Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

giovedì 4 febbraio 2016

Passaggi a livello: dalle comiche al teatrino

E’ sempre più sorprendente la pretesa del manipolo degli AntiTreno sulla questione dei passaggi a livello, nonostante la netta presa di posizione dell’Assessore regionale Santoro e del Comune di Udine, che hanno messo la parola fine alla vicenda.
Ormai siamo ben oltre alle comiche: che la questione sia stata sempre strumentalizzata era evidente a tutti, ma che certi politici siano così sprovveduti da diventare protagonisti di questo teatrino, fa letteralmente cadere le braccia.
Dopo aver cavalcato per mesi la battaglia con a capo il consigliere comunale di maggioranza Matteo Mansi, gli AntiTreno hanno abbandonato il loro condottiero, passando al lato oscuro, chiedendo aiuto all’opposizione cittadina e ai “frizzanti” grillini, tutti purtroppo astemi da cognizioni ferroviarie, ma golosi di consensi e visibilità.
Abbiamo perso il conto del numero dei Comitati AntiTreno che sono sorti in questi mesi, frutto di divisioni interne e ideologiche, tanto che ormai ci sono più Comitati che passaggi a livello a Udine.
La nostra tesi è nota da tempo e si basa unicamente su motivazione di carattere tecnico-ferroviario: le pretese degli AntiTreno lasciano il tempo che trovano, tanto che la questione è sorta solo dopo il diniego di RFI ad un esercente ad occupare un’area antistante alla ferrovia, alla faccia delle nobili ragioni dei residenti o degli amanti dell’ambiente!
Facciamo appello ai politici in cerca di fama e di voti ad informarsi bene, studiando la materia ferroviaria, perché un treno non è un’automobile e la linea di Cintura non è "quell’autostrada" immaginata dagli AntiTreno, in quanto è soggetta a ferree prescrizioni di circolazione dettate dall’Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria (ANSF) e non presenta caratteristiche ferroviarie idonee a far circolare tutti i treni visto che si tratta di "un falso doppio binario" con limitazione della velocità a 60 km/h.
L’intento della Regione e di RFI è quello di eliminare i “colli di bottiglia” e non di crearne altri, come invece si farebbe spostando il traffico passeggeri in linea di Cintura.
Al contrario di quanto sostenuto dagli AntiTreno, il trasferimento dei traffico passeggeri in linea di Cintura comporterebbe:
  • un aumento di 10 km del tragitto (14,3 contro gli attuali 4,3); 
  • un aumento dei tempi di percorrenza di oltre 10 minuti e non 4/5 come da loro prospettato;
  • maggiori costi per gli utenti (aumento di biglietti/abbonamenti nell'ordine del 10%); 
  • maggiori oneri per la Regione (cioè per tutti!) a fronte del pedaggio da riconoscere a RFI e a Trenitalia nel contratto di servizio;
  • un costo spropositato per adeguare la linea di Cintura, sprecando milioni di euro solo per i capricci di un manipolo di persone.
Invitiamo a non strumentalizzare ogni guasto ai passaggi a livello, anche a quelli che non c’entrano nulla, come quelli di Via Buttrio e Via del Bon interessati dalla linea Udine-Cividale, creando così facili equivoci.
E bene rilevare che se lungo la linea Udine-Tarvisio transitano 26 treni passeggeri al giorno, lungo la Udine-Cividale i treni sono ben 48 e l’eventuale eliminazione della tratta Bivio Vat-Udine non eliminerà i PL della Cividale.
Se vogliamo risolvere la questione e a costo zero, è sufficiente migliorare l’instradamento dei treni in arrivo a Udine, ottimizzando la gestione dei segnali di protezione di Bv Vat e Via Buttrio, limitando così il tempo di chiusura dei PL, nonché prevedere una migliore viabilità cittadina sfruttando il cavalcavia Simonetti.
E’ bene ricordare che negli anni ’90 durante la realizzazione del raddoppio della Pontebbana, il Comune di Udine NON ha voluto l’interramento della tratta ferrovia e l’eliminazione dei PL. Perché?
Forse perché il piano regolatore prevedeva di continuare ad edificare in deroga alla fascia di rispetto fin quasi a ridosso dei binari?
Da ultimo una provocazione: ci chiediamo perché sperperare tanti milioni per creare un mostro ferroviario che creerebbe un nuovo “collo di bottiglia”, quando con 2/3 milioni si potrebbe realizzare un sottopassaggio in via Cividale, espropriando per pubblica utilità qualche casa e qualche terreno, risolvendo alla radice il problema e risparmiando qualche milionata di euro.
Ci rendiamo conto che questa soluzione per i politici però è difficile da sostenere perché poco popolare … allora continuate con il teatrino alla ricerca di fama e soprattutto di voti !

