Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

giovedì 28 novembre 2013

Tavolo di Lavoro dei Pendolari: i Comitati disertano l'incontro per protesta. Regione FVG e Trenitalia pagate con la stessa moneta !

Oggi alle ore 17.30 presso la sede di Udine della regione dovrebbe riunirsi il Tavolo di Lavoro tra Regione FVG, Trenitalia e Comitati dei Pendolari, avente all’ordine del giorno la discussione e la presentazione del nuovo orario cadenzato che entrerà in vigore il prossimo 15 dicembre. 
I Comitati - uniti e coesi – per la prima volta dopo tanti anni diserteranno il tavolo per protesta
La decisione è stata assunta per protestare contro il metodo di lavoro adottato Regione e Trenitalia nella formazione dei nuovi orari ferroviari
Di seguito pubblichiamo il comunicato dei Comitati Pendolari che illustra le ragioni del nostro disappunto e le nostre proposte.
Buona lettura ! 


I Comitati dei Pendolari regionali (Comitato Pendolari spontaneo FVG, Comitato Pendolari Alto Friuli, Comitato Nodo di Udine e Comitato per la Ferrovia Gemona-Sacile) hanno deciso di NON PARTECIPARE all’incontro convocato per il 28 novembre presso la sede di Udine della Regione, avente ad oggetto il nuovo orario cadenzato, disertando per la prima volta una sessione del Tavolo di Lavoro.
I Comitati DISSENTONO dal metodo di lavoro adottato da Regione FVG e Trenitalia in ordine alla programmazione del nuovo orario cadenzato, che entrerà in vigore il prossimo 15 dicembre e che inciderà sulle abitudini di oltre 25.000 pendolari friulani.
L’assenza dei Comitati dei Pendolari al Tavolo di Lavoro non deve essere interpretata come un rifiuto al confronto, ma una precisa richiesta alla Regione a modificare l’approccio, affinché sia costituito un vero e proprio PERCORSO PARTECIPATIVO con i Comitati, che da anni sono attivi per il miglioramento qualitativo del servizio ferroviario regionale. 
Il Tavolo di Lavoro, costituito da alcuni anni, è sempre stata la sede del confronto tra Regione FVG, rappresentanti degli Utenti e Trenitalia: un confronto che in futuro auspichiamo permetterà ai Comitati di essere effettiva parte attiva e non “MERI SPETTATORI” dinanzi a scelte “calate dall’alto”. 
Lo stesso contratto di servizio Trenitalia-Regione FVG prevede espressamente all’Art. 15 comma 7 che “per la valutazione dei servizi ferroviari resi ed il miglioramento qualitativo dell’offerta dei servizi stessi, la regione si avvale del contributo dell’utenza e in particolare di quella pendolare”. 
Rammentiamo che in altre regioni il Tavolo di Lavoro è stato istituzionalizzato, assumendo la denominazione di Osservatorio in Piemonte o di Consulta in Lombardia; in Emilia Romagna da oltre dieci anni opera il Crufer, organismo istituito con legge regionale. 
Da anni chiediamo di creare un Tavolo di Lavoro Permanente, riconosciuto dalle Istituzioni competenti in materia di TPL, che possa garantire un CONFRONTO PARITARIO tra i rappresentanti dei pendolari, la Regione, Trenitalia e gli altri gestori. 
Non vogliamo imporre le nostre ragioni, bensì chiediamo di essere CONSULTATI PREVIAMENTE e non di essere convocati a decisioni già prese o a seguito delle lamentele pubblicate sui giornali… 
Rileviamo che nel corso delle ultime sessioni il Tavolo di Lavoro si è tenuto senza la presenza DELL’ORGANO POLITICO–ESECUTIVO della Regione e si è limitato ad un incontro tra i rappresentanti degli utenti e i funzionari, i quali non sempre sono stati in grado di fornire risposte, che dovevano essere anche politiche (es. tariffe, investimenti, rapporti con il Gestore). 
La redazione del nuovo orario cadenzato, avvenuta senza un confronto con l’utenza, non può che essere DISAPPROVATA, atteso che il nuovo orario comporterà significative modifiche, con spostamento di treni o persino l’eliminazione di alcune fermate di stazione. 
