Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

domenica 26 novembre 2017

Roberto Vassilich, macchinista di ieri e di domani della Gemona-Sacile

Roberto Vassilich (a sx) con Umberto Armilli
Roberto Vassilich, classe 1977, professione macchinista, rappresenta sia la storia recente che il futuro della Ferrovia Pedemontana. 
Roberto è un ferroviere, molto noto per la sua passione per il vapore, essendo assieme al Maestro triestino Umberto Armilli uno dei due macchinisti in FVG e tra i pochissimi in Italia (una trentina in tutto) a possedere l’abilitazione per il treno a vapore. 
La passione dei treni Roberto l’ha avuta sin da piccolo, poi nel 1998 entra nel Reggimento Genio Ferrovieri - II° Battaglione Esercizio, prendendo la qualifica di macchinista a Torino e assumendo servizio lungo la linea Chivasso-Aosta, gestita allora dai militari. 
Nel 2003, dopo il congedo dalla Genio Ferroviari, il ritorno in Friuli e il passaggio in Trenitalia come macchinista della Direzione Trasporto Regionale; qui inizia il feeling con la Pedemontana inserito nel "turno diesel" ossia il turno che copriva la Casarsa-Portogruaro e la Gemona-Sacile guida prima le ALn668 poi i Minuetto diesel fino alla chiusura nel luglio 2012. 
Ma è il vapore la vera passione di Roberto visto che nel 2006 con Umberto Armilli è alla guida della vaporiera 740 108, l’ultimo (per ora) treno storico organizzato lungo la Sacile-Gemona. 
Roberto (a dx) con i colleghi a Travesio nel 2004 
A Gemona Roberto con altri appassionati ha creato un’associazione, “Ferrovia Willy”, che all’interno di uno splendido parco ha riprodotto una linea ferroviaria in miniatura lunga oltre 1 km, con trenini a vapore funzionanti, che ogni hanno attrae migliaia di appassionati grandi e piccoli provenienti da mezza Europa. «I giovani sono ancora interessati a entrare in questo mondo - racconta - anche alla stazione di Udine vengono spesso dei papà a mostrare i treni, che restano dei mezzi affascinanti e romantici». 
Recentemente grazie all’impegno della Direzione Trenitalia ha guidato sempre in coppia con Armilli vari treni storici in FVG, dalla Barcolana Express, al Treno di Pasolini, al Trieste-Cormons, al recente Treno della Zucca Trieste-Venzone.
Una vera passione quella di Roberto, che si occupa anche della manutenzione dei mezzi e ci scherza su “è più sicuro portare treni vecchi di quelli moderni. Certo, necessitano di cure, attrezzature e ricambi particolari, ma la macchina a vapore sembra viva, guidarla dà soddisfazione”. 
Molti sono gli aneddoti legati alla Gemona-Sacile, da quelli professionali, visto che Roberto ha fatto la "gavetta" su questa linea, lavorando con dei "mostri sacri" profondi conoscitori della ferrovia, ad altri decisamente più frivoli; "simpatiche erano le scene dei bagnanti che d'estate affollavano il greto del Tagliamento e che al passaggio del treno ci salutavano, come dimenticare poi la ragazza col costume rosso, un'abituè che conosceva gli orari delle corse e si metteva in bella mostra quasi in attesa del nostro passaggio".
Il Maestro Roberto Vassilich
Con la riapertura della linea Gemona-Sacile e l’avvio del servizio turistico Roberto diventerà uno dei macchinisti di punta della Direzione Regionale Trenitalia e della Fondazione FS, con la quale ha già collaborato anche fuori regione. 
"Sarà splendido viaggiare in antichi vagoni dei primi anni del ’900 seduti su poltrone di legno, con il caratteristico fischio dello sbuffo di vapore in sottofondo godersi lo splendido paesaggio della nostra Pedemontana dal finestrino ad una velocità che non supera mai i 50 km all’ora, immergersi in atmosfere di altri tempi”.
Gli chiediamo che macchina utilizzare per l’inaugurazione della ferrovia? La risposta è scontata, una vaporiera, "la 728 022 attende il grande giorno, ma è possibile che Fondazione Fs ci faccia una sorpresa, mai dire mai".
Non solo vapore, visto che per offrire un servizio turistico che possa essere legato al cicloturismo potrebbe essere ideale anche l’utilizzo di una pratica ALn 668, magari in composizione doppia con rimorchio per il trasporto delle biciclette.
Il 2018 non è lontano, caro Roberto, ti aspettiamo a bordo della 728 022, con l’inseparabile Maestro Armilli e chissà magari per l’occasione anche con l’ing. Luigi Cantamessa, Direttore della Fondazione FS, anch’esso in possesso delle abilitazioni alla trazione a vapore.
Un sogno che sta diventando realtà, "quello che si è fatto per la Pedemontana è qualcosa di unico nel panorama ferroviario del Friuli, - concludere Roberto - "una linea chiusa che rinasce grazie all’impegno, alla passione e alla determinazione di tante persone e associazioni che non hanno mai perso la speranza di rivedere viaggiare il treno sui binari".

1 commento:

Anonimo ha detto...

non per fare il fenomeno ma solo per puntualizzare in Italia siamo in 12 abilitati al vapore come macchinisti primi agenti, gli altri sono accudienti viaggianti sempre macchinisti ma solo secondi agenti (siamo una rarità lol)
Umberto Armilli