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Egregio Comitato,
Vi ricordo che questi signori udinesi hanno dichiarato al Messaggero Veneto che hanno votato PD con una “vendemmia di voti” e ora si sentono traditi e cercano altre sponde politiche, chiaramente interessate alla merce elettorale !

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/02/02/news/protesta-dei-comitati-sui-passaggi-a-livello-solo-promesse-tradite-1.12884551

Purtroppo oltre a non capire che la ferrovia non è quella dei trenini della Lima, ma è una cosa molto complessa (e le vostre argomentazioni sono tecnicamente corrette), non conoscono la storia della ferrovia.
Sotto il profilo ferroviario è senza dubbio prioritario il raddoppio della Udine-Bivio Vat rispetto a quello della linea di circonvallazione.
Si dimentica che quando si poteva fare e c’erano i soldi non si è voluto farla perché i residenti (che oggi si lamentano) si erano opposti e il Comune di Udine sempre per questioni di vendemmia elettorale è stato ben attento a non insistere con l’allora FS all’interramento della tratta e al conseguente eliminazione dei PL.
Da ferroviere vi faccio i complimenti per le vostre competenze tecniche, non da semplici utenti, ma da specialisti del settore.
Un cordiale saluto
MB

Anonimo ha detto...

Egregio Comitato,
mi associo al commento precedente di MB per congratularmi con voi per come state portando avanti la discussione sui bivi di Udine.
Purtroppo come avete ben evidenziato nell’articolo si tratta di una questione molto tecnica, trattata con disinvoltura dai politici.
In realtà la linea di circonvallazione è un finto raddoppio in quanto è solo una bretella Bv Vat-Udine Parco-Udine Centrale. I lavori che sono stai svolti hanno solo eliminato Bv. Cividale e posato il binario dall'ex bivio stesso a Bv. Vat, in affiancamento al binario da Bv. Cargnacco. Come detto di fatto resta una tratta a binario unico.
E’ prioritario invece procedere al raddoppio della diretta Bv. Vat-Udine, in quanto lì c’è lo spazio e risolverebbe tanti problemi.
Quello che oggi chiedono i residenti udinesi era possibile già in passato, con la variante al piano regolatore (n. 62), la quale prevedeva l’interramento della tratta fs e l’eliminazione dei PL, ma non è stata approvata per l'opposizione di un comitato di residenti che raccolse firme contro l’opera.
Come avete ben sottolineato è bene precisare che la linea di cintura è molto più lunga rispetto a della diretta (10 km) e molto più lenta. Oggi a Bv. Vat l'ingresso è a 140 km/h in rango B/C e 120 km/h in rango A, mentre velocità che può essere tenuta dal km 2, e di 95 km/h in rango B/C e 90 km/h in rango A. Velocità non proprio basse.
Come avete evidenziato forse la creazione di uno o più sottopassi risolverebbe il problema visto che non tutti i PL sono super utilizzati.
Mandi
Gilberto

Anonimo ha detto...

questi mi fanno proprio pena, continuano imperterriti a scassare
Solo perché hanno 4 voti in mano pretendono che i politici siano al loro comando. Ancora più penosi sono i politici, che danno retta a questa stupidaggine.
Nessuno ha avuto il coraggio di rispondere che questa cosa dei PL è una CAZZATA bestiale.
Merito alla Santoro che forse si è scocciata e ha deciso di mettere la parola fine.
Tutto il Friuli ride ad ogni articolo degli antitreno, mi domando se i politici riescono a capire che stare vicino a questi non è un vantaggio ma è come darsi il piccone sui piedi?
Fate i nomi e cognomi dei politici e sputtanateli per bene.
Luciano

LorenzoP ha detto...

