Blog dedicato ai pendolari e ai viaggiatori delle linee ferroviarie Tarvisio Boscoverde-Udine-Cervignano-Trieste Centrale e Gemona del Friuli-Sacile (Ferrovia Pedemontana del Friuli).

domenica 20 settembre 2015

Una domenica speciale In Sella al Treno


Splendida giornata quella trascorsa oggi pedalando lungo la Ciclovia Alpe Adria.
Un ringraziamento a tutti gli amici e simpatizzanti che hanno accolto Il nostro invito e hanno festeggiato con noi l'iniziativa targata "In Sella al Treno", la quale ha avuto il suo apice all'incontro-dibattito di Stazione Chiusaforte.
Oltre 100 cicloturisti hanno raggiunto Tarvisio a bordo del Mi.Co.Tra, 50 partiti solo da Gemona (!), diventata senza dubbio la stazione hub della linea Pontebbana per il turismo delle due ruote.
Un grazie a FUC (Ferrovie Udine Cividale) che per tutta la giornata ha permesso a bordo del MiCoTra di trasportare gratuitamente le biciclette.
Di seguito riportiamo il testo integrale della "Carta di Chiusaforte", documento sottoscritto da Fiab, Fuc, Uisp, Ciclo Assi Friuli, Comitato Pendolari Alto Friuli, Tourism_net.fvg e Legambiente, e presentato alla Regione FVG, rappresentata dall'Assessore Mariagrazia Santoro, nel corso dell'incontro-dibattito di Stazione Chiusaforte.
Tutto molto bello, un bravo a tutti, tranne che ai politici, che neanche difronte a queste giornate sono riusciti ad abbandonare il solito "copione":  sarebbe stato bello vederli pedalare in gruppo, al fianco di tanti bambini e appassionati, invece hanno atteso il solito "banchetto" in tailler, rivendicando risultati d'altri e facendo le solite promesse. Scena desolante, ma ormai ci siamo abituati.

CARTA DI CHIUSAFORTE

Le Associazioni ed Enti del network "In Sella al Treno" ritengono importante che la Regione Friuli Venezia Giulia metta in campo le azioni nel seguito distinte per sviluppare e promuovere in modo efficace il cicloturismo: 
1. far approvare dal Consiglio Regionale il Piano per la ReCIR (Rete delle Ciclovie di Interesse Regionale), iniziando l’iter di consultazioni e di analisi presso l’apposita Commissione consiliare, destinando contemporaneamente al Piano le risorse finanziarie per il suo avanzamento e completamento con una programmazione di base. In particolare riteniamo prioritarie le seguenti attività: 
• concludere l'asse nord-sud FVG1/Ciclovia Alpe Adria, 
• concludere l'asse est-ovest FVG2/Euro Velo 8, 
• concludere l'asse est-ovest pedemontano FVG3, 
• realizzare un Regolamento che uniformi la cartellonistica cicloturistica regionale. 

2. attivare l’Ufficio regionale mobilità ciclistica al fine di gestire gli interventi finanziati sul territorio e coordinare le varie attività al fine di assicurare l’omogeneità realizzativa, valorizzare i territori, adeguare e armonizzare la segnaletica cicloturistica, predisporre pubblicazioni, cartografie, sostenere l’intermodalità; in dette attività ci sia la collaborazione tra L’assessorato trasporti e Turismo FVG; 

3. organizzare e sostenere l’intermodalità treno+bici, bus+bici, traghetto+bici, treno+bus+bici individuando obiettivi di medio periodo e promuovendo l’integrazione tariffaria e della bigliettazione; 

4. prolungare il servizio Mi.Co.Tra fino a Trieste e rimodulare gli orari migliorando le coincidenze con i treni in arrivo a Udine provenienti da Venezia e Pordenone e ri-attivare il servizio ferroviario Sacile – Gemona avviando l’interlocuzione con lo Stato (Rfi) a condizione che lo studio di fattibilità con le iniziative del Territorio diano sostenibilità economica; 

5. prevedere la possibilità di trasportare un adeguato numero di biciclette nel progetto europeo Adria A relativo alla metropolitana leggera transfrontaliera circolare Trieste -Capodistria - Sesana - Gorizia – Monfalcone; 

6. elaborare un'indagine su cicloturismo e mobilità ciclabile in Regione in modo da dimensionare il settore dai vari punti di vista ed indicare le direttrici di sviluppo e di integrazione con altri settori; 

7. destinare alla ciclabilità l'8% della spesa complessiva annuale impegnata nel settore “infrastrutture e trasporti” in modo da: 
• completare la rete delle Re.C.I.R. e delle altre reti delle ciclovie realizzate dagli Enti locali. 
• assicurare connettività, materiale ed immateriale, al sistema collegando stazioni, ciclovie, patrimoni locali. 