Consapevoli che questo non è l'ORARIO CADENZATO del FVG, bensì quello imposto dal VENETO, che ha riflessi anche per il FVG per le linee che vi hanno origine e destinazione, riteniamo fosse tuttavia necessario ed auspicabile da parte della Regione un approfondimento più serio e partecipato con l’utenza attraverso i loro Comitati. 
Si poteva fare prima e soprattutto meglio invece si è privilegiata ancora una volta la logica “del fare senza chiedere” e ora si chiede magari di condividere questo lavoro... 
Poiché gli orari sono ormai definiti senza possibilità di modifiche, riteniamo inutile confrontarci con la Regione e Trenitalia. 
Evidenziano che i nuovi orari regionali sono già stati pubblicati da almeno due settimane sul sito di Deutsch Bahn (http://www.bahn.com/i/view/ITA/it), mentre Trenitalia dovrebbe pubblicare on line gli orari il 28 novembre (giorno della convocazione dell’incontro !!!). 
Le DB assicurano da sempre la diffusione completa dell’orario con mesi di anticipo, per consentire la programmazione dei viaggiatori, ottemperando ai loro obblighi contrattuali, dimostrando le loro capacità promozionali e commerciali del treno. 
Poiché l’informazione degli orari è un elemento fondamentale del servizio, PRETENDIAMO che Regione FVG e Trenitalia si attivino da subito per informare gli utenti dell’entrata in vigore del nuovo orario, attraverso tutti i mezzi di comunicazione disponibili (dagli avvisi a bordo treno, a quelli on line, potenziando l’informazione in stazione e anche mediante una pubblicazione ad hoc degli orari sui maggiori quotidiani locali). 
Diversamente vi è il rischio che il 15 o 16 dicembre molti ignari utenti perderanno il treno o resteranno bloccati in stazione, perché il treno non fermerà più! 
Da una prima sommaria lettura degli orari pubblicati sul sito di DB, emerge la nostra preoccupazione rispettivamente in ordine : 
  • un aumento dei tempi di attesa per i pendolari che transitano per Udine (es. utenti Pordenone-Gorizia o Gemona-Trieste). Il nuovo orario sembra progettato considerando Udine come origine e termine di molti spostamenti, però sono moltissimi i viaggiatori che vi transitano; proprio i collegamenti principali sono stati gravemente peggiorati. Due esempi perspicui: in luogo del treno 2824/2825, il nuovo treno in fascia oraria analoga sosterà ben dodici minuti a Udine e giungerà a Gorizia undici minuti più tardi e a Trieste ben diciotto minuti più tardi; il treno RV da Udine per Venezia, che prima partiva alle 6.27 (poi 6.23), arriverà a Venezia circa mezz’ora dopo e nella medesima fascia oraria non vi sono soluzioni con regionali veloci. Inoltre l’impostazione dell’orario regionale evidenzia pessime coincidenze con i treni da e per Carnia, atteso che i treni da Trieste via Gorizia giungeranno a Udine al minuto 04 o al minuto 48, i treni per Carnia partiranno al minuto 35! In senso opposto anche peggio: si giunge al minuto 25 a Udine e si può proseguire per Gorizia-Trieste al minuto 12 o 56. Attese di almeno mezz’ora che vanificano qualsiasi cadenzamento e appaiono francamente insensate; 
  • disagi per la soppressione delle fermate di Capriva, Mossa, Muzzana e Palazzolo dello Stella, nonchè di quasi tutte le fermate della linea Udine-Cervignano eccetto Palmanova. Capriva e Mossa in particolare sono stazioni recentemente ristrutturate, che movimentano ogni giorno qualche decina di studenti e pendolari (si noti che i monitoraggi, se effettuati, non possono essere stati attendibili, atteso che non vi sono titoli di viaggio elettronici e che i treni giungono alle fermate non di rado in anticipo, quindi quando il capotreno effettua la partenza sono già usciti dall’area di stazione e non vengono rilevati). Il vantaggio conseguito dalla loro soppressione in termini di tempo è di appena 4 minuti. Le tracce orarie sono peraltro ancora “larghe”, addirittura sono state allargate fra Trieste e Gorizia e di fatto consentirebbero il mantenimento delle fermate di Mossa e Capriva pur con la (minuscola) riduzione dei tempi di percorrenza operata. Non si chiede il mantenimento di una ferrovia per collegare solo centri minori, ma dove esiste una ferrovia da città a città, come la Udine - Trieste che attraversa il centro dei paesi, è assurdo non avvalersene e dover, magari, inserire nuovi bus di linea per garantire un minimo di mobilità, peraltro assai più scomoda; 
