Foto di Giuliano Guida |
Pubblichiamo un bel ricordo degli amici Claudio e Giuliano, ideatori del blog di ViaggiLenti che ci raccontano la loro esperienza lungo i binari della Pedemontana, percorsa a piedi nel giugno 2015
Quando i nostri cari amici del Comitato Pendolari Alto Friuli ci hanno chiesto di scrivere qualcosa sulla ferrovia Pedemontana del Friuli abbiamo deciso di farlo con molto piacere.
Per noi quella linea ferroviaria tra le cittadine di Gemona del Friuli e Sacile scatena ancora forti emozioni e bellissimi ricordi.
Non abbiamo avuto la fortuna, o meglio non ancora, di percorrerla in treno, ma da quel che sappiamo potremmo farlo a breve, per un primo tratto già a dicembre di quest’anno, il nostro augurio è che presto torni tutta attraversata da nuove “littorine”.
Claudio e Giuliano a S.Liberale |
Dicevamo, ah si, nel giugno del 2015 la Pedemontana era già chiusa alla circolazione ed è stato in quel periodo che ci siamo imbattuti in lei e nel magnifico territorio che attraversa. Stavamo cercando una linea ferroviaria chiusa di recente perché avevamo la folle idea di percorrerla a piedi alla ricerca delle voci e dei racconti delle genti che l’avevano vissuta e perché no, provare anche a dare un piccolo contributo alla difesa del trasporto pubblico e della mobilità dolce sostenendo in qualche maniera le ipotesi di riapertura. E così durante questa ricerca, fra le molte, troppe linee in questione, abbiamo deciso di optare per la Sacile-Gemona perché avevamo letto di un fermento delle comunità locali, il che avrebbe garantito al viaggio stesso delle storie interessanti da raccogliere.
Claudio e Giuliano con Andrea Palese e il Sindaco di Gemona |
I primi contatti poi con il Comitato nato a sua difesa, in particolar modo nella persona di Andrea Palese, hanno fugato ogni dubbio e spinto definitivamente a sceglierla come meta.
In un caldo torrido, forse inusuale per queste zone, ci siamo così ritrovati a camminare su ogni singola traversina dei 74 km che separano i due capolinea.
Questo viaggio è stato per noi esperienza indelebile, un tuffo quasi nel passato che ci ha segnato l’anima. Nulla è più ritmato dello spostarsi a piedi su una linea ferroviaria: rumore dei ciottoli, passaggi a livello, segnali di avviso e protezione, cartelli distanziometrici, immaginari sbuffi di locomotive, tutto in un concerto unico di vedute mozzafiato, capolavori architettonici e tanta, tanta fatica.
Foto di Giuliano Guida |
Le bellezze della linea si sono mescolate, fin dal primo giorno di cammino, con piacevoli, interessanti e a volte sorprendenti incontri: abbiamo stretto amicizie, sicuri che dureranno a lungo nel tempo, di quelle vere, sincere, che solo il viaggio lento, è in grado di regalare.
Una lista lunghissima di persone che ci hanno accolto a braccia aperte ad ogni tappa, ci hanno supportato, incitato, sostenuto in ogni modo, ma soprattutto, cosa toccante, tutti ringraziato, rendendo la nostra piccola impresa, un tesoro di emozioni.
E’ questo quello che abbiamo riportato a casa e che ci lega indissolubilmente a questo territorio e alla sua Ferrovia che oramai abbiamo deciso di adottare. Ancora ci capita di scherzare sul fatto che il nostro gesto, la nostra “semplice camminata” abbia destato l’attenzione della stampa locale; per noi conquistare le pagine di un quotidiano era fatto impensabile come poter incontrare Sindaci ed esperti di treno, nulla di tutto ciò avremmo potuto sognare prima della partenza, un altro inaspettato dono ricevuto da questa linea.
Dopo il nostro viaggio e grazie all’impegno degli amici del Comitato Pendolari il tema della riapertura della ferrovia è tornato al centro del dibattito pubblico e dell’interesse dei media fino a raggiungere lo storico e positivo risultato della sua riattivazione.
Abbiamo avuto l’onore di tornare a Gemona del Friuli per partecipare a degli interessantissimi eventi altre due volte.
Il primo, con un nostro forte imbarazzo, svolto nella stazione ferroviaria dove venne allestita una mostra con le fotografie che avevamo scattato e in cui, davanti una consistente platea, fummo chiamati a raccontare del viaggio. Nonostante l’emozione una serata eccezionale che ancora ci fa venire i brividi a ricordarla.
La seconda durante l’inaugurazione di una straordinaria Mostra, serata in cui venne annunciata ufficialmente la futura riapertura.
Bene ora aspettiamo la terza, ma questa volta vogliamo arrivarci percorrendo i 74 km comodamente seduti sui sedili di un treno ammirando il panorama dal finestrino.
Siamo in debito per tutto questo con tanta gente, con troppi Amici e con la ferrovia stessa, siamo noi che vogliamo ringraziare e che vogliamo gridare ad alta voce ….LUNGA VITA ALLA FERROVIA PEDEMONTANA DEL FRIULI
Claudio e Giuliano
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