Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

domenica 10 maggio 2009

La questione della tariffa integrata Trenitalia - Saf

Su tutto il territorio regionale vige la tariffa ordinaria Trenitalia a fasce kilometriche, tranne sulla linea Udine - Tarvisio, ove vige l'integrazione tariffaria in forza dell'accordo Trenitalia-Saf Autoservizi Spa, il quale garantisce il servizio integrato ferro - gomma.
La tariffa integrata risulta obbligatoria a prescindere che l'utente utilzzi il vettore ferroviario, ovvero il servizio bus Saf.
L'integrazione tariffaria Saf risulta altresì obbligatoria solo per gli utenti della linea Udine - Tarvsio, ovvero solo per i viaggatori che partono da una stazione posta all'interno della linea (es. Gemona) e arrivano in un'altra stazione della stessa linea (es. Udine), mentre non è obbligatoria per i viaggiatori che partono da una stazione fuori della linea (es. Padova) e arrivano all'interno della linea (es. Gemona) o viceversa. In quest'ultimii casi i viaggiatori, nonostante usufruiscano del medesimo servizio, non pagano l'integrazione Saf e il loro biglietto sarà pertanto calcolato sulla base della tariffa ordinaria Trenitalia.
Ciò determina quindi, a parità di servizio fruito, una chiara disparità di trattamento fra utenti.
La disparità è ulteriormente evidente nell'ambito del sistema tariffario applicato: l'accordo Trenitalia - Saf prevede infatti che, a prescindere dal vettore utilizzato, il costo del biglietto venga determinato tenendo conto del quadro tariffario "su gomma", e quindi in base alle polimetriche stradali Saf (distanze fra stazione di partenza ed arrivo) e non in base alle distanze ferroviarie.
Tale scelta si scontra con il sistema di tariffazione ordinario Trenitalia attualmente in vigore su tutte le altre linee ferroviarie della regione, ove la base di calcolo è data dalle relazioni ferroviarie (cd fasce kilometriche).
Da qui la disparità di trattamento tra i viaggiatori della tratta Gemona - Udine rispetto agli altri utenti regionali, in quanto:
- la distanza stradale tra le stazioni di Gemona - Udine è pari a circa 31 km, contro i km 28 della ferrovia;
- l'applicazione delle polimetriche stradali (nel caso di specie km 31) consegue che la tariffa venga calcolata in base alla fascia kilometrica dei 40 km e non in base alla fascia 30 km;
- il costo attuale dell'abbonamento integrato Saf mensile Gemona - Udine è pari ad € 52,65 (tutti giorni) ovvero pari ad € 49,05 (dal lunedì al venerdì), contro gli € 43,85 del costo dell'abbonamento mensile Trenitalia a fascia ordnaria (30 km).
L'obbligatorietà del sistema di tariffazione integrata Saf consegue, come detto, che i viaggiatori che utilizzano il solo vettore ferroviario della tratta Gemona - Udine (ove la distanza ferroviaria è pari a 28 km e quindi inferiore ai 31 km di quella stradale), pagano un biglietto maggiorato.
La differenza mensile pro capite è pari ad € 8,80, ovvero pari ad € 105,60 annui: supponendo 200 abbonati pendolari tra studenti e lavoratori il maggior costo annuo introitato da Saf-Trentalia è pari ad € 21.120,00, importo che tuttavia non tiene conto dei singoli biglietti di corsa semplice, la cui tariffa integrata risulta pari ad € 3,10 contro gli € 2,55 previsti dalla tariffa ordinaria Trenitalia.
