Sabato 26 novembre alle ore 16.00 presso il Municipio di Cavasso Nuovo si terrà l’incontro/dibattito “Sacile-Gemona, storia di una ferrovia proiettata nel futuro”.
L’incontro è il primo di una serie in programma in Pedemontana, che verranno organizzatati da un pool di Associazioni (Comitato Pendolari Alto Friuli, Italia Nostra, Legambiente e Fiab), le quali intendono stimolare le Istituzioni ad avviare da subito un progetto territoriale legato al rilancio e alla valorizzazione della Ferrovia Pedemontana.
La ferrovia - come annunciato a Gemona dal Direttore della Fondazione Ferrovie dello Stato, ing. Luigi Cantamessa, lo scorso 8 ottobre all’inaugurazione della Mostra “La Ferrovia Pedemontana, tra storia e turismo”, - verrà riattivata e rientrerà nell’ambito del progetto nazionale “Binari senza Tempo”.
A questo punto risulta prioritario sensibilizzare il Territorio e le Istituzioni affinché si creino le condizioni minime per l’avvio del progetto turistico: a tal fine le Associazioni ritengono necessario potenziare una rete di sinergie tra i vari portatori d’interesse per sviluppare un progetto territoriale di vasta area in grado di supportare la Fondazione FS nel rilancio della ferrovia.
Con questo spirito le Associazioni intendono raccogliere sul Territorio una serie di dati basilari per la riuscita del progetto turistico della Fondazione FS: verrà in particolare lanciato un censimento che coinvolgerà Comuni e attività economiche locali, per l’acquisizione di elementi utili ad individuare una serie di percorsi turistici, sfruttando ad esempio le potenzialità oggi inespresse della Ciclabile FVG3 e delle tante attrattive culturali e naturalistiche della Pedemontana.
Si partirà pertanto da Cavasso Nuovo, sede simbolica, in quanto da qui nel settembre 2012 iniziò la “battaglia” per richiedere la riapertura della linea.
All’incontro parteciperanno, il Sindaco di Cavasso Nuovo, Emanuele Zanon, da sempre in prima linea, Andrea Palese, rappresentante del Comitato Pendolari Alto Friuli e primo proponente del progetto della Fondazione FS e Massimo Bottini di Italia Nostra, nonché Presidente Nazionale della Conferenza Nazionale della Mobilità Dolce (CO.MO.DO.), la quale organizza la “Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate”.
Bottini porterà l’esperienza di Italia Nostra che da anni, grazie ad un Gruppo di Lavoro dedicato alle ferrovie storiche si occupa a livello nazionale di mobilità sostenibile, perseguendo la salvaguardia del patrimonio delle linee dismesse o non più in esercizio.
Il programma prevede inoltre l’importante partecipazione dell’ISIS di Sacile e Brugnera e dell’ISIS E. Torricelli di Maniago, le quali saranno rappresentate dai rispettivi dirigenti scolastici, prof. Alessandro Basso e Piervincenzo Di Terlizzi, i quali presenteranno il “Progetto scuole e ferrovia”.
Si tratta di un progetto didattico pluridisciplinare a classi aperte rivolto ad un gruppo di studenti di entrambi gli Istituti, che prevede la realizzazione di due veicoli da ferrovia mossi da pedali (ciclotreno). Il progetto, che sarà seguito dai prof Roberto Zamparini e Fabio Bonacotta, prevede nella primavera 2017 l’organizzazione di un viaggio dei ciclotreni lungo la ferrovia.
I due mezzi partiranno rispettivamente da Sacile San Liberale e da Maniago, incontrandosi poi ad Aviano dove ad attenderli ci saranno gli alunni dei due Istituti; per l’occasione le Associazioni organizzeranno una serie di eventi collaterali dedicati alla Pedemontana.
Durante il percorso dei ciclotreni verranno organizzate delle micro-tappe, occasione di brevi interventi didattici riguardanti l’aspetto naturalistico e geomorfologico della Pedemontana, la storia della costruzione della ferrovia e dei luoghi che attraversa, l’aspetto della manutenzione tecnica delle infrastrutture ferroviarie.
L’incontro di Cavasso dedicato alle scuole sarà pertanto il primo di una serie che saranno dedicati alla ferrovia e che si propongono di illustrare come questa potrebbe essere valorizzata sotto il profilo turistico sfruttando gli aspetti naturalistici (Legambiente) e cicloturistici (Fiab).
Lo scopo è quello di arrivare preparati ed organizzati alla riapertura della linea (2018?), favorendo e supportando il progetto della Fondazione FS.
E’ prioritario ad esempio che i Comuni assumano il comodato delle stazioni, a condizioni tali da favorire il loro recupero funzionale, in modo da garantire la creazione di spazi ricreativi/culturali e commerciali a supporto della ferrovia, coinvolgendo le tante Associazioni presenti sul Territorio.
Come già successo in altre realtà italiane che hanno sposato il progetto della Fondazione FS, è di basilare importanza che le stazioni diventino il punto di riferimento per l’utenza/turisti.
Si dovrà quindi puntare decisi sul completamento e miglioramento della Ciclovia FVG3, la quale proprio a Gemona si interseca con la più nota Ciclovia Alpe Adria - FVG1, percorsa annualmente da migliaia di ciclisti e sull’individuazione di specifici percorsi naturalistici, storico-culturali ed enogastronomici in grado di attrarre il turismo ferroviario, sempre in maggior espansione in questi ultimi anni.
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