Francesco Celli a sx con l'ing. Luigi Cantamessa |
Di seguito pubblichiamo l'articolo dell'amico Francesco Celli, irpino doc, fondatore e Presidente dell'Associazione culturale Info Irpinia, realtà nata da 3 anni e mezzo che si pone come obiettivo una vera e propria rivoluzione culturale per la terra irpina, in maniera molto forte e determinata, a partire dall'impegno per la rinascita del treno lungo la ferrovia Avellino-Rocchetta Sant'Antonio.
La linea ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio collega Avellino con la Puglia, passando per la Basilicata ed attraversando tutta la provincia avellinese, ovvero l’Irpinia.
Questa tratta, lunga 119 km, nasce il 27 ottobre del 1895 per la forte volontà di Francesco De Sanctis, importante intellettuale e politico irpino, al fine di rompere l’isolamento della nostra provincia.
È stata un’intuizione grande e lungimirante il poter immaginare, 122 anni fa, una infrastruttura in una realtà del tutto priva di vie di comunicazione, tranne qualche mulattiera: in definitiva si tratta di un’idea visionaria e particolarmente fuori dal comune per quell'epoca.
Il tragitto finale di questa tratta non fu del tutto lineare in quanto i politici dei vari paesi, all’epoca della sua costruzione, se la contendevano con veemenza trascinandosela per il proprio territorio, al fine di includere il proprio comune in questo motore di sviluppo. Basta osservare l’andamento ad “S” che si forma nella prima metà della tratta o la posizione della stazione capolinea che si trova esattamente a metà fra il comune di Avellino e quello di Atripalda.
I binari dell’Avellino-Rocchetta sono pregni della nostra storia. Questa ferrovia è stata la tratta dell’emigrazione post guerra che ha visto tante partenze e pochi ritorni, tanto dolore e sofferenza.
Ha rappresentato il collegamento con l’Italia e col mondo; la prima possibilità di spostamento anche fra i vari paesi irpini, quando naturalmente si camminava a piedi molto più di oggi poiché le stazioni, per la maggior parte, sono ubicate fuori dai centri abitati.
È stata la ferrovia che ha portato per la prima volta in giro i nostri vini, facendoli arrivare al nord Italia, soprattutto in Toscana, e fino in Francia: quei vini che negli anni sono cresciuti a tal punto da diventare 3 DOCG fra i migliori al mondo, il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo ed il Taurasi.
Oggi purtroppo è una ferrovia sospesa da 7 anni, precisamente dal 12 dicembre del 2010, quando l’assessore regionale ai trasporti fece questa scellerata scelta. Da un giorno all’altro centinaia di pendolari e studenti si trovarono senza più il proprio mezzo di trasporto pubblico.
Una scelta ignobile, vergognosa, che ci costrinse ad essere l’unica provincia a non avere più la sua ferrovia e, poco dopo, a subire l’onta della chiusura della stazione di Avellino.
Tantissime sono state le manifestazioni dell’associazione “In_loco_motivi” e della nostra “Info Irpinia” che con amore e passione, attraverso marce sui binari, convegni, flash mob, “giornate dedicate alle ferrovie non dimenticate” e tutto quello che siamo riusciti ad inventarci in questi anni, hanno provato a far ripristinare il nostro treno, sensibilizzando l’opinione pubblica ed incalzando la politica su un tema fondamentale per il nostro avvenire.
Da qualche mese a questa parte pare muoversi positivamente qualcosa. Lo scorso anno ad esempio, in agosto, è stata riaperta la tratta per 4 giorni in via sperimentale da Rocchetta Sant’Antonio a Conza della Campania per un treno turistico, poiché è questa la linea che pare avere maggior appeal.
Una manifestazione che ha visto il tutto esaurito e migliaia di turisti venuti anche da lontano per il nostro treno. D’altro canto si tratta di una tratta paesaggisticamente meravigliosa poiché interseca tutti i vigneti dei nostri vini DOCG, passa sotto bellissimi borghi e castelli, attraversa laghi bellissimi come quello di Conza e sovrasta 3 vallate, quella del Sabato, del Calore e dell’Ofanto, con i rispettivi fiumi: insomma si immerge totalmente nel nostro paesaggio meraviglioso e nel verde che è il colore che caratterizza il nostro animo ed il nostro territorio.
Quest’estate, a fine agosto, il 25, 26 e 27, vi saranno altre 3 giornate di corse sperimentali che stavolta arriveranno da Rocchetta Sant’Antonio fino a Lioni.
Vi aspettiamo per vivere insieme il nostro territorio e la nostra ferrovia, con la speranza forte che presto possa essere riaperta tutta e messa a regime per l’intero anno.
Francesco Celli - Presidente Associazione Info Irpinia
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