Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

sabato 16 giugno 2012

Servizio integrato Saf disastroso: treno in ritardo, il bus non rispetta la coincidenza e Trenitalia porta a casa i viaggiatori in taxi

Se non fosse stato per la caparbietà e la professionalità di una giovane capotreno venerdì sera tre passeggeri sarebbero rimasti appiedati a Carnia, a causa del mancato rispetto di una coincidenza da parte di un bus della Saf.
Non è la prima volta che Saf, gestore insieme a Trenitalia del servizio integrato lungo la Udine-Tarvisio lasci a piedi qualcuno. E' già successo, basti pensare all'episodio di Tricesimo, quando alcuni utenti vennero scaricati sotto la pioggia sul ciglio della SS13 a oltre 2 km dalla stazione FS.
Questa volta però l'epilogo ha avuto un lieto fine, grazie alla diligenza di una giovane capotreno, la quale una volta appreso telefonicamente che il bus Saf non avrebbe atteso il treno (in ritardo) a Carnia, ha provveduto a richiedere alla propria direzione di procedere al trasferimento in taxi di tre passeggeri diretti a Chiusaforte e Resiutta.
L'episodio: il treno R. 6024 Udine-Carnia delle ore 20.00 (l'ultimo verso Carnia) viene annunciato in ritardo di 40 minuti a fronte del ritardo dell'arrivo del materiale da Trieste.
La partenza viene quindi posticipata alle 20.40, anche per permettere la coincidenza con il treno n. 11020 delle ore 20.38 in arrivo da Venezia. Scelta azzeccata, che ha permesso ad alcuni passeggeri in arrivo da Venezia di utilizzare il treno diretto verso l'Alto Friuli.
Si parte e la capotreno verifica le destinazioni dei passeggeri. Subito ci si pone il problema della coincidenza del bus Saf a Carnia. La capotreno chiama la propria direzione e fa presente che il bus “deve” aspettare la coincidenza, visto che il servizio è integrato.
Il bus non aspetta, anzi pare che sia già partito ...
La capotreno non si perde d'animo è chiede al suo responsabile di mettere a disposizione un taxi. Arriva l'ok e i tre passeggeri una volta arrivati a Carnia vengono accompagnati a casa in taxi a spese di Trenitalia.
Brava Trenitalia, 10 e lode, ma soprattutto brava la capotreno del R. 6024. Non conosciamo il suo nome, ma la sua gentilezza e la professionalità dimostrata è certamente meritevole del nostro ringraziamento. Non capita spesso che un disservizio venga ridotto ai minimi termini come in questo caso.
Male invece Saf, che resta ancora insensibile nel rispettare le coincidenze del servizio integrato treno-bus. Il servizio lungo la Udine-Tarvisio dovrebbe essere integrato, ma nella realtà di integrato c'è solo la tariffa, che gli utenti versano, visto che il coordinamento tra i due gestori non risulta proprio ottimale.
In questi casi basterebbe una telefonata, oppure verificare direttamente sui tabelloni informativi in stazione la situazione dei ritardi... basterebbe un po' di buona volontà, invece prevale il solito "italico" scaricabarile delle responsabilità.
Da mesi denunciamo questa triste situazione, sembra quasi che in barba all'integrazione del servizio, ognuno dei vettori pensi solo e soltanto alla propria "parrocchia", poi però a subire le conseguenze dei disservizi ci sono sempre loro gli utenti!
Ci piacerebbe da contribuenti ed utenti conoscere come vengano ripartiti i proventi degli abbonamenti e dei biglietti integrati tra Saf e Trenitalia: una questione che pochi si interrogano, ma che dovrebbe far pensare molto chi ci governa, alla luce di un'offerta qualitativa del servizio bus non soddisfacente.
Per questo rivolgiamo un invito alla Provincia di Udine e in particolare al suo Presidente Pietro Fontanini: forse sarebbe il caso di far meno attenzione a correggere gli "apostrofi" di un volantino turistico e vigilare meglio su come viene gestito un servizio pubblico di trasporto, pagato dalla Provincia e quindi dalla collettività.
I Cittadini non hanno bisogno di "maestrini", ma di Amministratori capaci di dar risposte concrete alle necessità della gente. 
A volte però è bene guardare il bicchiere mezzo pieno, la gentilezza e la professionalità dimostrata dalla giovane capotreno è sufficiente a far passare l'arrabbiatura per un disservizio che in altre realtà non si verificherebbe mai.

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