Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 28 febbraio 2014

Gemona-Sacile: oltre al piano di fattibilità serve procedere per la regionalizzazione della linea

Pubblichiamo l'articolo di Giulia Sacchi del Messaggero Veneto del 28.02.2014.
«Ben venga lo studio di fattibilità, ma ora si punti alla regionalizzazione della ferrovia Sacile-Gemona. Sulla scorta di quanto fatto per la Udine-Cividale nel 2004, e pure per la Merano-Malles negli anni Ottanta, lo Stato ne trasferisca gratuitamente la proprietà alla Regione». Secondo Andrea Palese del Comitato dei Pendolari Alto Friuli, nonché consigliere comunale a Gemona, questa è l'azione necessaria per salvare la ferrovia della Pedemontana, chiusa da quasi due anni. 
Di più: Palese chiede che si valuti la possibilità di affidare lo studio di fattibilità, che verrà organizzato da Ferrovie Udine-Cividale (Fuc), a soggetti che operano fuori dei confini nazionali. «In Italia ruota tutto attorno ad Rfi e Trenitalia, che hanno già messo in luce come la Sacile-Gemona sia un ramo secco - dice - Lo studio per la manutenzione e l'ammodernamento della Merano-Malles è stato affidato a un ingegnere di Zurigo, che ha dimostrato non solo che la tratta era riutilizzabile, ma anche remunerativa. Questa linea fino ad oggi ha imbarcato 2 milioni di bici dalla sua riattivazione, tant'è che per servirsene è necessario prenotare». Un esempio concreto insomma di come una ferrovia prima giudicata di scarso interesse, sia divenuta un fiore all'occhiello del territorio. 
Palese invita le Istituzioni a riprendere quel percorso iniziato dalla commissione paritetica a fine 2012. «Va chiesto al Ministero il trasferimento della linea a titolo gratuito e delle risorse che annualmente lo Stato garantisce a Rfi in base al contratto di programma - sostiene - La tratta è di proprietà dello Stato e ammesso e non concesso che a Rfi spetti una certa contropartita economica, ritengo non secondario il fatto che tale società sia controllata totalmente da Ministero del tesoro e che la ferrovia, costruita negli anni Trenta, sia stata adeguata grazie a contributi pubblici. Pare quindi assurdo che ora, coi soldi dei contribuenti, si ripaghi un’infrastruttura già di proprietà dei cittadini. E’ un concetto che a Roma qualcuno dovrebbe far comprendere a chi di dovere, vista la sua semplicità»
Palese, inoltre, ricorda che entro il 2014 la Regione dovrà indire il nuovo bando per affidare la gestione del servizio ferroviario, che avrà durata decennale. «Se la gara non avrà altri concorrenti oltre a Trenitalia - osserva -, quest'ultima detterà le condizioni che ritiene più opportune, con ovvie conseguenze per la Sacile-Gemona, che non verrà riaperta, ma sostituita col servizio su gomma. L'auspicio è che si pensi a una formula di redazione del bando in compartecipazione col Veneto e a una valorizzazione, per linee minori, del gestore regionale Fuc, che sta gestendo con elevati standard di efficienza il servizio Micotra e la Udine-Cividale».

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bravo Andrea !
Non solo politico competente della materia ma soprattutto utente-pendolare.
Lucio