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venerdì 18 marzo 2016

Ferrovia Sacile-Gemona, la Fondazione Fs: "Rilancio con il turismo"

Articolo di Giulia Sacchi pubblicato sul Messaggero Veneto 16 marzo 2016    
Fondazione ferrovie delle Stato mette gli occhi sulla linea Sacile-Gemona. La riattivazione almeno del tratto Pinzano-Gemona a scopo turistico, con l’impiego di treni storici, potrebbe passare per il progetto nazionale “Binari senza tempo”, curato dalla Fondazione Fs, che ha riportato convogli a viaggiare su antiche linee. Si pensi alla siciliana Ferrovia dei templi: nei giorni scorsi, dopo 38 anni di dismissione, è stato inaugurato il nuovo capolinea della stazione di Porto Empedocle succursale, in provincia di Agrigento.
E proprio in Sicilia è stato annunciato l’interesse della Fondazione Fs alla ferrovia Pedemontana. L’incontro. Il direttore di Fondazione Fs, Luigi Francesco Cantamessa, incontrando Andrea Palese, consigliere comunale di Gemona e storico rappresentante dei pendolari friulani, è stato chiaro: l’obiettivo di “Binari senza tempo” è unire lo Stivale, da Agrigento al Friuli. «“Conquisteremo” anche il Nordest – ha dichiarato, col sostegno della deputata agrigentina Maria Iacono, che spinge sull'acceleratore delle linee turistiche – È il momento giusto per effettuare una rivalutazione economica della ferrovia. Il nostro principale interesse si concentra sul tratto Pinzano-Gemona, il più panoramico, ma non escludiamo un progetto più ampio. Abbiamo discusso con Debora Serracchiani di un piano inerente pure ad altre linee friulane: l'interesse della Regione c’è».
IL PROGETTO Cantamessa ha messo in evidenza che «"Binari senza tempo" non è solo un piano dedicato a treni storici, ma economico, per promuovere un turismo lento e rispettoso dell'ambiente. Il turismo ferroviario, anche nella Pedemontana, non si può fare col Minuetto, ma con automotrici (le littorine, ndr). I passeggeri devono avere la possibilità di stare con la testa fuori del finestrino ad ammirare il panorama».
Un’ipotesi progettuale, quella di Cantamessa, in linea con quanto prospettato nei mesi scorsi da Palese, invitato alla cerimonia inaugurale agrigentina da Fondazione Fs e Ferrovie Kaos. Prima della stipula del protocollo dei sindaci per chiedere a Rfi la riapertura della tratta della Pedemontana, Palese aveva inviato una lettera all’assessore regionale Maria Grazia Santoro e agli amministratori locali per proporre un nuovo modello di gestione della Sacile-Gemona, soprattutto chiave turistica.
IL CONSIGLIERE «Si deve guardare alla ferrovia non solo come servizio per pendolari, ma come fulcro di un moderno trasporto pubblico locale, volano per turismo e attività – ha osservato Palese – Limitarsi a chiedere la riapertura è sbagliato: treno e linea da soli non servono alla Pedemontana. Serve un progetto economico territoriale per migliorare la qualità della vita dei cittadini».
Palese ha chiarito che «la riapertura dell’intera linea non è in discussione, ma bisogna distinguere condizioni e scenari». «La nuova vita della ferrovia deve passare non solo dal tradizionale servizio di trasporto pubblico, con una rimodulazione lungo la tratta bassa e l’ottimizzazione delle corse in base alle coincidenze da e per Venezia, Udine e Pordenone; serve nuova logica di trasporto, ispirato alla valorizzazione turistica lungo la tratta alta Pinzano-Gemona».
Per la ferrovia, insomma, l’interesse di Fondazione Fs c'è. Ora spetta alle istituzioni, Regione in testa, fare mosse giuste e celeri.

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