Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 22 giugno 2010

Diario di un Pendolare: 5° Puntata. Ancora lamentele sul degrado della Stazione di Udine

Vorrei ringraziare pubblicamente coloro che si sono adoperati con tanta solerzia per allietare i tempi di attesa nella stazione ferroviaria di Udine. Per chi non frequenta tale luogo ci tengo a far sapere che dopo, immagino, approfonditi studi di marketing sono stati posizionati sulle pensiline dei magnifici, indispensabili e suppongo anche costosi schermi luminosi che intrattengono i viaggiatori proiettando spot pubblicitari accompagnati da simpatiche e orecchiabili musichette.
Tutti sanno, infatti, che i maggiori utilizzatori di una stazione delle dimensioni di quella di Udine sono i pendolari, persone che generalmente arrivano in stazione 20 minuti prima dell’inizio dell’odissea e spensierati, guardando con attenzione e grande entusiasmo tali schermi, prendono appunti sui prodotti da comprare alla prossima spesa.
Vorrei però suggerire a chi di dovere un ulteriore accorgimento per incrementare il benefico effetto di tale investimento: gli stessi pendolari durante la visione spesso sono distratti da piccioni morti che penzolano dai rivestimenti delle pensiline trasformatisi in colombaie, da rumori che sembrano riconducibili a qualche piccolo cedimento strutturale, e quando va male da piogge fortunate che immancabilmente si stampano sui vestiti con i quali devono poi condividere un’intera giornata di lavoro magari contrassegnata anche da importanti riunioni.
Sistemare tali rivestimenti inoltre sarebbe apprezzato anche da tutti quei pendolari meno organizzati come me, che arrivano in stazione venti secondi prima dell’assalto alla diligenza, che sono irritati dal sentire all’alba fastidiose musichette ripetitive e per ripicca non comprerebbero mai neanche una confezione dei prodotti pubblicizzati e che, seppur mezzi addormentati, ci tengono alla propria incolumità e ad arrivare puliti al lavoro. Se non vi interessa farlo per noi viaggiatori che siamo solo un mucchio di persone piene di pretese (puntualità, pulizia, dimensione dei treni consoni al numero di viaggiatori e cose simili) fatelo per i piccioni che forse vi stanno più a cuore. Date degna sepoltura a coloro che ci hanno lasciati e trovate una nuova sistemazione a quei tanti rimasti, per il loro bene e la loro tranquillità, lontano dai rumori assordanti di una stazione ferroviaria. Infine sarebbe anche opportuno pulire i pavimenti pieni di liquame: forse ai piccioni non fa piacere che tutti vedano e siano costretti a calpestare il prodotto del loro metabolismo.
Sara Quaglia - Fagagna (lettera pubblicata dal Messaggero Veneto in data 04.06.2010)

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