Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

mercoledì 17 aprile 2013

Caro Sindaco Honsell, adesso basta con le balle !

Dalla stampa  abbiamo appreso la notizia che è slittato il previsto trasferimento dei treni merci notturni all’esterno di Udine.
Da aprile sette convogli avrebbero dovuto utilizzare la linea di cintura evitando la Pontebbana. Invece, a seguito della contrarietà di un operatore austriaco, il trasferimento dovrà attendere qualche mese.
Questa è la versione fornita dal Sindaco Honsell, il quale ha rimarcato la sua intenzione a dismettere la tratta Vat-stazione e i passaggi a livello che rendono la vita difficile ai residenti di Udine Est per realizzarci una pista ciclabile.
Honsell ha ricordato inoltre che la sua amministrazione ha impedito alle Ferrovie di procedere con l’interramento della tratta esistente.
Comprendiamo il momento elettorale, particolarmente caro ai politici, ma siamo sconcertati dalle “balle” del Sindaco di Udine: fantasie, visto che l’interramento della tratta esistente con il suo raddoppio costerebbe oltre 100 milioni di euro, mai ipotizzato dalle Ferrovie vista l’assoluta mancanza di risorse.
Non c’è poi nulla di cui essere orgogliosi, visto che l’interramento della tratta andrebbe a completare l’opera della Pontebbana costata già 1000 miliardi di lire e sarebbe peraltro l’unica soluzione razionale e logica ai problemi dei residenti, visto che garantirebbe tutti i vantaggi per sicurezza, rumore, percorrenze, recupero urbano e servizio ferroviario.
Stia tranquillo Sindaco, Lei non ha fatto proprio nulla in ordine alla questione ferroviaria, né per Udine, né per il Friuli, visto che il Capoluogo, con i suoi 7,2 milioni di passeggeri/l’anno, costituisce il maggior nodo ferroviario della ns. regione; basti solo pensare all’immobilismo dimostrato in ordine alle pensiline della stazione, la cui riqualificazione e bonifica dall’eternit (costo 2 milioni) è avvenuto solo grazie alle denunce dei Pendolari e non certamente al Comune.
Siamo sinceramente stufi di assistere a questi "teatrini"; non ci interessa né la campagna elettorale, né parteggiare per nessuno, vogliamo solo che la questione venga trattata con cognizione di causa senza populismi di sorta.
La deviazione del traffico ferroviario lungo la linea di cintura con l’eliminazione della Pontebbana da Vat a Udine non risolverà il problema. L’ipotesi non risulta economicamente sostenibile come recentemente dichiarato dal Ministro Corrado Passera e presenta molteplici motivi per cui questa soluzione appare inopportuna:
  • aumento del percorso di 4km, per gran parte percorribili a soli 30km/h;
  • aumento dei tempi di percorrenza per tutti i treni, sia viaggiatori che merci;
  • aumento dei costi del contratto di servizio fra Trenitalia e Regione FVG;
  • aumento dei pedaggi richiesti del gestore della rete RFI a carico della Regione FVG e delle Imprese ferroviarie merci (a cui pochi ci pensano);
  • aumento delle tariffe per i pendolari (es. Udine-Gemona corsa semplice da 3,15€ a 3,80€ e abbonamento mensile da 54,30€ a 61,95€, Pontebba-Udine corsa semplice da 6,45€ a 7,15€ e abbonamento mensile 83,15€ a 89,95€);
  • creazione di un collo di bottiglia all’ingresso della stazione, con elevate probabilità di conseguire traffico perturbato lungo le linee UD-TS e Pontebbana, spostando peraltro su altre zone il problema attuale;
  • generale calo dell’attrattività, competitività e sostenibilità economica del trasporto ferroviario, sia per le merci sia per le persone;
  • investimento di 70 milioni di euro per lavori di adeguamento della linea di Cintura.
La “querelle” sulla ferrovia a Udine ha una storia antica, che risale agli anni ’60 con il progetto di raddoppio della Pontebbana quando ci fu l’opposizione del Comune, cui seguì lo stralcio dell’opera. In effetti la Pontebbana venne raddoppiata da Vat a Tarvisio, rimanendo così moca negli ultimi 2 km.
Un’altra occasione si ebbe tra la fine degli anni ’70 e ’80, quando si avviarono le progettazioni per lo scalo di Cervignano e la Circonvallazione; ancora una volta gli interessi di pochi ebbero la meglio sulla realizzazione e sul completamento di un’opera pubblica efficiente e moderna.
Così siamo giunti ad oggi, caratterizzato dall’egoismo e dall’ipocrisia di alcuni cittadini a cui danno fastidio i binari, sorti prima delle loro case, e da alcuni Amministratori poco obiettivi e lungimiranti, interessati unicamente a ricercare il consenso per ben altri fini, che nulla hanno a vedere con la soluzione di questa problematica.
La ferrovia, come gli aeroporti o le autostrade rappresentano infrastrutture di pubblica utilità, la cui progettazione e pianificazione non può certamente essere lasciata ai vincoli di un Comune o di pochi cittadini.
Il problema esiste, non lo neghiamo, e va risolto certamente, ma qualcuno era perfettaemnte consapevole di dove stava costruendo o comprando casa? 
Domandiamo semmai come siano state concesse - in deroga alla legge - tutte quelle licenze edilizie per costruire nella fascia di rispetto a ridosso dei binari?
I problemi vanno affrontati con metodo e non certamente con slogan da campagna elettorale: per questo auspichiamo che chiunque vinca le prossime elezioni regionali e comunali sappia aprire un tavolo di confronto con tutti i portatori d’interesse, portando serietà alla questione ed evitando così populismi e "guerre fra poveri".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Solo un pazzo si prenderebbe il merito di non far raddoppiare la Pontebbana e non far realizzare l'interramento da vat a Udine stazione, completando così la linea oggi tronca per soli 2 km.
Quando si dice governati da incapaci!