Anche stamattina, ore 9, insieme ad altri automobilisti, mi sono fatto la mia sosta al passaggio a livello di via del Bon per aspettare che passasse il treno proveniente da Nord (era uno dei nuovi treni, queello intitolato alla "Città di Trieste"). Quante persone saranno state a bordo come passeggeri? 2? 5? Non credo di più a giudicare da quante si vedevano attraverso il finestrino.
Non sono un "antitreno" come chi scrive i comunicati (a volte farneticante) chiama coloro che sarebbero lieti che il tragitto di tutti i treni venisse portato fuori dalla città, ma se si dovesse parlare di soldi, come nei comunicati si continua a fare, si dovrebbe anche parlare di quanti treni che passano su quella linea sono quasi del tutto vuoti e quanto ci costa questo servizio per poche anime. Poche anime che, evidentemente, temono di dovere stare qualche minuto in più (orrore!) per causa di un possibile tragitto diverso da quello che, attualmente, taglia in due la città nella sua parte orientale.
E mi dispiace per il commentatore "Luciano" che ritiene che "tutto il Friuli ride ad ogni articolo degli antitreno" perché non è affatto così.
W il treno, W chi va in treno, ma abbasso i passaggi a livello che passano in mezzo alla città!

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Egregio Sig. Lorenzo,
le rispondiamo con ordine:
1) il treno delle 9 è il R. 6021 Carnia-Udine che non trasporta 5 persone ma più di un centinaio.
2) Altri treni come i R. 6015, 6017, 21010, il Micotra (Ud-Villach), 6024 e 6040 sono affollati alla faccia dei numeri indicati dagli Antitreno. Basta andare in stazione a Udine e contare quante persone salgono e quante sono già a bordo provenienti da TS.
3) Oggi ai PL (Bearzi, Cividale e Buttrio) al passaggio dei R. 6015 e 6017, rispettivamente alle ore 7.20 e 7.50 (orari di punta per chi va a lavorare) abbiamo contato non più di 6 auto ferme per ogni PL, quindi poche anime che possono tranquillamente attendere il passaggio di un servizio pubblico.
4) Sulle farneticazioni dei nostri articoli ci piacerebbe che qualcuno rispondesse puntualmente ai questi tecnici posti, e ovviamente anche a quelli relativi ai costi. Da automobilista le chiediamo se da Udine deve andare a Tricesimo cosa fa? Prende l’autostrada fino a Gemona e poi ridiscendere per la statale? Questo succederebbe se i treni passeggeri venissero portati in linea di cintura, cerchiamo di vedere le cose con obiettività …
Piantiamola di piangere sul latte versato, visto che il problema si poteva risolvere già negli anni ’90 con l’interramento della tratta bv. Vat -Udine e i residenti si opposero alla variante n.62 del piano regolatore, magari sono gli stessi che hanno chiesto di edificare in deroga alla fascia di rispetto e oggi si lamentano e fanno le vittime… è emblematica poi come sia sorta la protesta, non tanto per le preteste dei residenti o per le nobili ragioni ambientali, ma perché RFI ha fatto diniego ad un esercente di sistemare quattro tavolini fronte ferrovia! Evviva !!!

Anonimo ha detto...

@Lorenzo mi creda che il proliferare di questi articoli sulla stampa, così banali nei contenuti, non è ridicolo ma PATETICO.
Pensi che io sono un residente di Laipacco e i treni li ho sempre visti passare ben più numerosi di quelli di oggi e mai nessuno ha preteso di trasferire la ferrovia altrove perché i binari sono arrivati prima delle case.
Ho partecipato ad alcune riunioni dei Comitati anti treno e mi creda che i contenuti della protesta scarseggiano assai, come pure il livello dei politici che cercano di fomentare questa stupidaggine, illudendo le persone e parlando senza cognizione di causa.
Condivido le idee e le giustificazioni dei pendolari, che oltre a dimostrare la loro preparazione specifica della materia, fanno ragionamenti generali che riguardano la gestione di un servizio pubblico.
Come ha ben detto @MB "la ferrovia non è quella dei trenini della Lima", quindi come un’autostrada, un aeroporto o altre infrastrutture riguardanti servizi pubblici essenziali mi domando perchè non fare dei sottopassi e risolvere il problema con meno dispendio di denaro. Da automobilista che ne pensa?
Ovviamente sarà necessario espropriare qualche casa e demolirla ... ma l'utilità pubblica giustifica l'esproprio.
Mandi Luciano

Stefano P ha detto...