Già nel corso del 2005 - a fronte dell'esposto presentato dal nostro portavoce, Andrea Palese, abbonato della Gemona - Udine - l'allora Direttore Regonale di Trenitalia, dott. Viittorio Nicolini, nella sua nota di data 28.07.2005, affermava testualmente che "
il sistema di tariffazione integrata vigente sulla linea Udine-Tarvisio, … è stato adottato con il costante coinvolgimento della Regione Friuli Venezia Giulia, con la quale è attualmente aperto un tavolo tecnico sul tema della bigliettazione elettronica integrata" Trenitalia è comunque consapevole delle problematiche emerse rispetto ad una parte della propria clientela ed, in particolare, sta valutando quali possibili iniziative adottare per venire incontro alle richieste di coloro, che sulla linea Udine-Tarvisio, sulla tratta a sud di Carnia utilizzano il solo mezzo ferroviario".
Trenitalia è quindi pienamente consapevole dell’iniquità in ordine al trattamento tariffario adottato nei confronti dell’utenza della Gemona - Udine, tuttavia nessun provvedimento è mai stato adottato, con buona pace del diritto di uguaglianza tra gli utenti !
Preme inoltre porre all’attenzione del lettore alcune peculiarità del servizio integrato in questione, l'adozione del quale non è stata determinata da una precisa scelta del Gestore del servizio, bensì è stato un mero atto dovuto, in considerazione del fatto che la nuova linea ferrata Pontebbana ha sopresso alcune stazioni prima presenti nel Canal del Ferro - Val Canale (es. Resiutta, Moggio Udine, Chiusaforte, Dogna ecc.).
Tali località, non più raggiungiili dal treno, possono oggi essere servite unicamente dal servizio pubblico rappresentato dai bus: è chiaro quindi che, se per le località a nord di Carnia, l'unica possiblità di fruire del trasporto pubblico è dato unicamente dal bus - e da qui la scelta obbligata dell'integrazione bus+ treno -, per le stazioni poste a sud di Carnia (ove risulta ancora presente il servzio ferroviario) l'integrazione appare quantomai inopportuna, visto che ll vettore ferroviario risulta più veloce di quello stradale (la tratta Gemona - Udine viene percorsa dal treno in meno di 30 minuti, contro i 60 del bus, salvo ritardi).
Per queste ragioni appare discriminatorio rendere obbligatorio il servizio integrato "su gomma" per tutte le stazioni a sud di Carnia, le qual sono regolarmente servite dal vettore ferroviario, come appare iniqua la scelta dell'adozione di una tariffazione integrata in considerazioe che il vettore stradale risulta più lento rispetto a quello ferroviario ...
Risulta quindi vessatorio imporre agli utenti della tratta Gemona - Udine, usufruitori del mero vettore ferroviario, un sovraprezzo per un servizio che, in primis non richiedono e che per di più in termini di tempi di percorrenza risulta più svantaggioso e quindi peggiorativo di quello ferroviario.
Non vi è nessuna obiezione al fatto che sussista un servizio integrato "su gomma" lungo la linea Udine - Tarvisio, anzi, tale servizio risulta assolutamente necessario per l'integrazione dei collegamenti a nord di Carnia, tuttavia il servizio integrato non può essere reso obbligatorio per quei utenti che hanno facoltà di scelta fra il vettore ferroviario e quello stradale.
L’integrazione Saf dovrà pertanto essere pagata solo e soltanto dagli usufruitori del servizio "su gomma", ovvero da coloro che in maniera promiscua utilizzano volontariamente entrambi i servizi Trenitalia – Saf.

