Il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, firmato da Giuseppe Conte e pubblicato in Gazzetta ufficiale contiene provvedimenti più stringenti per contenere la diffusione del virus in Lombardia e in altre 14 province dove i contagi sono maggiori, nonchè una serie di altre disposizioni valide su tutto il territorio nazionale di contenimento dell'emergenza coronavirus.
Nell'articolo 1 del decreto firmato alle 3.20 di domenica 8 marzo e già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, compare il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 14 province, e l'estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia-Romagna.
Nel dettaglio, le province diventate "zona arancione" sono le seguenti: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola e Alessandria.
Nel dettaglio, le province diventate "zona arancione" sono le seguenti: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola e Alessandria.
Tutte le nuove disposizioni sono valide dall'8 marzo fino al 3 aprile.
Il divieto di spostamento non è assoluto. Non verranno infatti bloccati treni, bus e aerei: sarà possibile muoversi per comprovate esigenze lavorative o per emergenze e motivi di salute. Le forze di polizia saranno legittimate a chiedere conto ai cittadini che si muovono sui territori interessati.
Il mancato rispetto delle disposizioni del decreto è punito ai sensi dell'articolo 650 del codice penale, come previsto dal decreto legge del 23 febbraio scorso, ossia con l'arresto fino a 3 mesi e fino 206 euro di ammenda.Per quanto concerne il trasporto pubblico, le azienda dovranno adottare interventi straordinari di disinfezione dei mezzi.
TRENI PER VENEZIA: il decreto impone restrizione di spostamento per tutti i cittadini delle province di Venezia e Treviso attraversate dalle linee Udine -Venezia e Trieste-Venezia.
Interpellata in via informale ieri la Direzione di Trenitalia ci è stato confermato che il programma d'esercizio dei treni sarà regolare. Pertanto i cittadini potranno viaggiare verso le province di Treviso e Venezia solo in presenza delle condizioni previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 marzo.
Nel corso della giornata odierna chiederemo ulteriori chiarimenti a Trenitalia e alla Regione circa l'applicazione del decreto in ordine agli spostamenti ferroviari.
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