  • la mancata risoluzione dei vuoti d'orario di metà mattina, anche in fasce importanti; ad es. Udine- Gorizia-Trieste dalle 7.42 alle 8.56 e Trieste-Gorizia-Udine dalle 7.26 alle 8.56. In proposito è stato finalmente inserito un nuovo treno alle 8.08 da Udine per Trieste ma via Cervignano, mentre istradarlo via Gorizia avrebbe senz’altro soddisfatto un numero ben maggiore di utenti, servendo anche Cormons, Gorizia e Sagrado invece che Palmanova (le composizioni ormai reversibili garantiscono la facile inversione a Udine anche se si tratta di treni provenienti da Tarvisio e comunque per il nuovo “cadenzamento” della linea 15 sono previsti ben nove minuti di sosta a Udine, talvolta tredici: c’è tutto il tempo per l’inversione e l’istradamento via Gorizia di qualche corsa). Non è stata poi risolta la questione dell’anacronistica e ormai inaccettabile interruzione programmata di orario fra le 9.30 e le 12.00 circa, quindi anche il cadenzamento del Veneto risulta in realtà assai poco convincente e pieno di lacune. Un cadenzamento è tale solo se accompagnato ad una degna frequenza, non basta ricalcare un modello di orario su più corse… anzi, può diventare un’inutile rigidità nella programmazione; 
  • il mancato coordinamento per i treni via Udine, con i servizi nazionali principali da Mestre e con i servizi delle linee regionali venete; molto grave, in tal senso, oltre al permanere delle lunghissime attese a Mestre per la prosecuzione, anche l’eliminazione delle ultime partenze serali da Mestre verso Trieste e Udine. Infatti in tal modo si vanificheranno i vantaggi dell’Alta Velocità sulla rete nazionale, atteso che si dovrà partire molto prima (ad esempio da Roma) per trovare coincidenza a Mestre per Udine e Trieste, il che vuol dire allontanare ulteriormente - e inequivocabilmente - il Friuli Venezia Giulia dal resto d’Italia. Gli attuali treni 2474 e 2219, ad esempio, sono tutt’altro che vuoti nonostante l’orario tardo. Se si voleva eliminare un collegamento a fini di razionalizzazione, occorreva mantenere comunque la possibilità di prosecuzione a Mestre con l’ultimo treno proveniente da Roma e Milano (il cadenzamento, per l’ultima corsa serale, può tranquillamente non essere rispettato come avviene quasi ovunque). Inoltre, restano spesso pessimi i collegamenti con le linee del Cadore a Conegliano (forte traffico studentesco verso Trieste) e, a Treviso, per Castelfranco-Vicenza. 
  • Lungo la linea Udine-Tarvisio, dove vige l’integrazione Trenitalia-Saf, si è persa l’occasione per realizzare l’effettiva integrazione modale tra il servizio su gomma e quello su ferro, integrazione oggi ferma solo alla mera tariffa, con la conseguenza che la Montagna sarà ancora più isolata. 
In definitiva il nuovo orario appare tutt’altro che un vero cadenzamento (che necessita dei requisiti di frequenza e capillarità), le linee sono completamente scollegate fra loro (il concetto di “rete”, anche con i servizi su gomma, è ben lungi dall’essere realizzato) e soprattutto evidenzia un’assurda penalizzazione di molti centri minori, laddove invece il cadenzamento dovrebbe migliorare l’offerta per tutti e non ottenere vantaggi davvero risibili a prezzo di tagli sulle spalle dell’utenza (si pensi, ad esempio, che in Trentino il cadenzamento della Valsugana si è accompagnato alla riapertura di molte stazioni minori).
La politica evidenziata appare non condivisibile, in quanto non solo non sposta utenza verso il mezzo pubblico, ma obbligherà molti a non servirsene più. 

