Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

giovedì 24 dicembre 2009

Caro Direttore, caro Assessore ...

Pubblichiamo di seguito la lettera aperta inviata il 24.12.2009 a :

Egregio Direttore Regionale Trenitalia,
Egregio Assessore Regionale ai Trasporti,

dopo tre giornate disastrose per il trasporto ferroviario regionale, più che arrabbiati, siamo dispiaciuti e profondamente delusi.
Questa pesante debacle non è altro che l’ennesima dimostrazione dell’inefficienza e della disorganizzazione cronica delle nostre Ferrovie.
E’ inutile sottolineare che questa situazione ha minato in maniera forte la fiducia che avevamo riposto in Voi, nonostante i recenti risultati positivi che avevano raggiunto assieme negli ultimi mesi.
Le tre giornate di caos hanno fatto precipitare la situazione del servizio ad un livello mai visto in precedenza.
Se la giornata disastrosa di lunedì poteva essere in qualche maniera giustificata dall’eccezionalità delle condizioni climatiche – seppur ampiamente previste - condizioni che hanno generato soppressioni, ritardi e sovraffollamenti su tutta la rete ferroviaria regionale e nazionale; se i disservizi registrati nella giornata di martedì sono in qualche maniera giustificabili dal necessario riassestamento delle strutture e del materiale rotabile … non hanno invece alcuna giustificazione le soppressioni e i ritardi registrati nella giornata di mercoledì e di oggi mattina.
Anche oggi, per il quarto giorno consecutivo si sono verificate soppressioni di treni lungo la linea Tarvisio – Udine e pesanti ritardi, nonostante non ci fossero quelle condizioni “eccezionali” dei giorni precedenti.
Episodi quali quelli accaduti a bordo dei bus sostitutivi (dove gli utenti si sono “ammutinati” all’autista di turno, per non essere scaricati come pacchi postali sul ciglio della SS13), ovvero la vergognosa chiusura dell’ufficio Informazioni della Stazione di Udine (mercoledì alle ore 17.00) non sono degni di un Paese evoluto come il nostro.
Nel rispetto di quanti lavorano per far funzionare il trasporto ferroviario, ribadiamo la nostra profondamente delusione per come si è gestita l’emergenza, la quale è stata governata più dal caso e lascata alla fortuna che all’organizzazione e alla logica razionale.
I Vostri sforzi e le scuse pubbliche dell’Assessore Riccardi, il quale si addossato la “responsabilità politica” del disastro, seppur apprezzabili umanamente, non sono accettabili visto il ruolo istituzionale che ricoprite.
Seppur retta da una persona professionalmente preparata ed estremamente collaborativa, qual è il dott. Mario Pettenella, la Direzione Regionale Trenitalia, non ha supportato l’urto dell’emergenza dimostrando tutte le sue lacune in ogni settore, anche sotto il profilo delle risorse umane.
La disorganizzazione ha regnato sovrana, a partire dal servizio di assistenza ed informazioni della Stazione di Udine, il quale ha registrato picchi di inefficienza clamorosi, basti pensare che gli addetti non erano in grado di fornire la benché minima informazione circa i ritardi dei convogli in arrivo… quasi fossero caduti all’interno del famigerato “triangolo delle Bermuda”, in barba all’era informatica del GPS e dei telefonini !
Siamo stufi e ora pretendiamo risposte chiare, non vogliamo che passata la tempesta tutto venga messo in fretta nel dimenticatoio ...
Pretendiamo in qualità di cittadini contribuenti del servizio pubblico in questione, nonché in qualità di Utenti, che la Regione svolga un’approfondita e seria indagine, volta a verificare le cause che hanno determinato questo grave stato di inefficienza, individuando anche le specifiche responsabilità personali.
Se vivessimo in un Paese anglosassone, i vertici responsabili del servizio si sarebbero già dimessi dal loro incarico, purtroppo invece viviamo in un Paese dove il capo delle Ferrovie si permette anche il lusso di prende in giro l’utenza con motti di spirito “raccomandando di portare con sé panini, acqua e coperte” ...
Ci hanno spesso etichettati come il “Comitato dei duri” ... niente di tutto questo cari signori ! Da utenti pretendiamo solo rispetto, in primis come persone, nonché quella minima efficienza richiesta affinché un servizio pubblico essenziale, qual è quello ferroviario, possa definirsi decoroso.
Si deve passare da subito dalle parole ai fatti concreti, considerato che sono bastati 20 cm di neve per mettere in ginocchio un’intera Regione per oltre tre giorni, senza pensare alle criticità croniche del servizio, quali pulizia dei convogli, informazioni, puntualità ecc. le quali risultano delle vere e proprie patologie incurabili.
Spiace rilevare che l’arroganza politica e la supponenza di taluni, che credevano di essere in grado di sviluppare progetti faraonici nell’ambito della modernizzazione del trasporto pubblico ferroviario regionale, si sia infranta di colpo contro la cruda realtà dei fatti … forse e meglio volare basso, molto basso, scendendo dal “proprio piedistallo” e incominciando ad ascoltare seriamente la Gente !
Per il miglioramento del servizio continueremo a confrontarci con Voi con la solita concretezza che ci caratterizza, anche “a muso duro” se necessario, sempre però in un’ottica di fattiva collaborazione e critica costruttiva.
Vi auguriamo di cuore buon Natale e soprattutto buon lavoro, affinché il nuovo anno possa finalmente registrare anche in Friuli Venezia Giulia quei progressi tanto attesi.
Dopo quanto successo ci auguriamo che Babbo Natale porti quella serenità e soprattutto quel buonsenso che purtroppo fino ad oggi è mancato.
Cordali saluti
Segreteria Comitato Pendolari Gemona – Udine
www.comitatopendolarigemona-udine.blogspot.com

