Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

sabato 1 giugno 2013

Multateli ! Ora basta, la Regione convochi subito il Tavolo di Lavoro dei Pendolari

Il trend positivo riscontrato da ottobre scorso sembra che si sia interrotto.
Il 2013 si era aperto bene, facendoci dimenticare l’orribile I° trimestre 2012. L’indice delle soppressioni del I° trimestre era infatti calato dallo 0,84 soppressioni al giorno allo 0,30 (64 soppressioni nel 2012 contro le 23 del 2013). Il numero dei ritardi (superiori a 10 min.) è invece aumentanto.
L’indice di disservizio del I° trimestre 2013 rileva problemi (soppressioni o ritardi superiori a 10 min.) nel 4,87% sui 1723 treni circolati lungo la Udine-Tarvisio.
Aprile e maggio 2013 sono sostanzialmente in linea con questa media, ma se rapportati al 2012 presentano invece dei dati peggiori (12 soppressioni contro le 3 e 30 ritardi contro i 9 dello scorso anno).
Aumentano le soppressioni anche se non ai livelli del I° trimestre 2012; aumentano in maniera significativa i ritardi (a maggio quello medio sfiora i 33 min.).
Trenitalia in questi ultimi due mesi non è stata in grado di replicare i parametri prestazionali offerti nel 2012, quando il servizio fu caratterizzato da standard di puntualità e affidabilità quasi svizzeri.
Entrando nel dettaglio il monitoraggio di maggio, che ha preso ad oggetto 592 treni circolati lungo la linea Udine-Tarvisio, ha evidenziato 5 soppressioni e 24 ritardi superiori ai 10 minuti, con un indice di disservizio pari al 4,89% (soppressioni + ritardi//treni circolanti).
Come già detto il risultato di maggio 2013 è peggiore rispetto a quello del 2012, quando non vennero rilevate soppressioni, ma tendenzialmente in linea con la media del 2013.
Non si segnalano treni critici. I disservizi risultano spalmati su tutto l’arco della giornata.
I maggiori disservizi si sono registrati nella giornate del 24 maggio (4 ritardi che sfiorano l’ora) e del 31 maggio, quando la linea Cervignano-Udine-Tarvisio è stata bloccata a causa di un guasto a un treno a Santa maria La Longa (vedi post dedicato ).
Il ritardo medio (superiore ai 10 min.) si attesta sui 33 minuti circa: un dato peggiore rispetto alla media del I° trimestre 2013, quando la media fu di 30 min. circa.
Malissimo ancora il sistema di informazione, sia a bordo treno che in stazione. Trenitalia non riesce ad istruire a dovere i propri capitreno in maniera da far svolgere gli annunci a bordo, e anche in stazione la situazione è assolutamente deficitaria.
Ci domandiamo se veramente per il personale di viaggio sia così difficile fare un annuncio via fono, comunicando le fermate e /o segnalare ritardi e coincidenze ?
E’ provato ormai che difronte alle lamentele o alle denunce dei Comitati dei Pendolari, vi è una certa reazione da parte del gestore … in mancanza delle “sentinelle” invece si torna al solito andazzo!
Manca, ma da un pezzo ormai, una certa cultura lavorativa, a partire da chi comanda, incapace ad organizzare e coordinare in maniera seria il lavoro. Manca la responsabilità a tutti i livelli, e il settore appare chiaramente allo sbando, dove l’unico target ammesso è quello dettato da un management arrogante e disinteressato alle esigenze concrete dei Pendolari.
Un’azienda di Stato interessata unicamente alla quadratura dei numeri (costi e personale), lontana da un’ottica di marketing che possa garantire un aumento dei passeggeri e della qualità del servizio offerto e la riduzione dei disservizi.
Tutto ciò è causa di scontento e rabbia da parte degli utenti, che vengono vessati da condotte e comportamenti non degni di un Paese civile.
Per questi motivi chiediamo che la Regione FVG assuma una decisone forte e di responsabilità verso i pendolari che, da Cittadini virtuosi utilizzano i mezzi pubblici in alternativa all’auto, subendo quotidianamente le vessazioni di Trenitalia.
Chiediamo alla Presidente Serracchiani di usare “il pugno di ferro”, applicando in maniera esemplare le penali contrattuali per gli inadempimenti accertati nel corso del 2012.
Chiederemo inoltre la convocazione d’urgenza del Tavolo di Lavoro dei Pendolari, per fare il punto della situazione e soprattutto pretendere trasparenza, visto che oltre utenti che pagano il biglietto, siamo anche contribuenti del servizio ferroviario regionale. Vogliamo conoscere tutti i dati contrattuali e sapere dove sono finiti i 500.000 € delle penali contrattuali del 2011, soldi che dovevano e devono essere rinvestiti nel piano stazioni, come concordato.
La pazienza sta per terminare !

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