costi per RFI sarebbero uguali alla sua totale riapertura e quindi non è possibile.
E’ stato inoltre chiesto di migliorare la comunicazione, vedi ad esempio i disagi conseguenti al cambio dell’appalto per il servizio di biglietteria, che ha comportato la sospensione del servizio con certezza presso l’Agenzia di Maniago ed il bar benzinaio di Montereale. Gli utenti non sapevano dove fare l’abbonamento e dopo alcuni giorni sono riusciti a farli ad Aviano.
L’Ing. Giaconia ed Esposito hanno espresso il loro disappunto sulla vicenda affermando di non esserne a conoscenza. Hanno poi avvisato che il disagio potrebbe ripetersi e che alcuni punti vendita potrebbero non erogare più il servizio in quanto sarebbe cambiata la rete di distribuzione. Eventuali comunicazioni sui nuovi punti vendita saranno affisse nelle stazioni ferroviarie.
La dottoressa Magris ha altresì sollecitato l’Assessore Riccardi a predisporre un’analisi seria dei costi e benefici per la riapertura ed effettiva utilizzazione della tratta.
L’Assessore Riccardi ha chiesto di essere informato nel più breve tempo possibile dei costi che RFI dovrebbe sostenere; l’assessore ha altresì comunicato che il 19 ottobre prossimo incontrerà l’AD di FS, Mauro Moretti. L’assessore ha ribadito che è intenzione della Regione FVG chiedere a RFI e in ultima istanza al Ministero delle Infrastrutture la cessione gratuita della linea per una sua gestione su base regionale.
Simone Sesta e Marco Chiandoni hanno esposto all’ingegner Esposito “come si uccide una linea, basandoci sugli orari FS del 1966 e del 1990: in questi ultimi gli orari, salvo il primo treno del mattino, erano talmente inutili da essere pensati per una futura soppressione della tratta!” Chiandoni con vigore ha sottolineato che Trenitalia non è abituata a fare marketing sul territorio: salvo i Frecciarossa e i treni di punta del gruppo FS, non si cerca di attirare maggiore clientela a bordo dei treni regionali, in quanto il contratto di servizio li ripaga già a sufficienza, sebbene la clausola contrattuale NET COST prevede che il fornitore del servizio che vada oltre il 35% di ricavi da vendita di biglietti, intaschi la percentuale superiore interamente. Ciò dovrebbe incentivare Trenitalia, ma in realtà si constata che non vi è nessuna campagna commerciale; tutto si basa unicamente sul contratto di servizio regionale.
In merito alla mancanza di attività di promozione da parte di Trenitalia, è intervenuto per una breve considerazione l’assessore Riccardi il quale ha fatto notare che il servizio transfrontaliero MI.CO.TRA. a cura della Regione FVG e della Regione Carinzia, pur nato con orari provvisori che non sempre permettono coincidenze da e per Venezia o Trieste e pur con la lamentata assenza di pubblicizzazione, nel solo mese di agosto ha registrato ben 3100 passeggeri circa.
I rappresentanti dei Pendolari hanno sostenuto che grazie all’attività dei Comitati e al fatto che in questi ultimi anni la questione ferrovie è stata oggetto di una seria campagna di sensibilizzazione pubblica, Trenitalia in Friuli Venezia Giulia ha potuto giovare di più clienti, grazie ad una pubblicità gratuita. A tal fine si sono fatti i seguenti esempi:
- fermata aggiuntiva a Buttrio del R 2825, grazie alle pressioni del Comitato Pendolari Nodo di Udine; - fermata aggiuntiva a Palmanova del R 2841;
- mantenimento del R 6024, ora R 6030 anche durante la stagione estiva, così anche per il regionale R 2860;
- riapertura della biglietteria di Gemona, fortemente voluta dal Comitato Pendolari Alto Friuli, che ha permesso di aumentare le vendite di biglietti;
Sono tanti gli esempi, ha continuato Marco Chiandoni che “da una parte ci rendono orgogliosi, dall’altra ci fanno dubitare della volontà di Trenitalia di voler gestire il ferro e di volersi orientare verso la gomma (le esperienze di Veneto e Toscana fanno pensare, visto che Trenitalia ha costituito una società chiamata Busitalia)”.
I rappresentanti dei pendolari hanno poi contestato con fermezza alcune dichiarazioni dei responsabili di FS, come di seguito indicate:
- le mancate coincidenze tra i treni Freccia e regionali alla stazione di Venezia Mestre: il problema, a detta dell’ing. Giaconia pare insormontabile. Per i Comitati basterebbe invece molto poco per trovare delle soluzioni ma i Freccia e l’orologio di Mestre sembrano dei dogmi di fede;
- tempi di percorrenza da diminuire sulle tratte regionali in previsione dell’arrivo del nuovo materiale rotabile: è stato segnalato che diversi treni sostano lungamente nelle stazioni intermedie in cui arrivano spesso con alcuni minuti di anticipo;
- assurdità di alcuni orari come l’arrivo a Udine del R. 2464 alle 16.04 e la simultanea partenza del treno per Carnia: anche in questo caso non si capiscono quali siano gli ostacoli che impediscono la coincidenza tra i due treni.