Anonimo ha detto...

Bravissimi come sempre!! Continuate così, non fatela passare liscia a honsell! E fate si che il messaggero la smetta di pubblicare sciempiaggini senza senso!

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

@Tutti: noi non parteggiamo per nessuno.
A scanso di ogni equivoco è bene sottolineare che non abbiamo nulla contro Honsell o altri. Non ci interessa la disputa politica attuale.
Cerchiamo a limitarci soltanto a leggere la situazione sotto un profilo meramente tecnico – ferroviario.
Ci pare invece che il mondo della politica in generale segua la solita strada populista volta alla ricerca del consenso senza comprendere che i problemi vanno risolti e non moltiplicati.
Udine purtroppo non è proprio l’esempio di un’Amministrazione virtuosa in ordine al servizio ferroviario. Le ns critiche all’operato dell’Amministrazione Honsell sono giustificate dall’immobilismo dimostrato in questi anni verso alcune criticità più volte denunciate: degrado della stazione, piazzale esterno, mancanza di sicurezza ecc. ecc.
Udine purtroppo continua nel suo “centrismo egoistico”, non capendo invece che rappresenta il nodo ferroviario più importante del Friuli.
Honsell in questi anni ne ha sparate di balle: dall’eliminazione della ferrovia per realizzare una pista ciclabile per placare l’ira di taluni cittadini residenti, alla realizzazione di una metropolitana leggera Udine-Magnano in Riviera, all’ammodernamento del tunnel secondario che raggiunge l’autostazione. Progetti senza alcun fine utile per chi utilizza ogni giorno il servizio di trasporto pubblico, utili invece a fare scalpore mediatico e nulla più.
Qualcuno ci ritiene degli arroganti sapienti, ma da persone pratiche vogliamo solo confrontarci sui progetti realizzabili, che risultino soprattutto utili alle persone.