Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 20 febbraio 2017

Mi.Co.Tra. quale futuro?

MIglioramento dei COllegamenti TRAnsfrontalieri di trasporto pubblico meglio noto come progetto MI.CO.TRA. il servizio ferroviario istituito dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, in partnership con il Land della Carinzia per unire le città di Udine e Villaco. 
Storia: dal dicembre 2009, quando Trenitalia sospese tutti i collegamenti ferroviari diurni tra il Friuli-Venezia Giulia e l'Austria, l'allora Assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, con la spinta dei Comitati dei Pendolari, sentì la necessità di ripristinare la via di comunicazione su strada ferrata.
Il Mi.Co.Tra. nasce così dall'approvazione del progetto UE Interreg IV - Obiettivo cooperazione territoriale europea 2007-2013 - Priorità 2 -"Territorio e sostenibilità", linea 5 "Accesso ai servizi di trasporto, di telecomunicazione e ad altri servizi", in base al quale si riuscì a finanziare l'attivazione del servizio ferroviario transfrontaliero, che prevede due coppie giornaliere di corse sulla relazione stazione di Udine–Villach Hauptbahnhof: una espletata al mattino e l'altra nel tardo pomeriggio.
L'attivazione del servizio venne inaugurata il 10 giugno 2012.
La gestione è affidata alla società ferroviaria regionale, Ferrovie Udine-Cividale (FUC), in partnership con le Österreichische Bundesbahnen (ÖBB).  
Le fermate intermedie: Gemona del Friuli, Venzone, Carnia, Pontebba, Ugovizza, Tarvisio Bosco Verde, Thörl-Maglern, Arnoldstein, Villach Warmbad, Villach Westbf. 
Inaugurazione Mi.Co.Tra. a Tarvisio 10.06.2012
Senza dubbio Mi.Co.Tra. ha rappresentato il punto più alto della collaborazione tra Comitati dei Pendolari e Regione FVG, oggi praticamente nulla a causa dell'appiattimento della politica regionale.
Mi.Co.Tra. è una pagina importante nelle relazioni tra FVG e Carinzia e per il sistema dei trasporti transfrontalieri, a servizio non solo dei tanti pendolari dell'Alto Friuli, ma anche di nuovi flussi turistici da e per le due aree.
Proprio la sinergia treno-turismo è stata la ricetta vincente di Mi.Co.Tra.: il servizio treno+bici e la valorizzazione della Ciclovia Alpe Adria ha permesso di fare passi da giganti, nonostante una modesta se non inesistente, campagna di promozione pubblicitaria del servizio.
Mi.Co.Tra. infatti è diventato il treno delle biciclette, sempre più conosciuto grazie soprattutto al passaparola degli utenti.
Non tutto è oro ciò che luccica però, in oltre 4 anni dal suo avvio il servizio transfrontaliero non ha trovato ancora una stabilità e una programmazione seria, visto che la Regione provvede di anno in anno a confermare le risorse economiche necessarie per il suo sostentamento (1,5 milioni di €/annui), al contrario di OBB che invece programma a 5 anni le proprie attività.
Un handicap pesante, visto che da anni si vocifera di un prolungamento del servizio verso Trieste, via Cervignano, garantendo così la copertura dell'intera direttrice della Ciclabile Alpe Adria.
Già nel 2015 l'Assessore regionale ai trasporti, Mariagrazia Santoro, parlava di estendere il Mi.Co.Tra. fino a Trieste ed integrare il biglietto del convoglio transfrontaliero con il sistema di bike sharing del Comune di Udine, attraverso il progetto europeo ‘Connect2Ce - Improved rail connections and smart mobility in Central Europe’ a valere sui fondi del Programma Central Europe 2014-2020 – Asse 4 (Trasporti)". A tal fine la Regione aveva promesso di supportare FUC, che doveva prendere parte all'iniziativa in qualità di partner con un budget di oltre 600mila €.
Ad oggi, ad oltre 1 anno e mezzo dall'annuncio, nulla si sa.
I numeri sulla carta sono positivi, ma vanno letti correttamente con la giusta interpretazione economica.
Servizio Mi.Co.Tra
Lunghezza linea
Km 89
Num. corse/giorno
4
Num. corse/anno
1.456
Num. Passeggeri/anno
78.802*
Media Passeggeri/treno
54,12
Biciclette trasportate
11.879
Ricavi – Anno 2015
123.283,38
Utile – Anno 2015
75.768,12
Il 2016 ha confermato il buon andamento di Mi.Co.Tra. e il suo appeal grazie alla sinergia creatasi con la Ciclovia Alpe Adria: i passeggeri sono aumentati del 17,5% rispetto al 2015 (toccando quota 90.000) e le biciclette trasportate sono aumentate del 25,1%, segno evidente del crescente interesse per l'utilizzo del treno a fini turistici.
