E’ online l’orario estivo che entrerà in vigore la prossima domenica 14 giugno.
Come già anticipato dall’Assessore regionale ai Trasporti Graziano Pizzimenti, ci sarà un aumento delle corse e si arriverà all’80% dei convogli (oggi siamo al 60%) sui binari rispetto all’era pre-Covid.
Altra novità: saranno confermate alcune corse dell’orario invernale che di norma d’estate vengono sospese fino a settembre; Trenitalia e Regione FVG, accogliendo la nostra richiesta, hanno quindi aumentato per alcune tratte il numero delle corse in considerazione delle limitazioni sul numero di posti a sedere utilizzabili. Confermata una coppia di treni sulla Trieste-Cervignano-Udine-Carnia, 2 collegamenti sulla Trieste-Udine via Cervignano e 3 sulla Udine-Trieste via Cervignano.
Nel dettaglio, rispetto all’orario ordinario ante-Covid, in un giorno feriale estivo, sulla Udine-Gemona ci saranno 20 treni (2 in aumento rispetto ai 18 previsti), 20 da Gemona a Carnia (contro i 18 precedenti) e 6 (invariati) fra Carnia e Tarvisio.
Invariati anche i 44 sulla Udine-Gorizia e i 44 dal Capoluogo isontino a Monfalcone. In aumento, i 24 sulla Udine-Cervignano (erano 17), i 55 da Cervignano a Monfalcone (invece di 52) e 99 da qui a Trieste (in aumento: erano 96).
Nel Pordenonese, 55 treni al giorno da Udine a Casarsa (in calo rispetto ai 60 previsti), 55 da Casarsa a Sacile (e non 60), 53 da Sacile a Venezia (di norma sarebbero stati 56) e 27 invece di 30 da Venezia a Portogruaro (in questi ultimi due casi, il dato comprende solo i treni regionali che fanno servizio in continuità fra Veneto e Fvg). Da Portogruaro a Cervignano previsti 31 treni (invece di 35) e 24 da Cervignano a Udine (invece di 17).
RICHIESTE ACCOLTE: siamo soddisfatti in quanto sono state accolte quasi tutte le nostre richieste, soprattutto quelle legate alla situazione contingente Covid: ripristino del R6005 (Tarvisio p. 6.45 – Udine a. 7.59/ p. 8.06–Trieste a. 9.08), il mantenimento del R6038 (Udine p. 18.35–Carnia a. 19.13), il ripristino del R21000 (Trieste p. 7.28–Udine p. 9.01–Tarvisio a. 10.06). Lungo la Udine-Trieste sono state inoltre ripristinate alcune corse nella fascia 15/16.
Sul fronte riduzioni, rispetto all’offerta feriale estiva ordinaria, non si svolgeranno alcuni collegamenti di primo mattino e della sera: particolarmente penalizzate risulta ancora la situazione lungo la Venezia-Udine e Venezia-Trieste, dove l’ultimo treno per Udine è il R11080 delle ore 21.13, mentre quello per Trieste è il R2269 delle ore 21.01. Sono ancora sospese le corse dei R2470 delle ore 22.01 per Udine/Trieste e del R2474 delle ore 23.01 per Udine, due treni generalmente molto utilizzati d’estate da turisti e gitanti.
Vi è la necessità di tornare alla normalità il più presto possibile evitando che la situazione Covid vada a giustificare una nuova visione del programma d’esercizio del Gestore caratterizzata da una riduzione delle corse in alcune fasce d’orario e la concentrazione delle corse solo in dati orari.
Per questo motivo auspichiamo che in considerazione del superamento della emergenza sanitaria, vista l’incoraggiante situazione che evidenzia una sensibile riduzione dei contagi (ieri in FVG 1 persona positiva e in Veneto 3, pari allo 0,015% dei tamponi processati), si arrivi al più presto alla modifica degli attuali protocolli e in particolare all’eliminazione del contingentamento dei posti a bordo; intervento quest'ultimo che permetterebbe sotto il profilo logistico a Trenitalia di ritornare ad allestire le corse con le normali composizioni, garantendo così materiale rotabile per tutte le corse previste dal programma d’esercizio.
E’ giusto procedere con testa e buon senso, monitorando di settimana in settima la situazione ed essere pronti a modificare in corsa il programma in base alle esigenze che deriveranno dal post-Covid: l’emergenza ha fatto saltare certi modelli di RFI e Trenitalia, che si sono dimostrate più flessibili e reattive nell’introduzione di correttivi al programma d’esercizio.
Se la situazione sanitaria migliorerà ulteriormente nel giro di qualche settimana, riteniamo doveroso ritornare a privilegiare questo mezzo di trasporto, rifidelizzando l'utenza, non solo per il trasporto di pendolari lavoratori, ma soprattutto per turisti visto che proprio sul mercato del turismo intero il treno potrebbe diventare il mezzo di locomozione più gettonato per far viaggiare le persone verso città d’arte o a servizio delle splendide ciclabili della nostra regione.
In questo contesto riteniamo poco sensata la decisione di autosostituire tutte le corse lungo la Sacile-Maniago, linea letteralmente dimenticata, che non può e non deve essere limitata alla mera utenza scolastica. Non prevedere nessun treno nei giorni festivi significa castrare letteralmente un intero territorio che potrebbe essere raggiunto facilmente con il treno, soprattutto dai cicloturisti diretti lungo la FVG3.
Sempre in ambito turistico, se la tratta Udine-Tarvisio risulta ben servita nei festivi con corse ben cadenzate a servizio della ciclabile AlpeAdria, non si può dire lo stesso della direzione Tarvisio-Udine: da tempo chiediamo l’inserimento di un nuovo treno festivo al mattino visto che la prima corsa utile è data dal R6011 (Tarvisio p. 9.23-Udine a. 10.29). Si è richiesto un collegamento infatti che raggiunga Udine verso le 8.00 e che possa garantire una facile coincidenza con i treni diretti a Venezia. Inoltre il nuovo treno potrebbe poi proseguire via Cervignano ed arrivare a Trieste, coprendo così l’intero asse nord-sud della ciclovia AlpeAdria.
Lungo la Udine-Tarvisio resta ancora senza risposta la richiesta di un nuovo collegamento serale – anche navetta bus – che garantisca il rientro degli utenti provenienti da fuori regione con le Frecce/Italo.
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