Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

sabato 19 maggio 2012

Operazioni stazioni minori: Gemona, e la scommessa sull’intermodalità treno-bus

Oggi il nostro viaggio sulle stazioni minori si ferma a Gemona del Friuli, stazione “di casa” per il nostro sodalizio.
La stazione venne inaugurata il 15 novembre 1875,quando venne aperto il tratto ferroviario che la collegava con la stazione di Udine. La struttura è stata ricostruita ex novo dopo il terremoto del ’76 e l’avvento della nuova linea ferrata Pontebbana: la costruzione, progettata dall’architetto gemonese Alberto Antonelli, è direttamente collegata con il vicino Centro Intermodale dei bus.
Il giudizio sulla stazione nel suo complesso risulta più che sufficiente, in considerazione dell’esistenza di una struttura moderna che garantisce un servizio di buon livello qualitativo. Restano da risolvere ancora alcune criticità: dalla riapertura dei servizi wc, alla realizzazione di interventi mirati che possano favorire un’efficiente intermodalità treno-bus, tra la stazione FS e il vicino Centro Intermodale.
La pagella di Gemona FS


Giudizio
Servizio
Presente
Non presente
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Biglietteria con operatore
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Biglietteria self service
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Ufficio informazioni
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Sala d’aspetto
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Wc




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Sicurezza


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Tunnel accesso ai binari
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Pulizia


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Parcheggio esterno
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Rastrelliere biciclette
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Descrizione: la stazione dopo la recente riapertura della biglietteria con operatore (giugno 2010) è nuovamente attiva e garantisce un servizio dal lunedì al sabato dalle 6.40 alle 11.25 e dalle 12.25 alle 17.00.
La stazione è dotata anche di due emettitrici automatiche (modello ETF 500 - ETF 501), che a breve verranno sostituite da una nuova e moderna biglietteria self service Fast Ticket, già operativa a Tricesimo e Tarvisio, che permetterà l’acquisto di tutti i titoli di viaggio e il pagamento anche grazie carte di debito-bancomat e carte di credito.
L’edificio principale risulta disposto su due piani: al piano terra trovano collocazione il bar-buffet, la sala d’aspetto, i servizi wc (chiusi), le biglietterie e uno stanzone adibito a deposito di attrezzature funzionali alla viabilità ferroviaria.
Al primo piano invece sono dislocati gli uffici della Polfer, i servizi wc (chiusi), la sala controllo FS e una saletta d’aspetto che si affaccia sui binari. L’accesso ai binari è garantito da un tunnel in buono stato di conservazione e da un ascensore.
L’informazione risulta garantita da alcuni monitor posti sia al piano terra, che al primo piano in prossimità dei binari, oltre che due bacheche, ove sono affissi gli orari cartacei e altri avvisi.
Tutta l’area della stazione risulta dotata di vari parcheggi di scambio (Piazzale Comelli, Piazzale Bertagnolli), che rendono facile l’accesso all’impianto, offrendo oltre 100 posti auto disponibili. La segnaletica orizzontale e le rastrelliere per le biciclette risultano sufficienti, anche se specie quelle del lato nord andrebbero meglio posizionate.
I servizi wc come noto non sono aperti: a inizio 2012, RFI, proprietaria della stazione, ha deciso senza preavviso e immotivatamente di chiudere i bagni. Nonostante tutte le rassicurazioni fornite da FS, ad oggi la questione risulta irrisolta. La riapertura dei servizi pare tuttavia un atto dovuto per legge, atteso che il piano regionale del TPL classifica il Centro Intermodale di Gemona come polo di II° livello, per il quale si prevede l'obbligatorietà della presenza di servizi wc aperti.
La situazione della sicurezza risulta sotto controllo, non si hanno avuto notizie di particolari episodi di vandalismo o di furto (fatto salvo qualche bicicletta), tuttavia sarebbe preferibile garantire e / o implementare, se già esistente, il sistema di videosorveglianza per scoraggiare così eventuali malintenzionati.
SITUAZIONE CENTRO INTERMODALE BUS: la stazione ferroviaria risulta ottimamente posizionata e posta a poche decine di metri dal Centro Intermodale dei bus, ove quotidianamente transitano decine di corriere, che servono i Paesi contermini, nonché Udine grazie al servizio integrato Trenitalia-SAF.
Le due strutture dovrebbero garantire l’intermodalità tra i vettori su ferro e su gomma. In realtà a oggi Trenitalia e SAF pur in vigenza di un sistema integrato di trasporto non sembrano particolarmente coordinate fra loro.
Manca una vera e propria integrazione tra la stazione FS e il Centro Intermodale dei bus: vi è in particolare la necessità di intervenire sul Centro Intermodale, per renderlo più facilmente fruibile all’utenza.
Un primo problema è legato dalla situazione della pensilina posta nei pressi di Via Roma, la quale soprattutto in caso di cattivo tempo, risulta difficilmente utilizzabile. E’ auspicabile procedere a uno studio volto a garantire in futuro un intervento che possa permettere la sua parziale copertura, in grado da rendere la struttura più funzionale all’uso. 
Il Centro intermodale soffre inoltre di una scarsa informazione, la quale è oggi garantita da strumenti tradizionali e obsoleti dati dalle bacheche cartacee. La carente situazione è certamente imputabile alla scarsa “attenzione” del gestore SAF, che si limita a pubblicare sulle bacheche cartelloni spesso illeggibili a fronte della dimensione minuscola degli orari.
Anche in questo caso sarebbe preferibile, d’intesa con il Gestore, prevedere l’installazione di due semplici e moderni monitor informativi, in grado di garantire in maniera efficiente l’informazione relativa alle partenze a agli arrivi dei bus.
Da ultimo, ma non per importanza, a nostro a parere risulta necessario intervenire in maniera tale da far integrare e interagire tra loro la stazione FS e il Centro Intermodale: un’idea è data dall’utilizzo dall'ala destra della stazione FS, destinandola in particolare a sala d'aspetto, sia per i viaggiatori ferroviari, che per quelli dei bus.
L’ala è oggi costituita da un ampio locale, chiuso al pubblico, ma facilmente accessibile in quanto attiguo alla biglietteria e collegato direttamente con il Centro Intermodale grazie a una porta sita sul lato nord della stazione.
La realizzazione di una semplice ma efficace segnaletica che indichi la giusta direzione dell’accesso delle rispettive strutture, nonché l’indicazione degli stalli dei bus, completerebbe poi l’intervento di riqualificazione della stazione.     
La situazione di Gemona, a differenza di altre stazioni poste lungo la linea Pontebbana, non risulta particolarmente drammatica: con pochi e intelligenti interventi mirati, Gemona potrebbe diventare l'esempio "virtuoso" della mobilità sostenibile in Friuli: le potenzialità ci sono tutte.

2 commenti:

Fabio Lamanna ha detto...

Finalmente!!!!

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/05/21/news/da-udine-all-austria-dal-primo-giugno-partono-i-nuovi-treni-1.4930437

Anonimo ha detto...

Non partiranno assolutamente dal primo giugno, bensì con il nuovo cambio di orario!!
Sempre il solito menzognero!! :-)

Marco