lunedì 21 dicembre 2009

Giornata infernale per le Ferrovie del FVG

Come ampiamente previsto dalla Protezione Civile regionale, sono gravi i disagi per i pendolari e per chi viaggia in treno in Friuli Venezia Giulia. Circa un terzo dei treni, su una sessantina dei previsti, sono stati soppressi (22 su 59), a causa delle temperature rigide, della neve e della bora, che hanno favorito la formazione di ghiaccio che impedisce la regolare apertura e chiusura delle porte dei convogli, soprattutto delle carrozze più datate. Nonostante corse sostitutive, sono moltissimi i pendolari che non hanno potuto partire.
L’Assessore Riccardi si è scusato per i gravi ritardi e le soppressioni dei treni a causa del maltempo. ''Sono cose che non dovrebbero accadere - ha detto - e chiedo scusa per le responsabilita' politiche che la Rregione ha''. Nel ricordare che il maltempo ha colpito mezza Italia e che ''simili problemi sono stati accusati anche dal Trentino Alto Adige'', Riccardi ha promesso ''ulteriore impegno per evitare che simili disguidi e problemi si ripresentino in futuro''.
Sulla tratta Tarvisio - Udine la giornata è iniziata male ed è proseguita peggio :
- treno n. 5959 delle ore 5.41 da Carnia: 1 ora di ritardo, passeggeri costretti a viaggiare al freddo, mancanza del riscaldamento e porte che si aprivano con difficoltà a causa del gelo.
- treno n. 2843 delle ore 6.06 da Tarvisio: 67 minuti di ritardo.
- treno n. 5963 delle 6.36 da Tarvisio: soppresso e sostituito da autocorsa, la quale non ha servito le stazioni di Artegna e Tricesimo a causa delle strade ghiacciate nonostante ci fossero dei viaggiatori in attesa.
In ordine a tali disservizi, prontamente denunciati dal Comitato via mail già nel corso della mattinata, potete leggere le giustificazioni addotte dalla Direzione Trenitalia nel post di commento. Lasciamo al lettore ogni commento in merito.
Il pomeriggio poi è stato una vera e proprio debacle: soppressioni e ritardi sopra l’ora sono diventati la norma.
Il rientro dal Capoluogo è diventato una vera e propria impresa: in un vero e proprio girone dantesco si sono ritrovati gli utenti del treno n. 5978 delle ore 17.05 da Udine, il quale è stato sostituito con autocorsa, giunta a Tricesimo dopo 1 ora e 10 minuti ed a Gemona alle ore 19.20 dopo 2 ore 15 minuti ! Oltre al danno la beffa, visto che il successivo treno n. 6024 delle ore 17.35 è giunto a Gemona alle ore 18.37 (con 37 minuti di ritardo, ma 43 minuti prima del bus sostitutivo).
La sera (aggiornamento alle ore 19.30) la situazione era pessima: treno n. 2862 delle ore 18.47 da Udine per Tarvisio era annunciato con un ritardo di oltre 1 ora; treno n. 5990 delle ore 20.00 da Udine per Carnia soppresso; treno n. 6003 da Carnia a Cervignano soppresso.
I disagi che hanno colpito in modo generalizzato tutti i passeggeri ed in particolare i pendolari, sono stati causati da condizioni climatiche che, pur inusuali, non possono essere considerate né eccezionali, visto il periodo in cui ci troviamo,né equiparabili ad una calamità naturale.
Non consideriamo accettabili le scuse e le giustificazioni in ordine ai disservizi, in considerazione del fatto che le avverse condizioni climatiche erano state ampiamente preannunciate.
Rimarchiamo la totale disorganizzazione del Gestore di fronte a questo tipo di criticità, nonché la mancanza di un adeguato piano di emergenza. La carenza di informazioni è stato ancora una volta uno dei fattori determinanti del caos odierno: ci sembra che in questi frangenti, Trenitalia si affidi più al caso e alla fortuna, che alla logica e all’organizzazione.
Ci auguriamo che l’Assessore Regionale Riccardi, come dichiarato sulla stampa, proceda ad una analisi delle cause che hanno portato ai pesanti disservizi odierni, promuovendo un’adeguata indagine ispettiva volta ad accertare anche le eventuali responsabilità personali.
Le raccomandazioni dell’A.D. di Trenitalia Moretti a chi sta per mettersi in viaggio: «Portatevi qualche maglione pesante, qualche panino in più e qualche bottiglia d'acqua. Perché può capitare che a causa del maltempo vada via la linea elettrica e che non ci sia il riscaldamento nelle carrozze», si commentano da sole, se questo è il capo delle Ferrovie Italiane comprediamo tante cose …
Domani è un altro giorno … speriamo migliore, buon viaggio !
Segreteria Comitato Pendolari Gemona - Udine

domenica 20 dicembre 2009

Auguri di Buone Feste

Tanti Auguri di Buon Natale e di un Felice Anno nuovo.
Cogliamo l'occasione per ringraziarVi per il prezioso supporto che quotidianamente ci fornite e Vi invitiamo a continuare a trasmetterci le Vostre segnalazioni al nostro indirizzo di posta elettronica.
Auguri !