3 commenti:

Andrea Palese ha detto...

L'ILLEGITTIMITA' DELL' INTEGRAZIONE TARIFFARIA SAF SULLA TRATTA GEMONA - UDINE

L'integrazione dei servizi Saf - Trenitalia lungo la linea Udine - Tarvisio rappresenta da diversi anni una vera e propria questione irrisolta, per la quale da diversi anni mi batto unitamente ad un gruppo di pendolari al fine di ricercare una soluzione equa condivisible tra pendolari e Trenitalia.
L'accordo Saf - Trenitalia, siglato verso la fine degli anni '90, doveva rappresentare un esperimento in attesa dell'ampliamento a tutta la Regione di un sistema intermodale integrato.
Tale sistema rappresenta ancor oggi a distanza di oltre 10 anni, l'unico esempio in Regione di integrazione di servizi (bus+ treni) nonché di integrazione tariffaria. Si rileva infatti che tale sistema tariffario permette al viaggiatore, con un unico biglietto, l'utilizzo indifferenziato sia del vettore "su gomma", che di quello ferrviario. L'idea dell'integrazione dei servizi treno-bus non è assolutamnete scellerata, anzi rappresenta un'innovazione già fatta propria nelle maggiori Città metropoltane d'Italia (es. Milano) e d'Europa.
Nel caso della Tarvisio - Udine l'adozione di tale sistema integrato non è stata tuttavia una scelta innovativa, bensì un atto dovuto, in considerazione del fatto che la nuova linea ferrata Pontebbana ha sopresso alcune stazioni prima presenti nel Canal del Ferro - Val Canale (es. Resiutta, Moggio Udine, Chiusaforte, Dogna ecc.), oggi non più raggiungiil dal treno.
E' chiaro quindi che, se per le località a nord di Carnia, l'unica possiblità, di fruire del trasporto pubblico è dato unicamente dal bus, per le stazioni poste a sud di Carnia l'integrazione appare inopportuna, visto che ll vettore ferroviario risulta senza dubbi più veloce di quello stradale.
La vera questione è tuttavia data dall'obbligatorietà della tariffa integrata Saf, a prescindere dal vettore utilizzato: la scelta adottata da Saf - Trenitalia in ordine alla tariffazione dei servizi è stata quella di far riferimento al solo quadro tariffario "su gomma", utilizzando quale base di calcolo le polimetriche stradali e non quelle ferroviarie. Tale scelta si scontra con il sistema di tariffazione ordinario regionale Trenitalia, ove la base di calcolo è data dalle relazioni ferroviarie (cd fasce kilometriche). Da qui la disparità di trattamento tra i viaggiatori della Gemona - Udine e tutti gli altri.
La disparità è evidente in quanto l'integrazione tariffaria è obbligatoria solo per i viaggatori della linea Udine - Tarvisio, mentre non è obbligatoria per i viaggiatori che partano da una stazione fuori della linea e arrivino all'interno della linea o viceversa. In quest'ultimii casi i viaggiatori, nonostante usufruiscano del medeismo servizio, non pagano l'integrazione Saf e il loro biglietto sarà cacolato sulla base alla tariffa ordinaria Trenitalia.
L'obbligatorietà del sistema di tariffazione integrata Saf sulla linea Udine - Tarvisio consegue, come detto, che i viaggiatori della tratta Gemona - Udine (ove la distanza ferroviaria è pari a 28 km e quindi inferiore ai 30 km), paghino un biglietto maggiorato, visto che la tariffa integrata Saf tiene conto della distanza stadale: la fascia kilmetrica applicata per l'emissioe del biglietto sarà pertanto quella dei 40 km e non parimenti quella dei 30 km come dovrebbe.
Questo salto di fascia klometriaca comporta un sopraprezzo di Euro 8,80 mensili: il prezzo attuale dell'abbonamento integrato Saf mensile (dal lunedì alla domenica) della tratta Gemona - Udine è infatti pari ad € 52,65, mentre il costo dell'abbonameto mensile integrato Saf (dal lunedì al venerdì) è pari ad € 49,05, contro gli € 50,00 dell'abbonamento mensile (tutti i giorni) calcolato secondo la fascia ordinaria 40 km Trenitalia (es. Gemona-Buttrio) e gli € 43,85 del costo dell'abbonamernto mensile (tutti i giorni) calcolato secondo la fascia ordinaria 30 km Trenitalia.
Facendo due semplici conti, il sovraprezzo pro capite mensile, utilizzando il mero servizio ferroviario (distanza inferiore ai 30 km) è pari di € 8,80 consegue nell'arco dell'anno una differenza pari a complessivi € 105,60 ... Gemona è senza dubbio la stazione con più viaggiatori in partenza ed in arrivo lungo la tratta (escludendo ovviamente quella di Udine); sulla base dei dati sopra riportati e presumendo un movmento di circa 200 pendolari abbonati (tra studenti e lavoraori), il maggior introito annuo per le casse di Saf - Trenitalia è di oltre 21.000 Euro ...
Il sistema di tariffazione integrata Saf in vigore non risulta - a parere dello scrivente - legittimo in quanto non equo.
Il sistema di tariffazione regionale, a parità di servizio ferroviario offerto, dovrebbe essere uguale per tutti gli utenti in tutto il territorio regionale, parimenti il sistema integrato attuale non garantisce il principio di corrispettività della prestazione.
Nello specifico, - considerato che le tariffe ferroviarie regionali vengono determinate da Trenitalia Spa e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia l’utente regionale utilizzatore del solo mezzo ferroviario non può essere chiamato a pagare un servizio aggiuntivo non richiesto (nella specie l’integrazione del servizio su gomma offerto da Saf Spa) qualora l'utente non utilizzi il servizio integrato (non richiesto) su gomma.
Non vi è nessuna obiezione al fatto che sussista un servizio integrato su gomma, tuttavia considerato che tale servizio risulta accessorio a quello ferroviario, non risulta corretto porlo a carico degli utenti che utilizzano il solo servizio su rotaia.
L’integrazione Saf a parere dello scrivente, dovrà pertanto essere pagata solo e soltanto dagli usufruitori del servizio su gomma, ovvero da coloro che in maniera promiscua utilizzano volontariamente entrambi i servizi Trenitalia – Saf (come nel caso degli utenti delle stazioni poste a nord di Carnia).
Andrea Palese - Portavoce Comitato Pendolari Gemona-Udine