Tutto ciò appare inaccettabile, a maggior ragione in una Regione autonoma 

Non contestiamo in toto il nuovo orario cadenzato, il quale andrà studiato e vagliato con attenzione tenendo conto delle esigenze e dei target degli utenti. Alcuni pendolari che fanno riferimento a Udine troveranno senz’altro miglioramenti, ma per molti altri (la maggior parte) la situazione evidenzia troppe soste lunghe inutili (proprio a Udine) e troppe coincidenze superiori ai trenta minuti, ovvero inesistenti. 
Le criticità evidenziate in questi anni permangono tutte; ci si augura, peraltro, che le composizioni dei treni siano adeguate al flusso di viaggiatori. 
A parziale compensazione delle numerose fasce senza treni regionali (si pensi, ad esempio, al fatto che dalle 19.53 alle 22.53 non vi sono treni Venezia - Trieste) sarebbe opportuno ammettere gli abbonati nelle tratte FVG di treni nazionali (ES e IC), in quanto comunque finanziati dalla nostra Regione e non sempre pieni nelle tratte regionali
Per tutti questi motivi riteniamo, 
ESTREMAMENTE TARDIVA
la convocazione del Tavolo di Lavoro da parte della Regione per discutere e condividere questi orari; osserviamo che in tutti questi mesi nessuno dei Comitati è stato previamente consultato, collaborazione, che peraltro non è mai stata negata
A tutto ciò, si aggiungono anche le mancate risposte in ordine a importanti criticità denunciate da tempo: come ad esempio la questione della Gemona-Sacile, che attende una risposta da agosto, oppure ai quesiti posti in ordine all’aumento delle tariffe 2014, alla quantificazione delle penali contrattuali 2012, o alla soluzione del problema delle biglietterie automatiche e con operatore lungo la linea Udine-Tarvisio. Tutte questioni ancora senza una risposta ufficiale. 
I Comitati in qualità di Cittadini-Utenti, che utilizzano virtuosamente questo servizio pubblico, chiedono di essere rispettati ed ascoltati dalle Istituzioni, in primis dalla Regione. 
Siamo disponibili al confronto costruttivo e partecipato in seno al Tavolo di Lavoro con la Regione e Trenitalia, purché sia tale e non unilaterale
A tal fine chiediamo di modificare il metodo di lavoro adottato, affinché i Comitati dei Pendolari siano parte attiva e non meri spettatori; inoltre riteniamo irrinunciabile per il miglior funzionamento del Tavolo di Lavoro la presenza di un rappresentante dell’organo politico della Regione, l’unico in grado di garantire risposte in ordine all’indirizzo di governo e alle scelte in materia di TPL R
Ringraziando per l’attenzione porgiamo i nostri più distinti saluti. 
Udine, 27 novembre 2013 

Comitato Pendolari spontaneo FVG 
Comitato Pendolari Alto Friuli 
Comitato Nodo di Udine 
Comitato per la Ferrovia Gemona-Sacile

20 commenti:

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Di seguito pubblichiamo la replica diffusa con un comunicato stampa sul sito della Regione FVG dell'Assessore regionale alla mobilità Mariagrazia Santoro in ordine alla nostra protesta odierna.
Peccato che l'Assessore Santoro, titolare della delega della mobilità per ben due volte non si è presentata al Tavolo, delegando ai funzionari tale compito;
peccato che quella collaborazione o coinvolgimento che la Santoro cita non esista, salvo che non intenda approvare a cose fatte il lavoro di Regione e Trenitalia.
peccato che dimentichi che tutte le mail delle nostre richieste e quelle degli altri Comitati risultino ancora senza risposta ...
Sulla legittimazione dei Comitati, la Santoro apre poi una porta già spalancata, visto che da anni sosteniamo l'idea di creare una Consulta che sia in grado di rappresentare legittimamente i Comitati. A tal riguardo sul ns. sito c'è una sezione dedicata a qs proposta.
Il resto sono solo parole di circostanza nel solito politichese che non ci interessa ...

