Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 28 novembre 2016

Progetti per la ferrovia: "Serve un milione subito"

Molto partecipato con interventi e proposte molto interessanti, questo l'esito del Convegno svolto sabato a Cavasso Nuovo, "Sacile-Gemona, storia di una ferrovia proiettata nel futuro".
Particolarmente apprezzati sono stati gli interventi del Sindaco Emanuele Zanon e del nostro rappresentante Andrea Palese, promotore del progetto turistico della Fondazione FS.
Di seguito pubblichiamo l'articolo del Messaggero Veneto  a firma di Giulia Sacchi pubblicato domenica 27.11.2016

«Chiederemo alla Regione di inserire nella finanziaria, in discussione la prossima settimana, un emendamento per lo sviluppo della ferrovia Pedemontana. Un milione di euro per finanziare subito interventi di miglioramento della ciclabile Fvg3 e rifinanziare il piano stazioni minori per garantire il restyling di alcuni immobili ferroviari, in cui ospitare attività turistiche ed economiche. E' tempo che la Regione apra il portafogli». L'annuncio è arrivato da Andrea Palese, rappresentante del Comitato dei Pendolari Alto Friuli e consigliere comunale a Gemona, nel convegno "Sacile-Gemona, storia di una ferrovia proiettata nel futuro", ospitato al Palazat di Cavasso Nuovo, comune guidato da Emanuele Zanon e da cui è partito il percorso che ha portato sino alla comunicazione della riapertura della linea attraverso il progetto "Binari senza tempo" di Fondazione Fs.
Servono investimenti. «Bisogna investire risorse su progetti specifici - ha precisato - La Regione dovrà favorire con interventi mirati l'insediamento di nuove attività commerciali legate allo sfruttamento della ferrovia turistica, come bed&breakfast, spacci di prodotti locali e noleggio di bici. Si deve investire su promozione e marketing con un brand unico, che rappresenti il progetto turistico della linea». Diventa quindi necessario, secondo Palese, «essere affiancati da professionisti della materia e tour operator, come hanno fatto per esempio in Sicilia. Non è pensabile che siano enti pubblici o i soliti carrozzoni delle partecipate, sforniti peraltro di competenze, a seguire questa importante materia».
Progetto turistico. Palese e Zanon hanno messo in evidenza che «bisogna pensare a un nuovo modo di fare turismo, dando vita a una microeconomica intorno alla ferrovia. Si devono creare posti di lavoro e nuove possibilità di sviluppo in un territorio in sofferenza».
Un progetto del territorio e per il territorio. «Bisogna superare il problema ante chiusura della linea, che si è voluto fare chiudere - ha osservato Palese - La verità è che i numeri erano pochi perché non c'erano né orari né coincidenze. Serve un programma d'esercizio serio, vicino al territorio, con orari consoni e coincidenze da e per Venezia e da e per Pordenone e Udine».
Stazioni in comodato. Palese ha lanciato un appello ai sindaci: «Dalla prossima settimana, inizino a deliberare in giunta le richieste di comodato d'uso gratuito delle stazioni a Rfi - ha detto - e chiedano alla Regione di poter derogare il contratto standard e fare intese Regione-Ferrovie dello Stato che permettano di svolgere nelle stazioni attività commerciali legate al progetto turistico».
«Il comodato delle stazioni - ha precisato - è un atto propedeutico alla riapertura della linea. Sarebbe un grave errore riaprire la tratta e trovarsi con stazioni nel degrado, chiuse e non in grado di accogliere adeguatamente i turisti».
Il tempo stringe. «Il 2018, data in cui è prevista la riapertura della linea, è vicino e non possiamo arrivare impreparati a questo importante appuntamento - ha osservato Zanon - Bisogna essere concreti: propongo la creazione di un tavolo snello, veloce ed efficace per coordinare le iniziative e prepararci per tempo al 2018. Serve fare rete, ma soprattutto attivarsi subito. Tutti devono collaborare in maniera attiva al progetto: Municipi, associazioni, operatori economici e cittadini. La ferrovia non è il fine del progetto, ma il mezzo per sviluppare un piano più ampio».

3 commenti:

Luca ha detto...

Sabato ho partecipato al convegno di Cavasso, il quale è stato molto partecipato ed interessante, con relatori competenti che hanno illustrato in maniera semplice ed efficace il progetto di rilancio della ferrata.
Devo fare i complimenti al dott. Andrea Palese, un vero amministratore con la A maiuscola, giovane, ma soprattutto appassionato di quello che fa, che senza giri di parole in politichese ha illustrato quello che si deve fare ora per valorizzare turisticamente il territorio sfruttando l’occasione della riapertura della ferrovia.
Un bravi a tutti gli organizzatori e splendida l’idea di portare il prossimo anno in pedemontana la giornata nazionale delle ferrovie dimenticate.
L’unico neo a mio parere, l’assenza dei sindaci e degli amministratori locali; fatto salvo Cavasso, Gemona e Pinzano, gli altri dov’erano?
Maniago, centro della linea, ha dimostrato ancora una volta un disinteresse totale verso la ferrovia. Oltre alle belle parole e alle foto sui giornali sarebbe interessante capire qual è il vero pensiero dei sindaci al riguardo.
E' un peccato sciupare questa occasione per questo mi auguro che le iniziative come quelle di Cavasso scuotano i Comuni e facciano comprendere l'importanza di questo progetto legato alla ferrovia.
Mandi e ancora bravi. Non mollate
Luca

Lucio ha detto...

I Sindaci sono succubi della Regione. Questo ormai è evidente a tutti, visto che nessuno, salvo pochi casi, si sogna di prendere iniziative specifiche. Tutti al traino come pecore.
Mi domando non ci fosse stato il comitato pendolari e il vulcanico Palese che ha portando l'ing. Cantamessa in Friuli, oggi cosa sarebbe la Sacile-Gemona?
Diciamo la verità la ferrovia non interessa alla politica, al massimo verrà utilizzata come argomento da campagna elettorale.
Lucio

Luca ha detto...

@Lucio: hai scoperto l'acqua calda! Ai Sindaci (del PD) non gli è mai interessata la questione ferrovia, che per loro è solo un peso.
L'assessore Santoro li comanda a bacchetta, tanto che hanno paura a farsi vedere ai vari incontri, dove invece la gente partecipa in maniera numerosa (vedi Cavasso)
Non sanno cosa fare, questa purtroppo è la triste realtà dei comuni della pedemontana.
Scommetto che la regione, come fatto per il costoso (40mila €) studio di fattibilità di FUC (che fine ha fatto è mai stato presentato alla gente?), affiderà l'incarico di qualche consulenza ai soliti amici.
Nei giorni scorsi è uscito un articolo su MV dove sembra che Montagna Leader (dove lavora l'ex sindaca di pinzano, area PD) diventerà l'ente di riferimento del progetto sulla ferrovia.
Come ha detto palese sabato al convegno, ora i Comuni dovrebbero assumere il comodato delle stazioni e la regione investire risorse per migliorare segnaletica della ciclabile e fare alcuni interventi di restyling nelle stazioni, permettendo l'insediamento di qualche attività all'interno, altrimenti arriveremo in ritardo.
Questo è l'andazzo e scommetto che andremo avanti così con altri inutili studi di fattibilità e chissà cosa ancora ...
Luca