Segreteria Comitato Pendolari Gemona - Udine



giovedì 17 dicembre 2009

Ferrovie U.E: nuovi diritti per i passeggeri

I passeggeri delle ferrovie a partire da oggi potranno godere di nuovi diritti a tutela della loro persona e dei loro effetti in occasione dei loro viaggi in treno all’interno dell’Unione Europea.
Il Regolamento (CE) n. 1371/2007 dell’UE relativo ai diritti dei passeggeri del trasporto ferroviario, entrato in vigore lo scorso 03.12.2009, stabilisce i diritti fondamentali dei viaggiatori e impone una serie di obblighi alle società ferroviarie in materia di responsabilità verso i loro clienti.
Ogni anno, quasi 8 miliardi di viaggiatori utilizzano il treno per i loro spostamenti. Antonio Tajani, Vice-Presidente della Commissione Europea, competente per i trasporti, ha osservato: “Con milioni di viaggiatori che l’attraversano in lungo e in largo ogni giorno, trovo ovvio che l’Europa debba garantire ai suoi cittadini la possibilità di viaggiare in condizioni di sicurezza e comodità. Questi nuovi diritti, a tutela di quanti viaggiano in treno, promuovono servizi affidabili e di alta qualità a favore dei clienti delle ferrovie. Dopo aver stabilito i diritti di quanti viaggiano in aereo o in treno, il prossimo passo della Commissione sarà di tutelare quanti viaggiano per via d’acqua o in autobus o in pullman.”
I nuovi diritti in vigore dal 03.12.2009 sono diretti a:
  • garantire ai disabili e alle persone a mobilità ridotta assistenza e un accesso non discriminatorio ai treni;

  • rafforzare il diritto dei passeggeri a ottenere un risarcimento quando i loro bagagli vengono smarriti o danneggiati (fino a circa 1.285 euro per ogni bagaglio);

  • rafforzare il diritto dei passeggeri in caso di decesso o di gravi lesioni a ottenere un anticipo immediato del risarcimento per fare fronte alle necessità economiche immediate. Tale anticipo ammonta ad almeno 21 000 euro per passeggero in caso di decesso;

  • rafforzare il diritto dei passeggeri delle ferrovie a ottenere un risarcimento nel caso in cui il loro viaggio venga cancellato o subisca un ritardo. Il risarcimento minimo ammonta al 25% del prezzo del biglietto per ritardi da una a due ore e al 50% del prezzo del biglietto per ritardi superiori alle due ore;

  • attribuire ai passeggeri delle ferrovie il diritto di essere informati in maniera esauriente prima e durante il loro viaggio, ad esempio in merito ad eventuali ritardi;

  • rendere più agevole l’acquisto dei biglietti ferroviari;

  • imporre alle società ferroviarie e ai gestori delle stazioni di garantire la sicurezza personale dei passeggeri nelle stazioni ferroviarie e sui treni;

  • obbligare le società ferroviarie a istituire un sistema per il trattamento delle denunce relative ai diritti e agli obblighi contemplati dal nuovo regolamento;

  • obbligare gli Stati membri a garantire ai passeggeri la possibilità di presentare una denuncia ad un organo indipendente, quando questi ultimi ritengano che i loro diritti non siano stati correttamente applicati.

Estendere i diritti attuali dei viaggiatori, previsti dalla Convenzione relativa ai trasporti internazionali per ferrovia (COTIF) che riguarda solo il trasporto internazionale, in linea di principio a tutti i servizi ferroviari nazionali.
Per dare il tempo alle società ferroviarie di adeguarsi alle nuove norme sui diritti dei passeggeri gli Stati membri possono chiedere una deroga all’applicazione di alcuni di tali diritti per un periodo fino a 15 anni per servizi limitati al territorio nazionale. Dato che i servizi locali (ad esempio urbani, suburbani o regionali) sono sostanzialmente diversi da quelli a lunga distanza, gli Stati membri possono chiedere delle deroghe permanenti per tali servizi ma non per i servizi transfrontalieri all’interno dell’UE.
I passeggeri del trasporto aereo godono già di una ampia serie di diritti garantiti dalla normativa europea. La Commissione europea ha inoltre proposto una nuova normativa a tutela dei diritti di quanti viaggiano per via d’acqua o in autobus o in pullman. Tali norme potrebbero essere adottate già l’anno prossimo.
Fonte:http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/09/1871&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en