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

TRASPORTI: SANTORO, PENDOLARI SEMPRE COINVOLTI SU ORARI
Trieste, 28 nov - "La Regione Friuli Venezia Giulia ha sempre garantito un rapporto con i pendolari. Ciò è successo anche in occasione dell'attuazione dell'orario cadenzato. Tale nuova modalità di orario porta tra l'altro ad una semplificazione del sistema, un miglioramento degli interscambi tra servizi nei nodi e ad una facile memorizzazione degli orari dei treni, che passano sulle stazioni sempre allo stesso minuto all'interno dell'ora (a Udine, ad esempio, le partenze verso Pordenone/Venezia al minuto 7 per i treni veloci e al minuto 31 per quelli più lenti, le partenze da Trieste verso Venezia - via Portogruaro - sempre al minuto 15)". Con queste parole l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità Mariagrazia Santoro risponde alla notizia che alcuni comitati dei pendolari non parteciperanno al tavolo tecnico previsto per oggi alle 17.30 nella sede della Regione di Udine. "Tale modalità di orario, da anni presente nel nord Europa e in via di diffusione anche in Italia, - continua l'assessore - consegue nella nostra Regione all'approvazione da parte della Giunta Tondo del nuovo Piano regionale del Trasporto pubblico locale (TPL) intervenuta con decreto del Presidente della Regione il 15 aprile 2013. Tale Piano individua anche le stazioni per le quali, stante la scarsa affluenza di viaggiatori, si provvederà, a partire dal prossimo cambio orario, alla temporanea esclusione dal servizio ferroviario. Tale previsione di Piano peraltro consegue ad una presa d'atto di numeri e dati oggettivi e monitorati a lungo nel tempo." "Per quanto riguarda il rapporto con il Veneto, è evidente - prosegue l'assessore - il necessario collegamento tra i sistemi ferroviari delle due Regioni in entrambe le direzioni, tenendo conto che qualsiasi collegamento nei confronti del resto d'Italia deve necessariamente passare in territorio veneto. Premesso che ogni soluzione e ogni scelta sugli oltre 220 treni che quotidianamente transitano sul territorio regionale è sempre possibile, la Regione ha voluto prestare attenzione particolarmente alle esigenze dell'utenza pendolare e cioè a quell'utenza che si sposta all'interno della Regione o verso altri territori per ragioni di lavoro o di studio con partenza il mattino e rientro pomeridiano/serale. In ordine a tali esigenze e sulla base dei vincoli di sistema si sono operate le scelte che verranno poste in essere a partire dal 15 di dicembre che, ovviamente, saranno accompagnate da un'adeguata informativa, e la cui bontà o meno sarà necessariamente sperimentata nel primo periodo di attuazione del servizio." "Ovviamente - conclude - solo la sperimentazione potrà consentire una valutazione concreta dell'adeguatezza delle soluzioni proposte." L'Amministrazione Regionale e Trenitalia mantengono fermo l'appuntamento fissato in data odierna e già rinviato su espressa richiesta dei Comitati che sono sempre stati ammessi al Tavolo anche in assenza di qualsiasi, anche informale, documentazione che ne attesti qualsiasi legittimazione. Più in generale la Regione con lo svolgimento delle gare dei servizi automobilistici e ferroviari di TPL prevista per il 2014 dimostra concretamente l'attenzione e lo sforzo a garantire il massimo dei servizi possibili anche in una situazione congiunturale di estrema difficoltà economica. L'assessore Santoro, chiamata direttamente in causa dai Comitati in quanto avrebbe consentito che si realizzassero incontri con la sola presenza dei funzionari con sorpresa rileva infine come questa iniziativa fosse invece chiaramente volta all'ascolto e al coinvolgimento dei pendolari anche in un confronto tecnico-operativo volto a rinvenire soluzioni percorribili nel momento di effettiva disponibilità del nuovo orario. ARC/Com

Mauro ha detto...

Avete fatto bene a non andare all'incontro.
Devono capire che loro sono al servizio delle gente e non la gente al loro servizio.
Gli orari per chi deve andare a Gorizia sono uno schifo completo!
Soste pazzesche a Ud ..
Non capisco che criterio sia stato adottato, il caso forse?
Fare un sondaggio in stazione o a bordo treno forse era un'attività troppo onerosa?
Grazie regione e trenitalia per l'ennesimo regalo.
Se questo è favorire il trasporto ferroviario tagliando le stazioni faccio i miei complimenti alla Serrachiani, che ieri sera ha manifestato intv il suo desiderio di fare un domani il ministro dei trasporti !
Mauro - pendolare non incazzato di più

AleT ha detto...

Grazie per la vostra presa di posizione sull'orario. è importantissima. La vita dei pendolari andrebbe facilitata! Al contrario siamo ghettizzati ed ostracizzati (cedi nuovo orario e bretella di Udine)!
Andiamo avanti col nostro dissenso civile!
Grazie.

Anonimo ha detto...

che tristezza ...
treni nuovi fermi da 1 anno, orari fatti male
tariffe che aumenteranno con gennaio e ora anche treni strapieni visto che Trenitalia ha modificato le composizioni dei treni
Non ci resta che scrivere a Babbo Natale ...
Anna

Anonimo ha detto...

Ricordiamoci che in primavera questi si sono posti come quelli che dovevano finalmente risolvere i problemi. Mi pare che Trenitalia stia andando a nozze.
Daniele

Anonimo ha detto...

Non mi pare che quelli di prima in 5 anni abbiano fatto molto... Ed anche i nuovi orari se non vi vanno bene prendetela con loro, visto che li hanno partoriti loro.

Andrea ha detto...

@anonimo amico della Serrakkia, consigliale di cambiare spacciatore !!! Ministro dei trasporti ...
Non vedo cambiamenti, anzi tutto sembra nelle mani di Trenitalia come detto da Daniele.
Qualcuno si ricorda le promesse sulla Gemona-Sacile ?
Intanto è arrivato il freddo e oggi è saltato il treno delle 17.05 R5986, per fortuna però che c'è il Micotra voluto da quelli di prima, e salvato non si sa come dalle purghe romane !!!!
La ferrovia non ha colori politici è solo e soltanto un servizio pubblico essenziale !!!!
Andrea

Anonimo ha detto...

