Gli organizzatori della Mostra e gli amici festeggiano la chiusura |
Si è conclusa domenica la Mostra “La Ferrovia Pedemontana, tra storia e turismo”, organizzata dal nostro Comitato con la partnership del Comune di Gemona del Friuli, della Fondazione Ferrovie dello Stato e del Messaggero Veneto, la collaborazione di numerosissime Associazioni ferroviarie e non del FVG.
L’esposizione inaugurata lo scorso 8 ottobre, alla presenza del Direttore della Fondazione FS, ing. Luigi Cantamessa, ha avuto un successo oltre ogni aspettativa, con oltre 1000 visitatori, provenienti da tutta la regione, dal vicino Veneto, dall'Austria e dalla Slovenia.
Un interessamento a 360°, grazie anche ad alcune Scuole locali che con molto interesse hanno voluto partecipare attivamente al nostro progetto.
Ci ha fatto piacere domenica sera trovare in Mostra tanti amici, collaboratori e semplici appassionati, che con noi hanno voluto brindare e festeggiare questo importante risultato.
Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso l’organizzazione di questo evento, sicuramente il più importante appuntamento ferroviario del Friuli Venezia Giulia del 2016 e uno dei più riusciti degli ultimi anni.
Basta leggere le dediche e i tanti pensieri lasciati dai visitatori sul libro firme della Mostra per comprendere l’entusiasmo e l’interesse verso la Gemoma-Sacile e la ferrovia in particolare.
Una squadra fantastica che per un mese, oltre l’impegno, ci ha messo il cuore, dedicandosi alla causa della Pedemontana e compatta ha lavorato solo per un obiettivo.
Non si è trattata infatti di una semplice Mostra, fine a se stessa, una semplice rassegna di belle fotografie, come tante altre, ma citando le parole della nostra “locomotiva”, Andrea Palese, “qui si è posta la prima pietra della rinascita della Ferrovia Pedemontana”.
Si brinda al successo delle Mostra |
Andrea, prima di tutti ha capito l’importanza del progetto nazionale della Fondazione FS, “Binari senza Tempo”, volando questa primavera in Sicilia a visionare come poter esportare il progetto e incontrando di persona l’ing. Cantamessa, senza dubbio l'uomo che ha permesso la svolta della Pedemontana.
Si è trattato di un movimento dal basso, che ha saputo rompere finalmente l’immobilismo politico che si era creato sulla Pedemontana; una spinta che ha permesso il raggiungimento dell’accordo tra Fondazione FS, RFI Spa e Regione FVG.
La dedica dell'ing. Cantamessa, Direttore della Fondazione FS |
Se la Fondazione FS e il suo Direttore sono "sbarcati" in FVG, il merito è esclusivamente di quei “pazzi” che hanno creduto fin da subito che questo fosse l’unico progetto possibile per far riattivare la nostra ferrovia.
Ora però non si dovrà dormire sugli allori, pensando che Fondazione FS tolga le castagne dal fuoco: da oggi si apre la seconda fase, quella più impegnativa della progettazione, dove il Territorio e i Sindaci in particolare dovranno essere protagonisti, favorendo la creazione di una rete sinergica di attività, dal cicloturismo mediante lo sfruttamento della Ciclabile FVG3, a percorsi culturali e naturalistici, di cui la Pedemontana è particolarmente ricca.
L’errore più grande sarebbe infatti quello di vedere la ferrovia riattivata e il Territorio non pronto a supportare il progetto turistico di Fondazione FS, perdendo così un’importante occasione di sviluppo economico.
L'ultima dedica, sognando il primo treno della Pedemontana |
Si dovrà passare dalle parole, dai protocolli d'intesa ai progetti sul campo, rimboccandosi le maniche e remando tutti nella medesima direzione.
I Sindaci dovranno attivarsi, richiedendo ad esempio il comodato delle stazioni, le quali dovranno diventare i punti di riferimento per turisti ed utenti, nonché il biglietto da visita dei nostri Paesi, sensibilizzando altresì la Regione FVG ad investire risorse nel progetto della Pedemontana, a supporto delle iniziative che dovranno essere realizzate per valorizzare e favorire il turismo ferroviario.
Per questo è necessario far rete e iniziare un percorso condiviso, facendo tesoro degli errori del recente passato, ad esempio dell’inutile studio di fattibilità di Ferrovie Udine Cividale, il quale tutto prevedeva, tranne l’aspetto turistico, oggi posto alla base del progetto Pedemontana ...
Bisognerà pertanto acquisire dati e "fotografare" la situazione del Territorio per capire quali percorsi intraprendere, quali sono le potenzialità inespresse e dove investire risorse.
Il Comitato Pendolari Alto Friuli, unitamente a tante Associazioni ferroviarie del FVG, a Italia Nostra e Legambiente, inizierà questa attività di “censimento”, coinvolgendo attivamente i Comuni e i portatori d’interesse, soprattutto sensibilizzando le attività commerciali ad investire, sfruttando il volano che verrà creato dalla ferrovia.
L’intento è quello di fornire un dettagliato report che spazi dall’aspetto ambientale, al cicloturismo (bici+treno), al turismo storico/culturale.
Il prossimo 26 novembre nella sede del Municipio di Cavasso Nuovo, grazie agli amici di Italia Nostra, verrà ufficialmente lanciata questa iniziativa, la quale darà avvio alla raccolta dei dati sul Territorio.
Ospite e relatore sarà Massimo Bottini, Presidente Nazionale di CO.MO.DO nonché coordinatore del gruppo di lavoro di Italia Nostra che si occupa della campagna “Ferrovie dimenticate”; CO.MO.DO. è nota soprattutto per essere l’organizzatrice a livello nazionale della “Giornata delle ferrovie dimenticate”.
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