Così non va bene ! I capitreno sono vittime come noi pendolari …

Apprendiamo dal sito del Messaggero Veneto l’increscioso episodio accaduto questa mattina a bordo di un treno lungo la linea Udine-Venezia, quando un capotreno è stato pesantemente insultato da alcuni pendolari inferociti a causa del sovraffollamento del treno.

Stiamo vivendo tutti un momento di disagio e riteniamo sia giusto protestare per poter ottenere un servizio migliore e più decoroso, ma non condividiamo questi comportamenti violenti nei confronti dei capitreno, i quali come gli Utenti, sono vittime della disorganizzazione aziendale di Trenitalia e della assurda programmazione della Regione FVG.

Esprimiamo pertanto la nostra solidarietà al capotreno e invitiamo tutti gli Utenti a protestare nelle forme civili, inviando in massa alla Regione – all’indirizzo mail cadenzato@regione.fvg.it - le segnalazioni di disservizio e le proposte di miglioramento d’orario.

E’ evidente che la responsabilità di questo clima di tensione e di disagio è da addebitarsi esclusivamente e unicamente a coloro che in tutti questi mesi credendosi degli “illuminati” esperti in materia hanno assunto a tavolino scelte unilaterali, senza mai chiedere collaborazione a chi utilizza ogni giorno il servizio.

Comitato Pendolari Alto Friuli

Di seguito pubblichiamo l’articolo pubblicato sul sito del Messaggero Veneto.

Regionale stracolmo, capotreno insultato

Passeggeri imbufaliti per la mancanza di posti e per il ritardo del convoglio sulla linea Udine-Venezia

Si acuiscono i disagi, soprattutto per i pendolari della linea Udine-Venezia, a pochi giorni dall’introduzione del nuovo orario ferroviario.

Questa mattina, su un regionale partito da Udine, un capotreno è stato pesantemente insultato da alcuni passeggeri imbufaliti per la mancanza di posti.

Alta la tensione nel convoglio. Il treno è partito in ritardo e difficoltà di incarrozzamento si sono avute anche nelle stazioni successive. Il cadenzamento delle corse ha portato con sè un problema, peraltro non nuovo: il sovraffollamento dei convogli, con passeggeri stipati come sardine nelle poche carrozze disponibili.