10).- Penali contrattuali anno 2011 e loro utilizzo
 I Comitati Pendolari hanno altresì chiesto di quantificare l’importo delle penali contrattuali che Trenitalia dovrà pagare alla Regione FVG per i disservizi accertati nel corso dell’anno 2011, nonché come intenda utilizzarle
L’Assessore Riccardi ha comunicato che le penali contrattuali ammontano a 500.000 euro e saranno utilizzate per aumentare il comfort delle stazioni. Con l’importo delle penali la regione intende migliorare i servizi presenti in stazione (servizi igienici, biglietterie, oltre che per l’installazione di nuovi punti informativi).

CONCLUSIONI L’incontro è durato 3 ore e ha visto numerosi momenti di tensione tra i rappresentanti dei pendolari, la direttrice di Trenitalia ing. Giaconia, e con l’ing. Esposito di RFI. Ovviamente non si tratta di questioni personali, ma di un’incapacità da parte dei dirigenti di FS a voler vedere e capire i punti di vista dell’utenza.
Contrariamente alle attese, l’incontro questa volta non ha fruttato risultati immediati, salvo per quanto concerne la questione dell’utilizzo delle penali da parte della Regione.
A fronte di osservazioni pertinenti, logiche e fatte anche da persone qualificate, abbiamo spesso riscontrato un comportamento di insofferenza di Trenitalia, tendente ad aggredire i vari componenti dei Comitati presenti, volti quasi alla loro delegittimazione. Questo atteggiamento, che riteniamo inaccettabile è dato da una evidente difficoltà aziendale a voler cambiare mentalità e organizzazione di lavoro. Nonostante ciò, i Comitati Pendolari compatti ribadiscono la bontà del Tavolo di Lavoro, il quale grazie all’impegno della Regione FVG ha permesso in questi ultimi anni una sensibilizzazione pubblica della questione ferrovie. Grazie a ciò si è avuto un miglioramento degli standard qualitativi del servizio: tale è testimoniato dall’investimento effettuato sui nuovi treni CAF commissionati dalla Regione, dall’avvio del progetto transfrontaliero MICOTRA Udine-Villach, o ancora delle sollecitazioni che hanno portato all’investimento da parte di RFI ad oltre 2 milioni di euro per la riqualificazione delle pensiline della stazione di Udine.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Tenere duro. Usare fermezza, competenza, perseveranza. La Regione dispone di "mezzi validi" per far ragionare Trenitalia e &. Noi cittadini abbiamo altrettanti mezzi validi per pressare la Regione. Avvaliamocene.
Per MI.CO.TRA. e l'orario dei treni, la stampa può rammentarli. Ma è utile che ci siano riferimenti visivi nei punti di partenza. Non necessariamente la stazione ferroviaria, ma i punti di passaggio dei pendolari. Pensateci su e..auguri.

Anonimo ha detto...

Forza ragazzi !
Grazie per il preciso resoconto che in maniera dettagliata illustra la situazione del servizio.
Condivido la necessità di utilizzare da subito le penali contrattuali del 2011 per migliorare i servizi in stazione, anche perché con 500.000 euro si possono acquistare dei monitor decisamente più funzionali di quelli attuali!
Per il resto mi sembra che questi ferrovieri siano de coccio !!!
Tenete duro e avanti tutta !
Marco- Tarcento

Anonimo ha detto...

E' davvero assurda la faccenda delle biglietterie che non emettono i biglietti integrati! sembra quasi una barzelletta! non si può poi costringere la gente ad avere una carta di credito o debito per prendere un biglietto del treno! Grazie di tutto per quello che fate!
Anna-Gemona

Anonimo ha detto...

Trenitalia è un'azienda assurda!
Ora si spiega anche come lavora parte del suo personale, impegnato più in attività collaterali che nel servizio. Gli annunci a bordo treno sono un optinal per alcuni capotreno. Altri invece martellano a tal punto che diventa tutto un caos.
Ma, io mi domando: fare due annunci in croce, semplici ed essenziali è troppo difficile ? Serve fare un corso ? Proprio bella quella della dirigente di trenitalia, secondo la quale devono mandare a scuola i capitreno per fare gli annunici. Più che a scuola mandiamoli pure a casa per favore !!!
Giulio Pendolare disagiato della Gemona-Udine

Anonimo ha detto...

Grazie per la vostra determinazione e competenza. Se i servizi Trenitalia miglioreranno in efficienza e funzionalita',voi ne siete gli artefici.
Michele