Ci risiamo!
Lo sconto c’è ma non si vede.
E così, a pochi giorni dal debutto delle tariffe 2019 per i treni regionali, il sistema di vendita on line e le biglietterie self service di Trenitalia non risultano aggiornate.
Ovviamente la mancanza di aggiornamento riguarda solo le tariffe promozionali e quelle Weekend Fvg per le quali è previsto uno sconto o una riduzione, mentre abbonamenti e tariffe ordinarie per i biglietti di cosa semplice - che hanno visto qualche piccolo ritocco all’insù - sono state puntualmente aggiornate dal 01.01.2019.
E’ stato il consigliere regionale, Cristian Sergo, a scoprire ed a sollevare la questione relativa al mancato aggiornamento delle tariffe Weekend Fvg, le quali prevedono uno sconto del 20% (sabato e domenica) rispetto alla normale tariffa ordinaria.
Una situazione grottesca: un biglietto Udine-Trieste per domenica 20 gennaio è venduto sull’app e dalle self service a tariffa piena pari ad € 9, contro i 7,20 della tariffa Weekend Fvg.
Stesso problema per quanto concerne la tariffa promozionale della Sacile-Maniago, la quale risulta scontata del 50% (2,05€ contro i 4,10 dell’ordinaria).
Una dimenticanza quella di Trenitalia, che come riferito alla stampa dal nostro portavoce Andrea Palese determina “un disservizio spiacevole che conferma la disorganizzazione di Trenitalia sotto l’aspetto informativo delle offerte, chiaramente sempre a discapito dell’utente, nonostante la presenza di una precisa normativa al riguardo”.
Male, anzi malissimo, aggiungiamo noi, visto che un’Azienda strutturata come Trenitalia non può assolutamente permettersi di fare questi errori, se così si possono chiamare.
Il sistema on line di Trenitalia è già stato in passato sotto l’occhio del ciclone, tanto che il sito per tanti è un vero terno al lotto.
Sotto accusa sono le modalità molto macchinose di acquisto del biglietto, con un numero di schermate infinite da superare, senza contare alla maxi multa di 5 milioni inflitta nell’agosto 2017 dall’Antitrust perché le soluzioni di viaggio proposte dal sito internet, così come dalle biglietterie self-service, non erano le più vantaggiose e non si poteva accedere a tutta una serie di opzioni, certo più scomode, ma più economiche per il viaggiatore che volesse risparmiare.
Riteniamo assolutamente inadeguata la giustificazione data dalla Direzione regionale FVG, la quale difronte alla denuncia del disservizio, ha dato ordine alle biglietterie di emettere "comunque" la tariffa promozionale per il weekend e i prezzi agevolati previsti per la Sacile-Maniago, che sono stati confermati. Chi avesse fatto il biglietto al self service o on line e quindi avesse pagato il prezzo non scontato potrà pertanto chiedere il rimborso della differenza.
Un atto DOVUTO e non “comunque” visto che le tariffe promozionali sono decise con provvedimento normativo della Regione e non sono certo lasciate all’autonomia contrattuale di Trenitalia !
Non vogliamo pensare male che sia stato un atto voluto per far pagare di più agli utenti, ma il fatto che le tariffe in aumento sono state aggiornate mentre quelle promozionali no è abbastanza curioso...
Infatti se gli uffici Trenitalia FVG erano in ferie per le feste natalizie e quindi non hanno avuto il tempo per procedere all’aggiornamento delle tariffe promozionali, stesso discorso dovrebbe valere per gli aumenti … che invece sono stati puntualmente inseriti a sistema.
Ricordiamo che le tariffe sono state deliberate dalla Regione FVG con delibera di Giunta n. 2453 il 21 dicembre 2018, ma sicuramente erano già note da tempo a Trenitalia, visto che la delibera è solo l’atto finale di un iter condiviso tra Regione e i Gestori dei Servizi del TPL.
Questo ennesimo "scivolone" evidenzia che la situazione organizzativa della Direzione Trenitalia FVG non è certamente delle migliori: non si può pensare di vivere di luce riflessa, continuando ad adagiarsi sugli allori dei risultati della puntualità e dell’affidabilità. Serve migliorare l’offerta e per questo è necessario raggiungere anche altri risultati, che purtroppo sono ancora lontani.
Avevamo criticato la situazione inaccettabile dell’informazione, soprattutto nei casi (per fortuna pochi) di disservizio o di ritardi, quando gli utenti devono fare il segno della croce e sfidare la sorte, tanta la disorganizzazione evidenziata negli ultimi mesi.
Non è certamente creando un customer care in alcune stazioni (Trieste e Udine) che si risolvono i problemi strutturali di un servizio informazioni scoordinato, lento e intempestivo; anzi purtroppo proprio i “poveri” addetti al custumer care, ignari di quello che sta succedendo lungo i binari, diventano i parafulmini di un sistema inadeguato.
Come detto non ci bastano più i numeri di puntualità e affidabilità, ma pretendiamo che migliorino anche altri aspetti legati all’offerta, da un’informazione efficiente e utile ad una promozione delle offerte, oggi di fatto sconosciute ai più per la mancanza di avvisi e pubblicità sia in stazione che a bordo treno.
Un quadro sconsolante di una Direzione FVG che dimostra poca reattività e un distacco assiderale nei confronti dell’utenza: una gestione “burocratesca” dell’offerta, legata a vecchi protocolli ormai superati.
Il 2019 sarà l’anno del nuovo contratto di servizio e Trenitalia dovrebbe essere interessata a dimostrare sul campo di essere all’altezza di meritarsi la fiducia della Regione e di conseguenza dei Pendolari.
Di certo queste “dimenticanze” sull’adeguamento delle tariffe promozionali e questo modo di operare non è consono ad un Gestore moderno che dovrebbe “coccolare” i suoi utenti e non “bastonarli” facendoli pagare di più del dovuto …
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