E' doveroso tuttavia segnalare che il buon risultato dei passeggeri e delle biciclette trasportate è un dato poco significativo se rapportato ai ricavi effettivi, i quali nel 2015 erano pari ad € 123.283,38 pari a 1,56 €/passeggero e bici trasportata.
Il perché di questo dato è facile da spiegare: tutti gli utenti della Udine-Tarvisio, titolari di valido titolo di viaggio Trenitalia/Saf, possono viaggiare su Mi.Co.Tra.
Non abbiamo notizia che Trenitalia o Saf retrocedino a FUC alcuna somma, pertanto i ricavi di FUC derivano esclusivamente dalla vendita di biglietti a bordo treno.
L'utile a bilancio che deriva dalla gestione Mi.Co.Tra. deriva pertanto dalla somma dei ricavi della vendita dei biglietti e dal contributo regionale di 1,5 milioni, detratte i costi d'esercizio  (es. affitto dei binari a RFI, costo personale, affitto delle carrozze a OBB, ecc.).
Da ciò deriva che sotto il profilo gestionale Mi.Co.Tra. vive essenzialmente dello stanziamento regionale da 1,5 milioni di €/annuo.
Prospettive future: Mi.Co.Tra. nasce nel 2009 come una sorta di rivalsa verso lo Stato e Trenitalia, che avevano deciso di tagliare i collegamenti transfrontalieri con l'Austria.
A fronte di ciò la Regione aveva deciso di valorizzare la sua specialità e la sua società ferroviaria, avviando il collegamento transfrontaliero.
Una scelta coraggiosa e di buon senso visto che ha permesso senza dubbio di sviluppare sul territorio una nuova forma di economia legata al turismo, che ha permesso una discreta ricaduta economica legata al servizio treno+bici.
Dopo questa spinta emozionale però l'indirizzo politico ferroviario della Regione si è arrestato: da un lato si vive ormai di promesse (non mantenute), dall'altro si stringe la cinghia e non si investe più su FUC, non programmando più nulla oltre l'anno.
Continua a mancare una vera e propria campagna di marketing, in quanto ci si accontenta del "tirare a campare" con piccole operazioni di basso cabotaggio con riscontri pressoché nulli.
Il 2017 sarà l'anno della stipula del nuovo contratto per i servizi ferroviari del FVG e si dovrà tener conto di uno scenario radicalmente mutato rispetto a quello del 2012.
Trenitalia ha fatto passi da gigante, recuperando la fiducia dell'utenza e l'affidabilità, portando il FVG ai vertici delle classifiche nazionali per puntualità e qualità del servizio, mentre FUC sta perdendo pezzi, come dimostrato dalle recenti dimissioni di quattro macchinisti che hanno sbattuto la porta alla società regionale incapace di garantire un contratto di lavoro equiparato a quello dei ferrovieri FS.
Ci si chiede quindi quale sarà il futuro di Mi.Co.Tra.?
Dipenderà tutto da quale sarà il futuro di FUC, società che la Regione in questi anni ha "foraggiato" solo per il mantenimento delle attività correnti (gestione di una modesta linea di appena 15 km, la Udine-Cividale e del servizio Mi.Co.Tra.), senza  riuscire mai a potenziare la società sul mercato con nuove offerte commerciali.
Alla luce dei recenti accadimenti in FUC, visto il clima sindacale e la mancanza di un vero e proprio piano industriale in grado di far crescere la società, è doveroso che la politica svolga una seria riflessione sul futuro della sua partecipata.
In primis è necessario tutelare le professionalità ed evitare ulteriori uscite di personale che potrebbero mettere in ginocchio l'organizzazione aziendale, assumendo determinazioni volte ad evitare che FUC resti solo il solito "poltronificio" o il "parcheggio" di persone assunte perchè in possesso di una tessera di partito più che di una vera e propria professionalità in ambito ferroviario.
Oggi al vertice di FUC si trova Maurizio Ionico, responsabile PD per i trasporti, manager di fiducia dell'odierna "corte dei miracoli" e uomo di partito che dal 1997 ad oggi ha sempre ricoperto incarichi in società partecipate.
A parte il fallimentare studio di fattibilità sulla Gemona-Sacile, dove FUC ha evidenziato tutte le sue carenze, in questi anni Ionico non è riuscito a far decollare Mi.Co.Tra., il gioiellino di casa, il quale continua ad avere potenzialità inespresse.
Se il personale si licenzia un motivo ci sarà, soprattutto in tempi di crisi come quelli odierni dove il posto di lavoro fisso rappresenta un privilegio per pochi.
E' chiaro che se l'azionista unico, Regione FVG, non investirà più, il futuro di FUC e Mi.Co.Tra. non potrà che essere molto nebuloso e difficile.

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