Michele Londero ha detto...

TARIFFA INTEGRATA SAF: UNA QUESTIONE POCO CHIARA

1).-AMBITO DI APPLICAZIONE TARIFFA INTEGRATA
Sulla relazione Udine – Tarvisio Bosco Verde per il trasporto pubblico passeggeri vige obbligatoriamente la tariffa n. 41/7/A (così detta tariffa integrata Trenitalia-SAF) mentre sul resto del territorio regionale è in vigore la tariffa n. 40/7/A. Tale tariffa consente, con il pagamento di un solo biglietto (o abbonamento) di viaggiare indistintamente sia sui mezzi di Trenitalia sia su quelli di SAF (corriera). Il vantaggio è evidente soprattutto per i residenti nei comuni della Valcanale, Canal del Ferro e delle vallate del comune di Resia in quanto consente loro con un unico biglietto di raggiungere la stazione di Carnia di Venzone e poi di proseguire per Udine.
Si precisa che l’integrazione tariffaria nasce da un accordo privato tra le società Trenitalia S.p.A. e SAF S.p.A., accordo che sembrerebbe esser stato solo parzialmente avallato dalla Regione Friuli-V.G..

2).-INCONGRUENZE APPLICATIVE
I prezzi delle tariffe 41/7/A e 40/7/A, a parità di chilometraggio sono coincisi per diversi anni. Tra le due tariffe tuttavia c’è una discrepanza negli scaglioni di chilometraggio, in quanto per la tariffa ferroviaria (40/7/A) le singole fasce vanno ad esempio da 21 a 30 KM e da 31 a 40 KM (quindi da 21,00 a 30,99 KM e da 31 a 40,99 KM) come esposto nelle bacheche (foglio verde) di tutte le stazioni della regione Friuli-V.G. (comprese quelle della tratta Udine - Tarvisio B.V.), mentre la tariffa integrata 41/7/A si rifà alle tariffe “E” della SAF e va da 20,1 a 30 KM e da 30,1 a 40 KM.
A ben vedere la tariffa 41/7/A utilizza gli scaglioni SAF e le tavole polimetriche della stessa azienda (che differiscono sia dagli scaglioni Trenitalia sia dalle relazioni di quest’ultima).
Si segnala, inoltre, che a decorrere da febbraio 2009 la tariffa integrata ha subito un aumento tariffario rendendo di fatto più onerosa la tariffa 41/7/A rispetto alla tariffa non integrata (40/7/A), a parità di chilometraggio.

