Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 15 ottobre 2012

Riaperti i servizi wc a San Giorgio di Nogaro

E’ certamente una bella notizia per i tanti pendolari che quotidianamente usufruiscono la stazione di San Giorgio di Nogaro, che dal primo gennaio si era vista chiudere i servizi wc da RFI Spa, proprietaria della struttura, sulla base di una inesistente normativa europea, che imponeva la chiusura dei servizi nelle stazioni con transito inferiore di 500 viaggiatori al giorno.
Stessa sorte era toccata anche a Gemona, Carnia, Tarvisio Boscoverde e San Giovanni al Natisone.
In realtà RFI non ha mutato il suo atteggiamento, anzi, continua a fare orecchie da mercante e prosegue in maniera insensibile l’opera di tagli indiscriminati ai servizi di stazione, ritenendoli meri costi di gestione.
La soluzione adottata a San Giorgio di Nogaro è infatti quella “suggerita” da RFI anche all’ultimo incontro del Tavolo di Lavoro dell’8 ottobre, ove il suo rappresentante, ing. Esposito, ha manifestato l’intento dell’azienda di cedere in comodato gratuito la gestione dei servizi wc a privati, associazioni o enti locali.
Tale presa di posizione è stata duramente contestata dai rappresentanti dei Comitati dei Pendolari, offesi da un siffatto indirizzo aziendale, ritenuto irrispettoso e disinteressato nei confronti degli utenti del FVG.
Se la prima azienda ferroviaria italiana deve ridursi a chiedere aiuto al volontariato per l’apertura e la pulizia di 5 servizi igienici, non possiamo immaginare come possa gestire gli altri servizi di sua competenza
E’ di tutta evidenza che il mondo e la società siano mutati considerevolmente in questi ultimi anni: le stazioni un tempo garantivano al viaggiatore la possibilità di acquistare i titoli di viaggio, servizi wc, panchine e magari anche un tetto la notte a chi non c’è l’aveva
Oggi le grandi stazioni sono state trasformate in discutibili centri commerciali senza panchine, che hanno man mano tolto gli spazi un tempo dedicati ai servizi tradizionali di stazione. Le stazioni medie e piccole sono invece inpresenziate e in alcuni casi non c’è neppure la possibilità di acquistare il biglietto perché mancano persino le biglietterie; i bagni sono chiusi o inagibili e gli edifici vengono chiusi la notte per paura di vandalismi o quant’altro.
La soluzione che auspichiamo? Che torni il buon senso !!!

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