Buongiorno,
sono anch’io un residente di Via Cividale e incuriosito dagli articoli del MV ho cercato info sulle due opinioni di pensiero. Onestamente salvo che non siano balle astronomiche i pendolari argomentano la loro tesi in maniera convincente.
Sottolineo che via Cividale soffre da anni, non tanto la questione dei pl, ma un traffico pesante insostenibile. Bisognerebbe ragionare su questo prima di proseguire in ridicole guerre fra poveri, utili solo a far fare sfilate ai politici udinesi. Stasera mi dicono che alla Bella Napoli è in programma un incontro con autorevoli politici. Altre promesse e altro articolo, scommettiamo?
Stefano

LorenzoP ha detto...

@Luciano
"i binari sono arrivati prima delle case". Ed allora? Al di là che i binari sono arrivati quando se ci passavano 4 treni al giorno era già tanto, ma non capisco veramente il nesso, anche perché qui non si parla solo di residenti, ma anche del traffico che coinvolge migliaia di persone della zona.
"perché non fare dei sottopassi"? A me non dispiacerebbe. Mi si permetta però di dubitare che fare 4 sottopassi (via Buttrio, via del Bon, via Cividale e Bearzi) piuttosto che un unico canale sotterraneo costi così poco come qui qualcuno sostiene, al di là dei costi e dei problemi legati agli espropri (che pure ci sarebbero).
@Comitato
sub 1) alle 9 di ieri su quel treno non c'erano oltre 100 persone neanche per sogno. Ero lì davanti e seduti vicino ai finestrini c'erano 4 gatti e dubito che gli altri 96 fossero in bagno od in qualche posto non visibile dall'esterno. Se vuole confutare, porti dei dati ufficiali, grazie;
sub 3) ho qualche dubbio che ci fossero solo 6 auto ad ogni passaggio livello, ma non essendoci a quell'ora non posso dirlo con certezza e non ha citato il passaggio di via del Bon che pure è molto utilizzato. Ricordi che, comunque, oggi le scuole erano chiuse (martedì grasso) per cui il traffico era di conseguenza ridotto.

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

@LorenzoP: i binari sono arrivati prima delle case certo, ma domandiamoci anche perché qualcuno ha chiesto di edificare fin sopra i binari? Lo trova giusto? Dopo il 2000 è stato edificato perfino un supermercato a ridosso di un passaggio a livello.
In tutto il mondo la ferrovia arriva fin quasi in centro città (vedi Roma, Firenze, Bologna, Mestre) e come per le autostrade il treno viaggia senza fare anse o curve strane, in quanto lo scopo è quello di fare il tragitto più breve nel minor tempo possibile.
A Udine siamo purtroppo al provincialismo più assoluto: quando si poteva risolvere la questione con l’interramento della tratta Bv. Vat-Udine negli anni ‘90, i residenti si sono opposti e non hanno voluto la realizzazione dell’opera, perché Adesso vorrebbero eliminare la ferrovia perché reca disturbo …
Manca coerenza.
Sulla questione anche l’ex assessore regionale ai trasporti, Lodovico Sonego, ora senatore, la pensa come noi, vedi articolo M.V.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/02/10/news/sonego-scrive-al-ministro-60-milioni-sprecati-per-i-lavori-sul-nodo-di-udine-1.12934230?ref=hfmvudec-8

Sarebbe bene evitare queste “guerre fra poveri” e cercare di risolvere il problema con buon senso e con profitto sotto il profilo ferroviario visto che la realizzazione di qst infrastrutture costa tanti milioni alla collettività.
Probabilmente realizzare due sottopassi garantirebbe già una soluzione: al Bearzi c’è spazio e in via Cividale basterebbe demolire qualche casa, così come è stato fatto a Santa Caterina. Costi ?
A Santa Caterina si sono spesi meno di 5 milioni di € per fare un mega intervento, quindi a Udine si spenderebbe addirittura meno, così come prospettato dagli stessi dirigenti di RFI, i quali hanno ipotizzato 3/4 milioni nel corso dell’ultimo incontro svoltosi in regione.
Gli altri due PL di Via Buttrio e via del Bon sono interessati anche dalla linea UD-Cividale, quindi l’eliminazione della linea diretta Bv.-Vat-Udine non risolverebbe il problema, rimanendo i PL della Cividale attivi.
Sul numero dei pendolari basta contarli, e ci creda che non sono 3 o 4 come scritto sui giornali, piantiamola con questa stupidaggine e cerchiamo di trattare la questione con serietà, dando risposte puntuali e tecniche, e non come i bambini.
Qui si tratta di spendere soldi pubblici i quali devono essere utilizzati nel miglior modo possibile e non per i capricci dei singoli.