3).-COMUNE DI GEMONA DEL FRIULI
La relazione ferroviaria tra Udine e Gemona del Friuli, dopo la costruzione della nuova linea Pontebbana, è pari a circa 28,8 chilometri mentre la relazione stradale risultante dalle tavole polimetriche di SAF è di 30,7 KM. L’obbligatorietà della tariffa integrata, a fronte dell’applicazione delle tavole polimetriche di SAF determina quindi un ingiustificato salto di fascia per tutti gli utenti gemonesi che si ritrovano a fronte di 28,8 KM ferroviari e di 30,7 KM stradali, a non poter, in maniera del tutto ingiustificata ed ingiustificabile, utilizzare il solo abbonamento ferroviario che coprirebbe entrambe le distanze, dovendo obbligatoriamente acquistare un abbonamento integrato fascia 30,1-40,0 KM (scaglione E-06 SAF) che attualmente costa 52,65 Euro mensili anziché 43,85 Euro (scaglione 21-30 tariffa ferroviaria).
In ogni caso, anche senza l’incongruenza applicativa dovuta alla differenza tra tavole polimetriche SAF e relazione Trenitalia, la tariffa integrata risulta da febbraio 2009 più onerosa (46,15 Euro della tariffa 41/7/A di 30 KM, contro 43,85 Euro della tariffa 40/7/A di pari distanza).

4).-DIFFORMITA’ DI TRATTAMENTO PENDOLARI REGIONE FRIULI-V.G.
La tariffa integrata determina in alcuni casi, come per il comune di Gemona una difformità di trattamento all’interno della regione Friuli-V.G.. Appare infatti del tutto discriminatorio il fatto che alcuni utenti, nella specie i pendolari della tratta Gemona – Udine, debbano acquistare presso le biglietterie della tratta in oggetto dei titoli di viaggio a prezzo maggiorato in quanto la relazione stradale sul quale viene conteggiata la tariffa integrata, risulta errata, rispetto ad altri utenti (come ad esempio i pendolari della tratta Codroipo - Udine) che parimenti acquistano il medesimo titolo (fascia 21-30 chilometri) ed utilizzano il medesimo servizio ad una tariffa inferiore, senza l’obbligo del pagamento dell’integrazione.
Il sistema di tariffazione regionale, a parità di servizio ferroviario offerto, dovrebbe essere uguale per tutti gli utenti e in tutto il territorio regionale. E’ sufficiente ricordare che in applicazione di ciò, tutti gli utenti regionali hanno la facoltà/diritto di viaggiare con un valido titolo di viaggio all’interno della Regione a prescindere dal luogo di acquisto del titolo. E questo vale per tutte le linee regionali tranne sulla tratta Udine-Tarvisio B.V.! Tra l’altro si segnala che sulla bacheca della sala d’aspetto della stazione di Gemona sono pubblicate (foglio verde) le tariffe e gli scaglioni ferroviari e non quelli integrati.
La discriminazione sopra citata si è accentuata da febbraio 2009, a seguito dell’aumento della tariffa integrata 41/7/A, in quanto ora la disparità si origina non solamente dall’incongruenza applicativa degli scaglioni, diversi tra Trenitalia e SAF, ma anche all’interno degli stessi scaglioni (ad es. gli utenti della tratta Artegna-Udine sono soggetti alla tariffa integrata di 46,15 Euro mentre gli utenti di Codroipo-Udine alla tariffa ferroviaria di 43,85 Euro).

