Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

domenica 18 dicembre 2016

FVG sempre più isolato: a rischio due Intercity Mestre/Trieste

Abbiamo ricevuto più di una segnalazione relativa alla soppressione del treno IC 735 (VeneziaMestre-Trieste C.le) con partenza alla ore 5.50 e arrivo nel capoluogo giuliano alle ore 7.46.
Dal prossimo 16 gennaio 2017 infatti tale collegamento, unitamente al gemello IC 734 (Trieste C.Le- VeneziaMestre) delle ore 22.06, non risulta più presente nell’App di Trenitalia.
IC 735 risulta utilizzato in gran parte da pendolari dei Cantieri di Monfalcone e da studenti dell’Università di Trieste, mentre IC 734 è usufruito da turnisti e turisti.
Per tanti pendolari IC 735 è l'unico treno che permette di raggiungere il posto di lavoro ad un orario ragionevole; l'IC verrà sostituito da un bus, che dopo un viaggio estenuante (partenza alle ore 5.50 da Mestre) arriverà a Monfalcone alle 8.29 (anziché alle 7.21 dell’IC) e a Trieste alle ore 8.59 (anziché alle 7.46).
Da gennaio, l’unica vera alternativa ferroviaria per i viaggiatori dell’IC 735 sarà data dalla combinazione R20101 (Mestre p. 5.57/Portogruaro a 6.55) con R. 2689 (Portogruaro p. 7.05/Monfalcone a. 7.50/Trieste a. 8.18), ovvero posticipare la partenza da Mestre e prendere il RV 2203 delle 6.53, con arrivo a Trieste alle 8.18.
Se la Divisione Passeggeri Long Haul di Trenitalia vuole eliminare l’IC 735 in un'ottica di risparmio, dovrebbe considerare che sostituendo l'IC con un bus (che presumibilmente viaggerà vuoto), il cui arrivo a Monfalcone/Trieste è previsto per le 8.29/8.59, salvo inconvenienti stradali, non fa altro che trovare una soluzione inservibile e di mera facciata ...
Se proprio si intende eliminare l’IC, si potrebbe istituire un nuovo treno RV, tagliando soluzioni inutili come quelle del bus, ovvero rimodulare i collegamenti esistenti, unendo ad esempio il R20101 col R. 2689.
E’ opportuno dunque che la Regione FVG, dopo aver raggiunto tra l'altro un accordo di sistema con il Gruppo FS, sensibilizzi la competente struttura di Trenitalia sull'opportunità di mantenere i due IC, per procedere poi dal prossimo cambio orario ad una vera ristrutturazione della programmazione, in maniera da garantire collegamenti senza buchi d’orario.
Inoltre non va dimenticato che la coppia degli IC 734 e 735 fu istituita qualche anno fa, in sostituzione del treno Intercity Notte che da Napoli (e in seguito solo da Roma) raggiungeva Venezia, dove si divideva in due "rami" (uno per Udine e uno per Trieste).
Per evitare costose manovre a Venezia si decise di unificare il treno Trieste-Roma via Gorizia-Udine e per non penalizzare i numerosi viaggiatori che utilizzavano la relazione notturna da popolosi centri come Cervignano, Latisana, Portogruaro e San Donà, istituendo i treni IC 734 e 735 che, peraltro, sono effettuati da Trenitalia grazie a materiale che giunge a Trieste come IC diurno da Roma e che, dopo aver passato la notte a Mestre, ritorna a Trieste per l'effettuazione del corrispondente IC diurno Trieste-Roma.
Non si tratta, quindi, di un materiale ad hoc, ma dell'ottimizzazione di materiale già in loco che altrimenti sarebbe inutilizzato a Trieste per quindici ore (unificando peraltro la manutenzione corrente a Venezia).
COLLEGAMENTI VENEZIA/UDINE-TRIESTE: per lo stesso motivo, si rimarca la grave inerzia della Regione FVG nel ripristino dei treni da Venezia verso Udine e Trieste in tarda serata e, viceversa, al mattino presto.
Non si tratta di un favore al Veneto, come in qualche occasione si è erroneamente voluto far credere, ma di consentire il rientro in Friuli Venezia Giulia a chi giunge a Venezia con le Frecce (e viceversa al mattino). Inoltre, specie in determinate stagioni, vi è un discreto traffico turistico da e per Venezia che si è sempre giovato dei treni in tarda serata per il rientro.
Il Veneto ha già ripristinato i "treni della mezzanotte" fino a Conegliano e Portogruaro e si tratta di treni ben utilizzati, come lo erano del resto anche quando giungevano in FVG.
Auspichiamo pertanto che la Regione FVG e Trenitalia si accordino quantomeno per prolungare queste relazioni fino a Udine e Trieste, magari come RV dopo Conegliano e dopo Portogruaro (attualmente sono "lenti").
TRENI NOTTE: anche in merito all'aspetto dei treni "notturni" (o di primo mattino a seconda della direzione di marcia) giungono tuttora richieste.
Di fatto, allo stato attuale, il risparmio costituito dalla maggior velocità delle Frecce, che consentirebbe di partire da Roma e Milano un'ora più tardi la sera, è vanificato dalla mancata possibilità di proseguire per il FVG. Tale problematica è ben nota alla Regione FVG e nonostante l'Assessore Santoro, più volte abbia dimostrato sensibilità verso il problema, ad oggi tuttora risulta irrisolta.

4 commenti:

Beppe ha detto...

Quando si parla di soppressioni improvvisamente i treni sono tutti pieni di viaggiatori... Peccato che la realtà sia diversa.

silviagiulia.b ha detto...

Solo una precisazione su quanto correttamente riportato nel vostro intervento: il treno Intercity in arrivo a Trieste alle ore 7.46, è utilizzato, oltre che da lavoratori e universitari, anche da studenti delle Scuole Superiori che, a causa della sua soppressione, avrebbero necessità di un permesso di entrata permanente in ritardo sulla prima ora di lezione... per inciso, sembrava sufficientemente disagevole per dei pendolari, pur usufruendo di un abbonamento mensile o annuale per i treni regionali, dover acquistare giornalmente un supplemento Intercity di importo assai variabile. Sperando in una soluzione a quest'ultimo probema, sinceramente la soppressione non sembrava la migliore...

Gabriele ha detto...

Scusate ma si fa presto a dire puntualità...con il cambio orario il RV2441 delle 07.00 da Udine ora ci mette 7 minuti in più!!...soste eterne ad ogni stazione...a Treviso 10 minuti!!...sembra che la tratta maggiormente frequentata in regione sia la più bistrattata...

gabriele ha detto...

che parte alle 06.00 pardon