Non sono amico della Serrakkia, il mio giudizio è negativo per entrambi gli schieramenti.

Non mi piace invece che voi siate di parte e perciò non oggettivi. Il vostro amico Riccardi ha programmato questi orari. Il vostro amico Riccardi ha deciso di tagliare le fermate minori. Il vostro amico Riccardi non ha fatto niente per salvare la Pedemontana se non promesse impossibili sapendo che da lì a poche settimane non avrebbe avuto più quella poltrona.

Alla fine dei conti siamo tutti sulla stessa barca che sta affondando eh...

Ciao Ciao

Anonimo ha detto...

E' arrivato il freddo e i treni si fermano. Oggi soppresso l'UD-Carnia delle 17.05.
Per favore non scrivete che il servizio va bene, perché ci sono ritardi ogni giorno.
Il R. 5983 è deviato lungo la linea esterna ormai da un mese e arriva sempre in ritardo dopo le 9.
Nadia (Tarcento)

Anonimo ha detto...

complimenti per il comunicato che condivido e grazie per quello che fate.
Siete gli unici che fate informazione agli utenti.
Rispetto per il vostro grande lavoro e la vostra passione per le ferrovie.
Mario

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Caro amico Anonimo del novembre 29, 6:38 PM noi non parteggiamo per nessuno, pretendiamo solo da cittadini-contribuenti ed utenti di poter usufruire un servizio tpl decente.
Al fine di evitare la solita strumentalizzazione, tanta cara a certi tifosi della politica, ricordiamo che il Comitato non è al soldo di nessuno e che la questione delle ferrovie non è una questione di destra o di sinistra, ma è un servizio pubblico che riguarda tutti.
Da anni siamo forse l’unica vera voce organizzata che rappresenta il pensiero dei pendolari: basta navigare sul ns. sito per vedere quante proposte e iniziative volte al miglioramento del servizio abbiamo lanciato in qs anni.
Tutto grazie a un gruppo di persone che dedicano ore e ore a queste problematiche, facendo monitoraggi quotidiani, studiando la disciplina contrattuale, e tenendosi informati con gli altri Comitati regionali e nazionali in ordine alle news sul mondo ferroviario.
Lei ci accusa di essere “amici” di Riccardi … stia tranquillo noi siamo amici di tutte quelle persone perbene che dimostrino con i fatti di lavorare per la gente !
Rispettiamo le opinioni altrui, ma ci pare che lei parli senza una chiara cognizione di causa.
In qs anni tutti i partiti hanno cercato di strumentalizzare la questione dei pendolari, per ovvie ragioni elettorali, visto il clamore della questione sollevata a mezzo stampa.
Non ultima la Serracchiani, che ha inviato ai Comitati il proprio programma elettorale in materia di tpl poco prima del voto, chiedendo che venisse pubblicato sui blog … (da noi pubblicato solo all’esito del risultato elettorale).
A chi ci vuole etichettare o ci fa indossare casacche, vogliamo ricordare quello che è stato fatto in questi 5 anni; per far tacere qs. Signori basterebbe solo leggere gli innumerevoli articoli apparsi sulla stampa, alcuni dei quali erano tutt’altro che teneri nei confronti di Riccardi e della giunta Tondo.
Solo in pochi, ovvero chei era presente alle riunioni è a conoscenza delle “litigate” durante il tavolo di lavoro, fatte con “l’amico” Riccardi. Vere e proprie “sfuriate” per la biglietteria di Gemona, per le nuove pensiline della stazione di Udine o per le biglietterie elettroniche nelle stazioni in Alto Friuli, ecc.