5).-ASPETTI GIURIDICI
L’utente utilizzatore del solo mezzo ferroviario, tramite l’acquisto dell’abbonamento a fasce chilometriche, esprime la volontà di avvalersi del solo servizio ferroviario.
L’integrazione tariffaria obbliga tutti gli utenti gemonesi ad acquistare un servizio aggiuntivo che buona parte degli stessi non richiedono e che non intendono utilizzare a fronte peraltro di un accordo privato tra due soggetti che operano in un settore pubblico ed in regime di monopolio. Si rileva innanzitutto la mancanza di corrispettività nella prestazione in quanto, secondo il nostro ordinamento giuridico non possono essere imposte prestazioni a pagamento non richieste: l’integrazione Trenitalia-SAF se da un lato dà un vantaggio teorico che consente di viaggiare anche in corriera (non più però allo stesso prezzo del treno), dall’altro, relativamente al comune di Gemona, crea un’evidente disparità in quanto la relazione di viaggio Udine - Gemona viene ingiustamente calcolata sulle tariffe e scaglioni stradali che per poche centinaia di metri determinano il passaggio alla successiva e più onerosa fascia di 40 chilometri. Determinando di fatto un sovrapprezzo per il solo utente utilizzatore del mezzo ferroviario non interessato a viaggiare in corriera. Costo e sovrapprezzo che sembrerebbe andare ad alimentare esclusivamente i corrispettivi di SAF a discapito di Trenitalia: se ipotizziamo in 150 il numero di utenti gemonesi (che utilizzano solamente la tratta Gemona-Udine), il sovrapprezzo annuo globale risulterebbe, con le tariffe attuali, pari a 15.840 Euro (8,8*150*12).

6).-TEMPISTICHE DI VIAGGIO
Trenitalia, SAF e la Regione Autonoma Friuli-V.G. evidentemente presumono di fornire un miglior servizio anche agli utenti gemonesi che si recano a Udine, mettendo a disposizione l’integrazione gomma rotaia: servizio che però, nella stragrande maggioranza dei casi, non viene utilizzato. Risulta abbastanza evidente che in realtà i pendolari Gemonesi che utilizzano mezzi pubblici per recarsi a Udine, all’andata, scelgono quasi esclusivamente i treni regionali nr. 2843, nr. 5963 nr. 5957, mentre al ritorno utilizzano prevalentemente i treni regionali nr. 5978, nr. 6024, nr. 5998 e nr. 2862. Si precisa altresì che i tempi di percorrenza del treno (se puntuale) sono di circa 24-28 minuti contro i circa 60-65 minuti dell’autocorriera! Risulta quindi del tutto discriminatorio e vessatorio imporre, a fronte di un evidente errore nell’applicazione tariffaria chilometrica a chi utilizza il solo mezzo ferroviario, un sovrapprezzo (27,5% circa in più sul costo del singolo biglietto a corsa semplice ovvero 3,25 Euro per l’integrato e 2,55 Euro per il ferroviario, 20% circa per gli abbonamenti) per un servizio che in primis non richiede e che per di più in termini di tempi di percorrenza risulta molto più svantaggioso.
Trenitalia, SAF ma anche la Regione Autonoma Friuli-V.G. dovrebbero riflettere, sulla presunzione, a loro detta, di offrire un migliore e più completo servizio globale sulla direttrice Udine Tarvisio B.V. dato che circa il 25-30% degli utenti di tale tratta parte da Gemona per Udine.