8. connettere l’intero sistema delle ciclovie (transanazionale, regionale e locale) con la rete delle attività di ricezione e ristorazione, agriturismi, le imprese agricole e i valori culturali del territorio con il concorso di Turismo Fvg, con infopoint, app “dedicate” e altre modalità comunicative e di promozione coordinate; 

9. partecipare alla programmazione Europea associando patrimoni locali, risorse ambientali, città, operatori privati del turismo e il mercato del cicloturismo europeo; 

10. aggiornare la legge regionale sulla mobilità ciclabile.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Micotra fino a Trieste? Ma scherziamo? Da Trieste non ci regalano mai NULLA, hanno il doppio di Frecce per Roma e Milano (pretese dalle Generali), che partono spesso semivuote, e noi dobbiamo anche batterci per fargli avere il Micotra?
Sotans!

Snait ha detto...

Prolungare il Micotra fino a Trieste? Ma scherziamo? Da Trieste non ci regalano mai nulla, pensano solo per sé, come per tutte le Frecce che partono semivuote e senza fermate fino a Mestre (con il contributo della Regione) perché così hanno preteso le potenti Generali, e noi dovremmo batterci per il Micotra fino a Trieste? ...e con una "governante" che pensa solo alla rielezione del sindaco Cosolini...

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

@Snait: in effetti le Frecce sono desolatamente vuote da TS fino a Mestre e pagate profumatamente (3 milioni/annui) dalla Regione FVG (caso unico in Italia!). Qst purtroppo è una grave deficienza della ns. Regione, la quale dimostra tutta la sua mancanza di peso politico nei confronti del gruppo FS.
Prolungare il Mi.Co.Tra. su TS garantirebbe un bacino d’utenza adeguato e la possibilità di coprire la spesa del servizio (circa 1,2 mln/annui). Sotto il profilo ferroviario garantirebbe inoltre di coprire l’intero percorso della Ciclabile Alpe Adria da Villach sino a Cervignano-Aquileia-Grado, potenziando ulteriormente la sua vocazione di treno-bici.
Riteniamo anacronistico sollevare campanilismi ferroviari tra UD e TS in quanto la mobilità non ammette alcun confine.

Snait ha detto...

Prolungare per Trieste senza passare nemmeno per Gorizia? Quello sì che sarebbe campanilismo anacronistico!

Anonimo ha detto...

Appunto, son solo campanilismi....Micotra solo per l' Alto Friuli è uno spreco come le frecce pagate dal FVG che partono da Udine e servono mezzo Veneto.....quello si mi fa incazzare, come del resto le frecce bianche che partono da Trieste e si fermano in qualsiasi pollaio friulano/veneto (Cervignano, Latisana, S.Dona, Portogruaro)....anonimo ha ragione....in nessun caso in Italia le frecce bianche si fermano in comuni di 12000 abitanti senza nessuno che monti sul treno....e se non vi va bene fatevi la vostra regione dove potete far quello che volete....ma mi pare che molti friulani vada molto meglio vivere rubando a Trieste....servizi e quant'altro....

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

@Snait; il Mi.Co.Tra. è l'unico bicitreno del FVG e visto che l'unica Ciclabile vera e propria della ns regione è l'Alpe Adria (tarvisio-Grado) è naturale che il prolungamento venga fatto verso Trieste via Cervignano (Grado-Aquileia), servendo l'intero tracciato della pista ciclabile. Il capolinea TS ci pare ovvio visto il bacino d'utenza giuliano.
Gorizia risulta servita poi da decine di treni al giorno che corrono lungo la linea TS-UD, che grazie ai nuovi ETR 563 potranno disporre ora ben 30 posti bici. Detto questo riteniamo la sua provocazione fuori luogo, se poi teniamo conto dei numeri del Mi.Co.Tra.: + 55,6% di biciclette trasportate tra gennaio e agosto 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, +18% di passeggeri trasportati nel solo tratto Udine-Tarvisio e un confortante +28,1% di fatturato per FUC.
E si può migliorare ancora, come dimostrato domenica scorsa con iniziative come quella "in sella al treno" e con apposite campagne promozionali.