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Forse si dimentica do dove siamo partite: qualcuno rammenta le denunce fatte per far cambiare le foderine dei sedili, vi ricordate quelle luride, che facevano tanto i treni modello stalla !
Per onestà intellettuale è giusto rielevare che questo confronto ha conseguito negli anni vari risultati, ecco solo alcuni:
- la sostituzione di 12000 foderine dei sedili nel 2010 utilizzando le penali contrattuali Trenitalia;
- la riapertura della biglietteria di Gemona a giugno 2010 (poi chiusa purtroppo a dicembre 2012);
- il restyling della stazione di Udine (2 milioni di euro di investimenti).
Qs. confronto, seppur con alti e bassi, ha permesso di intraprendere per la prima volta in regione un percorso partecipativo dove la persona di Riccardi si è dimostrata disponibile ad ascoltarci, nonostante le critiche e talvolta gli attacchi fatti alla sua persona (basti ricordare la famosa lettera di Natale del 2010, tutto tranne un augurio natalizio … ).
Chi contesta Riccardi, forse non ha compreso, perché non sa, che grazie a lui e alle ns. baruffe si era riuscito ad adottato un metodo di lavoro condiviso tra Regione, Trenitalia e Comitati, portando al tavolo questioni e criticità che rappresentavano dei veri tabù.
Un confronto serrato, che nonostante certe distanze ha garantito una certa continuità al lavoro. Ma soprattutto avevamo risposte scritte dall’amministrazione regionale, la quale invece oggi tace su ogni ns. segnalazione e su quelle degli altri colleghi degli altri Comitati.
Basti ricordare l’introduzione del servizio di segnalazione mail e ora anche sms intreno@regione.fvg.it
L’amministrazione Tondo ha avuto il coraggio di essere una delle prime regioni italiane ad investire sui nuovi treni, in modo da ammodernare una flotta che ha oltre 40 anni di vita.
Una scelta che abbiamo condiviso, atteso che è inutile pensare che Trenitalia acquisti nuovi treni, semmai spreca in altro modo risorse come fatto con le biglietterie elettroniche.
Ricordiamo che “l’amico” Riccardi ha accolto alcune nostre richieste sostanziali:
- forse non si ricorda più la questione della tariffa integrata Trenitalia-Saf, questione risolta nel 2011 con l’adeguamento delle fasce km. Grazie alla nostra protesta e alla condotta coraggiosa di un manipolo di utenti, che si sono beccati oltre 20 verbali, oggi gli utenti di Gemona pagano il 20% in meno rispetto ad allora.
- Ricordiamo con piacere poi l’avvio del progetto MiCoTra, recentemente entrato in nomination a Londra al Congresso Europeo sulle Ferrovie; un collegamento fortemente voluto da qs Assessore, che ha capito la necessità di unire Italia all’Austria dopo il forfait di Trenitalia sulle linee transfrontaliere.
E’ difficile dopo questi risultati criticare a prescindere una persona vero?
Correttezza insegna che si deve dare atto del lavoro svolto.

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Forse si dimentica che la Staffetta Gemona-Sacile l’abbiamo ideata noi: unica vera manifestazione che ha sensibilizzato il territorio in ordine alla chiusura della linea Pedemontana.
Questione oggi abbandonata dalla politica, ma che è servita a più di qualche candidato per la sua personale campagna elettorale in regione.
L’idea di regionalizzare la linea Gemona-Sacile a zero euro è il frutto di una nsotra idea che Riccardi ha sostenuto. Fino al cambio di amministrazione, qs indirizzo è stato portato avanti con decisione, sbarcando persino in Commissione Paritetica a Roma. Sappiamo tutti poi come è andata a finire e il silenzio che è caduto sulla Gemona-Sacile…
E’ facile etichettare con malizia le persone, soprattutto quando non si conoscono le cose o si conoscono solo parzialmente.
Ebbene se lo vuole sapere qs è la terza Giunta con cui ci confrontiamo, dopo Illy (assessore Sonego), Tondo (assessore Riccardi), ora Serrachiani (assessore Santoro)
Purtroppo rileviamo che in qs 8 mesi i risultati della nuova amministrazione sono molto al di sotto delle aspettative. I motivi ?
La mancanza di un metodo di lavoro serio e soprattutto di confronto.
Fin dall’inizio la Serrachiani ha sbagliato l’approccio, mantenendo le distanze e rimanendo arroccata sul suo pulpito.
Nessuno è nato imparato, nessuno ha la sfera magica in grado di risolvere problemi e criticità di 40 anni fa … avere però l’arroganza di non confrontarsi e soprattutto la presunzione di saper tutto, è dimostrazione di incapacità e limitatezza.
Invitiamo tutti a leggere il programma elettorale della Serrachiani in materia di tpl, trasmessoci qualche mese fa
http://comitatopendolarialtofriuli.blogspot.it/2013/04/quale-futuro-per-il-trasporto.html
Ognuno potrà verificare cosa si è fatto …
Sono già trascorsi inutilmente 8 mesi e a parer nostro non solo siamo rimasti al palo, ma si è perso tutto il lavoro fatto in precedenza.
La ns. posizione è la stessa di tutti i Comitati regionali, che per la prima volta hanno disertato il tavolo di lavoro con la regione. Mai si era arrivati a questo punto.
Forse tutti i Comitati sono strumentalizzati politicamente ?
Ci creda che in passato, riunioni turbolente per le quali si poteva abbandonare il tavolo ce ne sono state, ma non siamo mai arrivati a tanto … ora invece con qs. modo così arrogante e presuntuoso di gestione del servizio non c’è altra possibilità che alzare la voce per non essere calpestati.
Siamo poi offesi dalla balle della Santoro, la quale ha dichiarato a mezzo stampa che c’era collaborazione con i Comitati sugli orari … falsità incredibili visto che mai c’è stato un confronto sul tema.
Noi viaggiamo ogni giorno sui treni, l’assessore Santoro o la Serrachiani invece non sanno nemmeno com’è fatta una Ale 801, o non si preoccupano di acquistare a fine mese un abbonamento integrato Saf nella tabaccheria perché la biglietteria è chiusa o perché le nuovissime self service installate da Trenitalia costate 30.000 ciascuna non sono in grado di vendere quel titolo di viaggio …
Chiediamo solo rispetto perché loro sono al servizio della gente e non noi al loro cospetto ….
Tragga lei le conclusioni, di certo però si risparmi le infelici etichettature, soprattutto per rispetto di tutti coloro che quotidianamente lavorano o collaborano per il Comitato
Ci scusi per la schiettezza, nulla di personale, ma la politica va fatta da altre parti non su qs blog, soprattutto poi si deve avere il coraggio di firmarsi e non nascondersi dietro a un vile anonimato.
Grazie !

