Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

domenica 21 settembre 2014

Gemona-Sacile, semafori accesi e binari invasi dai rovi

Pubblichiamo di seguito l'articolo di Giulia Sacchi del Messaggero Veneto del 20.09.2014.
Semafori e luci accesi lungo la ferrovia Sacile-Gemona, chiusa da oltre due anni.
Di più: la vegetazione ha invaso gran parte della linea, a Maniago un albero giace sui binari da diverse settimane, mentre nel tratto che attraversa Marsure le rotaie sono coperte da cumuli di ghiaia, trascinata dalle precipitazioni.
A denunciare il degrado in cui versa l'infrastruttura e gli sprechi di denaro pubblico sono stati alcuni rappresentanti dei comitati dei pendolari, che hanno pure lamentato l'immobilismo della Regione sul fronte del progetto di riapertura e valorizzazione della tratta. «Da più di due anni, sul caso della Sacile-Gemona, stiamo assistendo solamente a sprechi di denaro - hanno dichiarato -. I semafori della ferrovia sono sempre accesi: se i treni non passano, vorremmo capirne l'utilità. Inoltre, i punti luce ubicati lungo i binari sono attivi in orario notturno, come le luci interne ed esterne di diverse stazioni ferroviarie. A ciò si aggiunge il degrado in cui versa l'infrastruttura: nonostante Rfi percepisca, ogni anno, ingenti trasferimenti per gli interventi di manutenzione della tratta, questi non vengono effettuati. Fa pensare che, dinanzi a questa situazione, la Regione non muova un dito». I pendolari hanno sottolineato che «da luglio 2013, a Maniago, la questione della riapertura della tratta non è stata più affrontata assieme, col coinvolgimento di comitati e amministratori. La Regione è latitante e la governatrice Debora Serracchiani, agli ultimi incontri, non s'è presentata. Abbiamo capito che per la presidente si tratta di un caso chiuso, su cui non ci sono più margini di trattativa. Gradiremmo, però, una presa di posizione chiara e ufficiale, una volta per tutte».
I comitati, comunque, non sono intenzionati a mollare: i contatti con le amministrazioni locali sono ancora in corso e si stanno valutando una serie di nuove iniziative da mettere in campo nei comuni attraversati dalla linea.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

La giornalista non poteva specificare di quale comitato sono queste dichiarazioni ?

Lucio ha detto...

domande più intelligenti no?
Se non ci fosse qualcuno a sollevare la questione la Gemona-Sacile sarebbe già lettera morta per i nostri politici tanto bravi nei sondaggi tanto scarsi nella realtà.
Lucio

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Non importa rivendicare le dichiarazioni, quello che importa è che si risolva in qualche maniera il problema. La Presidente Serracchiani aveva promesso in campagna elettorale che si sarebbe adoperata per la riapertura della linea.
Parole che non hanno trovato risposta nei fatti, visto che nemmeno lo studio di fattibilità (previsione di spesa di circa 40.000 €) verrà finanziato dalla regione, bensì da un privato (Fondazione CRUP) e dalle due Comunità Montane del Gemonese e del Maniaghese.
Se la Regione nel suo bilancio non prevede neanche di investire 40.000 € per lo studio di fattibilità è evidente che non crede in questo progetto. Si dica però chiaramente alla gente che la linea resterà chiusa e verrà dismessa.

Anonimo ha detto...

Non c'è modo di mettere la Debbora con le spalle al muro e farla parlare?
Claudia

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Debora o non Debora qui tutti parlano e scaricano il barile e le proprie responsabilità.
Tutti promettono e poi si dimenticano una volta eletti.
Oggi sul M.V. è stata pubblicata la notizia (fonte ANSF) che i nuovi treni CAF non saranno disponibili prima della primavera 2015 ... cavolo neanche fossero navicelle spaziali della NASA ! http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2014/09/23/news/treni-dei-pendolari-il-collaudo-infinito-1.9983577

Solo sabato scorso durante un confronto radio il Presidente di FUC. Maurizio Ionico, nominato dalla Regione e quindi conoscitore del problema ferrovie in Friuli aveva dichiarato che i treni sarebbero arrivati per la fine del 2014.
La verità è che la Regione è in balia dell'ANSF e quest'ultima non è che una propaggine di FS, visto che gran parte del personale dell'ANSF è di derivazione RFI.
Monopolio assoluto e tutti zitti!
Perfino i treni si devono comprare dove dicono loro.

Anonimo ha detto...

quindi prima di giugno 2015 i treni non saranno disponibili (2 anni e mezzo di ritardo se va bene): se l'omologazione verrà data a marzo poi ci sarà da istruire il personale di bordo per la guida.
Questo è uno scandalo che meriterebbe una puntatina di Report, con special guest la Corte dei Conti!
Marco L.


Anna ha detto...

Tranquilli ancora un altro annetto viaggeremo con le vecchie carcasse.
Anna