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mercoledì 24 giugno 2020

Il Veneto chiederà l'eliminazione del contingentamento dei posti a bordo

Ieri il Governatore del Veneto, Luca Zaia ha dichiarato che i tempi sono maturi per togliere i contingentamenti dei posti a bordo di treni e bus.
La proposta di Zaia è identica a quella dei Comitati Pendolari del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, formalizzata con la lettera inviata lo scorso 6 giugno allo stesso Zaia e al Governatore del FVG, Massimiliano Fedriga (clicca e leggi)
E' evidente che difronte al venir meno dell'emergenza sanitaria, con contagi in costante diminuzione, ospedali quasi del tutto svuotati, e con un numero di persone guarite che aumenta di giorno in giorno, non ha più senso il mantenimento delle attuali limitazioni e in particolare dei contingentamenti a bordo treno. Due sono i motivi per eliminare questa limitazione:
1) il primo di carattere strettamente logistico ed organizzativo: l'attuale protocollo ministeriale riduce infatti al 50% la capienza dei posti a bordo treno, costringendo Trenitalia a potenziare le composizioni dei treni con altro materiale rotabile per garantire il medesimo numero di posto pre-Covid. Gran parte dei treni oggi viaggiano infatti a doppia composizione rispetto a quella ordinaria e ciò va direttamente a limitare la possibilità di coprire tutte le corse del programma d'esercizio, oggi limitato all'80% pre-Covid;
2) in seconda analisi si evidenzia che a fronte di meno treni in circolazione si sono verificati vari episodi di affollamenti (es. lungo la linea Venezia-Udine), costringendo gli operatori ferroviari in alcuni casi a bloccare i treni e a far scendere le persone per ristabilire il giusto distanziamento.  
In varie regioni, soprattutto dove i flussi di utenti pendolari sono forti (es. Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio) il contingentamento dei posti a bordo sta causando forti disagi.
Sosteniamo pertanto la proposta del Governatore Zaia, il quale ha anticipato la possibilità di una nuova ordinanza che modifichi gli attuali protocolli sul trasporto pubblico locale. A tal fine la regione Veneto invierà al Comitato Tecnico Scientifico una proposta di ordinanza per il tpl per superare gli attuali limiti previsti dal vigente Dpcm. Resterà ovviamente in vigore l'obbligo di mascherina a bordo.
Si tratta di un provvedimento di buon senso che come avevamo anticipato nella nostra lettera aperta, garantirà per luglio il ritorno alla piena normalità, con il ripristino di tutti i treni così come previsto dal programma d'esercizio.
Sulla proposta di Zaia pare che si siano già allineate varie regioni che come il Veneto hanno evidenziato al Governo le problematiche legate al contingentamento dei posti.
L'auspicio è che anche il Friuli Venezia Giulia, supporti la proposta Zaia, visto che le due regioni hanno in comune due importanti linee ferroviarie e non è ovviamente pensabile avere differenti protocolli di accesso ai mezzi tpl.

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