Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

lunedì 2 novembre 2015

«Ferrovia da riaprire, Trieste si muova»Il sindaco di Cavasso: «Assordante il silenzio di Serracchiani

Articolo di Giulia Sacchi pubblicato sul Messaggero Veneto del 30.10.2015

CAVASSO NUOVO. «La ferrovia Sacile-Gemona è sempre più nel degrado. se la Regione non renderà noti al più presto i risultati dello studio di fattibilità per riattivare la linea si rischia che l’investimento per il ripristino sia sempre più ingente e, quindi, che il progetto vada in fumo per un problema di costi. Il silenzio assordante e i continui ritardi dell'esecutivo Serracchiani preoccupano. Inoltre, urge un confronto con lo Stato per la cessione della linea». 
A dare la sveglia alla Regione sono gli amministratori del Maniaghese, con in testa il sindaco di Cavasso Nuovo e consigliere provinciale, Emanuele Zanon. Preoccupazione è stata espressa anche per condizioni in cui versano le stazioni, alcune delle quali finite nel mirino dei vandali, come nel caso di Cavasso Nuovo, con diversi danni. 
«La Regione non si è attivata con la necessaria solerzia per affrontare la questione, considerato, per esempio che, soltanto per formalizzare l’incarico di redazione dello studio a Fuc (Ferrovie Udine Cividale) ha impiegato mesi – ha osservato Zanon – Altro tempo è stato investito per consentire a Fuc di raccogliere le informazioni ed elaborare il documento. La Regione si era impegnata a rendere pubblico lo studio a inizio estate: in realtà ha soltanto presentato in modo informale una prima bozza, impegnandosi a esporre l’elaborazione conclusiva a settembre». 
Ma questo non è avvenuto e si è ancora in attesa. «A oggi nulla si è mosso – ha messo in evidenza – Mi sono confrontato con altri sindaci e con i comitati dei pendolari, che hanno espresso perplessità per il silenzio della Regione. 
Le maggiori preoccupazioni si fondano sul danno che l’infrastruttura sta subendo a causa del protratto inutilizzo, oltre al fatto che una prolungata inerzia decisionale fa pensare a uno scarso interesse per una riapertura». Ha concluso Zanon: «In questo lungo periodo la Regione avrebbe potuto riaprire una trattativa con lo Stato, per ottenere la cessione della linea al demanio regionale, passaggio fondamentale per consentire una concessione gestionale simile a quella della Udine-Cividale. 
Se la trattativa Regione-Stato dovesse riprendere soltanto dopo l’esito dello studio di fattibilità, allora i tempi si allungherebbero ulteriormente e la riapertura diverrebbe un miraggio. Non vorremo, a questo punto, che lo studio di fattibilità diventi un ulteriore pretesto per decidere di non decidere».

1 commento:

Massimo Franzin ha detto...

Buonasera a tutti, sono Massimo Franzin - collaboratore della rivista I TRENI, Etr Editrice - e come da telefonata intercorsa alcuni giorni fa tra il sottoscritto e Andrea Palese, ribadisco in questa sede la mia disponibilità a sostenere - impegni di lavoro permettendo - nuove iniziative a favore del bel trenino della Pedemontana. Da par mio proprio venerdì scorso ho scritto una mail alla Dott.sa Santoro, mediante la casella presente sul sito della Regione Friuli. Lettera del tutto confidenziale in cui esponevo ragioni, dubbi e possibili soluzioni sul caso "Sacile - Gemona". Appoggio totalmente l'opera di sensibilizzazione del Comitato Pendolari Alto Friuli che ho avuto modo di seguire fin dal fatidico A. D. 2012.... Ritengo indispensabile non abbandonare la strada imboccata, vagliando costantemente possibili sviluppi e vigilando sull'operato degli amministratori della questione ferroviaria Pedemontana. Non entro in una sterile retorica politica, tuttavia in questo frangente è la politica che DEVE dare risposte responsabili. La commissione Paritetica con Riccardi sembra purtroppo un lontano miraggio ma sono certo che se abbandoniamo rancori e prese di posizione potremo innescare un processo di "distensione" tanto caro a Peppone e Don Camillo... Parlatene ancora e sempre di più, per tener viva l'attenzione e la memoria su un tesoro tecnico e storico come la Pedemontana. Altri lidi forse attendono il "nostro" vecchio trenino, fosse anche Fondazione FS il prossimo. Forza Ragazzi! Non buttiamo via questi tre anni di sforzi, staffette, convegni e mostre, libri e articoli. La Pedemontana è stata la storia dei nostri Padri, è la nostra storia e sarà anche la storia dei nostri figli. Non mollate! Da oggi avete un Amico in più.
Grazie e Ciao a tutti.
Massimo Franzin - TV -
P. S. Per chi volesse contattarmi eccoVi i miei recapiti:
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