7).-ARBITRARIETA’ DELL’ACCERTATORE TRENITALIA
Si segnala peraltro una difformità di trattamento da parte degli addetti di controlleria Trenitalia che nel 99% dei casi, all’esibizione del solo abbonamento ferroviario non provvedono a redarre alcun processo verbale di accertamento in quanto considerano l’abbonamento stesso perfettamente regolare (così come avviene nei controlli effettuati a bordo stazione). Attualmente solo un paio di addetti di controlleria Trenitalia pretendono l’abbonamento integrato, pur continuando a commettere, nel loro ruolo di pubblici ufficiali durante l’identificazione dei presunti trasgressori, diverse irregolarità sostanziali, tanto che in alcune circostanze alcuni pendolari sono dovuti ricorrere alla Polizia Ferroviaria per far valere le loro ragioni.
La regolarità del titolo di viaggio ferroviario (non comprensivo della tariffa integrata Trenitalia-SAF), risulta inoltre provata indiscutibilmente dal fatto che Trenitalia, nella specie la biglietteria della Stazione di Firenze - Campo di Marte – ha emesso in data 27.12.2006 alle ore 10.43 il biglietto ferroviario n. 0753AV3262608, relativo alla tratta Gemona - Udine, senza l’integrazione tariffaria. In tal senso risulta fuorviante e poco credibile la considerazione informalmente ricevuta dalla direzione di Trenitalia, ovvero che la biglietteria può emettere il biglietto ma l’utente non può circolare: ma l’utente in buona fede proveniente da fuori regione come dovrebbe regolarsi in questo caso?

8).-ABBONAMENTI FASCIA 30 CHILOMETRI
Risultano improvvisamente irreperibili presso le stazioni della tratta Udine – Tarvisio B.V. (capoluogo compreso), tutti gli abbonamenti fascia 30 chilometri, mentre le altre fasce risultano regolarmente acquistabili. La direzione Regionale Trenitalia non è stata in grado di giustificare tale scelta.

Giusy Gubiani ha detto...

