Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 25 luglio 2016

La Pedemontana attende l'inserimento nel progetto di Fondazione FS "Binari senza tempo"

Continua a riscuotere successo il progetto nazionale della Fondazione FS “Binari senza tempo”.
Nel 2014 grazie a questo progetto, la Fondazione FS ha dato una seconda giovinezza a circa 240 km di linee ormai prive di servizi di trasporto pubblico locale.
Ferrovie individuate come un vero e proprio museo dinamico che attraversa spettacolari paesaggi tra natura e arte della provincia italiana. Tra queste la Ferrovia del Lago, da Palazzolo sull’Oglio a Paratico/Sarnico sulle rive del Lago d'Iseo in Lombardia; la Ferrovia della Val d’Orcia, da Asciano a Monte Antico nell’incantevole paesaggio delle Crete Senesi in Toscana; la Ferrovia del Parco, da Sulmona a Castel di Sangro, la seconda linea più alta d'Italia dopo il Brennero passando per Roccaraso e i boschi della Majella; la Ferrovia dei Templi, da Agrigento Bassa a Porto Empedocle, tra i Templi della Magna Grecia; e la Ferrovia della Valsesia, da Vignale a Varallo in Piemonte, attraverso una delle valli alpine più pittoresche d’Italia, ai piedi del Monte Rosa.
Nel 2015, secondo anno di attività dei treni storici sui Binari senza tempo, nelle sole cinque linee già riattivate sono stati organizzati 86 eventi con oltre 32mila turisti.
Nel 2016 il progetto si è ampliato, grazie al contributo della Regione Piemonte, anche alla Ferrovia del Tanaro da Ceva a Ormea, chiusa dal 2012, che verrà ripristinata per finalità turistiche.
Recentemente la linea è stata interessata da alcuni interventi propedeutici alla riapertura, con il ripristino del secondo binario presso la stazione di Ormea e i consueti lavori di pulizia del verde e manutenzione dei binari. E’ in fase di elaborazione un calendario di viaggi turistici a bordo di treni storici della Fondazione FS composti da carrozze “Centoporte” e “Littorine”: i primi eventi sono previsti il prossimo periodo autunno 2016.
Avellino–Rocchetta Sant'Antonio, che attraversa zone incontaminate dell’Irpinia.
L’ultima novità è che sarà riaperta per scopi turistici anche la linea
Il protocollo siglato lo scorso 14 luglio a Roma da Dario Franceschini, Ministro dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, Maurizio Gentile, AD e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana e Mauro Moretti, Presidente di Fondazione FS Italiane, dà inizio al percorso comune tra tutti i soggetti coinvolti per dare nuova opportunità alla linea chiusa al traffico ferroviario 2010.
I primi viaggi in treno storico sono previsti già da lunedì 22 agosto in concomitanza con lo Sponz Fest.
L’idea progettuale è stata redatta dalla Fondazione FS con il supporto di RFI, che curerà gli interventi di riqualificazione per garantire l’esercizio ferroviario a fini turistici.
La Fondazione FS metterà in campo tutto il proprio know-how nella gestione della linea ferroviaria e nell’organizzazione dei viaggi di treni storici: sarà in particolare allestito un treno con carrozze degli anni '30 e un ex bagagliaio/postale riadattato per il trasporto bici e per la degustazione di prodotti tipici.
Le manifestazioni di tipo culturale e le diverse iniziative collaterali andranno a beneficio soprattutto delle comunità ed economie del territorio, configurandosi come nuova forma di turismo sostenibile, funzionale allo sviluppo locale.
La Avellino–Rocchetta Sant'Antonio è un patrimonio infrastrutturale di rilievo storico e paesaggistico delle aree interne dell’Irpinia. La ferrovia è stata costruita a partire dal 1889 e inaugurata, anche grazie all’impegno di Francesco De Sanctis, Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia, nel 1895. Il tracciato lungo 120 km attraversa Campania, Basilicata e Puglia, intercettando le valli del Sabato, del Calore e dell’Ofanto e superando dislivelli dai 217 metri s.l.m. di Rocchetta ai 672 metri s.l.m. di Nusco. Lungo il percorso si incontrano 31 stazioni, 58 tra viadotti e ponti metallici e 19 gallerie, manufatti di pregevole fattura e perizia architettonica e ingegneristica.
Il progetto “Binari senza tempo” aspetta ora solo la nostra Pedemontana, la quale è stata recentemente inserita nell’elenco delle ferrovie con valenza turistica della proposta di legge n. 1178 "Disposizioni per l'istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico".
Nell’elenco oltre alla nostra linea fanno parte tutte le linee coinvolte dal progetto della Fondazione FS.
Un’opportunità questa da non lasciarsi sfuggire; serve però determinazione e intraprendenza dei Sindaci e della Regione FVG, che sino ad oggi al contrario di altre regioni (es. Piemonte, Campania), ha nicchiato, forse non conscia dell’importanza del progetto di Fondazione FS.
Certi treni vanno presi al volo, anche perché possano solo una volta !

4 commenti:

Luigi ha detto...

Ma i Sindaci dove sono? Schiavi della regione o incapaci ad assumere una iniziativa?
Tanto di cappello a quel manipolo di coraggiosi che continuano a credere nella riapertura della ferrovia e che vedono in questo una possibilità di sviluppo economico della Pedemontana, Terra senza anima, sempre più sottomessa
Luigi

Marco ha detto...

Pensare che il sindaco di forgaria in un'intervista relativa alla riapertura dei laghetti pacher ha auspicato la conversione della ferrovia in pista ciclabile.....idee chiare....

Antonio ha detto...

Speriamo che la prossima sia la Pedemontana. Se lo sarà gran parte del merito sarà vostro che continuate a crederci con convinzione e intelligenza, proponendo idee per lo sviluppo della Pedemontana. Complimenti per la vostra cimpetenza. Saluti. Antonio

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

@Marco: infatti ci ha stupito anche noi quella dichiarazione, visto che il Sindaco Molinaro sembrava tra i più agguerriti per la riapertura dell'intera tratta.
A questo punto è evidente che gli Amministratori Locali hanno idee confuse ...