Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

martedì 24 giugno 2014

Odissea in treno: pendolari “sequestrati” per oltre un’ora a bordo treno!

Pubblichiamo di seguito la mail spedita oggi all’Ass. regionale alla Mobilità Mariagrazia Santoro e all’Ufficio Mobilità della Regione FVG.

Buongiorno,
Vi segnaliamo l’ennesimo episodio di disservizio verificatosi lungo la linea Tarvisio-Udine.
A causa di alcuni segnali guasti all’infrastruttura tra Artegna e Tarcento si sono registrati pesanti ritardi (superiori all’ora) su tutti i treni programmati in fascia pendolare dalle 6 alle 8.
R. 6013 Carnia-Udine: ha raggiunto Udine alle ore 7.18 con 1 h 1 min. di ritardo
R. 6015 Tarvisio-Udine: ha raggiunto Udine alle ore 8.39 con 1 h 24 min. di ritardo
R. 6017 Tarvisio-Udine: ha raggiunto Udine alle ore 9.12 con 1 h 23 min. di ritardo
R. 6010 Udine-Carnia: ha raggiunto Carnia alle ore 9.01 con 49 min. di ritardo
Micotra UD-Villach: viaggiava con oltre 40 min. di ritardo.
Il guasto ha costretto i treni a bloccarsi più volte tra Artegna e Tarcento con soste di 20-30 min. ad ogni blocco di segnalazione. Insufficienti le informazioni.
Da voci ufficiose il guasto era noto sin dalle 5 del mattino (forse causato da un temporale). Pare strano che lungo una linea moderna dotata di doppio binario come la Pontebbana e con tutti gli strumenti informatici e i telefoni cellulari a disposizione non si possa viaggiare almeno con la marcia a vista.
Incredibile poi è che i capitreno a bordo treno non fossero al corrente del guasto esistente tra Artegna e Tarcento: la capotreno del R. 6017 è stata informata da noi!
Oggi la colpa dei ritardi è di RFI, ieri di Trenitalia, ma alla fine chi ci rimette sempre è l’Utenza costretta sempre ad arrangiarsi con il passaparola.
Per cortesia non diamo la colpa al tempo, perché un po’ di pioggia non esime RFI/Trenitalia dall’obbligo di fornire un servizio efficiente, puntuale o quantomeno cortese. Purtroppo queste tre caratteristiche, ahimè, non sono riferibili al servizio ferroviario di questa Regione.
Oggi qualche centinaio di persone dovranno usufruire di permessi al lavoro o dovranno recuperare le ore perse; senza pensare a chi ha optato di utilizzare l’auto privata per raggiungere il posto di lavoro pur avendo già pagato l’abbonamento.
Scene già viste, che purtroppo sono diventate sempre più frequenti grazie a un servizio imbarazzante, dove nessuno risponde mai delle proprie responsabilità: da quelle politiche (Regione, committente del servizio che dovrebbe vigilare e controllare) a quelle gestionali (Trenitalia e RFI che offrono il servizio). Cari Signori qui è tutto da rifare!
Dubitiamo che la stessa Regione, che paga annualmente il servizio con circa 40 milioni di euro l’anno, non abbia chiaro con chi confrontarsi all’interno del sistema “autoreferenziale” di Trenitalia-RFI.
Purtroppo la situazione di disservizio è diventata la normalità per una Regione che è sempre meno speciale!
Comitato Pendolari Alto Friuli

7 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao, io volevo prendere il treno delle 7.12 da udine per TS.
In stazione alle 7:00 annunci sonori e tabellone indicavano un ritardo di 10 min.
Volevo prendermi un caffè nell'attesa, ma GRAZIE AL CIELO non l'ho fatto, il treno è partito alle 7:12, senza avvisare che il ritardo non c'era più...
Ho però visto alcuni pendolari andare al bar, e nessuno li ha avvisati. Per loro treno perso, e treno il successivo per trieste (7:38) era già segnato in ritardo.

Ma bisogna essere sadici! come si può dire con annunci sonori e tabbellone che c'è un ritardo e poi partire in orario???