INTEGRAZIONE TARIFFARIA: MA QUANTO MI COSTI ?
A proposito della questione della tariffazione integrata Saf-Trenitalia, di seguito, pubblico un interessante articolo apparso di recente sulla stampa locale. Il Comitato Pendolari non è a priori contro l'idea del servizio integrato treno+bus lungo la tratta Gemona - Udine, ma auspica l'adozione di un sistema di tariffazione integrata che risulti più equa per il viaggiatore che fruisce unicamente del servizio ferroviario. Le disparità di trattamento tariffario, a parità di servizio offerto, risulta oggi particolarmente evidente per i pendolari della tratta Gemona - Udine (ovvero quella più frequentata nell'ambito della linea Udine-Tarvisio): non è possibile, infatti, che la quasi totalità dei pendolari di Gemona utilizzino il treno e siano obbligati a pagare un biglietto integrato Saf a costo maggiorato per un servizio non richiesto e non utilizzato.
L’ingiustizia si basa sul fatto che la tariffa del biglietto ferroviario si basa sul chilometraggio stradale (distanza Gemona-Udine pari a 30,7 Km) e non su quello ferroviario (28,7 Km circa), portando così alla fascia di tariffazione superiore: da qui consegue la disparità di trattamento!
Il servizio integrato deve essere organizzato in maniera tale che i servizi bus e treno debbano integrarsi tra loro in base alle esigenze logistiche e geografiche delle zone servite dal servizio pubblico, in maniera da garantire all'utente la miglior fruizione possibile del servizio, ossia l'utilizzo del vettore più comodo e veloce.
E' chiaro pertanto, che il vettore ferroviario sarà quello preferito da Udine sino a Carnia e il bus sarà indispensabile per raggiungere invece le località poste a nord di Carnia, in considerazione che il collegamento di tali paesi (fatto salvo per Pontebba e Tarvisio), con la dismissione della vecchia linea Pontebbana, è garantito unicamente dal servizio su gomma.
Questo non significa tuttavia bloccare i treni a Carnia, anzi, è necessario razionalizzare il servizio in maniera tale da permettere un collegamento ferroviario intelligente con i centri turistici di Pontebba e Tarvisio, i soli toccati dalla nuova linea Pontebbana, nonché promuovere un idoneo collegamento con la vicina Austria, incentivando e promovendo l'utilizzo del treno.
L'idea della Regione di adottare un'unica tariffazione integrata su base regionale valida per tutti i servizi (treno - bus) è senza dubbio giusta ed innovativa, purchè l'adozione di un siffatto criterio di tariffazione risulti equo per tutti i viaggiatori a parità di servizio offerto.
L'esperimento della tariffazione integrata lungo la linea Udine – Tarvisio, con l'evidente disparità di trattamento riscontrata in capo ai pendolari della tratta Gemona – Udine, deve essere d'esempio agli Amministratori e alle società di gestione del servizio pubblico locale, affinché si superino le disparità, offrendo al tempo stesso un servizio di qualità (puntualità e velocità dei collegamenti) e garantendo la parità di trattamento fra tutti i viaggiatori. L'integrazione, come è già avvenuto per la tratta Gemona - Udine, non deve giustificare un aumento spropositato delle tariffe.
Articolo Messaggero Veneto del 3 aprile 2009 (D. P.) "Trasporti, via alla società unica. Bus e treni con un solo biglietto.
Con lo stesso biglietto si viaggerà sia in treno sia in corriera. Nel 2010 scade infatti il contratto "su gomma" e quindi con nuovi affidamenti si lavorerà, appunto, all'integrazione tariffaria. E' questo uno degli obiettivi della nuova società di trasporto nata dagli attuali quattro gestori.
Proprio ieri gli assessori regionali alle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Riccardi, e al Personale e all'Organizzazione e Sport, Elio De Anna, hanno incontrato a Trieste i vertici della nuova società cooperativa a responsabilità limitata TPL Fvg che nelle scorse settimane è stata costituita tra le quattro società di gestione del trasporto pubblico su gomma operative in Friuli Venezia Giulia, Saf Udine, Trieste Trasporti, Atap Pordenonese ed Apt Gorizia hanno infatti fondato TPL (Trasporto Pubblico Locale) Fvg, con l'obiettivo di presentarsi come unica forza societaria, forte delle diverse esperienze maturate sul territorio dalle quattro aziende provinciali, al prossimo bando regionale per l'assegnazione del servizio di trasporto passeggeri su gomma e marittimo.
L'Assessore Riccardi ha avuto l'occasione di ribadire la volontà della Regione di giungere a due bandi separati tra rotaia e quello che abbina il trasporto su strada a quello marittimo considerata la criticità, ancora oggi, del bando unico, penalizzante soprattutto per il servizio su gomma, che ora assorbe circa l'80% del trasporto pubblico locale.
Resta peraltro confermato, hanno aggiunto Riccardi e De Anna, l'obiettivo della Regione sia per arrivare, in prospettiva, proprio alla gara unica (ferrovia+strada+mare) sia di raggiungere quanto prima - come accennato - l'integrazione tariffaria tra i diversi mezzi di trasporto pubblico.
E, come anticipato, l'attuale concessione per il TPL su strada scade a fine 2010, è stato ricordato, mentre è ormai in dirittura d'arrivo, ha annunciato Riccardi, il contratto di servizio (6 anni di durata) con Trenitalia, con alcuni innovativi contenuti, quali il ruolo attivo di chi utilizza quotidianamente il mezzo ferroviario e nuovi investimenti per fornire una qualità di servizio migliore all'utenza: risorse finanziarie cospicue, pari a circa 100 milioni di euro, di cui il 30% a carico del gestore ferroviario.
L'attuale legge regionale prevede, dunque, un'unica gara per il Tpl a scadenza dei contratti nel 2010, che metta assieme gomma, ferrovia e mare.La novità rilevante, precisa Riccardi, è che la competenza del ferro dal 2008 appartiene alla regione fare un unico bando per gomma e ferro - dice ancora Riccardi - pone problemi perché il servizio è conosciuto poco dalla Regione c'è l'ha in carica da poco. Non solo ma il vecchio piano prevede un aumento della tarffe ferroviarie abbastanza consistente.
Noi - conclude - abbiamo convenuto sull'obiettivo strategico che i due servizi siano il più integrati possibili, precisando però che ci vorrà del tempo per arrivare a regime e per puntare ad una vera integrazione modale".