Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

mercoledì 16 luglio 2014

Altra giornata di passione per i pendolari: va i tilt il P.L. di Risano, ritardi oltre 45 min.

Solo pochi giorni fa la Presidente Serracchiani ha annunciato che “entro il 2016 sarà possibile percorrere la linea ferroviaria Trieste-Venezia in un'ora e raggiungere Milano da Trieste in tre ore".
Balle spaziali visto e considerata la tragica situazione in cui si trova il servizio ferroviario regionale, che da 7 mesi a questa parte ha visto incrementare i ritardi in maniera esponenziale, soprattutto dopo l’entrata in vigore del fallimentare orario cadenzato. Le cause di questa disfatta non sono tuttavia attribuibili solo ad un orario imbarazzante, ma soprattutto allo stato delle vecchie rotabili Ale801, le quali viaggiano ormai per grazia ricevuta e ad un’infrastruttura ferroviaria fragile a cui basta un semplice temporale per andare in tilt.
Anche oggi un passaggio a livello all’altezza di Risano ha bloccato la rete e determinato pesantissimi disagi sulla UD-Cervignano-TS: i due treni mattutini, quelli più frequentati dai pendolari (il R. 6015 e il R. 6017) hanno maturato un ritardo di oltre 45 min.
Di seguito pubblichiamo la lettera di Fabio Lamanna, inviata alla Presidente Serracchiani e all’Assessore ai trasporti Santoro, che evidenzia in maniera chiara la situazione in cui si trova il servizio.

Spettabile Presidente,
Spettabile Assessore,
Spettabili Uffici,
con la presente vi segnalo l'ennesimo episodio di disservizio ferroviario.
Oggi il treno 6015 è giunto a Trieste con 45 minuti di ritardo. Tale ritardo è stato accumulato tra le stazioni di Udine e Lumignacco, per motivi non noti ai viaggiatori.
Da passaparola ed occhiate fuori dal finestrino pare che il blocco della circolazione fosse dovuto a dei guasti ad uno o più passaggi a livello.
Quello che più fa rabbia è, ancora una volta, l'assoluta mancanza di informazioni ai passeggeri durante i 40 minuti di sosta. Soltanto dopo che il treno è ripartito il capotreno si è degnato di comunicare (cito testualmente il laconico messaggio): "Ora dovremmo procedere regolarmente".
Lascio a voi ogni commento o considerazione.
Sono sempre più amareggiato e sconsolato, ormai la pazienza è al limite e non c'è più quasi la voglia di protestare per i nostri diritti.
Mi chiedo come mai, nonostante paghiate ogni anno con denaro pubblico l'azienda Trenitalia per lo svolgimento di un servizio, che molto spesso non è effettuato, o è effettuato non secondo gli standard contrattuali, noi utenti non siamo in minima misura tutelati a fronte di disservizi quasi quotidiani.
Mi scuso del paragone banale, ma se io affido un servizio ad un qualsiasi tecnico, per esempio un idraulico, e tale servizio non è effettuato o è effettuato male, quantomeno mi faccio rimborsare o fare rifare il lavoro.
Visto che in ambito di trasporti non è possibile la seconda opzione, auspico quantomeno un vostro controllo più serrato verso Trenitalia, perchè vi sono interventi che richiedono soltanto buon senso e cortesia del personale (vedi gli annunci a bordo) che possono almeno mitigare la sopportazione dell'utenza del Friuli Venezia Giulia, in attesa di (sperabili) tempi migliori.
Auspicando un vostro gentile riscontro, vi ringrazio dell'attenzione.
Fabio Lamanna

1 commento:

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Pubblichiamo un’altra lettera scritta da un pendolare e relativa ai disagi odierni.

Buongiorno,
anche oggi, come purtroppo spesso accade, un treno ha fatto ritardo sulla linea Tarvisio-Trieste.
Non ricordo il numero del treno, ma è quello che parte alle 6 circa da Tarvisio e arriva alle 8.35 a Trieste.
E' successo che all'altezza di Risano siamo rimasti bloccati circa 20-25 minuti per un guasto all'impianto dei passaggi a livello. Abbiamo dovuto attendere l'arrivo delle forze dell'ordine, giustamente, per poter riprendere la corsa. Penso che dall'inizio dell'anno sia già la terza-quarta volta che succede, e si accumulano sempre ritardi di almeno 15-20 minuti.
Io che dovevo essere a Palmanova alle h. 7.55 circa sono arrivato alle h. 8.35 e ho timbrato in ufficio alle h. 9!
Non mi interessa dell'ora di ritardo, ma anche io ormai ho superato il limite di sopportazione per quanto riguarda la situazione delle nostre ferrovie (regionali).
E' mai possibile che ogni volta che si sale in treno la mattina bisogna pensare 'Speriamo che il treno non faccia ritardi, o peggio, non si rompa'?
Non mi pare una situazione normale, anche perchè chi fa il pendolare non lo fa per andare a fare una gita, ma per recarsi al lavoro e deve dunque rendere conto del proprio tempo!
Forse sarà che in questo momento sono deluso e arrabbiato, ma avrei intenzione di riportare quanto accaduto oggi sui quotidiani scrivendo al Messaggero Veneto e al Piccolo, e di scrivere personalmente alla Presidente Serracchiani e all'assessore dei trasporti per far capire che la gente è proprio stufa di queste situazioni.
Anche se ho paura che non servirà a niente.
Grazie
Lettera firmata