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

@anonimo: non entriamo nel merito nella continua diatriba tra TS vs Friuli, ognuno è libero di pensare come vuole. Noi discutiamo di problemi ferroviari.
Certo che se basiamo il servizio Freccia in base ai numeri, Trieste perderebbe senza dubbio i collegamenti in questione visto che ci salgono in media 20-25 persone (gran parte poi utenti a scrocco, tipo parlamentari, alti funzionari statali e dirigenti ecc.).
Il problema del costo (3 milioni pagati dal FVG, e quindi anche dai contribuenti friulani), ci pare che siamo stati tra i primi a denunciarlo.
Idem il problema che i treni non fanno fermate in territorio regionale, mentre in Veneto si.
Sul Mi.Co.Tra. si legga il commento sopra, così si renderà conto di come qst servizio sia diventato in pochi anni la vera e unica eccellenza del nostro panorama regionale.

Anonimo ha detto...

So benissimo che si tratta di una eccellenza, ma sentire la solita solfa di trieste, città matrigna è veramente avvilente.... Se ci pensa bene anche il micotra Son stati soldi buttati.... 1,2 milioni per un treno composto da due carrozze Sono uno spreco dal punto di vista economico, ma è un intervento da salvare dal punto di vista sociale. Così come le frecce per trieste, (città dimenticata dal Italia, dalla quale Son più importanti le frecce che tutti i regionali che parton da la). 3 milioni per 6 FB e 2 fa (più le 4 FB e le 2 fa da Udine). Se tutti i criticoni facessero una stima dell investimento si potrebbe benissimo capire che Son 3 milioni ben spesi, per un tipo di treno che ci fa ancora sentir parte d Italia, sia Udine che trieste.... Infine per i benpensanti, il micotra a trieste a due principali funzioni.... Ricollegarla al Austria, ma soprattutto rifavorire il turismo verso Tarvisio, anche in chiave invernale. (Stile treno bianco).... E se no... Tutti a sciare in slo, Diesel a 1,15 meno km e skipass a metà prezzo.... L alto Friuli ha solo da guadagnarci!!!

Anonimo ha detto...

BUONIORNO,
SIGNORI per ammortizzare il costo del treno MI CO TRA , facendo i classici conti della
serva , bisogna che il suddetto treno sia frequentato da 500?? passeggeri al giorno e tutti con destinazione la stazione di termine corsa di VILLACO (costo 13 euro da UDINE),
(500 * 13)*360 giorni =2.340000,00 : 2= 1.170000,00 da dividersi tra FUC E OBB , considerando la eventualità che i 500 passeggeri giornalieri ,praticamente i treni 1880-1881-1882 e 1883 devono essere strapieni,(utilizzando due carrozze) scendano a TARVISIO(1880-1882) e a UDINE (1881-1883) ( costo 9.65 da UDINE e viceversa) 500*9.65*360=1.737000,00 BE in questo caso qualcosa anche ci guadagna.(537000 euro) che SICURAMENTE non sono bruscolini.Detto ciò ritengo che coprire il costo del treno sia impossibile , per concludere se ammortizziamo il costo al 50% possiamo essere contentissimi ,ma raggiungere anche questo traguardo lo ritengo una CHIMERA.
SALUTI ATTENDO UN PROFICUO RISCONTRO .

Il Comitato Pendolari Alto Friuli è ha detto...

Caro lettore Anonimo,
i suo calcoli li possiamo fare per ogni treno (frecce comprese) e ogni bus di questa regione. L'esito sarà per tutti o quasi lo stesso.
Esemplificando la corriera che fa servizio a Comeglians e permette di trasportare due simpatiche vecchine in ospedale a Tolmezzo sarebbe da tagliare perché troppo costoso. Più economico sarebbe farle viaggiare in Porsche Quindi ciò che non rende lo tagliamo?
Un'esagerazione visto che il tpl è un servizio universale e sociale che prima dei bilanci deve tener conto di altre priorità, in primis il diritto alla mobilità di tutti i cittadini contribuenti.
Venendo nel caso specifico ha pensato che forse tutti quegli utenti, gran parte ciclisti- turisti stranieri vanno a beneficiare molteplici attività turistiche presenti sul territorio e commerciali, che a loro volta pagano le tasse.
Tasse con le quali poi a sua volta si paga il servizio pubblico, visto che questo non vive dei soli introiti dei biglietti.
Monetizzare come fa Lei è estremamente pericoloso, anzi fa molto Ferrovie dello Stato: questa è purtroppo la filosofia che ci ha ridotto nelle condizioni in cui siamo. Una vera e propria "medioevo ferroviaria", dove chi può pagare ha i servizi che non paga va a piedi.
In T.A.A. si è riusciti a far sistema e i servizi pubblici sono garantiti e in abbondanza. Perché? Certamente perché li pagano in primis, ma soprattutto perché c’è un circolo che permette di far economia e sistema, ciò che manca in FVG.