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

@Nadia: hai ragione i dati del monitoraggio denotano un peggioramento della puntualità a partire dal 21 novembre. Fino a quel momento però il servizio aveva un buon grado di puntualità. Poi è arrivato il freddo …
Ieri per la prima volta in novembre sono saltati due treni. Peccato ! Ad ottobre zero soppressioni … non si è riusciti a confermare quel buon risultato.
I dati del monitoraggio verranno presto pubblicati sul blog.

Mauro ha detto...

ben detto !
è ora di finirla di parlare di politica.
Me ne sbatto della "romana" o del "carnico".
Io pretendo solo che il treno sia puntuale, pulito e costi poco !
La romana se vuole essere utile, invece di andare a fare le sfilate a ballarò, facendo incazzare i contribuenti del FVG, è meglio che si impegni per qualcosa di più concreto, ad esempio parlare con gli amici di Moretti per i nuovi treni.
Quello è il vero scandalo, visto che è impossibile non omologare in 12 mesi 8 treni ... terzo mondo puro ! Neanche fossero razzi stellari...
Mauro

Anonimo ha detto...

Scusate io sono nuova di questo blog.
Sono una pendolare di lungo corso Artegna-Udine.
Se qualcuno accusa i Comitati di essere politicizzati ci sono solo due risposte al riguardo: o è in malafede o non sa nulla di quello che è stato fatto.
Confermo anch'io il ritardo costante del treno 5983 che è stato deviato.
Emily

Anonimo ha detto...

personalmente i nuovi orari fanno schifo.
faccio la tratta Artegna-Ud (treno 7.33 andata) e Ud- Artegna (treno 17.05 ritorno). Alle 17.30 sono in sostanza a casa.
Dal 15 dicembre perderò ogni giorno più di mezz'ora, visto che il treno delle 17.05 è stato cancellato e il primo utile per Artegna è quello delle 17.35. Il micotra delle 17.17 ferma solo a Gemona. Non c'è neppure un bus che parte alle 17 .... ma uno alle 17.30, 5 min. prima del treno !
In questa situazione saranno tutti gli utenti di Tricesimo e Tarcento che oggi prendono il treno delle 17.05. Come si fa in fascia pendolare a togliere treni ? meritano proprio il Nobel

Anonimo ha detto...

LA soluzione per il treno della 17.o5 era forse quella di farlo con finecorsa a Gemona...e lasciare il micotra proseguire oltre...così si accontentava un poco tutti anzichè lasciare il buco di orario in una fascia che sicuramente è "carica" di pendolari

Anonimo ha detto...

pcpOggi sul M.V. c'è un articolo dell'assessore Santoro che parla del nuovo orario cadenzato.
Non capisco che tipo di collaborazione ci sia stata se i Comitati dicono che non c'è stato confronto.
Domando è possibile modificare l'orario ?
Oltre al treno delle 17.05 ci sono tutte le coincidenze per Go assurde ...
Ho il sospetto che l'orario sia stato fatto ad arte solo per i dipendenti regionali che vanno a TS.
Grazie per quello che fate.
Annalisa