MAria

Giorç ha detto...

La gestione dei tabelloni nelle stazioni è di competenza RFI. Come mai questi fenomeni, che probabilmente erano già a conoscenza dei disservizi, non hanno riportato indicazioni sugli schermi dei possibili ritardi od effettuato nelle stazioni annunci sonori? Inutile ribadire che non c'è limite al decadimento di qs. società/ente gestito dallo Stato. Ai nostri politici il compito di tutelarci!!!! Mandi dal Giorç

Giorç ha detto...

Ad integrazione di quanto riportato nel commento precedente preciso che a Gemona non è stato annunciato ne riportato alcunchè ed anche il personale a bordo non disponeva di informazioni. E' possibile lasciare all'oscuro ed in balia degli eventi i propri dipendenti?? No comment!!!

Andrea ha detto...

Questa volta non ci sono giustificazioni.
E’ noto che RFI gestisce l’infrastruttura ferroviaria (binari e segnali) e l’informazione dei monitor, mentre Trenitalia offre il servizio.
Ebbene il guasto era già noto già in prima mattina, visto che il primo treno, il R. 6013, è partito regolarmente alle 5.39 da Carnia ed è rimasto fermo tra Gemona e Artegna ben 40 min.!
RFI doveva avvisare gli utenti del guasto visto che era perfettamente a conoscenza del problema al sistema di segnalamento lungo la linea. Trenitalia doveva inoltre essere informata adeguata in maniera tale che gli Utenti non salissero sui treni e al fine di ricercare soluzioni di viaggio alternative (bus).
Invece nessun avviso è stato effettuato nelle stazioni, e così tutti sono saliti sui treni. Il resto della storia si conosce già …
Responsabilità: termine ignoto ai dirigenti di FS.

Anonimo ha detto...

Merito dei regolamenti della circolazione dei treni sempre più ingessati, quando c'è un guasto ormai si ferma tutto.

Daniele

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Pubblichiamo mail ricevuta da Barbara e inviata dall'utente anche alla Regione.

Buongiorno,
vi scrivo per segnalarvi l'ennesimo disservizio verificatosi oggi 24/06 sulla linea Tarvisio - Udine, treno 6015.
Dalle 6.40 alle 7.04 (il treno doveva partire alle 6.54) non è stato comunicato NESSUN ritardo. Ho atteso il treno nella speranza di prendere una delle tre coincidenze per Venezia. Alle ore 7.04 è apparsa la comunicazione di un ritardo di 10 minuti nonostante i 10 minuti fossero giá trascorsi.. In seguito le segnalazioni hanno comunicato un continuo incremento del ritardo fino alle 7.24 quando è arrivato il treno 6015.
Sono quindi salita nella speranza di prendere l'ultima coincidenza per Venezia delle 8.07...
Il treno parte alle 7.24 per fermarsi però a metá strada tra le stazioni di Artegna e Tarcento. Siamo arrivati a Tarcento (5 km?) alle 8.15 dopo una serie di partenze e successive fermate dopo pochi metri.
Avendo perso anche l'ultima coincidenza per Venezia e considerando che la coincidenza successiva partiva da Udine alle 10.07, ho deciso di scendere a Tarcento, vista ormai la mattinata di lavoro persa.
In questi casi non era possibile segnalare tempestivamente i problemi sulla linea? Avrei preso l'auto per recarmi a Udine evitando così di rimanere bloccata su un treno fermo per 45 minuti!!
O non era possibile attivare un servizio sostitutivo del treno tramite bus?
Non è possibile viaggiare in queste condizioni!

Andrea ha detto...

Stamattina il capotreno del R. 6017 ha fatto tutti gli annunci a bordo treno: persino quello relativo al minimo ritardo di 4 min. dovuto a cause tecniche ...
Chissà perché ogni tanto cantano come usignoli e spesso e volentieri restano muti ... forse perché ieri le hanno sentite da qualcuno?
Ma allora con un minimo di impegno e organizzazione è possibile migliorare a costo zero l'informazione a bordo treno.