Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

venerdì 1 giugno 2012

Operazione Stazioni minori: Pontebba il deserto è qui !

Il nostro viaggio alla scoperta della stazioni minori oggi fa tappa a Pontebba, dalla quale prende il nome la linea ferroviaria Pontebbana.
L’impianto venne inaugurato il 25 luglio 1879, quando venne aperto il tratto ferroviario che la collegava con la stazione di Chiusaforte. L'attuale struttura, nota col nome tedesco di Pontafel, fu stazione di confine fino al 1918 e si trovava in territorio austriaco.
Attualmente la stazione è usufruita da circa 20/30 passeggeri (dati sondaggio novembre 2009 Comitato Pendolari Alto Friuli).
Il giudizio complessivo sulla stazione è NON SUFFICIENTE. Struttura e i servizi offerti risultano insufficienti rispetto alle necessità dell’utenza. L’imponente impianto ferroviario, gran parte del quale non è più accessibile al pubblico, necessità di interventi volti a migliorare l’accessibilità e la fruibilità. Mancano in particolare servizi wc, biglietteria automatica self service e una sufficiente informazione in ordine al servizio integrato Trenitalia-Saf.
La pagella di Pontebba



Giudizio
Servizio
Presente
Non presente
Buono
Sufficiente
Insufficiente
Biglietteria con operatore

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Biglietteria self service

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Ufficio informazioni

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Sala d’aspetto
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Wc

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Sicurezza



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Tunnel di accesso ai binari
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Pulizia



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Parcheggio esterno
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Rastrelliere biciclette

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Descrizione: la stazione dispone di enormi potenzialità, nonostante la chiusura dello scalo merci e nonostante risulti enormemente ridimensionata e sottoutilizzata, soprattutto in ordine al trasporto di persone.
L’edificio risulta suddiviso su più piani nei qual trovano collocazione numerosi locali, oggi gran parte chiusi e non accessibili al pubblico.
Al primo piano, nei locali un tempo utilizzati dalla biglietteria, trova spazio una sala d’attesa, dotata di riscaldamento e panchine. I locali in questione risultano dotati di telecamere di sorveglianza, così come la banchina del binario n. 1.
Non vi è traccia invece di indicazioni per bagni o servizi igienici, i quali risultano chiusi ormai da anni.
Il tunnel di accesso ai binari risulta in discreto stato di conservazione, anche se vetusto.
La pulizia risulta in generale sufficiente all’interno dei locali della sala d’aspetto, scarsa all’esterno.
L’informazione è garantita da un monitor posto sia all’interno della sala d’aspetto, che all’esterno in corrispondenza dei binari.   
La stazione non risulta dotata di biglietteria automatica: il punto vendita autorizzato più vicino è il Dopolavoro Ferroviario posto nelle adiacenze della stazione (chiuso la domenica).
A tal fine segnaliamo che a breve Trenitalia dovrebbe installare una nuova e moderna biglietteria self service Fast Ticket, già operativa a Tricesimo e Tarvisio, la quale risolverà ogni problema legato all'emissione dei titoli di viaggio. La nuova emettitrice permetterà l’acquisto di tutti i titoli di viaggio sia regionali, che nazionali, anche mediante il pagamento di carte di debito bancomat e carte di credito.
Si rileva che l’accesso ai binari avviene direttamente dal piazzale esterno mediante una rampa di scale: l’accesso risulta dotato di una specie di atrio, che dispone di una panchina ed anch’esso di un videoterminale con orari.
Le bacheche degli orari del servizio bus integrato Saf sono posizionate all’interno della sala d’aspetto (posta al primo piano), mentre non vi è la benché minima indicazione degli stessi nell’atrio di accesso al piano terra, dove ragionevolmente dovrebbero trovare collocazione vista la vicinanza della fermata del bus.
L’ampio parcheggio esterno è sufficiente alle esigenze dell’utenza.
La situazione sicurezza è sotto controllo, non abbiamo avuto notizie di episodi di vandalismi o furti a danno di autovetture, tuttavia sarebbe preferibile garantire e / o potenziare con un adeguato sistema di videosorveglianza la sicurezza degli Utenti, scoraggiando così eventuali malintenzionati.
Da ultimo, vista la peculiarità della struttura ferroviaria e le aspettative di sviluppo turistico del territorio sarebbe interessante se l’Amministrazione Comunale o altre Autorità competenti in materia partecipassero attivamente all’Operazione Stazioni Minori, sensibilizzando in particolare RFI spa, proprietaria della struttura, a cedere a titolo gratuito parte dei locali della stazione oggi non utilizzati, per destinarli ad attività sociali o associative, soprattutto in prospettiva turistica.
Questo è già successo e con un certo successo in altre realtà italiane, dove con il minimo impiego di risorse e l’utilizzo del volontariato dato dalle realtà associative locali, si è potuto restituire alla Comunità una struttura importante come la stazione, garantendo al tempo stesso una costante presenza e soprattutto una manutenzione ordinaria dell’immobile, che altrimenti sarebbe destinato all’inevitabile declino e abbandono.

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